Arezzo-Monteriggioni 7-0
AREZZO: Bollella, Innocentini (70' Vivoli), Nacchia (80' Piantini), Musotti (60' Carta), Castaldo, Aiello, Celli, Verdini (70' Bricca), Gulisano (70' Bracciali), Ferretti (80' Sussi), Montanari. A disp.: Strangis, Menchetti . All.: Violetti Alessandro
RETI: 5' Montanari, 10' Ferretti, 20' Montanari, 30' Celli, 55' Gulisano, 75' Bracciali, 85' Bricca
AREZZO: Bollella, Innocentini, Nacchia, Musotti, Castaldo, Aiello, Celli, Verdini, Gulisano, Ferretti, Montanari. All.: Strangis, Piantini, Vivoli, Bricca, Carta, Bracciali, Sussi, Menchetti. All.: Tommaso Nardin.
MONTERIGGIONI: Minucci, Guarino, Sabatino, Mori, Ljevica, Manenti, Seroni, Bacciottini, Cirillo, Panariello, Martinez. A disp.: Piliu, Zizzo, Gangi, Bari, Berisha, Scagnetti. All.: Federico Martini.
ARBITRO: Pini di Firenze
RETI: 5', 20' Montanari, 10' Ferretti, 35' Celli, 51' Gulisano, 67' Bracciali, 74' Bricca.
Della squadra che la scorsa stagione sognava di battagliare per il titolo regionale non resta più neanche l'ombra: sono sette le reti raccolte dal Monteriggioni nella trasferta in casa dell'Arezzo che parte forte, chiude il primo tempo sul 4-0 e quasi bissa nella ripresa. L'incontro si sblocca dopo appena 5' col rasoterra di Montanari da centro area dopo un'azione fraseggiata; altri 5' e Ferretti, liberatosi al limite qualche passo a sinistra dell'arco, pennella sul secondo palo un imprendibile destro a scendere. Prima che scocchi la metà della frazione l'Arezzo allunga ancora: Gulisano scende sulla destra e senza trovare particolari resistenze arriva sul fondo; da lì scarica al centro per Montanari il cui rasoterra vale doppietta e 3-0. Il Monteriggioni fatica a reagire e poco dopo la mezz'ora il divario aumenta ulteriormente: Celli finalizza un'azione personale incuneandosi in area e battendo di nuovo Minucci. È evidente che già all'intervallo la gara è andata; anche nella ripresa l'inerzia non cambia, l'Arezzo continua ad attaccare e trova quasi immediatamente il 5-0 con la stratosferica punizione di Gulisano. Nell'ultimo quarto di gara la scena se la prendono i calciatori che Nardin inserisce dalla panchina: Bracciali segna il 6-0 superando il portiere con un rasoterra dopo aver vinto un contrasto in area, Bricca chiude il filotto con tiro potentissimo dalla distanza. Il Monteriggioni esce dunque sconfitto con sette reti, le stesse dei punti che è riuscito a conquistare da inizio stagione; dopo un periodo in chiaroscuro l'Arezzo si rilancia, ma per esser sicuro d'esser guarito deve attendere avversari d'uno spessore un po' più affine.
Calciatorepiù : doppietta in 20':
Montanari (Arezzo) merita la copertina.
Forcoli Valdera-Prolivorno Sorgenti 2-1
RETI: Lici, Lici, Ciurli
FORCOLI VALDERA: Perini, Altini, Vannini, Banducci, El Ouardi, Balatresi, Bartoli, Zaccheo, Lici, Manetti, Menichini. A disp.: Calloni, Guerrieri, Nannetti, Farkas, Karaj, Kadiqi, Fontanelli, Troiani, Maccianti. All.: Leonardo Giuntini.
PRO LIVORNO SORG.: Palese, Avola, Lupi, Arigoni, Chicca, Difonzo, El Kniri, Quaglia, Fermi, Sovran, Bottoni. A disp.: Molinari, Grechi, Ciurli, Fabbri, Orsini, Mancino, Botta, Borgi. All.: Andrea Domenici.
ARBITRO: Betti di Carrara
RETI: 17', 79' Lici, 55' Ciurli.
