Sporting Cecina-Forte Dei Marmi 2015 3-1
RETI: Borghesi, Piazza, Maccari, Fiacchi
SPORTING CECINA: Sozzi, Massei, Agostini, Hasibra, Cozzatelli, Cionini, Dakaj, Moroni, Borghesi, Piazza, Maccari. A disp.: Fiumalbi, Pozzobon, Geri, Lischi, Desideri. All.: David Tarquini.
FORTE DEI MARMI: Calò, Carli, Lazzeroni, Iacomini, Zappelli, Deda, Luchini, Dumani, Rosaia, Pinna, Sacchelli. A disp.: Agolli, Borghini, Dalle Luche, Dell'Amico, Fiacchi, Galletti, Salvatori, Sommovigo, Arrighi. All.: Luca Mosti.
ARBITRO: Manduzio di Livorno
RETI: 44' Maccari, 47' Piazza, 65' Moroni, 85' Fiacchi rig.
NOTE: espulso Pinna (30').
Prima battuta d'arresto per il Forte dei Marmi, che inciampa in quel di Cecina al cospetto di uno Sporting che si è dimostrato cinico e ben messo in campo. Nella prima frazione i padroni di casa soffrono i mix di tecnica e fisicità che contraddistingue il Forte dei Marmi di mister Luca Mosti. I versiliesi, infatti, partono subito a mille e nei primi 20' confezionano almeno quattro palle gol limpidissime: tre di queste capitano sui piedi di Pinna, una a Rosaia ma in tutti e quattro i casi l'imprecisione in fase conclusiva e i guantoni di Sozzi tengono il punteggio sullo 0-0. Sembra il preludio al vantaggio ospite, ma di lì a poco un episodio controverso sposta l'inerzia della gara in favore dello Sporting Cecina. Al 30', su un lancio dalle retrovie, Pinna viene fermato dal direttore di gara per una dubbia posizione di fuorigioco: le blande proteste del numero 10 del Forte dei Marmi inducono il direttore di gara a estrarre il cartellino rosso nei confronti dello stesso Pinna, fra le proteste vibranti della panchina ospite. La gara prosegue e, anche dopo il rosso a Pinna, il Forte dei Marmi prova ad incrementare il proprio pressing offensivo. Al 43' Sacchelli reclama il rigore per un presunto contatto falloso ai suoi danni, che l'arbitro non ritiene punibile. Come se non bastasse, sul ribaltamento di fronte il Forte dei Marmi si fa sorprendere dalla rapida transizione offensiva dello Sporting Cecina, chiusa dal diagonale mancino di Maccari che supera Calò per il momentaneo 1-0. Nel secondo tempo ci si aspetta la reazione immediata del Forte dei Marmi e invece sarà un monologo dello Sporting Cecina. Complice anche l'uomo in meno, i versiliesi non riescono a replicare il comunque ottimo primo tempo, mentre lo Sporting Cecina ha dal canto suo il merito di alzare i giri al proprio motore. Pronti via e dopo appena due minuti Piazza realizza il gol del 2-0 dribblando mezza difesa avversaria prima di scaraventare la sfera alle spalle di Calò. Sulle ali dell'entusiasmo, la formazione di Tarquini continua ad imperversare nella metà campo ospite, riuscendo anche a mettere il punto esclamativo sulla vittoria con il 3-0 griffato Borghesi con un pregevole destro in corsa su assist di Moroni. Il Forte dei Marmi ha un sussulto d'orgoglio nel finale con il calcio di rigore trasformato da Fiacchi utile però solamente a rendere meno amara la prima sconfitta stagionale.
Calciatoripiù : nello Sporting Cecina da elogiare la prova di tutto il collettivo, anche se le parate di
Sozzi e gli acuti di
Piazza e
Moroni hanno giocato un ruolo fondamentale nel successo dei livornesi. Nel Forte dei Marmi si salva
Calò , che nel secondo tempo ha impedito un passivo peggiore.
Capezzano Pianore-Mazzola Valdarbia 2-1
RETI: Riad, Giorgi, Brocchi
CAPEZZANO PIANORE: Gazzoli, Lari T., Lari F., Bertuccelli, Giorgi, Tofanelli, Riad, Battisti, Steffich, Campera, Mattioli. A disp.: Giannecchini, Rami, Bertola, Gerini, Bartalini, Pighini, Casolare, Ganovelli, Rossi. All.: Marco Maffei.
MAZZOLA VALDARBIA: Pasquinuzzi, Cappelli, Palazzesi, Bove, Parricchi, Kokoshi, Iorio, Borgheresi, Brocchi, Pasqui, Turillazzi. A disp.: Lika, Bruni, Di Blasi, Livi, Furlani, Monaci, Oretti, Malcangio, Milani. All.: Vincenzo Di Guida.
ARBITRO: Fatticcioni di Carrara
RETI: 41' Brocchi, 57' Riad, 70' Giorgi.
