Arezzo-Sporting Cecina 3-4
AREZZO: Strangis, Vivoli, Innocentini (80' Nacchia), Musotti, Castaldo, Bidini, Celli, Verdini, Lazzeri (75' Sussi), Ferretti (75' Gulisano), Montanari (80' Bricca). A disp.: Bollella, Aiello, Carta, Bracciali . All.: Violetti Alessandro
RETI: Celli, Ferretti, Musotti, Verucci, Piazza, Piazza, Lischi
NOTE: Ammoniti Castaldo, Ferretti.AREZZO: Strangis, Vivoli, Innocentini, Musotti, Castaldo, Bidini, Celli, Verdini, Lazzeri, Ferretti, Montanari. A disp.: Bollella, Aiello, Nacchia, Bricca, Carta, Bracciali, Sussi, Gulisano. All.: Tommaso Nardin.
SPORTING CECINA: Sozzi, Maccari, Agostini, Hasibra, Cozzatelli, Cionini, Massei, Moroni, Borghesi, Verucci, Dakaj. A disp.: Fiumalbi, Pozzobon, Geri, Desideri, Fabbris, Lischi, Piazza. All.: David Tarquini.
ARBITRO: Ballarino di Firenze
RETI: 7' Verucci, 14' Musotti, 22' Ferretti, 30' Celli, 72', 76' Piazza, 83' Lischi.
Si fatica a trovare un aggettivo con cui descrivere la stagione dell'Arezzo; si fatica perché è difficile analizzarla. La sconfitta interna col Cecina sintetizza in 90' un avvio di stagione in confronto al quale Indiana Jones et le Temple du Péril è una giostra con i cavallini. Il Cecina passa avanti a freddo con la volée di Verucci sulla punizione spizzata da Cioni, ma il vantaggio non arriva indenne al quarto d'ora: dal limite Musotti spedisce il pallone dalla parte giusta del palo. E meno di 10' più tardi il punteggio si ribalta: seppur defilato, Ferretti decide che ha abbastanza angolo per cercare la porta; l'esito gli dà ragione, pallone in porta e Arezzo avanti. E la gara sembra chiudersi alla mezz'ora quando Celli viola l'area dopo un doppio dribbling e poi segna con un tiro angolato. Legittimo il 3-1 all'intervallo: dopo la rete di Verucci il Cecina ha sofferto e non è riuscito a tenere gli avversari lontani dalla propria area di rigore. Nella ripresa quasi ci s'annoia per 25', poi va in scena un finale imprevedibile che condanna l'Arezzo alla sconfitta: dal mazzo Tarquini tira su il jolly che stavolta invece la stellina nell'angolo ha il numero diciotto. È Piazza infatti a indirizzare la gara verso il 3-4 finale: la sua doppietta in 5' scarsi (pallonetto a superare l'uscita di Strangis su un pallone in verticale, poi azione personale condita da doppio dribbling a sinistra e diagonale sul primo palo) riporta il Cecina al fianco dell'Arezzo. E si sa come va il calcio, a un certo punto è impossibile invertire l'inerzia di un incontro: tocca solo assecondarla, compito che s'assume Lischi gelido nel toccare alle spalle di Strangis l'ennesima imbucata dietro la difesa. E fino a domani perlomeno (ma alla peggio si vedrà raggiungere) il Cecina può godersi una posizione reale, quarto posto solitario alle spalle di tre grandissime e davanti all'invidia comprensibile di tanti.
Calciatoripiù: Celli (Arezzo) segna e per un'ora mette in affanno la difesa avversaria; poi però entra
Piazza (Sporting Cecina) e l'incontro sterza.
Forcoli Valdera-Tau Calcio 0-1
RETI: Vuturo
FORCOLI VALDERA: Cammilli, Guerrieri, Vannini, Bartoli, El Ouardi, Balatresi, Menichini, Zaccheo, Banducci, Lici, Kadiqi. A disp.: Perini, Farkas, Nannetti, Karaj, Fontanelli, Altini, Nacci, Caruso, Troiani. All.: Leonardo Giuntini.
TAU ALTOPASCIO: Taiti, Morandini, Capocchi, Bigazzi, Mazzi, Nistri, Vannuzzi, F. Bellandi, Masini, Bartelloni, Vuturo. A disp.: Seghetti, Sommani, Matteoni, Vannucchi, Notarelli, Tommasi, G. Bellandi, Carlucci. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Bello di Empoli
RETE: Vuturo.