A volte conta solo il risultato, niente di più; è per questo che nonostante una gara non entusiasmante il Forcoli ha tutto il diritto d'esultare fino a sera: il 2-1 con cui piega la Pro Livorno gli consente infatti d'abbandonare l'ultima posizione, adesso occupata proprio dai rivali di giornata. Era indiscutibilmente uno scontro diretto tra due squadre che auspicano di lottare fino all'ultimo per salvarsi; e come tutti gli scontri diretti di questa misura gira in gran parte sugli episodi. Il primo va in scena al quarto d'ora quando Manetti s'accorge che la difesa avversaria è mal piazzata e ne approfitta: il suo servizio libera in area Lici che gelido supera Palese. La reazione della Pro Livorno è encomiabile ma infruttifera: Perini s'oppone sia a El Kniri sia a Difonzo che a dirla tutta avrebbero potuto calciare decisamente meglio. Il pari ospite è dunque rinviato all'inizio della ripresa, inaugurata dal break di Borgi che Domenici pesca dalla panchina per dare una sterzata a un incontro fin lì fuori asse: la sua volata sulla destra sul pallone mal gestito dalla mediana forcolese si chiude col traversone che Ciurli, altro subentrato, scaraventa in rete dopo un tocco non risolutivo della difesa. Nella parte centrale del secondo tempo la Pro Livorno Sorgenti si ferma a un palmo dalla rimonta: Perini neutralizza i tentativi di Ciurli, El Kniri, Borgi e Fabbri. Poi, complici le mosse di Giuntini che aggiusta qualcosa nello scacchiere, il Forcoli torna a respirare e nel finale a condurre: la difesa livornese allontana male una rimessa laterale, Kadiqi calamita il pallone e lo serve subito in verticale per Lici che sfrutta il velo di Manetti e insacca dopo un dribbling secco. È l'ultimo rintocco di un match intensissimo: il Forcoli strappa il successo, il primo stagionale.
Calciatoripiù : solido dietro,
El Ouardi dà equilibrio alla difesa amaranto anche nei momenti di maggior pressione; sembra quasi giocare sottoritmo, ma quando s'accende
Lici (Forcoli Valdera) decide il match. Lo avevano rimesso in discussione
Ciurli e
Borgi (Pro Livorno Sorg.) che, entrati a gara in corso, avevano confezionato insieme la rete del pari ospite.
Scandicci-Tau Calcio 4-1
RETI: Papi, Raimondi, Cappelli, Lepri, Bartelloni
SCANDICCI: Nati, Lari, Grillo, Pisco, Hognogi, Giraldi (72' Baraoumi), Papi, Rossi, Cappelli (60' Giusepponi, 81' Lapucci), Raimondi (77' Banchini), Lepri (52' Berti). A disp.: Lami, Marotta, Baiardi, Grisolini. All.: Fabio Zuccaro (squalificato, in panchina Marco Lucchesi).
TAU ALTOPASCIO: Taiti, Ferretti (51' Notarelli), Capocchi (65' Bigazzi), Sommani, Mazzi, Carlucci (70' Vannucchi), Nistri (74' G. Bellandi), F. Bellandi (51' Vannuzzi), Masini (36' Seghetti), Bartelloni, Tommasi (51' Vuturo). A disp.: Matteoni, Lensi. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Del Seppia di Pisa
RETI: 14' Cappelli, 28' Bartelloni, 37' Lepri, 45' Papi, 49' Raimondi.
NOTE: espulso Taiti (36'). Ammonito Rossi. Angoli: 3-9. Recupero: 1'+4.
Gli appassionati d'enigmistica amano i rebus perché per quanto complicati tendono a dare ordine al mondo, semplificandolo: alla fine esiste un'unica soluzione giusta. Lo sport è diverso (la vita è diversa: tanti paragonano la vita allo sport, nessuno mai ai rebus), le possibili soluzioni giuste tendenzialmente infinite; ma quando una funziona così bene da sembrare quasi la risposta alla chiave ci s'avvicina magicamente all'incanto del rompicapo risolto. L'intuizione di Zuccaro, appollaiato dietro la panchina dopo l'espulsione ricevuta contro il Capezzano, è il luccichio che consente allo Scandicci di capire come sconfiggere il Tau Altopascio capolista (4-1 il risultato, ed è un risultato che fa rumore): ci s'aspettava il solito 4-4-2 che, per quanto solido, avrebbe potuto far rischiare l'inferiorità numerica in mediana contro il rombo di Pucci. E allora Zuccaro rivoluziona un sistema di gioco rodatissimo, rilancia dal 1' Lepri tenendo fuori sia Berti sia Lapucci e soprattutto gli affianca Raimondi (anziché l'anonimo sei il dieci sulla schiena gli dona parecchio: petizione per assegnarglielo in qualsiasi ruolo giochi) che il Tau s'aspettava nella consueta posizione d'ala destra e invece gioca dieci (quindici?) metri più avanti e più vicino alla porta; l'ingresso a sorpresa di Cappelli fantasista, in pressione costante su Carlucci (seconda consecutiva da titolare dopo la lunga assenza), fa il paio con la decisione d'abbassare Giraldi sulla trequarti difensiva e d'incollarlo a Bartelloni: ne viene fuori l'archetipo del calcio, sistemi di gioco a specchio, in una maniera