Successo di misura per il Capezzano, che davanti al proprio pubblico si impone per 2 a 1 sul Mazzola Valdarbia al termine di una partita combattutissima confermandosi nei piani alti della classifica. Partita equilibrata sin dall'inizio, con il Mazzola che attua un pressing alto che mette in difficoltà il giro palla dei versiliesi. Al 23' arriva la prima occasione della gara con deviazione in angolo di Gazzoli sul bel tiro di Bove dal limite dell'area. Lo stesso Bove, fino a quel momento tra i più attivi del Mazzola, deve uscire al 24' per infortunio. Sull'azione seguente prima incursione offensiva del Capezzano: Mattioli, lanciato a rete, sbaglia da ottima posizione, spedendo il pallone di poco a lato. Insiste il Capezzano, che comincia a guadagnare metri: al 36' cross dalla destra di Battisti per il colpo di testa di Mattioli che manca il bersaglio grosso. Al 38' tiro dalla trequarti di Turilazzi, anche in questo caso alto di poco. Tre minuti dopo gli sforzi del Mazzola vengono premiati dalla meritata rete del vantaggio siglata da Brocchi che si infila tra i due centrali del Capezzano a trafigge Gazzoli con un diagonale rasoterra che vale lo 0-1 su cui i senesi si portano all'intervallo. Nel secondo tempo parte meglio il Capezzano, che al 57' trova il pareggio con Riad che si gira in area e con un mancino liftato trafigge l'incolpevole Pasquinuzzi: è 1-1 con mezzora abbondante ancora da giocare. Il Capezzano prende coraggio e al 70' Giorgi sale in cattedra: incursione nella metà campo avversaria del numero 5 locale che pesca Campera il quale, dalla sinistra, restituisce la sfera allo stesso Giorgi che con una splendida volèe insacca per il 2-1 che regala tre punti fondamentali alla formazione di mister Maffei.
Calciatoripiù :
Giorgi è il match winner nonché il migliore in campo per il Capezzano. Nel Mazzola positivo
Brocchi .
Scandicci-Arezzo 5-1
AREZZO: Strangis, Innocentini, Nacchia (25' Vivoli), Castaldo (78' Carta), Sonnati S., Aiello, Celli (83' Bracciali), Verdini, Montanari (67' Lazzeri), Ferretti (60' Musotti), Benettini (46' Emanuele). A disp.: Bollella, Menchetti . All.: Pozzi Yuri
RETI: Lapucci, Lapucci, Berti, Raimondi, Rossi, Lazzeri
NOTE: Espulso Aiello. Ammoniti Nacchia, Verdini.SCANDICCI: Lami (75' Nati), Lari, Grillo (69' Marotta), Pisco, Hognogi (83' Grisolini), Raimondi (61' Banchini), Papi (63' Grevi), Giraldi, Rossi, Berti (53' Lapucci), Lepri (58' Giusepponi). A disp.: Tagliavini. All.: Fabio Zuccaro.
AREZZO: Strangis, Innocentini, Nacchia (26' Vivoli), Castaldo (85' Carta), Sonnati, Aiello, Celli (83' Bracciali), Verdini, Montanari (68' Lazzeri), Ferretti (61' Musotti), Benettini (46' Emanuele). A disp.: Bolella, Menchetti. All.: Tommaso Nardin.
ARBITRO: Gioia di Valdarno
RETI: 7' Rossi rig., 37' Raimondi, 48' pt Berti, 55', 82' Lapucci, 68' Lazzeri.
NOTE: espulso Aiello (46' pt). Ammoniti Nacchia, Verdini e Raimondi. Angoli: 2-5. Recupero: 3'+3'.