Il testacoda finisce come da pronostico, anche se lo scarto minimo ha tenuto la contesa aperta fino alla fine: il Tau Altopascio comunque vince, vince senza patire granché e condanna il Forcoli alla sesta sconfitta in sei gare. Nei primi 20' succede poco, anche perché il Tau deve prendere le misure al sussidiario di Capannoli; poi appena strappa passa in vantaggio. La rete nasce da un'azione costruita rasoterra dal basso e rifinita da Bartelloni che a sinistra alza la testa e s'accorge del movimento di Vuturo: a questo punto servirlo non è la cosa più difficile, così come non è difficile spedire il pallone in porta. Una volta trovato il vantaggio il Tau gioca con maggiore scioltezza e nella seconda parte del primo tempo costruisce almeno due occasioni da rete: è attento Cammilli sia su Masini sia su Bartelloni, meno attento Bello che interrompe due azioni d'attacco ospiti valutando come irregolari delle posizioni a sensazione buone. Il primo tempo del Forcoli è un affanno crescente; va decisamente meglio la ripresa, segnata da una buona manciata di convinzione in più dalla quale però non conseguono grandi pericoli; anzi, protagonista è di nuovo Cammilli che in uscita vince i duelli sia con Masini sia con Tommasi. E si sa che lo 0-1 non lascia mai tranquilli fino in fondo: la settimana del Tau si sarebbe complicata se al 90' Bello avesse punito col rigore una leggera trattenuta su Menichini in mezzo all'area ospite; sarebbe stato però un rigorino, fuori misura col metro tenuto fin lì. E allora il Forcoli esce sconfitto, già a -7 dalla quota salvezza; il Tau lo saluta da lontano, ancora primo con un punto di vantaggio sul Capezzano e la Cattolica che però è già passata dal turno di riposo.
Calciatoripiù: Banducci (Forcoli),
Morandini, Bartelloni, Vuturo (Tau Altopascio).
Maliseti Seano-Lastrigiana 1-2
RETI: Palumbo, Guizzaro, Guerra
MALISETI: Lutzu, Bartolozzi, Guaspari, Ciaschi, Piombanti, Lombardi, Montefusco, Donnini, Mencarelli, Palumbo, Simoni. A disp.: Todaro, Gelli, Avallone, Bardazzi, Bozzoni, Varago, Cioni, Taglioli. All.: Marco Bellantuono.
LASTRIGIANA: Carfora, Corrado, Casini, Bonaiuti, Stefanacci, De Pascalis, Becagli F., Becagli B., Guerra, Olivieri, Magnolfi. A disp.: Cocchi, Biagioni, Fontani, Mantovelli, Guizzaro, Vignolini, Licciardello, Chini, Amasna. All.: Davide Guasti.
ARBITRO: Laci di Empoli
RETI: 3' rig. Guerra, 65' Palumbo, 92' Guizzaro.
A volte il calcio sa essere davvero crudele. Chiedere per conferma al Maliseti, che al Comunale cede all'ultimo minuto contro la Lastrigiana beffata da un gol rocambolesco e dopo aver creato tante occasioni da rete. Dal canto suo, la Lastrigiana ottiene la classica vittoria sporca che proietta i biancorossi di Guasti a quota 8 punti in classifica. La partita inizia subito in salita per i padroni di casa. Al primo affondo, infatti, la Lastrigiana si procura un calcio di rigore: su un pallone spiovente in area Olivieri controlla la sfera e, al momento di concludere, incoccia sulla gamba di Bartolozzi. L'arbitro decide di assegnare il calcio di rigore tra le proteste della panchina pratese, che reclamava il fallo a proprio favore. Dal dischetto si presenta Guerra che calcia forte e angolato per l'1-0 biancorosso. Da lì in poi, però, il Maliseti riparte con convinzione, confezionando almeno quattro palle gol nitide. Al 12' Palumbo riconquista palla sulla trequarti e converge in area avversaria aprendo troppo la conclusione e graziando Carfora. La Lastrigiana risponde con uno spunto di Magnolfi che da buona posizione non centra il bersaglio grosso. Il Maliseti riprende immediatamente ad attaccare a spron battuto, mancando il gol del pareggio con Guaspari che, su un traversone proveniente dalla destra, manca clamorosamente l'impatto col pallone. L'occasione più nitida per i ragazzi di Bellantuono arriva però al 37': dopo una avvolgente trama palla a terra, il pallone capita sui piedi di Palumbo che, a porta quasi sguarnita, va di sinistro mancando però il bersaglio. Mani nei capelli per l'attaccante pratese che getta la chance del pari a pochi minuti dall'intervallo. Prima della ripresa gli ultimi squilli sono di marca Lastrigiana, con il solito Magnolfi pescato in offside su due interessanti imbucate verticali. Nella ripresa entrambi i tecnici operano le prime mosse. Tra le fila del Maliseti Bellantuono inserisce Varago al posto di Montefusco, mentre Guasti risponde con