Cattolica Virtus-Zambra Calcio 1-2
RETI: Sarno, Pucci, Sivieri
CATTOLICA VIRTUS: Castellani, Cagnina, Gelormini (79' Orselli), Giudice (71' Sarno), Becagli (56' Frilli), Alfani, Manuali (56' Bottino), Pazzagli (84' Valeriani), Legnante, Del Zotto, Faccendini. A disp.: Ciappelli, Nocentini. All.: Francesco Vallini.
ZAMBRA: Becherini (66' Cocozza), Galli, Silvestri, Taccini, Borsacchi (43' Dalle Luche), Cocucci, Virgili, Calloni (75' Toti), Sivieri (73' Rizzo), Pucci (78' Ciampi), Guelfi. A disp.: Arcidiacono. All.: Federico Lombardi (squalificato, in panchina Maurizio Pretini).
ARBITRO: Nocciolini di Prato
RETI: 25' Pucci, 28' Sivieri, 89' Sarno.
NOTE: espulso Galli (86').
Colpaccio Zambra: aver espugnato (1-2) il campo della Cattolica Virtus porta in dote tre punti meritatissimi. Quella degli ospiti, che riescono a imporsi sin dal primo minuto disputando una gara sublime, è stata una prestazione sontuosa caratterizzata da una sfrenata cattiveria sportiva: per mettere in difficoltà una delle favorite per la vittoria finale è stato necessario arrivare costantemente primi su ogni pallone. Paga dazio invece la Cattolica che sbaglia totalmente l'approccio alla gara, non riesce mai a entrare in partita e subisce le iniziative avversarie per ottanta minuti. Si rivela inutile lo sforzo finale, col quale riesce soltanto ad accorciare le distanze senza però rimettere in piedi una gara complicatissima. Nel corso della prima frazione sono sempre gli ospiti a rendersi pericolosi in zona gol. La prima occasione capita sui piedi di Sivieri servito in area di rigore, ma col destro non riesce a spiazzare Castellani che salva. La rete che sblocca la partita arriva al 25': Calloni scappa velocissimo sulla fascia, osserva l'area di rigore e mette in mezzo un forte pallone rasoterra sul quale arriva puntualissimo Pucci che attacca il primo palo e spinge dentro il pallone del vantaggio. Tre minuti più tardi lo Zambra trova il raddoppio: Pucci inventa per Sivieri, che con la punta anticipa Castellani in uscita e fa 0-2. Lo Zambra sembra volare, la Cattolica in totale difficoltà. Al 33' i giallorossi provano ad affacciarsi in avanti sugli sviluppi di un calcio d'angolo: Giudice prova la conclusione dal limite, Becherini vola e mette in corner. Il primo tempo si conclude sul risultato di 0-2. Anche nella seconda frazione le occasioni da rete non fioccano. La Cattolica prova ad aumentare il peso offensivo per tornare in partita, ma non riesce a scardinare uno Zambra compatto e ordinato. Al 70' gli ospiti sfiorano addirittura il terzo gol con una strabiliante azione di Pucci che con una veronica beffa due difensori e si presenta in area di rigore, ma col sinistro calcia centrale. La partita dello Zambra però si complica all'86' quando Galli viene espulso e lascia i suoi in inferiorità numerica. La Cattolica comincia a credere nella rimonta e creano subito una buona opportunità dalla panchina: cross di Sarno, colpo di testa di Orselli e palo sfiorato. All'89' i ruoli s'invertono i ruoli: Orselli pennella per Sarno che impatta col destro al volo e segna un gol favoloso; sull'1-2 la partita sembra riaperta. Ma è inutile il forcing finale dei padroni di casa, che non riescono a mettere una pezza alla prestazione non sufficiente perdendo punti fondamentali per la rincorsa verso la vetta della classifica. Vittoria meritatissima invece per lo Zambra, che sbanca un campo difficilissimo.
Calciatoripiù : da premiare i subentrati
Orselli e
Sarno (Cattolica Virtus), il primo per il grande assist e il secondo per la grande rete che accorcia le distanze. Eccellente la prestazione di
Pucci che segna il gol del vantaggio e illumina con l'assist per il raddoppio. Segna, lotta su tutti i palloni, protegge palla e fa salire la squadra: bomber Sivieri dimostra di essere un vero numero nove. Ottima prova di capitan
Guelfi , che mette in campo una grinta e una voglia invidiabile, interpretando al meglio il proprio ruolo di capitano. Fisico, tecnica e velocità: che giocatorino
Calloni (Zambra).