Il caos è una scala. Per un mese l'Arezzo ha tentato di affidarsi al detto con cui Petyr Baelish spiega perché abbia innescato gli eventi che avviano il primo atto del Trono di Spade: chaos is a ladder, il caos è una scala. Il caos delle altre, ovviamente: sullo sfondo c'erano sempre un regno e una corona rimessi in palio da un rimescolamento inevitabile dopo una stagione di ricucitura tra il pre e il postpandemia. Ma da quella scala lo Scandicci lo butta giù: anzi, gliela sfila di sotto prima che riesca ad appoggiarla al muro. È inevitabile il capitombolo, e sonoro; e perlomeno per tre giorni (domani si rigioca, è in calendario il primo dei quattro turni infrasettimanali) il 5-1 finale ristabilisce l'ordine classico dei campionati d'élite nei quali per le neopromosse c'è spazio, sì, ma non così in alto. Soprattutto nel primo tempo per resistenza fisica e qualità individuale e aggregata la prestazione dello Scandicci è impressionante: si vede profonda la mano di Zuccaro che ha preso una squadra forte e l'ha resa una squadra formidabile. Rispetto allo 0-3 di Forcoli cambiano giusto due interpreti, uno dei quali zoppica mesto in tribuna: terzino sinistro gioca Hognogi perché davanti a Chiariello, coccolato dal padre e dai compagni che corrono sotto la tribuna a dedicargli ogni rete, si spalanca una stagione complicatissima; l'altro cambio è Berti per Lapucci, che in 40' esatti segnerà due reti la prima delle quali appena dopo essersi girato per far vedere la targa all'arbitro. L'avvio è godibilissimo in tutti dettagli, da quelli più curiosi (lo Scandicci si schiera con i numeri alla Zuccaro, 2-3-4-5 dietro e 6-7-8-9 in mezzo e 10-11 le due punte; visto che dalla cintola in su anche Nardin è abbastanza creativo, viene fuori un discreto caleidoscopio in cui in mediana si confrontano due numeri nove) a quelli più propriamente tecnici: con quello che sarà l'unico errore di una gara eccellente Grillo, solo in chiusura, sbuccia un pallone facile e incarta per l'Arezzo il primo angolo della gara; il destro a rientrare di Verdini pesca sul secondo palo Sonnati che da cinque metri schiaccia verso la porta un pallone velenoso imbullettato a terra da Lami. L'avvio dello Scandicci sembra nato da una notte di passione tra sonno e timore ma basta la prima accelerazione di Raimondi per far capire a tutti che se è stato è stato solo un flirt, o più probabilmente gossip: Nacchia, che disputerà 25' angoscianti prima che Nardin decida di cautelarsi e sostituirlo con Vivoli, riesce a contrastarlo soltanto quando l'ha dribblato, è entrato in area e soprattutto gli ha nascosto il pallone; ed è un contrasto irregolarissimo che vale allo Scandicci il rigore del vantaggio, trasformato dal mancino rasoterra aperto da Rossi (7'). È Raimondi il perno decisivo del 4-4-2 di Zuccaro: per fermarlo la seconda volta che tocca il pallone Nacchia deve ricorrere di nuovo al fallo con annesso avvertimento colorato. Dall'altra parte l'Arezzo cerca spesso il taglio di Celli che parte da sinistra e converge al centro: Lari lo addomestica costantemente, ma gli spettatori apprezzano perché chiunque attacchi per mezz'ora si gioca soltanto sotto la tribuna; ci rimettono le panchine, a sessanta metri dal nucleo dell'azione. I ritmi sono infernali, al 17' l'Arezzo protesta con Gioia che stranamente mal posizionato sulla punizione veloce di Nacchia fischia a Verdini un fuorigioco che non c'è; cento secondi più tardi lo stesso Verdini interpreta al meglio le consegne da ala destra e col mancino libera sottoporta Celli che in torsione non trova lo specchio. Quando però Raimondi accelera l'Arezzo sente rumori inquietanti in ogni piolo su cui appoggia il proprio peso: già ammonito e destinato ad abbandonare la contesa entro 4', Nacchia si fa lasciare sul posto e sta a guardare il traversone insidioso verso la porta: Strangis allontana e soprattutto respinge l'interno destro di Lepri che a colpo sicuro aveva tentato di convertire in rete la ribattuta. Dopo aver cambiato il terzino sinistro Nardin ripensa anche la mediana: Montanari s'alza dietro Ferretti e Celli, Verdini scivola in posizione di mezzala destra al fianco di Castaldo che s'accentra prendendosi la regia. Ma neppure questi ritocchi riescono a contenere il furore dello Scandicci che al 31' sfiora di nuovo il raddoppio: come se poco gli importasse del terzino che gli tocca in sorte, Raimondi tratta Vivoli come Nacchia e disegna l'ennesimo rasoterra a centro area; stavolta Strangis respinge insomma e deve ringraziare Sonnati, decisivo in opposizione col corpo, se Rossi resta a qualche metro dalla doppietta. È forse il momento migliore della gara dello Scandicci che 3' più tardi fa di nuovo vibrare l'anima del proprio pubblico: Rossi sottrae ad Aiello un pallone mal controllato al limite e, decentrato a sinistra, seppur in caduta riesce a calciare col mancino mirando all'angolo lontano; in controtempo Strangis prega e viene esaudito dal dio dei portieri o chi per lui che soffia sul pallone quanto basta per farlo uscire oltre il palo. Ma non