Guizzaro (subito pericoloso in apertura) al posto di Guerra, autore del gol dell'1-0. Con un gol da recuperare, il Maliseti ricomincia la ripresa con l'atteggiamento deciso e aggressivo proposto nella prima frazione, costringendo Becagli F. a ripiegare in difesa per tarpare le ali alle accelerazioni della compagine di casa. Il Maliseti continua però a difettare di precisione in fase conclusiva, nonostante le numerose azioni create. Al primo spunto ospite con Guizzaro (tiro a lambire il palo alla destra di Lutzu), il Maliseti risponde prima con una conclusione dell'altro neoentrato Varago da posizione ravvicinata, poi con un cross di Guaspari che, spizzato da Mencarelli, non viene raccolto dai propri compagni. A metà ripresa ci prova anche Ciaschi ma la sua staffilata da fuori termina fuori misura. I padroni di casa insistono e al 65' agguantano il meritato 1-1: è ancora Palumbo a imprimere il proprio marchio in zona gol con una velenosa conclusione da fuori su cui Carfora non riesce a intervenire. Trovato il pari, i ragazzi di Bellantuono capiscono che è il momento di spingere sull'acceleratore per andare a caccia della seconda vittoria stagionale. Mister Guasti capisce il momento complicato dei suoi e inserisce Fontani, Mantovelli e Iaia al posto di Corrado, Olivieri e Magnolfi. Al 70' altra occasione per il Maliseti con il subentrato Bozzoni che da fuori area non trova la coordinazione per la conclusione in porta. Passano pochi minuti e, recuperata palla a centrocampo, Taglioli innesca Ciaschi che però spreca tutto calciando a lato a tu per tu con Carfora. All'85' Varago si libera bene del suo avversario ma, entrato in area, il suo tiro viene respinto in due tempi dall'estremo difensore biancorosso, bravo ad opporsi anche al secondo tentativo dell'attaccante pratese. Guasti passa al 4-2-3-1 e la mossa si rivela vincente. Dopo due occasioni mancate da Becagli F. e Mantovelli, al secondo minuto di recupero gli ospiti beneficiano di una punizione dalla trequarti: Iaia scodella a centro area, il pallone rimbalza in maniera beffarda e ad approfittarne è Guizzaro che in mischia batte Lutzu per il 2-1 che consegna alla Lastrigiana una vittoria sofferta quanto importante.
Calciatoripiù : nel Maliseti premiamo
Palumbo per aver trovato nuovamente la via del gol, mentre nella Lastrigiana, oltre a Olivieri,
Guizzaro cambia il volto della gara con il suo ingresso in campo e decidendo in extremis la contesa.
Scandicci-Capezzano Pianore 1-2
RETI: Giusepponi, Mattioli, Steffich
SCANDICCI: Nati, M. Lari, Grillo, Baraoumi (55' Francini, 76' Giusepponi), Pisco, Raimondi, Papi, Giraldi (59' Cappelli, 86' Marotta), L. Rossi, Banchini (51' Berti), Lapucci. A disp.: Lami, Grisolini. All.: Fabio Zuccaro.
CAPEZZANO P.: Gazzoli, Giorgi, F. Lari, Battisti (90' Rami), Bertola, Tofanelli, Riad (71' Pighini), Bartalini, Steffich (62' Casolare, 86' Bertuccelli), Campera, Mattioli (84' F. Rossi). A disp.: Laoluna, Gerini, T. Lari. All.: Marco Maffei.
ARBITRO: Bardelli di Valdarno
RETI: 45' Steffich, 67' Mattioli, 94' Giusepponi.
NOTE: espulso Zuccaro (80'). Ammoniti Riad, Steffich e Lari. Angoli: 9-6. Recupero: 0'+5'.
Da secoli l'inganno del cavallo viene raccontato come il trionfo dell'astuzia sulla forza: appunto l'inganno. Ma ogni tanto sarebbe bene considerarlo un breve saggio di strategia militare: dopo dieci anni era chiaro che Troia non sarebbe mai caduta per una battaglia in campo aperto; Troia poteva cadere solo per un'incursione che la sorprendesse dietro l'ultima linea quando tutti pensavano che fosse ormai giunto il momento del riposo. Ora, nessuno sa se Marco Maffei abbia mai letto l'epica come un saggio di strategia militare; ma le mosse con cui il suo Capezzano espugna il Bartolozzi (1-2 il finale, ma la rete locale arriva proprio allo scadere) e interrompe la striscia positiva dello Scandicci risultano in qualche modo affini. Perché sarebbe stato impossibile far cadere lo Scandicci con una battaglia in campo aperto: troppo tecnica la mediana, troppo rapido Raimondi; per far cadere lo Scandicci ci vogliono intensità, pazienza e un'incursione a sorprendere l'ultima linea quando tutti pensavano che fosse ormai giunto il momento del riposo. L'incontro si spezza infatti all'ultima azione del primo tempo, inaugurato dalle quattro novità nella formazione dello Scandicci rispetto alla vittoria di Sesto: costretto a rinunciare a Hognogi