Sporting Cecina-Arezzo 0-2
AREZZO: Bollella, Innocentini, Menchetti, Castaldo (60' Benettini), Sonnati S., Nacchia, Lazzeri (70' Carta), Musotti (60' Montanari), Bracciali (65' Aiello), Verdini, Ferretti. A disp.: Neri, Vivoli, . All.: Tarquini David
RETI: Musotti, Ferretti
SPORTING CECINA: Fiumalbi, Maccari, Pozzobon, Geri, Agostini, Cionini, Dakaj, Moroni, Borghesi, Verucci, Fabbris. A disp.: Sarzanini, Massei, Cozzatelli, Desideri, Hasibra. All.: David Tarquini.
AREZZO: Bollella, Innocentini, Menchetti, Castaldo, Sonnati, Nacchia, Lazzeri, Musotti, Bracciali, Verdini, Ferretti. A disp.: Neri, Vivoli, Aiello, Benettini, Montanari, Carta, Strangis. All.: Alessandro Violetti.
ARBITRO: Giuliarini di Grosseto.
RETI: 5' Musotti, 9' Ferretti.
Dieci minuti perfetti bastano all'Arezzo per sbancare Cecina e consolidare il quinto posto proprio davanti allo Sporting, adesso a -7 dagli amaranto. In un confronto che si è principalmente incanalato sui binari dell'equilibrio ha fatto la differenza il miglior approccio da parte dei ragazzi di Violetti, il cui uno-due in appena 9' ha metto al tappeto uno Sporting Cecina che - pur provanoci - non ha saputo rimettersi più in carreggiata. Pronti via e al 5' l'Arezzo è già in vantaggio grazie ad un'azione avvolgente conclusa da Musotti che non ha lasciato scampo a Fiumlabi con una staffilata da fuori area per l'immediato 1-0. Neanche il tempo di concludere i festeggiamenti per il vantaggio, che pochi minuti dopo arriva pure il raddoppio. È il 9' quando, su un batti e ribatti in area Cecina, Ferretti approfitta di un'indecisione della difesa rossoblù appropriandosi del pallone prima di scaraventarlo alle spalle di Fiumalbi per la rete del 2-0 amaranto. Scossi dal fulmineo doppio vantaggio dell'Arezzo, lo Sporting Cecina tenta a fatica di uscire dal proprio guscio, affidandosi alle iniziative di Verucci e Borghesi, che insieme a Fabbris costruiscono le azioni più importanti di un primo tempo opaco da parte dei livornesi. I tentativi della formazione di casa, però, sbattono puntualmente sui guantoni di un attento Bollella, che sfodera un paio di interventi decisivi per mantenere inalterato il doppio vantaggio. Con gli spazi lasciati dal Cecina, l'Arezzo prova a chiudere i conti già prima dell'intervallo ma Ferretti e Verdini mancano il colpo del k.o. Nella ripresa il copione della partita è subito chiaro: è lo Sporting Cecina a fare la partita e a proiettarsi con maggior insistenza in avanti a caccia di un episodio per riaprire la contesa. L'Arezzo però si difende con ordine, concedendo soltanto poche occasioni alla squadra di Tarquini, e quando può riparte in contropiede risultando quasi sempre pericoloso (menomale per il Cecina che Fiumalbi ci mette una pezza in un paio di occasioni). Lo Sporting Cecina, dal canto suo, può recriminare per un palo colpito da Borghesi e per un'occasionissima fallita da Fabbris a porta quasi completamente sguarnita. Alla fin dei conti, però, le occasioni occorse a Fabbris e compagni si contano sulle dita di una mano e al triplice fischio finale il 2-0 in favore dell'Arezzo appare tutto sommato meritato visto soprattutto l'ottimo approccio alla partita avuto dagli amaranto.
Calciatoripiù : nello Sporting Cecina
Cionini disputa una buona gara da centrale di difesa così come
Moroni a metà campo, mentre al netto di qualche errore di troppo sotto porta
Verucci e
Fabbris meritano un elogio. Nell'Arezzo
Ferretti oltre al gol crea sempre apprensione in area avversaria, questo perché dietro gli amaranto fanno tutto benissimo grazie anche alla prova maestosa di
Innocentini .