servono profeti per capire che il raddoppio dello Scandicci è maturo, né servono per indovinare il nome del marcatore: il servizio prelibato di Berti, capace di far filtrare il pallone dietro la difesa senza guardare, premia infatti l'immancabile taglio di Raimondi che s'accentra scartando Aiello e poi apre il destro rasoterra sul secondo palo. In vantaggio di due reti al 37', lo Scandicci sfrutta gli 8' rimanenti e i 3' di recupero per raggiungere l'intervallo già virtualmente vincitore: la prova del tris l'allestisce Lepri che accelera sulla corsia mancina, scarta Innocentini al momento di pagare il pedaggio per l'area e pur defilato riesce a indirizzare il mancino verso il secondo palo: stavolta è strepitoso l'intervento di Strangis che ritarda il 3-0. Già, ritarda: perché nel recupero va in scena l'azione che sigilla la partita e fa imbelvire i peraltro educatissimi tifosi ospiti: lanciato centralmente da Giraldi, Raimondi ingaggia un duello in velocità con Aiello che sembra in vantaggio ma poi incomprensibilmente rallenta; perdere il pallone e venire a contatto con l'avversario sono un unico movimento. Gioia ci pensa due-tre secondi, al quarto fischia il fallo che porta con sé inevitabile l'espulsione; l'infrazione è obiettivamente minima, una via di mezzo tra un contrasto duro e un fallo leggero, ma una volta rilevata la sanzione disciplinare scatta obbligatoria. L'Arezzo resta in dieci e sulla punizione seguente lo scarto aumenta ancora, perché Strangis respinge corto il tiro di Lepri: il pallone schizza in mezzo all'area di porta da dove Berti lo scaraventa in porta. È l'epilogo della prima frazione che lascia spazio a una ripresa dai ritmi inevitabilmente più bassi (lo Scandicci non ha bisogno d'accelerare, in dieci l'Arezzo non ci riesce) ma egualmente gradevole: per non abbassare troppo il baricentro della squadra Nardin cambia per la terza volta la posizione di Castaldo chiedendogli di sacrificarsi come centrale difensivo. E quando corre il 52' al 3-1 mancano giusto venti centimetri, quelli che misura la scarpa di Grillo sul pallonetto di Celli diretto in porta dopo aver superato Lami: arpionato mentre sta per varcare la linea che più conta il pallone precipita in mezzo all'area da dove Ferretti non centra la porta incustodita. E quanto accade all'azione successiva stende definitivamente l'Arezzo: Zuccaro chiama fuori Berti inserendo Lapucci che spedisce in rete il secondo pallone toccato. Il primo è quello che avvia l'azione, la giocata in orizzontale per Papi che di prima cerca subito la profondità per Raimondi come sempre solo a destra: la sua penetrazione si chiude con un destro rasoterra incrociato che Strangis tocca sul legno, sponda perfetta per l'inserimento di Lapucci e per il 4-0 da tre metri. Succede una cosa analoga, forse ancora più evidente, meno d'un quarto d'ora più tardi: Nardin sostituisce Montanari con Lazzeri che sulla ripresa del gioco s'apposta al vertice dell'area per raccogliere l'eventuale respinta della punizione di Verdini da venticinque metri; sporcato dalla barriera il pallone cade proprio lì e lui con un destro potente di controbalzo lo spedisce sotto il secondo incrocio nonostante la deviazione di Lami. Ma per l'Arezzo la salita è troppo impervia e a 8' dalla fine Lapucci la rende definitivamente impraticabile: metà del merito è però da riconoscere a Banchini che in mediana deruba Emanuele e gli rende possibile scatto, dribbling su Vivoli all'ingresso in area e destro rasoterra sull'uscita di Strangis. È il 5-1 che tra l'86' e l'87' potrebbe assumere dimensioni addirittura più impegnative, ma sia Lapucci (incrocio solo sfiorato come la tripletta, sarebbe stato qualcosa di simile a un record) sia Giraldi sul break di Giusepponi mancano lo specchio. Ma la prova di forza è ugualmente enorme, nessuna scala può sovvertire le gerarchie tradizionali: e domenica c'è la Sestese, la solita classicissima dalle mille suggestioni.
Calciatoripiù: Lazzeri segna (è una rete inutile, ma è comunque una rete) a venti secondi dall'ingresso sul terreno di gioco; rispetto a Benettini chiamato fuori all'intervallo
Emanuele dà maggior preso e profondità all'attacco ospite. Tutto ciò che dell'Arezzo è positivo ruota però intorno a
Castaldo : intraprendente da mezzala, instancabile da mediano, generosissimo in mezzo alla difesa. Per i migliori dello Scandicci servirebbe un giornale a parte: se
Pisco gioca così in pochi s'affacceranno dalle parti di Lami e Nati;
Giraldi corre per diecimila e diecimila palloni tocca;
Lari neutralizza Celli con cui genera un duello incandescente; Berti segna e fa segnare, Lapucci si regala una doppietta in meno di metà gara. Il migliore in assoluto non può però essere che
Raimondi , ala destra col sei sulla schiena: si prende il rigore del vantaggio, segna il 2-0, provoca l'espulsione di Aiello, colpisce il palo sulla cui respinta arriva la prima rete di Lapucci; i terzini sinistri più forti della Toscana devono rendersi devoti alle arti magiche se vogliono architettare una strategia per neutralizzarlo.