squalificato, Zuccaro scompone la coppia centrale dirottando Pisco in posizione di terzino sinistro e affiancando Baraoumi a Grillo; non c'è Lepri indisponibile (e rettifica sull'assist per la rete di Raimondi nella vittoria di Sesto: fu roba sua. Colpa del cronista, e non per prenderne le distanze: il cronista ero io), resta fuori anche Berti e dal 1' davanti gioca la coppia inedita Banchini-Lapucci; il quarto cambio va in scena tra i pali, Lami s'accomoda in panchina e cede la numero uno (la maglia, non l'amuleto) a Nati. Al 4-4-1-1 blues il Capezzano risponde con una sorta di 4-2-3-1 in cui Battisti parte larghissimo a destra, Bartalini e Campera fronteggiano Papi e Giraldi e soprattutto c'è sempre qualcuno che impedisca a Filippo Lari di trovarsi da solo contro Raimondi; talvolta raddoppia Tofanelli, talvolta accorcia Campera, talvolta ripiega addirittura Mattioli: di fatto Raimondi deve costantemente confrontarsi con una doppia marcatura. Ciò non gli impedisce di creare la prima occasione di una partita inevitabilmente complicata: sul rilancio di Nati va via a Filippo Lari e Tofanelli e, seppur contrastato, dal fondo riesce a servire Lamberto Rossi solo sul dischetto; il suo mancino alto inaugura la serie di recriminazioni biancoblù. L'elenco s'allunga al 22' dopo un quarto d'ora tormentato: Banchini controlla un pallone complicato sulla trequarti e col destro in girata riesce a innescare Raimondi che arrostisce Filippo Lari e violata l'area incrocia il destro in corsa sul palo più lontano, solo sfiorato. Il tris di rimpianti si completa al 31', sul corner corto di Lamberto Rossi per Raimondi che chiude il triangolo sul lato corto dell'area: Gazzoli s'oppone al mancino secco a cercare il primo palo. Tre occasioni in mezz'ora non sono però tante, specie se oltre a queste poco altro si registra; consapevole che se dà battaglia in campo aperto rischia d'esser preso d'infilata, con grande dinamismo il Capezzano va costantemente in pressing sul portatore di palla e pur costruendo fin qui pochissimo concede poco: giusto quelle tre occasioni contate. Poi, dopo che Maffei ha invertito le posizioni di Riad e Battisti per aumentare la spinta offensiva, al 40' lo Scandicci comincia a rabbrividire: Mattioli tiene vivo un pallone che sembrava uscito sul fondo (la tribuna protesta, ma protesta per abitudine: impossibile vedere da lì) e serve al limite Battisti il cui destro di controbalzo diretto all'incrocio sbatte su Nati e sulla sua mano di richiamo. Poi Bardelli, fin qui impeccabile e da qui in poi fuori fase, fischia la fine del primo tempo al 40'; e per fortuna sua e nostra, l'errore tecnico avrebbe portato alla ripetizione della gara (nota per l'Aia: evidentemente i comunicati non bastano, sulla durata delle gare urge mail circolare a tutti gli associati), si fida delle panchine e della tribuna e fa disputare i 5' mancanti. E quando tutti pensano che sia giunto il momento del riposo ecco l'incursione decisiva alle spalle dell'ultima linea avversaria: lo Scandicci si scorda che sulla rimessa laterale non si dà fuorigioco e, retrocedendo in affanno, sporca soltanto lo spiovente in mezzo all'area; lo cattura Steffich che si toglie il mantello dell'invisibilità e in acrobazia colpisce sporco quel tanto che basta per disegnare il vantaggio. E in avvio di ripresa lo Scandicci rischia la resa incondizionata: Riad anticipa Mattia Lari sul rilancio di Baraoumi e crossa sul secondo palo; è l'innesco per il destro di Battisti, contenuto in angolo da un altro intervento superlativo firmato Nati (51'). Zuccaro allora cambia Banchini (vede il calcio come pochi, ma va in affanno quando il ritmo sale) con Berti che appena entrato cerca di sfruttare la spizzata all'indietro di Bertola, a metà strada tra il portiere e nessuno: rimonta e contrasto valgono a lui il perdono e allo Scandicci solo uno dei nove corner complessivi. Anche nell'altra area però la difesa balla: Battisti approfitta dell'uscita sbagliata di Pisco in copertura e serve al limite Steffich che mira il secondo palo e trova i cartelloni per meno di una spanna. Dopo aver pensato all'attacco, Zuccaro mette mano anche alla difesa: fuori Baraoumi deludente, dentro Francini (sfortunatissimo: s'infortuna dopo 20') come terzino destro; Mattia Lari scala a sinistra, in mezzo si ricompone la classica coppia Pisco-Grillo. Poi con l'ingresso di Cappelli per Giraldi lo Scandicci cambia sistema di