Capezzano Pianore-Scandicci 2-2
RETI: Lari T., Riad, Baroumi, Berti
CAPEZZANO: Giannecchini, Tomei, Lari F., Giorgi, Bertuccelli, Bertola, Riad, Lari T., Steffich, Campera, Mattioli. A disp.: Laoluna, Tofanelli, Battisti, Zei, Rossi, Pighini, Ganovelli. All.: Marco Maffei.
SCANDICCI: Lami Enache, Lari, Hognogi, Giraldi, Grillo, Pisco, Raimondi, Papi, Berti, Rossi, Cappelli. A disp.: Serio, Grisolini, Baldini, Corsinovi, Baraoumi, Banchini. All.: Yuri Pozzi.
ARBITRO: Gallà di Pistoia.
RETI: 25' Riad, 44' Berti, 77' Baraoumi, 79' Lari F.
Non riesce ad andare oltre il pareggio il Capezzano, che tra le mura amiche impatta sul 2-2 contro uno Scandicci coriaceo e ben messo in campo. Comincia subito forte lo Scandicci, che dopo appena 1' su affaccia dalle parti di Giannecchini con una conclusione di Cappelli che manca il bersaglio per questione di centimetri. All'11 ancora Cappelli pericoloso con un'azione in fotocopia a quella precedente sia nell'esecuzione che nell'esito. Dopo un inizio a rilento, il Capezzano comincia a farsi vedere in zona Lami Enache con una deviazione di Bertola che su corner sfiora il vantaggio. I versiliesi prendono coraggio e al 19' imbastiscono una splendida azione sull'asse Mattioli-Steffich ma il tiro di quest'ultimo termina sopra la traversa. Al 22', però, lo Scandicci spaventa nuovamente il pubblico di casa trovando la via della rete con Rossi, la cui rete viene annullata dal direttore di gara per una posizione di fuorigioco. Sul ribaltamento di fronte, Mattioli scappa in contropiede concludendo l'azione con un pallonetto elegante ma troppo sofisticato. I padroni di casa premono sull'acceleratore e al 25' la sbloccano grazie ad una pregevole giocata di Riad, che controlla dentro l'area e conclude alle spalle di Lami per l'1-0 locale. Al 33' la reazione dello Scandicci è affidata a Berti, che ci prova dalla distanza chiamando Giannecchini ad un complicato intervento in tuffo. Lo Scandicci insiste e sul finire di primo tempo agguanta il pareggio: su una rapida azione di ripartenza, Raimondi viene atterrato sulla trequarti da Lari F.; sulla punizione che ne consegue, Berti stacca più in alto di tutti e di testa firma l'1-1 su cui si chiude la prima frazione. Nel secondo tempo la partita ricomincia su ritmi piuttosto blandi e per vedere la prima azione degna di nota occorre attendere il 70' quando Mattioli raccoglie un traversone dalla destra e impatta di testa, mandando di poco a lato. Scampato il pericolo, lo Scandicci riparte e al 77' effettua il sorpasso grazie ad una perla di Baraoumi, che dai 25 metri lascia partire un gran tiro che si insacca sotto la traversa dove Giannecchini non può proprio arrivare. La gioia del blues però dura appena 2'. Al 79', infatti, Grillo commette un ingenuo fallo in area ai danni di Riad, venendo per altro espulso nell'occasione e concedendo un calcio di rigore in favore del Capezzano. Dal dischetto va Lari F., che si conferma uno specialista spiazzando Lami per il 2-2. Con l'uomo in più e una decina di minuti da giocare, il Capezzano si lancia all'assalto del gol vittoria. I versiliesi ci vanno vicini prima con Zei (conclusione di poco fuori al 42') e soprattutto con Riad, che con un colpo di testa centra una clamorosa traversa nell'ultima azione della partita.
Calciatoripiù : nel Capezzano
Riad e
Mattioli fanno la differenza, creando puntualmente scompiglio in area ospite. Tra le fila dello Scandicci brillano
Berti e soprattutto
Baraoumi , prezioso col suo lavoro in mediana e con la rete che aveva consegnato ai blues il momentaneo vantaggio.
Prolivorno Sorgenti-Forte Dei Marmi 2015 2-4
RETI: Fabbri, Difonzo, Luchini, Pinna, Federigi, Dell Amico
PRO LIVORNO SORGENTI: Calloni, Avola, Lupi, Difonzo, Chicca, Orsini, Mancino, Botta, Fabbri, Ciurli, Quaglia. A disp.: Pocciarelli, Arigoni, Borgi, Fermi, El Kniri, Grechi, Molinari, Bottoni. All.: Andrea Domenici.