Prolivorno Sorgenti-Maliseti Seano 2-4
PROLIVORNO SORGENTI: Calloni, Difonzo, Grechi, Orsini, Marchini, Chicca, Lupi, Botta, Fermi, Ciurli, Quaglia. A disp.: Molinari, Arigoni, Sovran, Fabbri, Borgi, Bottoni, Mancino, Elkniri, Avola. All.: Domenici Andrea
MALISETI SEANO: Lutzu, Piombanti, Guaspari, Taglioli, Viggiano, Lombardi, Simoni, Ciaschi, Mencarelli, Palumbo, Lazzeri. A disp.: Gamal, Gelli, Bartolozzi, Bardazzi, Arcangeli, Varago, Cioni, Montefusco, Ribecco. All.: Nerozzi Marco
RETI: Fabbri, Elkniri, Lazzeri, Mencarelli, Palumbo, Varago
PRO LIVORNO SORGENTI: Calloni, Difonzo, Grechi, Orsini, Marchini, Chicca, Lupi, Botta, Fermi, Ciurli, Quaglia. A disp.: Molinari, Arigoni, Sovran, Fabbri, Borgi, Bottoni, Mancino, El Kniri, Avola. All.: Andrea Domenici.
MALISETI SEANO: Lutzu, Piombanti, Guaspari, Taglioli, Viggiano, Lombardi, Simoni, Ciaschi, Mencarelli, Palumbo, Lazzeri. A disp.: Gamal, Gelli, Bartolozzi, Bardazzi, Arcangeli, Varago, Cioni, Montefusco, Ribecco. All.: Marco Bellantuono.
ARBITRO: Tarandetti di Pontedera
RETI: 20' Lazzeri, 30' Mencarelli, 43' Palumbo, 60' El Kniri, 87' Varago, 93' Fabbri.
Arriva la tanto attesa prima vittoria stagionale per il Maliseti, che sull'ostico campo della Pro Livorno si impone per 4-2 al termine di una gara che ha regalato tantissime emozioni, complice anche l'importanza della posta in palio. Labronici e pratesi arrivano infatti al confronto di Livorno con 0 punti in classifica e con la necessità di trovare la scintilla per dare una svolta al proprio campionato. Domenici schiera i suoi con un 3-5-2 che inizialmente sembra creare qualche difficoltà alla pur organizzata compagine di mister Bellantuono. Al 4' Orsini ci prova con una conclusione da fuori che termina alta sopra la traversa, un minuto dopo lo imita dall'altra parte Palumbo che calcia troppo debolmente favorendo l'agevole intervento di Calloni. Al 9' altro squillo della Pro Livorno con Lupi, che da fuori area non inquadra lo specchio della porta. Dal canto suo, il Maliseti prova ad impensierire la retroguardia labronica affidandosi alle scorribande sulle corsie esterne dove Simoni impensierisce in più di un'occasione Grechi. Gli ospiti prendono fiducia e - dopo un tiro di Mencarelli senza fortuna - al 20' Lazzeri trova il gol dell'1-0: gran recupero palla di Palumbo, che arpiona il pallone sulla trequarti per poi innescare Lazzeri che da fuori area lascia partire una rasoiata che non lascia scampo a Calloni spegnendosi all'angolino di sinistra. Sulle ali dell'entusiasmo, il Maliseti continua a fare la partita, provando ad approfittarsi del momento di difficoltà dei livornesi. Il pressing offensivo della banda di Bellantuono viene premiata al 30' dalla rete del 2-0 siglata da Mencarelli, bravo a recuperare palla e a superare Calloni con una conclusione imparabile dalla distanza. La Pro Livorno prova a scuotersi con un tentativo da fuori di Quagli ma anche in questo caso la mira non è delle migliori. Al contrario, il Maliseti continua ad essere cinico e spietato e al 43', poco prima dell'intervallo, Palumbo tira fuori dal cilindro una giocata da antologia coordinandosi alla perfezione sul disimpegno sbagliato di Grechi e sorprendendo Calloni con un tiro da distanza siderale che consente al Maliseti di chiudere una perfetta prima frazione sul 3-0. Nella ripresa mister Domenici prova a cambiare qualcosa, inserendo Arigoni, Fabbri e El Kniri. Inizialmente, però, è il Maliseti ad affacciarsi in avanti con una conclusione di Arcangeli - entrato al posto dell'acciaccato Lazzeri - che trova la pronta respinta di Calloni. Dopo altri due pericoli creati dal Maliseti con Mencarelli e Simoni, i cambi di Domenici cominciano a sortire gli effetti sperati per la Pro Livorno. Al 60', infatti, su un traversone di Arigoni, è proprio il subentrato El Kniri, lasciato solissimo dalla difesa pratese, a intervenire in spaccata e ad accorciare le distanze sull'1-3. La Pro Livorno sembra avere trovato la scintilla per reagire, ma il Maliseti continua a disputare una partita gagliarda e - gol subìto a parte - attenta. Inoltre, quando si proiettano in avanti i pratesi danno l'impressione di poter far male agli avversari. Sensazione che si trasforma in realtà a 3' dalla fine quando il neo entrato Varago capitalizza il più classico dei contropiedi con un diagonale mancino che bacia la parte interna del palo prima di insaccarsi alle spalle di Calloni per l'1-4. La gara scivola via senza grossi sussulti, con il gol di Varago che ha messo una seria ipoteca sui tre punti dei pratesi. In pieno recupero Fabbri rende meno amara la sconfitta dei labronici, siglando il gol del 2-4 con una conclusione sotto misura che non lascia scampo a Lutzu. Al triplice fischio esulta il Maliseti, che conquista tre punti importantissimi su un campo sempre ostico. Da qui può iniziare un altro campionato per la compagine di Bellantuono.