però così inattesa che d'archetipico ha poco. Ma in avvio il Tau non sembra risentirne; anzi, costruisce subito una palla-gol che Tommasi (colpo di testa centrale sul traversone di Nistri innescato da Masini) cestina deviando addosso a Nati. Per un quarto d'ora lo Scandicci fatica ad avanzare per più di venticinque metri dalla propria linea di porta: le maglie amaranto sembrano tre o quattro in più, ogni tentativo d'uscita è puntualmente soffocato dall'interdizione della mediana che gioca subito in verticale per innescare Masini e Tommasi. Libero meraviglioso, Grillo sfoggia subito un paio di chiusure decisive; al 13' però neppure lui riesce a contenere Tommasi che sfrutta una punizione mal gestita dallo Scandicci per avviare una ripartenza due contro due e rifinirla servendo Masini al limite dell'area: Pisco lo mura, il pallone schizza di nuovo a Tommasi che con poco angolo scarica il destro sul primo palo trovando Nati. Poi d'un tratto quello che sembrava un bagliore soffuso in lontananza si rivela il faro della locomotiva, e in prima classe viaggia il vantaggio dello Scandicci: Raimondi, che il Tau s'aspettava nella consueta posizione d'ala destra e invece gioca dieci (quindici?) metri più avanti, tiene vivo un pallone destinato a uscire sul fondo e lo spedisce a centro area con un rasoterra che prende in controtempo la difesa ospite; il destro di prima di Cappelli lo trasforma nella rete del vantaggio (14'). Per un quarto d'ora però il Tau sembra considerare l'1-0 come una sorta d'errore procedurale facilmente emendabile: non cambia il suo approccio che lo vede piazzarsi stabilmente nella metà campo locale né cambia la reazione dello Scandicci che si contrae e si distende con i battiti quasi sempre giusti. Quando però il Tau accelera contenerlo è complicato: Pisco si gioca il fallo su Bartelloni che stava danzando al limite dell'area e che dopo averlo calciato sulla barriera recupera il pallone un metro prima che esca sulla fascia e lo ripropone sul secondo palo; Masini converge anticipando Lari e dal vertice dell'area di porta apre l'interno destro che si frantuma sulla faccia del legno. È l'introduzione alla rete del pari: il mancino di Francesco Bellandi calibra sul secondo palo il quinto angolo della gara; come col Capezzano (ma qua più colpevole che col Capezzano; si rifarà abbondantemente) Nati non esce e sottoporta Bartelloni, che non fa dell'altezza la propria dote migliore, devia in rete di testa. È in assoluto il momento migliore del Tau che alla mezz'ora sfiora il raddoppio: Rossi si vede costretto a trattenere Nistri che tentava di penetrare l'area dal lato corto; dopo aver lasciato a Del Seppia il tempo di annotarsi l'ammonizione, il mancino di Francesco Bellandi calibra di nuovo il cross sul secondo palo; stavolta appostato c'è Carlucci che anticipa Grillo (unica sbavatura di una gara sensazionale) ma di testa non trova lo specchio. Poi la gara svolta, dopo che Raimondi aveva provato ad anticipare il momento clou trafugando il pallone a Mazzei dopo il contrasto con Capocchi e s'era visto chiudere in angolo dalla diagonale di Sommani (32'): un paio d'azioni più tardi Grillo, libero meraviglioso, scansiona la trequarti avversaria e lancia profondo Raimondi che con la progressione in campo aperto ha un rapporto simbiotico da quando bambino cominciò a camminare eretto; gli fa fronte Taiti che, uscito fuori area e superato, non riesce a frenare lo slancio e lo travolge. Ben allenato, Del Seppia è a un metro (ad averne arbitri che tengono il passo di Raimondi) e lucido abbastanza da decodificare la situazione che gli si presenta davanti: possesso del pallone indiscutibile, direzione centrale al limite dell'area, avversari a un miglio; i criteri della chiara occasione da rete sono nitidi, così com'è nitido il rosso del cartellino esibito al portiere. Pucci sacrifica Masini per inserire Seghetti che vede la propria imbattibilità durare una decina di secondi: forse la barriera non è centratissima, forse il tiro di Lepri è semplicemente impeccabile; sta di fatto che la rete che Taiti aveva tentato d'evitare rinunciando a giocare il resto dell'incontro prende forma sulla punizione seguente. Al 37' lo Scandicci torna quindi a condurre e sfruttando lo slancio impiega appena altri 8' per ampliare il vantaggio: il Tau concede due angoli di fila, il secondo dopo aver in qualche modo sporcato quello ottenuto da Raimondi (chiusura di Mazzi) sulla giocata di Rossi. Lepri si concede un altro giro alla bandierina, Seghetti allontana male; sul pallone sporco interviene Papi che due passi dentro