FORTE DEI MARMI: Calò, Zappelli, Simonini, Iacomini, Botrugno, Deda, Federigi, Carli, Rosaia, Pinna, Luchini. A disp.: Arrighi, Amato, Dalle Luche, Dell'Amico, Donati, Dumani, Fiacchi, Guidi, Salvatori. All.: Luca Mosti.
ARBITRO: Del Seppia di Pisa.
RETI: 6' Fabbri, 12' Pinna, 15' Difonzo, 28' Federigi, 69' Luchini, 90' Dell'Amico.
Il Forte dei Marmi sbanca Livorno al termine di una partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre come attesta il 2-4 finale. La Pro Livorno arriva alla partita coi labronici con l'intenzione di riscattare la sconfitta subita in quel di Lucca nel turno infrasettimanale dopo alcuni risultati positivi. Dall'altro lato, il Forte dei Marmi vuole ritrovare i tre punti dopo il pareggio deludente col Monteriggioni. Pronti via e la Pro Livorno Sorgenti prova subito ad affacciarsi dalle parti di Calò: al 3' Lupi, ben servito da Mancino, calcia da fuori area ma Calò compie un miracolo andando a togliere la palla dal sette. Passano altri tre minuti e la Pro Livorno passa in vantaggio con Fabbri che, sul traversone dello stesso Lupi, mette in rete con un preciso colpo di testa di testa. La reazione del Forte dei Marmi è immediata e al 12' Pinna, dopo una disattenzione della difesa livornese, riceve spalle alla porta, si gira e batte Calloni con una conclusione chirurgica. Non c'è un attimo di sosta e al quarto d'ora di gioco la Pro Livorno passa di nuovo con Difonzo, che su calcio d'angolo spedisce il pallone in rete con una gran botta dalla distanza che vale il momentaneo 2-1. Ancora Pro Livorno pericolosa al 20' con Ciurli che prova dalla distanza senza fortuna. Sul ribaltamento di fronte il Forte dei Marmi si rende pericoloso con Rosaia, ma Calloni nega la gioia del gol al centravanti fortemarmino. Gli ospiti però insistono e al 28' Federigi ristabilisce la parità con una deviazione vincente in mischia. Al 35' altra iniziativa ospite con Pinna, sulla cui conclusione Calloni si supera nuovamente. Al 40' si prende la scena anche Calò, che nega la doppietta a Fabbri con una parata sensazionale che inchioda il parziale sul 2-2 a fine primo tempo. Nel secondo tempo parte meglio il Forte dei Marmi. Al 55' Calloni deve metterci una pezza su Dell'Amico, che si era ben liberato per la conclusione. Al 57' El Kniri ci prova da fuori area ma Calò è attento e respinge. Al 69' Luchini porta in vantaggio la sua squadra girandosi bene in area e trovando l'angolino vincente per il 2-3. La Pro Livorno accusa il colpo e al 71' rischia nuovamente su un'iniziativa di Pinna che viene fermato in extremis da Avola. La Pro Livorno sfiora il pario al 90' con Brogi, ma sul capovolgimento di fronte Dell'Amico chiude definitivamente la contesa indirizzando alle spalle di Calloni il pallone del definitivo 4-2 in favore del Forte dei Marmi.
Calciatoripiù : nella Pro Livorno spiccano le prove di
Fabbri ,
Difonzo e
Avola . Nel Forte dei Marmi brillano
Pinna ,
Luchini ,
Dell'Amico e
Calò .
Lastrigiana-Maliseti Seano 1-3
RETI: Becagli F., Varago, Ciaschi, Vannucchi
LASTRIGIANA: Cocchi, F. Becagli, Casini, Bonaiuti, Licciardello, De Pascalis, Amasna, Stefanacci, Guizzaro, Fontani, Oliveri. A disp.: Carfora, Firenzuoli, Mantovelli, Romani, Magnolfi, Vignolini, Guerra, B. Becagli, Finelli. All.: Davide Guasti.
MALISETI SEANO: Todaro, Bartolozzi, Lombardi, Piombanti, Taglioli, Avallone, Vannucchi, Ciaschi, Mencarelli, Palumbo, Verzicco. A disp.: Donnini, Guaspari, Varago, Simoni, Montefusco, Chiaverini. All.: Marco Nerozzi.