Calciatoripiù : nella Pro Livorno
Fabbri è l'ultimo ad arrendersi, mentre nel Maliseti va segnalata la prova sontuosa di Palumbo, che oltre al gol da antologia riesce a legare perfettamente il gioco fra centrocampo e attacco. Tra le fila ospiti si segnalano anche Lazzeri, che ha il merito di aprire le danze, e Ciaschi, autore di una prova generosissima.
Floria Grassina Belmonte-Lastrigiana 2-2
RETI: Ronchi, Biliotti, Magnolfi G., Oliveri
FLORIA: Marcantonini, Agrello, Piccini, Gori, Ronchi, Albani, Conti, Mignai, Biliotti, Rufat, Tellini. A disp.: Corante, Masseti, Zefi, Frizzi, Paoletti, Martelli, Aimonetti, Coviello, Mugnaini. All.: Alessandro Sozzi.
LASTRIGIANA: Cocchi, Corrado, Casini, Bonaiuti, Stefanacci, De Pascalis, Becagli F., Becagli B., Guerra, Olivieri, Guizzaro. A disp.: Carfora, Biagioni, Mantovelli, Magnolfi N., Licciardello, Magnolfi G., Finelli, Vignolini, Chini. All.: Davide Guasti.
ARBITRO: Perez di Firenze
RETI: 25' Ronchi, 48' Magnolfi G., 55' Olivieri, 63' Rufat.
Pari e spettacolo tra Lastrigiana e Floria, che impattano sul 2-2 al termine di una partita ricca di emozioni. Prime scintille già al 5': azione in velocità di Rufat che smarca Biliotti ma viene pescato in un millimetrico fuorigioco. Un minuto dopo risponde la Lastrigiana: corner battuto da Becagli, entra di testa Bonaiuti ma spedisce fuori. Al 15' pregevole combinazione tra Conti e Gori, con il primo che pennella un bel pallone per il tiro al volo di Gori su cui Cocchi risponde presente. La Floria insiste in questa fase di gioco e al 17' Biliotti, dopo aver saltato due avversari, serve il liberissimo Rufat che davanti a Cocchi colpisce male sprecando l'occasione del vantaggio. Al 22' ci prova anche Mugnai con un tiro in corsa tira deviato in corner da un attentissimo Cocchi. Il gol è nell'aria e al 25' Mugnai si incarica della battuta di un calcio c'angolo pescando a centro area Ronchi che, con uno stacco imperioso, firma il gol del meritato 1-0 Floria. Gli ospiti continuano a pressare anche dopo aver trovato il vantaggio e al 37', sempre su corner di Conti, Biliotti controlla e prova a battere a rete spedendo a lato di un soffio. Poco dopo Cocchi rischia tantissimo: pressato da Tellini, il portiere della Lastrigiana rinvia male servendo involontariamente Biliotti il cui tiro di prima intenzione viene neutralizzato dallo stesso Cocchi. Quasi allo scadere del primo tempo, lo scatenato Biliotti si libera del diretto avversario, entra in area e scarica una violenta conclusione che Cocchi - di gran lunga il migliore dei suoi, neutralizza poco prima di rientrare negli spogliatoi. Nella ripresa la Lastrigiana rientra in campo col piglio giusto e al 48' fa 1-1: su una palla vagante in area, il più lesto di tutti è il subentrato Magnolfi G. che segna un gol facile facile. La Floria reagisce e al 50' Tellini da fuori area calcia con violenza: il portiere è battuto ma in spaccata Stefanacci libera sulla linea di porta. I padroni di casa perdonano, la Lastrigiana no e al 55' i biancorossi completano il clamoroso ribaltone: Becagli scatta sulla fascia destra, crossa e pesca sul secondo palo il solissimo Olivieri che da due passi firma la rete del momentaneo 2-1. La Floria non ci sta e prova subito a riversarsi in avanti nel tentativo di rimettere i conti in parità. Al 59' ospiti sfortunatissimi sulla conclusione di Biliotti che spara una bomba da fuori cogliendo il palo a Cocchi battuto. Sul ribaltamento di fronte, la Lastrigiana si rende pericolosa con Becagli su cui si oppone Marcantonini a terra. Gli sforzi della Floria vengono premiati al 63': bellissimo lancio di Agrello per Rufat che controlla e a sua volta serve Biliotti che entra in area e con un tiro angolato non lascia scampo a Cocchi per il 2-2. Finale incandescente con entrambe le squadre che provano a vincerla. Al 73' Conti entra a tutta velocità in area, un difensore avversario rischia l'intervento ma l'arbitro fa proseguire fra le proteste della panchina della Floria. Al 76', su corner, ci prova Becagli ma Marcantonini spedisce in corner. All'83' lo scatenato Tellini calcia a colpo sicuro da dentro l'area ma ancora una volta il palo nega la gioia del gol agli ospiti. Tre minuti dopo ci prova anche Biliotti, attento Cocchi a bloccare. Al 92', in pieno recupero, la Floria rischia la beffa ma Becagli, tutto solo dentro l'area, sbaglia la mira e spedisce fuori nell'ultima occasione di una gara entusiasmante che si conclude con un pirotenico 2-2.