l'area apre l'interno destro al volo e consente al pallone d'accomodarsi accanto al palo. Nell'intervallo Pucci non tocca niente e ripropone il Tau con il 4-3-2 che aveva preso forma dopo l'espulsione, ma ogni tentativo di riaprire la contesa naufraga sullo strappo di Raimondi che impiega appena 4' per ricordare a tutti che anche se gioca dieci (quindici?) metri più avanti e più vicino alla porta la fascia destra è roba sua; e dunque sul lancio delizioso di Lepri fulmina Capocchi recuperandogli quattro metri in cinque, viola l'area e da posizione decentrata segna con un diagonale rasoterra sul secondo palo. Pucci ora cambia inserendo Notarelli, Vannuzzi e Vuturo per Ferretti, Francesco Bellandi e Tommasi; ma è sempre lo Scandicci ad attaccare: incontenibile Raimondi strappa di nuovo su Capocchi costretto a inseguirlo per trenta metri e poi serve al centro Giusepponi (era subentrato a Cappelli; fuori anche Lepri per Berti) che col destro in girata cerca il secondo palo ma trova soltanto la deviazione di Sommani (61'). Cinque minuti più tardi è proprio Sommani nell'insolita posizione d'ala destra a costruire la possibile occasione per il 4-2: l'accelerazione gli consente di dimenticarsi di Hognogi e di servire al centro Vuturo che calcia di prima e sbatte sulla fantastica respinta di Nati (66'). Sulla ripartenza lo Scandicci sfiora la quinta segnatura: Raimondi finge di non accorgersi che la spia indica l'urgenza di un pit-stop e dopo aver resistito alla trattenuta di Nistri rifinisce il contropiede tre contro tre servendo Giusepponi davanti a Seghetti, graziato da un destro decisamente moscio. Il Tau replica nel finale col filtrante di Vannucchi per Bartelloni servito in posizione regolare dietro la difesa: il suo tracciante taglia fuori Nati ma viene spento dalla splendida diagonale di Lari che spazza. Quando accelera però lo Scandicci è impressionante: Banchini (fuori Raimondi esausto) serve Lapucci dietro la difesa, Seghetti evita la quinta rete e Vannucchi estingue in angolo il tentativo sottoporta di Baraoumi (88'). Nel tentativo d'assottigliare la sconfitta il Tau chiude all'attacco, ma anziché segnare la seconda rete esalta i riflessi di Nati che dimostra di nuovo di poter contendere la numero uno (la maglia, non l'amuleto) a Lami: è di nuovo strepitosa la sua parata sul destro di controbalzo di Vuturo che col fisico s'era liberato di Pisco sull'ennesimo traversone di Bartelloni (90'). È l'ultima figura di un rebus che non potrebbe cadere prima di pagina 45, uno di quelli che una volta risolti lasciano sospesi tra l'esaltazione e il desiderio di riprovarci ma che all'inizio, quasi incomprensibili, fanno paurissima.
Calciatoripiù : per il Tau è la giornata più tetra da inizio anno, e non solo perché fa buio alle cinque; prova a rischiararla
Bartelloni , tecnica e visione di gioco non comuni. Fin quando regge la parità numerica e dunque il rombo non perde uno dei vertici la mediana non sfigura: è merito essenzialmente di
Nistri e
Francesco Bellandi (Tau Altopascio), peraltro autore dell'assist vincente. Ma dopo l'espulsione di Taiti lo Scandicci è incontenibile, trascinato dai suoi calciatori più talentuosi e da qualche insospettabile: tra i primi ci sono sicuramente
Lepri , il 2-1 e un assist e mezzo,
Papi che condisce una prestazione di spessore con la rete del 3-1,
Grillo libero meraviglioso e
Pisco con cui forma una coppia centrale esaltante; schierato a sorpresa e a sorpresa col nove sulle spalle,
Cappelli soffoca Carlucci e ripaga la fiducia di Zuccaro con la rete del primo vantaggio. Il più forte di tutti è però
Raimondi (Scandicci), che quando accelera sembra un videogame (siamo sicuri che in tribuna la madre tenga tra le mani uno smartphone per la registrazione video e non un joystick?): come già con l'Arezzo segna, fa segnare e provoca un'espulsione; se sta così lo Scandicci non deve porsi limiti, qualunque sia la posizione che occupa. Certo, il dieci sulle spalle gli dona parecchio.
Zambra Calcio-Maliseti Seano 2-2
RETI: Guelfi, Sivieri, Cioni, Bozzoni
ZAMBRA: Becherini, Virgili, Silvestri, Taccini, Cocucci, Dalle Luche, Guelfi, Ghimenti, Sivieri, Calloni, Galli. A disp.: Galloppo, Arcidiacono, Borsacchi, Ciampi, Pucci, Riccardi, Rizzo, Toti, Ulivi. All.: Federico Lombardi.
MALISETI: Lutzu, Bardazzi, Lombardi, Piombanti, Guaspari, Donnini, Simoni, Ciaschi, Mencarelli, Palumbo, Varago. A disp.: Todaro, Cioni, Taglioli, Avallone, Bartolozzi, Bozzoni, Montefusco, Lazzeri. All.: Marco Nerozzi.
ARBITRO: Chisari di Livorno
RETI: 15' Sivieri, 26' Guelfi, 60' Cioni, 77' Bozzoni.