ARBITRO: Lila di Valdarno
RETI: 44' Ciaschi, 75' Vannucchi, 80' F. Becagli, 94' Varago.
La quasi impresa con la Cattolica non era stata un caso, ma chi conosce Nerozzi e il valore della rosa non avrebbe mai potuto pensarlo: il turno infrasettimanale lo aveva annunciato, il Maliseti è vivissimo e ha intenzione di lottare fino all'ultimo fischio per conservare la categoria. Sotto le sue accelerazioni cade la Lastrigiana che paga un atteggiamento incomprensibile (era convinta d'essere più forte?) e infila la seconda sconfitta consecutiva. Lo svantaggio matura alla fine di un primo tempo povero d'occasioni e meglio giocato dal Maliseti che passa avanti col tiro di Ciaschi da lontano, collo pieno di controbalzo all'incrocio a sorprendere Cocchi fuori dai pali. La Lastrigiana si limita a un tiro di Fontani controllato senza problemi da Todaro, troppo poco per evitare lo svantaggio a metà gara. Insoddisfatto, nell'intervallo Guasti piazza subito tre cambi chiamando fuori Stefanacci, Oliveri e Amasna sostituiti da Begonet Becagli, Guerra e Firenzuoli; ma la scossa non arriva in nessuno dei reparti. Perché è vero che la Lastrigiana aumenta il ritmo e (un pochino, ma poco poco) la pressione; ma il Maliseti si difende serenamente senza mai rischiare il pari e soprattutto sfiora la rete in due ripartenze, non finalizzate né da Verzicco (piattone a lato della porta spalancata) né da Vannucchi che fa tutto bene, doppio dribbling compreso, fino al momento del tiro ma poi si scorda il pallone che in questo sport rappresenta il più. Ma per lui la prima rete con la maglia del Maliseti è solo rimandata: accentratosi da destra, a un quarto d'ora dalla fine pesca l'angolo con la complicità di Cocchi che smanaccia senza allontanare. Guasti allora rivoluziona definitivamente la formazione iniziale giocandosi Romani, Magnolfi e Vignolini per Guizzaro, Casini e Licciardello e finalmente la Lastrigiana gli risponde: caparbio proprio Romani sfonda a desta e centra per Francesco Becagli che dall'interno dell'area di porta segna l'1-2 in anticipo su Bartolozzi. La Lastrigiana ora ci crede, protesta per il fischio di Lila che annulla a Francesco Becagli un'altra rete, vede Guerra ribattere involontariamente un pallone schizzato via da una mischia, rischia sulla ripartenza di Mencarelli e all'ultima azione s'arrende: Varago calamita un pallone spedito in avanti a liberare la trequarti, ingaggia un uno contro uno con l'unico difensore rimasto a presidiare la metà campo locale, fila in velocità verso Cocchi e lo batte con la rete dell'1-3. Non c'è neppure il tempo per riprendere il gioco per l'ultima volta: il Maliseti espugna Cerbaia (a proposito: quanto ancora La Guardiana sarà inagibile?) e ricorda a tutte le avversarie, quelle vicine ma anche quelle apparentemente più lontane, che sarà protagonista fino alla fine nella lotta per restare nell'élite. D'altra parte le statistiche lo incoraggiano: da quando Nerozzi ha preso la squadra, esattamente un girone fa, sono arrivati ventidue punti in sedici partite. La media fa 1,375: se fosse stata la stessa anche nelle prime sette giornate, quando invece i punti raccolti furono solo tre, il Maliseti avrebbe già superato quota trenta. Basta guardare in quale compagnia sarebbe per capire come mai faccia bene a esser fiducioso.
Calciatoripiù: Francesco Becagli (Lastrigiana) segna, si vede annullare una rete ed è l'unico a farsi notare per l'atteggiamento positivo; ma è troppo poco per evitare la sconfitta contro una squadra che dal mercato invernale ha trovato in
Vannucchi (Maliseti Seano) un nuovo riferimento.
Floria Grassina Belmonte-Atletico Lucca 2-3
RETI: Rufat, Rufat, Michelotti, Michelotti, Martini
FLORIA: Marcantonini, Gaffarelli, Frizzi, Martelli, Ronchi, Albani, Conti, Mugnai, Biliotti, Vichi, Agrello. A disp.: Corante, Tellini, Rufat, Foschi, Bernardini, Gori, Zefi. All.: Alessandro Sozzi.