Calciatoripiù : nella Floria
Biliotti e
Tellini , nella Lastrigiana
Magnolfi e
Cocchi .
Monteriggioni-Zambra Calcio 0-4
RETI: Arcidiacono, Calloni, Rizzo, Calloni
MONTERIGGIONI: Piliu, Mori, Martinez, Manenti, Pacciani, Guarino, Gangi, Bacciottini, Cirillo, Ljevica, Seroni. A disp.: Minucci, Tognazzi, Sabatino, Sangermano, Mennitto, Zizzo, Petri, Panariello, Iafelice. All.: Eugenio Dinelli.
ZAMBRA: Becherini, Silvestri, Virgili, Cocucci, Galli, Taccini, Dalle Luche, Calloni, Arcidiacono, Sivieri, Pucci. A disp.: Galloppo, Agostini, Ulivi, Ciampi, Borsacchi, Ghimenti, Cini, Toti, Rizzo. All.: Federico Lombardi.
ARBITRO: Iacopini di Firenze
RETI: 5', 10' Calloni, 65' Arcidiacono, 75' Rizzo.
La buona prova contro il Tau non era stata estemporanea: dalla lunga trasferta lo Zambra porta via il primo successo stagionale maturato grazie a due reti per tempo; pochi per non dire assenti i rischi, il Monteriggioni sembra essersi involuto rispetto alla vittoria di Maliseti che aveva fatto sperare in una svolta dopo il difficile avvio di stagione. Anche in questa gara l'avvio è difficile: la responsabilità è di Calloni che s'incarica di calciare una punizione da trenta metri e spedisce il pallone sotto il sette quando corre appena il 5'. Stesso protagonista e stesso esito 5' più tardi, ora però non su pallone inattivo: di nuovo il suo tiro da fuori va a planare sotto l'incrocio. Nel mezzo c'era stato un altro brivido per il Monteriggioni: a Calloni la mira aveva fatto difetto di una dozzina di centimetri, traversa-riga e Piliu salvo. Subito avanti di due reti, lo Zambra contiene bene gli sterili tentativi del Monteriggioni e una volta valicato l'intervallo si porta sullo 0-3: il cross di Ulivi cade nella zona di Arcidiacono che al volo insacca sul primo palo. Il Monteriggioni s'arrende e nel finale lo Zambra allunga: va a segno Rizzo che, lanciato dentro da Lombardi nel corso della ripresa, in ripartenza vince il doppio duello con i centrali locali e batte Piliu in uscita con un colpo da calcetto. L'aggancio in classifica è compiuto, se gioca sempre così lo Zambra non avrà problemi a salvarsi.
Calciatorepiù: Calloni (Zambra).
Sestese-Forcoli Valdera 2-0
RETI: Gori, Corigliano
SESTESE: Fantini, Nuti, Gori, Bottai, Papini, Papucci, Corigliano, Rapezzi, Baldi, Ferroni, Vannini. A disp.: Tognoni De Pugi, Alickaj, Boschi, Bravi, Garzi, Gocaj, Macchinelli. All.: Andrea Bellini.
FORCOLI VALDERA: Perini, Maccianti, Morelli, Zaccheo, El Ouardi, Balatresi, Lici, Bartoli, Karaj, Manetti, Fogli. A disp.: Cammilli, Banducci, Favarin, Guerrieri, Nannetti, Vannini, Menichini, Farkas. All.: Leonardo Giuntini.
ARBITRO: Masuzzo di Prato
RETI: 4' Gori, 10' Corigliano.