gioco: in mediana restano Papi e Lamberto Rossi, tre le mezzepunte alle spalle di Lapucci. E al 62' è quasi pareggio: Raimondi batte rapido una rimessa laterale per Berti che di testa tenta il pallonetto su Gazzoli, fantastico sia nella prima parata sia sulla ribattuta sporca sottoporta. La sfida si ripete una trentina di secondi più tardi, appena dopo l'ingresso di Casolare per Steffich: Papi intercetta sulla trequarti, strappa fino al fondo e serve a rimorchio Berti il cui interno moscio di prima stavolta è per Gazzoli facile come un'addizione a una cifra. Non si fa in tempo a prenderne nota che sembra d'assistere a un déjà-vu: Papi strappa di nuovo, Berti calcia in corsa sul primo palo (e forse avrebbe potuto stoppare o fare un passo in più): Gazzoli vince la terza sfida spingendo il pallone in angolo. E dall'angolo la rete arriva: non però quest'angolo, ma quello successivo (contestato; la tribuna protesta, ma protesta per abitudine: impossibile vedere da lì) che il Capezzano conquista con una ripartenza rapida. Da destra il mancino di Campera spedisce il pallone sul secondo palo: il terzo tempo di Mattioli, mal marcato nell'area di porta, lo scaraventa dentro (67'). Ha ragione invece la tribuna a protestare per l'episodio del 70', un fuorigioco di Riad non rilevato sul lancio dell'eterno Battisti che aveva approfittato dell'errore di Lamberto Rossi: Nati mette tutti d'accordo chiudendogli lo specchio in uscita. L'infortunio di Francini spinge Zuccaro a passare alla difesa a tre (entra Giusepponi in attacco), ma è l'ultima mossa che chiama dalla panchina: all'80' Bardelli punisce le sue proteste per una punizione non concessa (ed erano giustificate: netto il fallo di Filippo Lari su Lapucci sulla trequarti) con l'espulsione. Lo Scandicci comunque non s'arrende: dopo un tempo esatto in ombra Raimondi sfonda a destra sul lancio di Pisco, sterza all'ingresso in area e serve sottoporta Giusepponi che col destro non trova lo specchio. Il finale regala un discreto caos tra l'ennesima variazione tattica dello Scandicci che con l'ingresso di Marotta torna a difendere a quattro, la reazione nervosa di Casolare che Bardelli non vede ma Maffei sì e dunque lo sostituisce un po' per punirlo e un po' per tutelarlo e la rete dell'1-2: la realizza Giusepponi che tocca per ultimo la punizione di Lamberto Rossi (fallo di Filippo Lari su Raimondi due passi dietro il vertice dell'area) deviata già da Lapucci (94'). Ma ormai è tardi per ricacciare i soldati nel ventre del cavallo: il Bartolozzi cade.
Calciatoripiù : Zuccaro può scegliere tra due portieri pressoché equivalenti:
Nati dimostra di nuovo di poter contendere la numero uno (la maglia, non l'amuleto) a Lami; al netto di qualche errore inatteso in fase d'impostazione, dovuto essenzialmente alla pressione della mediana avversaria,
Lamberto Rossi si regala un'altra gara di qualità suo malgrado macchiata dall'errore sottoporta in avvio; anche se conta il giusto, la rete di
Giusepponi fa felice la fidanzata (forse se lo sentiva, ne aveva invocato l'ingresso dall'inizio del secondo tempo) e ne rilancia la candidatura (di lui, non della fidanzata) per i prossimi impegni. Ma il Capezzano aveva ormai archiviato i tre punti: d'altra parte quando si possono schierare un centravanti come
Steffich (tocca letteralmente due palloni, proprio letteralmente: una rete, quasi due) e un esterno come
Mattioli segnare è più facile. Il successo però nasce più dietro, dalle parate di
Gazzoli , le chiusure di
Tofanelli e il tuttocampismo di
Battisti , eccellente in entrambe le fasi e in ogni porzione del terreno di gioco.
Zambra Calcio-Cattolica Virtus 1-2
ZAMBRA CALCIO: Galloppo, Agostini, Ciampi, Bonaventura, Virgili, Zini, Haans, Calloni, Gallofono, Turbato, Rizzo. A disp.: Becherini, Sivieri, Toti, Polipi, Burgassi, Sottigliato, Fe, Del Cesta, Galli. All.: Lombardi Federico
CATTOLICA VIRTUS: Tasso, Picca, Khorchani, Hoxhaj, Nesi, Becagli, Franceschini P., Campolmi, Faccendini, Dimitri, Nieddu. A disp.: Batisti, Bracoli, Rovellato, Kananaj, Giudice, Ermini Polacci, Vettori, Gelormini, Sarno. All.: Vallini Francesco
RETI: Calloni, Bracoli, Faccendini
NOTE: Espulso Nesi. Ammonito Nesi.ZAMBRA: Galloppo, Toti, Silvestri, Ciampi, Cocucci, Ghimenti, Ulivi, Riccardi, Rizzo, Pucci, Arcidiacono. A disp.: Becherini, Galli, Taccini, Virgili, Guelfi, Dalle Luche, Borsacchi, Calloni, Sivieri. All.: Federico Lombardi.