ATLETICO LUCCA: Losavio, Bossini, Dal Porto, Lucchesi, Faratro, Popa, Stefani, Figliola, Onu, Martini, Michelotti. A disp.: Petri, Bertacca, Dinelli, Paolinelli, Di Giulio, Cialdi, Salotti. All.: Fabio Betti.
ARBITRO: Galli di Prato.
RETI: 12' Martini, 50', 55' Michelotti, 58' rig., 70' Rufat.
Era atteso da un crocevia importante e non ha sprecato l'occasione. L'Atletico Lucca fa il colpaccio in casa della Floria e si stacca dalla zona retrocessione grazie al 3-2 con cui i rossoneri di mister Betti hanno espugnato il Pazzagli al termine di 90' spettacolari. La Floria, reduce dal bel risultato ottenuto sul campo dello Zambra nel turno infrasettimanale, punta a prendere margine dalla zona calda della classifica trovandosi però di fronte un avversario che ha il medesimo obiettivo. La posta in palio dunque è altissima e già nei primi minuti la partita si infiamma. Al 2' il primo pericolo in area della Floria lo crea Onu, che si incunea in area coi tempi giusti prima di armare la conclusione che viene respinta senza troppi patemi da Marcantonini. Altra incursione lucchese al 12' e stavolta gli ospiti fanno centro. La rete dell'1-0 ospite porta la firma di Martini, che dopo una serpentina in area di rigore locale pesca l'angolino con un destro vincente che non lascia scampo a Marcantonini. La Floria non riesce a reagire all'inizio arrembante dei lucchesi, che al 24' mettono i brividi a Marcantonini con una conclusione a lato di Onu, bravo a smarcarsi in area e a cercare il secondo palo mancando di poco il bersaglio. Al 27' si fa finalmente viva la Floria: al 27' Biliotti si libera del diretto marcatore e calcia in diagonale mettendo il pallone di poco a lato. Al 29' altra incursione offensiva della Floria: Agrello scambia con Mugnai, si inserisce in area ma solo davanti a Losavio manda al lato mancando il pareggio. Il duello si ripete al 36': la Floria batte un corner con Mugnai e Agrello, da buona posizione, tira ma un attento Losavio respinge con un super intervento. L'estremo difensore lucchese sale definitivamente in cattedra al 40': su una conclusione di Mugnai da fuori d'area, Popa allarga troppo il braccio intercettando il pallone; l'arbitro decreta un rigore ineccepibile ma dagli undici metri Biliotti sbatte su Losavio che addirittura blocca la conclusione del centravanti fiorentino. L'ultimo squillo del primo tempo è ancora di marca Floria, che al 45' ci prova con una staffilata da fuori di Mugnai: manco a dirlo interviene Losavio che ci mette una pezza, sigillando lo 0-1 su cui l'Atletico Lucca va in vantaggio al riposo. Nel secondo tempo la Floria riparte a testa bassa e al 48' Agrello ci prova subito da buona posizione mancando di poco il bersaglio. Il pareggio sembra nell'aria e invece, al 50', arriva la doccia fredda per la Floria che su un lancio dalle retrovie si fa sorprendere dall'inserimento di Michelotti che solo davanti a Marcantonini non perdona. La Floria accusa il colpo e l'Atletico Lucca ne approfitta per chiudere virtualmente i conti, trovando lo 0-3 ancora con Michelotti. A questo punto, con la forza della disperazione, la Floria si lancia a pieno organico in avanti nel tentativo di riaprire la partita. Al 58' arriva l'episodio che riaccende l'entusiasmo dei fiorentini: su un batti e ribatti in area lucchese, l'arbitro vede un tocco di mano di un difensore rossonero e decide di assegnare il secondo rigore di giornata in favore della Floria. Dal dischetto stavolta va Rufat che spiazza Losavio per il momentaneo 1-3. La Floria porta velocemente il pallone a centrocampo e dopo la ripresa del gioco riparte ad attaccare a spron battuto. Al 63' Mugnai conclude con forza dal limite, trovando la straordinaria risposta di Losavio. Il portierone rossonero deve però arrendersi al 70' sulla prodezza di Rufat, che con una spettacolare conclusione dai 25 metri pesca il sette per il 2-3. A quel punto la Floria ci crede, aumentando il carico offensivo a caccia del pari. Al 73' Ronchi svetta più in alto di tutti su corner, ma il pallone sfila a lato. Poco dopo ci prova Martelli con una rasoiata che viene disinnescata da Losavio con l'ennesimo intervento decisivo della sua partita. Gli ultimi assalti dei fiorentini portano la firma di Conti e Martelli, ma la difesa dell'Atletico Lucca si copre con ordine, sventando in entrambi i casi la minaccia e conservando il prezioso vantaggio fino al triplice fischio finale.