Pari spettacolare a San Lorenzo alle Corti, dove Zambra e Maliseti si dividono la posta in palio al termine di una partita bellissima come certifica il 2 a 2 finale. Parte fortissimo lo Zambra, che nel primo tempo capitalizza al meglio le occasioni create portandosi su un doppio vantaggio che sembrava aver indirizzato la contesa. Nella ripresa però il Maliseti tira fuori l'orgoglio rimontando i due gol dello Zambra e portando a casa un pari che può segnare un punto di svolta nella stagione dei pratesi. A dire il vero una prima svolta c'era già stata in settimana con il cambio alla guida tecnica e il conseguente arrivo di mister Marco Nerozzi, un graditissimo ritorno nei campionati d'élite chiamato a risollevare le sorti del Maliseti dopo una partenza difficile. E se il buongiorno si vede dal mattino, Nerozzi può senz'altro guardare al futuro con ottimismo considerando la prova di carattere mostrata dai suoi in questa prima sulla panchina del Maliseti. Eppure, all'inizio sembrava riproporsi il copione già visto nelle prime giornate. Il Maliseti parte bene, contenendo con ordine le offensive di uno Zambra che fin da subito si mette a caccia del gol. Alla prima vera occasione da rete, però, i padroni di casa passano: Sivieri addomestica perfettamente un lancio dalle retrovie e serve largo Cocucci che arriva sul fondo e, con un cross delizioso, rende il pallone a Sivieri che di testa batte Lutzu per il momentaneo 1-0. A quel punto, come spesso gli è successo in questo inizio di campionato, il Maliseti perde fiducia e lo Zambra ne approfitta per assestare il secondo colpo. Al 26' Cocucci premia lo scatto in profondità di Guelfi che supera in slancio un non perfetto Bardazzi e da dentro l'area fulmina Lutzu con una conclusione sul primo palo firmando il 2-0. Nel momento di maggior difficoltà, però, il Maliseti trova le forze per rialzarsi, dando inizio di fatto ad una nuova partita. Nel finale di primo tempo i ragazzi di Nerozzi cominciano a farsi minacciosi dalle parti di Becherini centrando una traversa con Ciaschi (tiro alla Stankovic da 40 metri) e vedendosi annullare un gol di Donnini per un presunto fuorigioco attivo di Varago. Sono i primi segni di vita da parte di un Maliseti che nella ripresa riesce a cambiare le sorti dell'incontro. Nonostante una buona (ri)partenza dello Zambra con due occasioni di Sivieri nei primi minuti, il Maliseti rientra in campo grintoso e determinato come non mai, mostrando subito un atteggiamento propositivo. Al primo affondo Varago va vicino a dimezzare lo svantaggio colpendo un palo clamoroso con una conclusione da dentro l'area al termine di una bella trama corale. Consapevoli del calo fisico dello Zambra, i pratesi insistono e al 60' capitalizzano la propria supremazia territoriale con il gol del 2-1 siglato da Cioni su gentile concessione della difesa avversaria. La gara si riapre e il Maliseti capisce che è il momento di premere ancora sull'acceleratore. Dopo un paio di potenziali occasioni da rete, gli ospiti agguantano il pari al 77' grazie ad una magia di Bozzone che, direttamente da calcio d'angolo, disegna una traiettoria velenosa che Becherini - non perfetto nell'occasione - non legge benissimo facendosi sfuggire il pallone nel tentativo di presa. L'estremo difensore pisano di dispera, Bozzoni invece esulta e il confronto di San Lorenzo alle Corti è ora sul 2-2. Sulle ali dell'entusiasmo per aver acciuffato il pari, il Maliseti continua ad attaccare, andando anche vicina al clamoroso controsorpasso con Palumbo (tiro fuori da posizione ravvicinata). Lo Zambra si rivede solo nel recupero con due occasioni che Pucci e Guelfi non riescono a sfruttare poco prima che l'arbitro decreti la fine delle ostilità sul punteggio di 2 a 2.
Calciatoripiù : nello Zambra da premiare le prove dei due marcatori
Sivieri e
Guelfi , mentre nel Maliseti segnaliamo
Simoni , inesauribile con le sue scorribande per vie laterali, e la diga di centrocampo composta da
Ciaschi e
Donnini .
Atletico Lucca-Lastrigiana 1-4
RETI: Lucchesi G., Fontani, Becagli F., Amasna, Amasna
ATLETICO LUCCA: Losavio, Bossini, Michelotti, Lucchesi, Faratro, Popa, Stefani, Figliola, Martini, Bertacca, Stringari. A disp.: Dal Porto, Dinelli, Lipparelli, Di Giulio, Parducci, Kovalenko, Biagi, Salotti. All.: Fabio Betti.
LASTRIGIANA: Cocchi, Corrado, Casini, Bonaiuti, Liccardello, De Pascalis, Becagli B., Becagli F., Guerra, Fontani, Olivieri. A disp.: Carfora, Biagioni, Mantovelli, Stefanacci, Magnolfi, Vignolini, Guizzaro, Amasna, Chini. All.: Davide Guasti.
ARBITRO: De Vincenti di Carrara
RETI: 16' Fontani, 23' Lucchesi rig., 55' Becagli F., 70', 74' Amasna.