CATTOLICA VIRTUS: Castellani, Bargellini, Acciai, Orselli, Becagli, Alfani, Pazzagli, Legnante, Manuali, Del Zotto, Faccendini. A disp.: Ciappelli, Cagnina, Gelormini, Giudice, Bottino, Braconi, Sarno, Parenti, Tempestini. All.: Francesco Vallini.
ARBITRO: Cammilli di Prato
RETI: 10' Faccendini, 70' Calloni, 80' Braconi.
La zuccata di Braconi a 10' dalla fine fa esultare la Cattolica Virtus, che torna da San Lorenzo alle Corti con tre punti sudatissimi e fondamentali per tenere il passo del Tau. Il 2-1 con cui i giallorossi si sono imposti contro lo Zambra arriva a conclusione di una partita maschia e nella quale le due compagini si sono rese protagoniste di un'ottima prestazione. L'inizio sorride alla formazione di Vallini, che dopo 10' è già in vantaggio grazie al tap-in di Faccendini, lesto nel deviare in rete il pallone dopo una sponda perfetta di Manuali. Lo Zambra però non ci sta e si riversa subito in attacco nel tentativo di rialzare la china. Al 20' ci prova Rizzo ad impensierire la retroguardia ospite con un assolo concluso con un tiro a giro su cui Castellani è reattivo ad opporsi in tuffo. Scampato il pericolo, la Cattolica Virtus riparte e in almeno tre occasioni sfiora il bis. Prima è Orselli a divorarsi la chance del raddoppio a tu per tu con Galloppo, mentre sul finire di prima frazione anche Faccendini e Manuali sbagliano la mira spedendo a lato da ottima posizione. Chiuso il primo tempo in avanti grazie alla zampata di Faccendini, nella ripresa la Cattolica Virtus sembra ripartire determinata e pronta a chiudere anzitempo il confronto. I primi squilli dei giallorossi portano la firma di Pazzagli e Del Zotto, ben murati dai guantoni del sempre reattivo Galloppo. Al 60' è il turno di Faccendini, che sfiora la doppietta con una conclusione da dentro l'area che termina fuori non di molto. Il momento sembra propizio per il raddoppio giallorosso e invece, al primo affondo dei padroni di casa, la difesa della Cattolica si fa sorprendere dall'inserimento a tutta velocità del neoentrato Calloni, che si presenta a tu per tu con Castellani e con un tiro sotto la traversa non gli lascia scampo per il momentaneo 1-1. Il pareggio della compagine pisana scatena la reazione di Faccendini e compagni, che subito si proiettano in avanti per cercare di agguantare tre punti che sarebbero fondamentali per rimanere sulla scia della capolista Tau. Dopo un paio di potenziali palle gol non sfruttate dalle frecce d'attacco giallorosse, all'80' a risolverla di pensa un difensore, Braconi, che sugli sviluppi di una punizione tagliata di Legnante prende il tempo a tutti e di testa batte Galloppo per il 2-1 ospite. La Cattolica Virtus sente il successo vicino e nel finale si arrocca in difesa nel tentativo di mantenere il prezioso gol di vantaggio. Lo Zambra, dal canto suo, ci prova fino in fondo e per poco non trova il pareggio all'ultimo secondo quando, su un batti e ribatti in area ospite, Sivieri si ritrova il pallone del 2-2 deviando però sul fondo da pochi passi.
Calciatoripiù : nello Zambra, dove tutti meritano un plauso per aver tenuto testa alla seconda della classe, indicazioni positive da
Pucci e
Cocucci . Nella Cattolica Virtus
Faccendini è la solita garanzia in zona gol, mentre
Braconi è l'inaspettato uomo copertina in una prova corale comunque da elogiare.
Atletico Lucca-Floria Grassina Belmonte 0-1
RETI: Biliotti
ATLETICO LUCCA: Losavio, Bossini, Michelotti, Lucchesi, Faratro, Popa, Stefani, Lipparelli, Martini, Bertacca, Di Giulio. A disp.: Petri, Dal Porto, Dinelli, Parducci, Figliola, Vecchi, Stringari, Kovalenko, Salotti. All.: Fabio Betti.
FLORIA: Marcantonini, Conti, Frizzi, Gori, Agrello, Albani, Martelli, Mugnai, Biliotti, Paoletti, Rufat. A disp.: Corante, Vichi, Mugnaini, Tellini, Zefi, Ronchi, Coviello. All.: Alessandro Sozzi.
ARBITRO: Giolli di Empoli
RETE: 83' Biliotti.
NOTE: espulso Ronchi (78').