Calciatoripiù :
Agrello ,
Albani e
Martelli per la Floria.
Losavio e
Michelotti nell'Atletico Lucca.
Tau Calcio-Forcoli Valdera 3-0
RETI: Masini, Marrano, Masini
TAU ALTOPASCIO: A. Masini, Morandini, Notarelli, Wolf, Bigazzi, Nistri, G. Bellandi, F. Bellandi, M. Masini, Marrano, Tommasi. A disp.: Taiti, Lensi, Ferretti, Matteoni, Capocchi, Rossi, Vuturo, Gasperoni, Lucchesi. All.: Gabriel Pucci.
FORCOLI VALDERA: Perini, Vannini, Nannetti, Bartoli, Balatresi, El Ouardi, Morelli, Zaccheo, Banducci, Manetti, Lici. A disp.: Cammilli, Maccianti, Fogli, Kadiqi, Farkas, Altini. All.: Massimo Mancini.
ARBITRO: Scardigli di Livorno
RETI: 38', 85' M. Masini, 48' Marrano.
Se crisi era, è durata meno di una settimana. La vittoria col Mazzola nel turno infrasettimanale era già stata un buon farmaco; battendo 3-0 il Forcoli in una gara dal pronostico facile (ma pensare di aver vinto prima di giocare è il modo migliore per sfracellarsi) il Tau Altopascio torna ad approfondire il solco sulle inseguitrici, il Capezzano ormai lontanissimo e soprattutto la Cattolica che sconfitta in casa dallo Zambra scivola a meno sei. Rispetto alla gara di Siena Pucci cambia portiere (gioca Alessandro Masini, Taiti va in panchina), tre quarti della difesa (dentro Bigazzi, Morandini e Notarelli per Mazzi, Ferretti e Capocchi) e due terzi dell'attacco confermando però Marrano col dieci sulle spalle: lo affiancano Mattia Masini e Tommasi. Tutti questi calcoli non può farli Massimo Mancini che non ha a disposizione una rosa così profonda da cui attingere per la terza partita della settimana; il tema tattico che sviluppa è dunque inevitabile: difesa bassa perlomeno per tutto il primo tempo, così che tutti debbano correre un po' meno e possano mantenere la lucidità necessaria per affrontare un avversario così potente. Salvo naufragare quando all'intervallo mancano sette minuti netti, la strategia funziona quasi alla perfezione: per più di mezz'ora infatti il Tau domina ma fatica a trovare spazi che prova a crearsi con qualche traversone di Morandini e Notarelli (attento Perini in uscita) e quattro tiri dalla lunga distanza senza particolare esito. Ma si sa che all'enorme talento il Tau accompagna la capacità di aumentare e diminuire l'intensità a seconda del bisogno: esponenzialmente crescente, al 38' la pressione sfocia nel tocco d'interno di Mattia Masini che corregge in porta il traversone di Marrano (memorizzare: farà un gran comodo nell'ultimo tratto della stagione) dalla destra. Puntava a raggiungere l'intervallo sullo 0-0 per poi eventualmente cambiare approccio; ora invece il Forcoli è costretto a ripensarsi, ma non fa in tempo a imbastire nuove soluzioni che alla ripresa del gioco si trova sul doppio svantaggio: Francesco Bellandi chiama infatti lo schema e dal limite scucchiaia dietro la barriera una punizione che Marrano (memorizzare: farà un gran comodo nell'ultimo tratto della stagione) trasforma nel 2-0. Forte del risultato e consapevole che sprecare energie è vietato, per mezz'ora il Tau si limita a gestire concedendo qualche metro al Forcoli che però pur stando bene in campo non costruisce mai azioni pericolose; e a cinque minuti dalla fine arriva anche la terza rete: la segna Mattia Masini che finalizza lo scambio profondo con Vuturo. E quando l'arbitro fischia il Tau si ritrova solissimo in vetta, a +6 sulla rivale più vicina.