Non sempre si troverà davanti Fantini, e nemmeno uno che gli somiglia: di questi portieri qui hanno buttato via lo stampo. Se a difendere la porta degli avversari avesse trovato un altro qualsiasi il Forcoli sarebbe venuto via dal Torrini almeno con un punto; ma invece la Sestese schiera uno di cui è verosimile che si sentirà parlare a lungo, e così il doppio vantaggio realizzato nei primi 10' arriva intatto fino al 90'. L'incontro si sblocca infatti alla prima occasione: Masuzzo concede alla Sestese una punizione al limite per un fallo (contestato) su Baldi, Gori la converte in rete con un tiro carico d'effetto sopra la barriera. Stordito dalla rete a freddo, per qualche minuto il Forcoli fatica a riorganizzarsi e al 10' si trova sul doppio svantaggio: va a segno Corigliano che ricevuto il pallone da destra si libera in dribbling in mezzo all'area e batte Perini per la seconda volta. Costretto a interpretare una partita ben diversa da quella che auspicava, il Forcoli si lancia all'attacco e per circa mezz'ora si prende l'incarico di fare la partita; va tutto bene fino al momento di portarsi in pedana, da lì tutto male e non per colpa sua: è per due volte fenomenale Fantini su Manetti che aveva messo l'angolo nel mirino. E Va male anche a Fogli che su calcio d'angolo riesce soltanto a sfiorare il palo. Il canovaccio su cui si recita resta lo stesso anche nella ripresa: il Forcoli attacca, Fantini s'oppone; sulla sua figura sbattono sia la punizione di Lici sia la volée di Manetti sia la progressione di Karaj. Nel finale prova a imitarlo Perini che contiene il divario esaltandosi per due volte su Baldi lanciato a rete; non c'era inoltre il fuorigioco fischiato ad Alickaj che era partito due metri nella propria metà campo per involarsi verso la porta avversaria. Ma la Sestese può essere ben soddisfatta di com'è andata: s'è già aperta una settimana che tra la trasferta d'Arezzo e la sfida allo Scandicci potrà dire molto di più sulle sue ambizioni reali.
Calciatoripiù: Fantini (Sestese),
Manetti, Zaccheo (Forcoli Valdera).
Tau Calcio-Atletico Lucca 5-1
RETI: Tommasi, Bellandi F., Vuturo, Vuturo, Nistri G., Martini
TAU ALTOPASCIO: Taiti, Morandini, Capocchi, Bigazzi, Mazzi, Carlucci, Nistri, Bellandi G., Masini, Bartelloni, Vuturo. A disp.: Seghetti, Tommasi, Ferretti, Notarelli, Bellandi F., Vannuzzi, Matteoni, Vannucchi. All.: Gabriel Pucci.
ATLETICO LUCCA: Losavio, Bertacca, Michelotti, Lucchesi, Popa, Bossini, Stefani, Figliola, Biagi, Martini, Di Giulio. A disp.: Dovichi, Parducci, Dinelli, Faratro, Vecchi, Stringari, Kovalenko, Salotti. All.: Fabio Betti.
ARBITRO: Mori di Livorno
RETI: 42' Bellandi G., 50', 56' Vuturo, 64' Stefani, 72' Tommasi, 83' Nistri.
Almeno per il momento comanda ancora il Tau. Complice il tonfo dell'Arezzo, la formazione campione in carica è di nuovo a guardare tutti dall'alto verso il basso. Certo, siamo ancora ad inizio stagione e il 5-1 inflitto all'Atletico Lucca deve essere letto come il classico pronostico rispettato, ma al Tau va riconosciuto che anche agli esordi di una stagione che si preannuncerà lunga e estremamente combattuta - insieme all'Arezzo anche Sestese e Cattolica puntano a spodestare il club di Altopascio - la fame di vittoria è rimasta intatta. Come detto, la cinquina rifilata al malcapitato Atletico Lucca non è nient'altro che una conferma delle ambizioni del Tau di mister Pucci, che comunque ha dovuto ingranare le marce giuste per superare un Atletico Lucca che ha comunque venduto cara la pelle. Nella prima frazione in special modo, i rossoneri guidati da mister Betti sono riusciti a imbrigliare la manovra di Bartelloni e compagni grazie ad un pressing asfissiante e continuo. Nonostante l'aggressività messa in campo dagli ospiti, sul finire di primo tempo il Tau si porta in vantaggio grazie alla splendida rete di Gianmarco Bellandi, che su calcio d'angolo impatta la sfera al volo indirizzandola alle spalle dell'incolpevole Losavio. L'1-0 risicato con cui si è chiusa la prima frazione fa da preludio ad una ripresa che si trasforma ben presto in un monologo a tinte amaranto. L'Atletico Lucca, dal canto suo, accusa i primi segni di stanchezza e per il Tau si aprono spazi interessanti per colpire. Su uno di questi, al 50', si infila Vuturo che con un lob delizioso anticipa l'uscita di Losavio e fa 2-0. Passa qualche minuto e Vuturo concede il bis, stavolta con una ribattuta in rete dopo che Losavio si era ben opposto al precedente tentativo di battuta a rete da parte di Carlucci. Il 3-0 scatena la reazione d'orgoglio dell'Atletico Lucca, che al 64' riesce ad accorciare le distanze con una deviazione volante di Stefani, che su corner anticipa il diretto avversario ed accorciare le distanze sul 3-1. La zampata di Stefani è per soltanto una breve e isolata interruzione alla recita perfetta del Tau, che al 72' cala il poker con una gran bordata al sette di Tommasi, poi chiude i conti all'83' con una serpentina di Nistri, abile nel liberarsi di due uomini e a indirizzare il pallone in rete con una conclusione sotto la traversa per il 5-1 finale.
Calciatoripiù : nel Tau convincono praticamente tutti, anche se
Vuturo merita una menzione di merito per i due gol di pregevolissima fattura.