Non che sia una novità, ma visto l'andazzo del calcio moderno («Il nostro centravanti è lo spazio» disse quello che si è fatto comprare Erling Haaland) è bene ribadirlo: alla fine conta avere uno che sa come si butta dentro. Fino all'83' Biliotti aveva toccato forse un pallone (al quarto d'ora; e forse poteva starci il rigore, non però per Giolli); il secondo diventa la rete con cui la Floria batte l'Atletico Lucca e s'aggancia ai vagoni di prima classe. Ed è peraltro una rete capolavoro, una mezza rovesciata all'incrocio sull'assist di Tellini (proteste degli avversari per un possibile tocco di mano nel controllo, non però per Giolli) nel momento di maggior difficoltà dei suoi; in superiorità numerica (espulso Ronchi) infatti l'Atletico Lucca stava premendo per trovare il vantaggio che avrebbe potuto scuotere la sua classifica; e invece va diversamente e la Floria vince una gara che sembrava destinata a finir pari. Nel primo tempo era successo pochissimo: la Floria prevale per intensità e possesso palla, ma non riesce a costruire occasioni autentiche; inevitabile lo 0-0 alla pausa. Ci si diverte di più nella ripresa, segnata dalla crescita dell'Atletico Lucca cui però s'oppone Marcantonini al solito superlativo: nelle sue parate su Di Giulio, Salotti e Lipparelli si registra un tasso di difficoltà crescente. E quando il pallone lo supera e sembra condannare la Floria c'è chi lo sostituisce: Albani, uno dei migliori in assoluto, respinge sulla linea il tiro di Martini destinato ad accarezzare la rete. Così la Floria resta in partita e una volta in dieci s'affida al proprio centravanti per riuscire a ottenere qualcosa di più d'un pari: Biliotti non la tradisce, la classifica sorride; e domani è già tempo di scontro diretto, a Belmonte arriva il Forte dei Marmi.
Calciatoripiù : solo un gioiello viola la porta dell'Atletico Lucca; diversamente non poteva andare, vista la prestazione formidabile di
Lucchesi, Popa, Bossini e soprattutto
Faratro nel reparto arretrato; apprezzabili anche
Bertacca e
Martini (Atletico Lucca), mobilissimo;
Albani evita lo svantaggio nel momento di maggior difficoltà, su
Agrello e
Gori (Floria) rimbalzano molte delle iniziative avversarie.
Forte Dei Marmi 2015-Prolivorno Sorgenti 5-2
RETI: Sacchelli, Rosaia, Rosaia, Sacchelli, Dumani, Bottoni, Bottoni
FORTE DEI MARMI: Agolli, Zappelli, Simonini, Iacomini, Botrugno, Deda, Luchini, Carli, Rosaia, Pinna, Sacchelli. A disp.: Calò, Calcinari, Dell'Amico, Dumani, Fiacchi, Galletti, Lazzeroni, Sommovigo, Torcigliani. All.: Luca Mosti.
PRO LIVORNO SORG.: Molinari, Avola, Grechi, Marchini, Chicca, Orsini, Lupi, Botta, Bottoni, Quaglia, Fermi. A disp.: Palese, Difonzo, Ciurli, Sovran, Mancino, Fabbri, Borgi, Arigoni, El Kniri. All.: Andrea Domenici.
ARBITRO: D'Orsi di Pisa
RETI: Sacchelli 2, Rosaia 2, Bottoni 2 (1 rig.), Dumani.
NOTE: espulso Lupi.
Tre doppiette sono un dato statistico insolito, ma della statistica interessa poco alla Pro Livorno cui non basta quella di Bottoni per evitare la settima sconfitta in sette incontri: il Forte dei Marmi vince infatti 5-2 e si prepara a battagliare per il quinto posto nello scontro di domani con la Floria. L'incontro si sblocca dopo appena 2': Rosaia spizza una rimessa laterale verso Sacchelli che s'invola a sinistra e punta Molinari superato in pallonetto. Al quarto d'ora il Forte dei Marmi si trova già sul doppio vantaggio: Luchini sfonda a destra e crossa al centro, Rosaia s'inserisce sottoporta per il 2-0. Ma l'incontro ha ancora molto da raccontare: la Pro Livorno prova a riaprire la partita col rigore conquistato da Fermi (fallo di Deda) e trasformato da Bottoni. L'incontro è decisamente godibile, il Forte dei Marmi ristabilisce subito il doppio vantaggio: va di nuovo a segno Sacchelli che, ricevuto il pallone sulla linea laterale mancina, s'accentra e da una ventina di metri trova l'angolo lontano. Ma la Pro Livorno torna subito a un passo dal pari: va a segno di nuovo Bottoni che anticipa Botrugno su un cross laterale e batte Agolli. Il primo tempo si chiude però col Forte dei Marmi all'attacco, critico verso D'Orsi per un paio d'episodi dubbi nell'area ospite e pericolosissimo con due incursioni di Rosaia e altrettante di Pinna: la Pro Livorno si salva, si va alla pausa sul 3-2. Il rigore reclamato nel primo tempo arriva in avvio di ripresa (fallo di Chicca su Pinna), ma il Forte dei Marmi lo fallisce: è prodigioso il balzo di Molinari sul tentativo di Iacomini. La Pro Livorno auspica che l'accaduto sia un segnale per quanto ha da succedere, ma di lì a poco due episodi la condannano alla certezza della sconfitta: il Forte dei Marmi riesce a segnare la quarta rete con Dumani che devia in porta un pallone tagliato di Luchini dopo un'azione esplosiva a destra; poi D'Orsi punisce con l'espulsione (decisione giusta, dogso evidente) la scivolata di Lupi sullo stesso Luchini lanciato a rete. In svantaggio numerico e con due reti da recuperare la Pro Livorno s'arrende; il Forte dei Marmi decide che è bene affondare ancora e allunga con la seconda rete di Rosaia che a 7' dalla fine supera il portiere in diagonale dopo un doppio dribbling. E alla fine l'umore è comprensibilmente opposto.