La Lastrigiana rialza la china dopo il k.o contro lo Zambra nel turno infrasettimanale e con un convincente 4-1 va a vincere in casa di un Atletico Lucca lanciato dall'exploit contro la Cattolica Virtus. A fare la differenza è stato il maggior agonismo e la qualità messi in campo dalla banda di mister Guasti, capace di dettare legge su un campo ostico per tutti. In un primo tempo sostanzialmente equilibrato, le due compagini si rispondono colpo su colpo trovando un gol per parte. Il primo squillo è della Lastrigiana, che al 16' passa in vantaggio grazie alla punizione perfetta di Fontani, abile a scavalcare la barriera con un mancino liftato che infila sotto il sette. La reazione dell'Atletico Lucca è però immediata e porta al gol dell'1-1 siglato da Lucchesi su un calcio di rigore assegnato per fallo di Cocchi su Martini. Oltre ai due gol, il primo tempo regala qualche altro spunto da ambo le parti anche se l'occasione più nitida è forse quella che - poco prima del pari rossonero - capita sui piedi di Guerra, anticipato in extremis al momento di concludere a rete. L'1-1 sui cui si chiude il primo tempo lascia intravedere una ripresa altrettanto equilibrata e invece i secondi 45' assumono forti tinte biancorosse. Eppure, nei primissimi minuti della seconda frazione l'Atletico Lucca parte forte, costruendo subito due chance interessanti che Martini prima e Stefani poi non riescono a sfruttare. Sul ribaltamento di fronte pericolo anche per la difesa lucchese, che si salva sul perentorio stacco di testa del solito Guerra su cui è bravissimo Losavio ad opporsi. I cambi operati da mister Guasti, però, fanno crescere d'intensità il pressing offensivo di Fontani e compagni che nel giro di pochi minuti si prendono partita e tre punti. Al 55', su un rilancio dalle retrovie, il subentrato Guizzaro spizza il pallone premiando l'inserimento di Francesco Becagli che a tu per tu con Losavio non può proprio sbagliare. Pochi minuti dopo aver siglato la rete del 2-1, Becagli F. sfiora addirittura il tris con un colpo di testa che viene neutralizzato dall'attento Losavio. Suo malgrado, però, l'estremo difensore rossonero diventa protagonista in negativo nel finale di partita, incassando due gol evitabilissimi nel giro di pochi minuti. Al 70' Amasna, entrato da qualche minuto, impatta al meglio con la gara realizzando il gol del 3-1 con una conclusione sul primo palo che l'estremo difensore avversario non legge bene. Passano appena 4' e la scena si ripete: altra incursione dello scatenato Amasna che, entrato in area, trova spazio per armare una conclusione - sempre sul primo palo - su sui Losavio scende troppo lentamente vedendo sfilare in rete il pallone del 4-1 ospite. La doppietta lampo di Amasna chiude di fatto la gara che vede l'affermazione di una Lastrigiana che, mantenendosi su questi livelli, può seriamente mettere nel mirino i piani alti della classifica.
Calciatoripiù : nell'Atletico Lucca ottime indicazioni dal solito
Figliola e dall'uomo ovunque
Martini . Ingressi decisivi nella Lastrigiana, con
Guizzaro e soprattutto
Amasna che cambiano volto alla partita. Applausi anche per
Becagli F. , che ha realizzato un gol importantissimo per far volgere l'inerzia dalla parte dei biancorossi.
Forte Dei Marmi 2015-Cattolica Virtus 2-3
RETI: Sacchelli, Rosaia, Faccendini, Faccendini, Cagnina
FORTE DEI MARMI: Agolli, Lazzeroni, Simonini, Iacomini, Botrugno, Zappelli, Luchini, Carli, Rosaia, Pinna, Sacchelli. A disp.: Calò, Calcinari, Deda, Dell'Amico, Dumani, Federigi, Fiacchi, Sommovigo, Torcigliani. All.: Luca Mosti.
CATTOLICA VIRTUS: Castellani, Bargellini, Acciai, Orselli, Becagli, Pazzagli, Braconi, Legnante, Parenti, Del Zotto, Faccendini. A disp.: Ciappelli, Cagnina, Gelormini, Frilli, Giudice, Bottino, Sarno, Valeriani, Manuali. All.: Francesco Vallini.
ARBITRO: Tarandetti di Pontedera
RETI: 60', 65' Faccendini, 70' Sacchelli, 75' Cagnina, 80' Rosaia rig.