Calciatoripiù : sostituisce Carlucci indossando con naturalezza l'abito del regista:
Nistri non sbaglia un pallone, facilitato dalla stratosferica partita di
Gianmarco Bellandi che ripiega, copre e si propone. Certo, quando davanti si può contare su un centravanti come
Mattia Masini (sedici centri stagionali) tutto viene più facile.
Monteriggioni-Mazzola Valdarbia 0-4
MONTERIGGIONI: , , , . A disp.: , , . All.: Martini Federico
RETI: Imperatore, Brocchi, Turillazzi, Autorete
MONTERIGGIONI: Minucci, Rappuoli, Bacciottini, Mori, Pacciani, Sabatino, Martinez, Guarino, Polovinchuk, Cirillo, Oretti. A disp.: Magazzini, Bari, Ljevica, Manenti, Scagnetti, Tognazzi, Fabbrini, Gangi, Zizzo. All.: Federico Martini.
MAZZOLA VALD.: Lika, Monaci, Palazzesi, Borgheresi, Kokoshi, Bove, Milani, Iorio, Imperatore, Turillazzi, Brocchi. A disp.: Pasquinuzzi, Neri, Cappelli, Pes, Pasqui, Pucci, Saburri, Malcangio. All.: Vincenzo Di Guida.
ARBITRO: D'Auria di Siena
RETI: Pacciani aut., Turillazzi, Brocchi, Imperatore.
Le tre che per ora sembrano contendersi l'ultima sedia (ma siamo certi che inaspettatamente non se ne libererà qualche altra?) hanno cominciato a correre: come Maliseti e Atletico Lucca coinvolte con lui nella corsa alla salvezza, il Mazzola Valdarbia vince e aumenta la quota punti necessaria a restare nell'élite creando qualche preoccupazione inedita anche a chi occupa le posizioni sovrastanti; piange invece il Monteriggioni, per il quale questa sorta di scontro diretto (ma alla vigilia erano già nove i punti di divario) avrebbe potuto rappresentare forse l'ultima opportunità prima della resa. È vero che prima che la stagione finisca deve ancora disputare nove partite; ma oltre ad appesantire una classifica già complicata lo 0-4 interno è il sintomo di una rassegnazione già diffusa, soprattutto per il modo in cui matura: appesantito dalla terza partita settimanale che non ha la rosa per affrontare adeguatamente, il Monteriggioni disputa infatti una gara rinunciataria e sottotono. La dinamica della rete che sblocca il punteggio evidenzia quanto tutto stia girando male: è infatti di Pacciani, che svirgola il pallone messo in mezzo da Milani dopo una discesa a sinistra, il tocco che vale lo 0-1. Neppure lo svantaggio scuote il Monteriggioni, presto sotto di due reti sulla favolosa giocata individuale di Turillazzi che schivata la difesa avversaria con tre dribbling consecutivi sferra il tiro vincente addirittura dall'interno dell'area di porta. Anche sullo 0-2 il Mazzola continua a condurre, protesta per un possibile rigore non concesso da D'Auria (nella circostanza espulso per proteste il vice di Di Guida) e allunga all'inizio del secondo tempo: Minucci smanaccia sulla traversa il tiro di Bove dalla distanza, sulla ribattuta Brocchi segna lo 0-3 in anticipo sulla difesa. La gara ormai ha assunto una fisionomia ben definita che neppure le due occasioni di Polovinchuk, la prima alta e la seconda neutralizzata dal riflesso prodigioso di Lika, riescono a intaccare; anzi, il Mazzola trova anche la quarta rete col tiro di Imperatore che da lontano complice una piccola deviazione schianta il pallone sotto la traversa. La 0-4 sigilla l'incontro e sottolinea che il Monteriggioni sembra ormai destinato a occupare uno degli ultimi cinque posti in classifica, quelli che vogliono dire addio all'élite; tenta in tutti i modi di scapparne il Mazzola, ogni settimana più convinto della fattibilità dell'impresa. Domenica a Siena è in programma un altro scontro delicato: l'obiettivo è rimandar via la Pro Livorno senza punti.
Calciatoripiù : lo slalom con cui costruisce il raddoppio è il segno del talento di
Turillazzi , colui dal quale passa ogni azione offensiva; stavolta gli dà buon supporto
Palazzesi (Mazzola Vald.) che, poco impegnato in copertura visto l'atteggiamento contratto del Monteriggioni, si concede una serie di sovrapposizioni notevoli sulla fascia di competenza.