Calciatoripiù : un assist e due reti: è
Rosaia (Forte dei Marmi) il migliore in assoluto;
Ciurli e
Fermi (Pro Livorno Sorg.) provano a contenere il divario fin quando la gara resta in parità numerica.
Mazzola Valdarbia-Monteriggioni 4-1
MONTERIGGIONI: Piliu, Sabatino, Martinez, Manenti, Mori, Guarino, Gangi, Bari, Cirillo, Panariello, Ljevica. A disp.: , , . All.: Di Guida Vincenzo
RETI: Brocchi, Milani, Turillazzi, Turillazzi, Guarino
MAZZOLA VALD.: Lika, Pes, Palazzesi, Bove, Parricchi, Kokoshi, Borgheresi, Iorio, Brocchi, Turillazzi, Milani. A disp.: Pasquinuzzi, Bruni, Cappelli, Furlani, Malcangio, Oretti, Pucci, Pasqui. All.: Vincenzo Di Guida.
MONTERIGGIONI: Piliu, Sabatino, Martinez, Manenti, Mori, Guarino, Gangi, Bari, Cirillo, Panariello, Ljevica. A disp.: Minucci, Bacciottini, Iafelice, Mennitto, Petri, Seroni, Tognazzi, Zizzo, Berisha. All.: Marcello Lisci.
ARBITRO: Venturi di Siena
RETI: 15', 55' rig. Turillazzi, 28' Brocchi, 46' Guarino, 75' Milani.
Il Mazzola si conferma in un ottimo momento di forma e, dopo aver imposto il pari alla capolista Tau sul proprio campo, ritorna alla vittoria - la seconda in campionato - in virtù del roboante 4-1 imposto ad un Monteriggioni giunto al quarto k.o consecutivo. Il derby senese del girone d'élite parte subito in discesa per i ragazzi di Di Guida, che al quarto d'ora si portano in vantaggio grazie ad un destro angolato di Turillazzi, bravo a tradurre in gol il perfetto assisi di Borgheresi. Sbloccato il risultato, il Mazzola continua ad attaccare a spron battuto, sfruttando anche il momento no del Monteriggioni. Sugli sviluppi di un calcio piazzato, i padroni di casa riescono a portarsi sul 2-0: Turillazzi scodella un pallone tagliato in area ospite, dove la difesa ospite respinge in maniera non perfetta consentendo a Brocchi di trovare la deviazione vincente grazie ad un fortunoso rimpallo. Nel finale di prima frazione il Monteriggioni prova a reagire con un paio di incursioni di Cirillo che tuttavia non creano grossi problemi all'attenta retroguardia del Mazzola. Le due compagini rientrano negli spogliatoi sul parziale di 2 a 0 in favore del Mazzola, che ancora non può considerarsi al sicuro da possibili sorprese. E difatti, 30 secondi dopo l'avvio dell'intervallo, la retroguardia del Mazzola si fa sorprendere sulla ripartenza in verticale del Monteriggioni, che consente a Guarino di liberarsi a tu per tu con Lika e di trafiggerlo con una conclusione forte e precisa. Il Mazzola ha però il merito di reagire prontamente e, dopo uno scambio Iori-Bove, Brocchi riceve palla in area venendo fermato da un difensore avversario, sul pallone vagante in area si avventa Borgheresi che, al momento di battere a rete, viene messo giù da un avversario inducendo l'arbitro ad assegnare il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Turillazzi che con una conclusione perfetta batte Piliu facendo 3-1 e doppietta personale. Il terzo gol del Mazzola taglia le gambe al Monteriggioni che, nonostante i tentativi di Cirillo e Guarino, non riesce a rientrare in partita e nel quarto d'ora finale i padroni di casa mettono il punto esclamativo sulla gara capitalizzando un'azione di ripartenza per il definitivo 4-1.
Calciatoripiù :
Turillazzi ,
Brocchi e
Iorio per il Mazzola.