Cinque reti, un'intensità da categorie superiori e anche qualche decisione arbitrale discutibile hanno fatto da cornice allo scontro ad alta quota tra Forte dei Marmi e Cattolica Virtus, che ha visto la squadra di Vallini imporsi per 3-2. Sono stati 90' all'Aliboni di Forte dei Marmi, dove la Cattolica Virtus si recava in cerca di riscatto dopo l'inaspettato k.o nel turno infrasettimanale contro l'Atletico Lucca. Il Forte dei Marmi puntava dal canto suo a dar seguito al brillante successo ottenuto contro la Floria ed effettuare il sorpasso in classifica ai danni proprio dei giallorossi di Soffiano. Le due compagini entrano dunque in campo consapevoli dell'importanza della gara, senza risparmiarsi fin dalle primissime battute. A provare a rompere subito gli equilibri ci prova Rosaia, che al 5' tenta di sorprendere Castellani con un tiro dal limite dell'area. L'estremo difensore giallorosso viene chiamato nuovamente in causa al 9' quando deve anticipare Luchini su un pallone lanciato in profondità dalla mediana versiliese. In questa prima fase il Forte dei Marmi riesce a penetrare con facilità nella metà campo giallorossa e ad armare la conclusione dei propri stoccatori: al 25' ci prova anche Sacchelli che spedisce il pallone a centimetri dal sette. Col passare dei minuti, però, anche la Cattolica Virtus comincia ad aumentare la propria pericolosità in avanti: Faccendini e Parenti, fino a quel momento chiusi dalla diga difensiva versiliese, entrano in partita e al 30' confezionano la prima palla gol con lo stesso Parenti che, a tu per tu con Agolli, si divora un gol facile facile. La spinta dei giallorossi si fa sempre più insistente e poco prima dell'intervallo Vallini e i suoi recriminano per un fallo da rigore ai danni di Faccendini: l'arbitro non è di questo avviso e, al contrario, allontana il tecnico giallorosso dal rettangolo di gioco per eccesso di proteste. Le scaramucce del finale di primo tempo mettono ancora più pepe alla ripresa, nel corso della quale maturano tutti e cinque le reti dell'incontro. Praticamente perfetto l'inizio di secondo tempo da parte degli ospiti. Dopo aver fatto le prove generali con un paio di potenziali occasioni griffate Faccendini, Parenti e Del Zotto, al 60' è proprio Faccendini ad imprimere il proprio marchio sulla gara realizzando la rete dell'1-0 con una deviazione sotto misura su assist perfetto di Del Zotto. Sbloccato il risultato, la Cattolica Virtus continua a pressare e al 65' viene premiata dal gol del raddoppio: a siglarlo è ancora una volta Faccendini, che sfrutta un'indecisione tra Agollo e un compagno impossessandosi del pallone e scaraventandolo in rete per il momentaneo 2-0 giallorosso. Nel momento di maggior pressione da parte degli ospiti, però, il Forte dei Marmi trova il coraggio di reagire. A rimettere in pista i versiliesi è Sacchelli, che al 70' estrae dal cilindro una punizione magistrale su cui Castellani stavolta non può proprio nulla. Nemmeno il tempo di esultare, però, che la Cattolica Virtus si riporta nuovamente a debita distanza. Al 75', infatti, il subentrato Cagnina - professione terzino destro - veste per un momento i panni dell'esterno offensivo, entrando nella splendida combinazione tra Del Zotto e Parenti, concludendo l'azione con un diagonale chirurgico su cui l'estremo difensore fortemarmino non può niente. Gara finita? Non ancora, perché 5' dopo Pinna entra in rotta di collisione con un giocatore giallorosso procurandosi un contestatissimo calcio di rigore. Dal dischetto va Rosaia, che fa 2-3 e riaccende le speranze di rimonta del Forte dei Marmi. Nel recupero i padroni di casa si lanciano all'assalto della porta di Castellani, senza però riuscire a trovare il guizzo per il pari. La Cattolica Virtus chiude gli spazi all'offensiva fortemarmina e, pur divorandosi il colpo del definitivo k.o con Manuali e Parenti, porta a casa il risultato e tre punti che consolidano il momentaneo secondo posto dei giallorossi in classifica.
Calciatoripiù : nel Forte dei Marmi
Sacchelli merita un elogio particolare per l'impegno e il bellissimo gioiello su punizione. Nella Cattolica Virtus impressiona la prova di tutto il collettivo, che merita un grande applauso per aver vinto su un campo difficilissimo. Se dovessimo fare dei nomi, però, il voto più alto va ad
Orselli , playmaker autore di una prova magistrale davanti alla difesa, seguito a ruota da
Del Zotto e
Faccendini .
Mazzola Valdarbia-Floria Grassina Belmonte 2-2
RETI: Brocchi, Furlani, Conti, Agrello
MAZZOLA VALDARBIA: Lika, Monaci, Palazzesi, Bove, Parricchi, Kokoshi, Furlani, Borgheresi, Brocchi, Turillazzi, Oretti. A disp.: Pasquinuzzi, Bruni, Di Blasi, Livi, Malcangio, Pasqui, Pes, Saburri, Pucci. All.: Vincenzo Di Guida.
FLORIA GRASSINA BELMONTE: Marcantonini, Martelli, Agrello, Gori, Ronchi, Albani, Conti, Mugnai, Biliotti, Rufat, Tellini. A disp.: Corante, Mugnaini, Zefi, Vichi, Frizzi, Aimonetti, Paoletti, Coviello, Tommasini. All.: Alessandro Sozzi.
ARBITRO: Diaco di Arezzo
RETI: 10' Furlani, 22' Brocchi, 53' Conti, 65' Agrello.
Partita spettacolare in quel di Cerchiaia tra Mazzola Valdarbia e Floria Grassina Belmonte, che impattano sul 2-2al termine di 90' intensi e combattuti. I padroni di casa, in tenuta biancoceleste, partono col piede giusto e dopo 10' passano in vantaggio grazie al mancino da fuori di Furlani, bravo a prendere la mira e a scagliare una violenta conclusione su cui l'estremo difensore avversario non può nulla. La squadra senese non si accontenta ed al 22' trova addirittura il raddoppio: scambio spettacolare sulla trequarti avversaria tra Turillazzi e Brocchi, quest'ultimo entra poi in area di rigore e con un diagonale angolato fulmina Marcantonini. Dopo un inizio decisamente complicato, la Floria prova a reagire nel tentativo di rimettersi in carreggiata. Il primo tentativo verso la porta di Lika non va però a buon fine: al 35' Rufat riceve palla all'altezza dei 25 metri, prende la mira e scaglia un tiro angolato che va a infrangersi sul palo a Lika battuto. Il palo colpito da Rufat fa ufficialmente suonare la sveglia in casa di una Floria che nel finale di primo tempo prova a schiacciare i senesi nella propria metà campo, senza però riuscire a creare grossi pericoli dalle parti di Lika. Nella ripresa, però, i fiorentini riprendono subito ad attaccare a testa bassa e dopo appena 8' accorciano le distanze grazie ad una splendida azione di Conti che da dentro l'area batte Lika riaprendo i giochi sul 2-1. A differenza di quanto successo nella prima frazione, il Mazzola fatica a gestire il comando delle operazioni, lasciando questa incombenza agli ospiti che, senza troppi complimenti, ne approfittano. Al 65' l'insistenza dei ragazzi di Sozzi porta al meritato 2-2: splendida azione corale della compagine fiorentina, conclusa dall'intelligente sponda di Biliotti per l'accorrente Agrello che da pochi passi scarica la sfera alle spalle di Lika con una conclusione di rara potenza. L'ultima parte di partita, segnata dal gran caldo, risulta piuttosto combattuta e con occasioni da ambo i lati. Alla fine, però, il punteggio non cambia e Mazzola e Floria tornano a casa con un punto tutto sommato giusto per quanto espresso sul terreno di gioco.
Calciatoripiù : nel Mazzola spiccano le prove di
Furlani e
Brocchi . Nella Floria ottimi spunti da
Agrello e
Rufat .
Sestese-Sporting Cecina 2-1
RETI: Baldi, Boschi, Verucci
SESTESE: Fantini, Nuti, Gori, Bottai, Papini, Papucci, Macchinelli, Gocaj, Baldi, Bravi, Boschi. A disp.: Tognoni De Pugi, Alickaj, Corigliano, Ferroni, Garzi, Rapezzi, Vannini. All.: Andrea Bellini.
SPORTING CECINA: Fiumalbi, Massei, Agostini, Geri, Cozzatelli, Cionini, Dakaj, Moroni, Piazza, Verucci, Hasibra. A disp.: Sozzi, Maccari, Pozzobon, Desideri, Fabbris, Lischi, Borghesi. All.: David Tarquini.
ARBITRO: Giolli di Empoli
RETI: 64' Baldi, 73' Boschi, 91' Verucci rig.
Il conto di un avvio stratosferico e di mille partite ravvicinate è arrivato: il Cecina lo paga alla Sestese che dopo un primo tempo equilibrato sfrutta una ripresa in crescendo per ridimensionare le ambizioni avversarie; il 2-1 finale non racconta compiutamente l'andamento della gara, visto che la rete ospite è arrivata all'inizio del recupero. Se si riporta il cursore all'inizio ci s'accorge che il primo tempo va via senza troppe emozioni; va un po' meglio la Sestese che si rende protagonista di qualche incursione laterale e conquista una manciata di corner: su uno di questi Bottai di testa scheggia la traversa. La ripresa è decisamente più ricca d'azioni da raccontare, anche perché la Sestese cresce e al 64' passa avanti: Boschi recupera il pallone in mediana, vola via sulla destra e alzata la testa crossa al centro; il suo traversone è l'ideale per il movimento di Baldi che anticipa difesa e portiere e sblocca il punteggio. Boschi sta bene, ha voglia di esser ancora più protagonista e meno di 10' più tardi ipoteca la gara: è sensazionale l'aggancio che gli consente di trasformare il lungo rilancio in un contropiede letale e di far fuori in dribbling i due centrali ospiti; scaricare il pallone in porta sull'uscita di Fiumalbi è il passaggio meno complicato. Nel finale però la gara si riaccende, perché Giolli rileva un fallo di Nuti su Pozzobon che tentava di farsi largo nell'area rossoblù: fischio giusto, è evidente il rigore che Verucci converte nella rete del 2-1. Ma s'illude chi pensa che possa essere l'antifona dell'arrembaggio cecinese: la Sestese tiene il pallone lontano dalla propria area e porta in fondo un successo che prova a rimescolare le prime certezze della stagione.
Calciatoripiù : segna, fa segnare e fa impazzire gli avversari ogni volta che accelera o li punta: il migliore è indiscutibilmente
Boschi (Sestese).