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Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 16

Cattolica Virtus-Sporting Cecina 1-1

CATTOLICA VIRTUS: Ciappelli, Cagnina, Acciai, Orselli, Becagli, Alfani, Gelormini, Pazzagli, Legnante, Del Zotto, Faccendini (7). A disp.: Cereda, Bargellini, Frilli, Tempestini, Bracoli, Sarno, Manuali, Bottino, Valeriani. All.: Vallini Francesco
SPORTING CECINA: Fiumalbi, Maccari, Agostini, Fabbris, Cozzatelli, Cionini, Geri, Moroni, Borghesi, Lischi, Pozzobon. A disp.: Sozzi, Massei, Desideri, Hasibra, Lombardo, Dakaj, . All.: Tarquini David
RETI: Faccendini, Fabbris
SAN MICHELE CATTOLICA V.: Ciappelli, Cagnina, Acciai (46' Tempestini), Orselli, Becagli, Alfani, Gelormini (70' Manuali), Pazzagli (73' Braconi), Legnante (66' Bottino), Del Zotto, Faccendini (87' Sarno). A disp.: Cereda, Bargellini, Frilli, Valeriani. All.: Francesco Vallini.
SP. CECINA: Fiumalbi, Maccari (83' Massei), Agostini, Fabbris, Cozzatelli, Cionini, Geri (73' Hasibra), Moroni, Borghesi (70' Desideri), Lischi (76' Lombardo), Pozzobon. A disp.: Sozzi, Dakaj. All.: David Tarquini.
ARBITRO: Landi di Valdarno.
RETI: 54' Faccendini, 61' Fabbris.



Semaforo arancione all'ultimo tagliando prima del confronto diretto con il Tau. Se il blitz di Capezzano era un risultato da grande squadra, il pari interno con il Cecina è un esito che una grande squadra digerisce a fatica, ma il tempo per farlo non mancherà. La Cattolica impatta contro una formazione che del mar Tirreno incarna al meglio l'anima resiliente e sfrontata, virtù sulle quali innesta una prestazione che, dal punto di vista tattico, rasenta la perfezione. Per quanto visto in campo impegno e voglia di vincere non sono mancati ai giallorossi, quello che ha fatto difetto è stata la mancanza della giusta e consueta lucidità in fase di finalizzazione, perché la pur buona produzione di gioco si è arenata contro lo scoglio rossoblù. Mister Tarquini studia al meglio l'impostazione da dare ai suoi, venendo ripagato dalla moneta migliore che un tecnico può avere in cambio: la continuità di rendimento dei suoi ragazzi per tutto il tempo, sono infatti 90' e passa minuti ridefiniti dai concetti di concentrazione disciplina tattica quella proposti dagli ospiti. Vallini chiede subito in avvio ai suoi due tocchi al massimo in mezzo al campo, rapidità d'esecuzione, verticalità più che ampiezza. Bene in questo senso allora subito al 3' la spizzata di Legnante che fa correre Gelormini, ottimo il recupero di Cozzatelli che protegge l'uscita di Fiumalbi, stesso intervento che deve compiere sul fronte opposto Becagli, favorendo l'uscita di Ciappelli in occasione del primo bel cross del match proposto dall'ispirato terzino Maccari. Il numero 2 labronico affonda ripetutamente sulla destra in avvio e al 10' ci riprova con un traversone più velenoso, a metà strada fra portiere e centrali di difesa, ma i giallorossi sono attenti. Al 14' lavora ancora Fiumalbi, che disinnesca il tiro di Legnante, servito da una combinazione sull'asse Gelormini-Del Zotto; i rossoblù sono abilissimi come detto in fase di non possesso, Fabbris, Geri e Moroni avvolgono sempre il gioco in uscita degli avversari, intasando ogni corsia che può dare sfogo alla manovra giallorossa. Al 16' l'arbitro interviene e non convalida un gol di Faccendini, colto in off-side al momento del tocco sottomisura sul tiro-cross di Del Zotto dalla fascia, dopo uno scambio ancora con Gelormini; la Cattolica insiste e al 19' Legnante fallisce la prima nitida palla-gol del match, colpendo debole sull'uscita di Fiumalbi dopo un pregevole filtrante di Pazzagli sulla mediana. Il Cecina non si scompone mai, neanche stavolta e replica con Borghesi, che invita Maccari a finalizzare una delle sue numerose progressioni con un tiro che lambisce il palo più lontano, scatenando un mezzo brivido sulla schiena dei giallorossi. Vallini incita i suoi a spingere e, dopo la decisiva opposizione con il corpo di Agostini, che al 24' mura il tiro a botta sicura di Legnante, al 33' ecco che i locali hanno la più nitida delle possibilità per sbloccare la situazione. Faccendini crossa dalla destra sul secondo palo, Pazzagli prolunga per Gelormini, che con un tocco costringe al fallo di mano Maccari. Quasi nulle le proteste degli ospiti, si pensa già al rigore che viene affidato a Del Zotto, il cui tiro a mezza altezza viene neutralizzato in bello stile dall'ottimo Fiumalbi, si resta sullo 0-0. Ci si avvia senza troppi sussulti verso il finale di tempo, e da annotare c'è solo un tiro di Del Zotto che cerca ancora il duello con Fiumalbi, ma senza imprimere la giusta potenza. Il secondo tempo si apre con un'elaborata azione dei giallorossi, decisi a mantenere alti i ritmi ma anche disposti a pazientare; al termine di un lungo possesso palla Cagnina e Becagli eludono i primi blocchi livornesi servendo Pazzagli, il cui cross da buona posizione è sballato; dopo appena 1' un corner di Del Zotto premia l'inserimento di Alfani sottomisura, ma la mira è imprecisa. Il risultato si sblocca al 54', con un'azione di ripartenza costruita alla perfezione dai ragazzi di Vallini, che per la prima volta nel match colgono d'infilata l'attenta architettura tattica avversaria. Faccendini ispira l'azione servendo un ottimo pallone a Legnante, che si presenta davanti a Fiumalbi in uscita e lo supera con il pallonetto; il pallone colpisce la traversa, torna in campo e finisce sui piedi proprio di Faccendini, che aveva accompagnato la manovra e scarica in rete il pallone dell'uno a zero nonostante il tentativo disperato di Cionini. Il tappo è saltato, ma il brindisi è destinato a durare poco, e finire di traverso. Un segnale lo lancia dopo appena 3' Lischi, che si infila fra i due centrali avversari e conclude davanti a Ciappelli in uscita, il portiere sporca il tiro, il numero 10 rossoblù riprende il pallone ma non riesce a depositare in rete per via del provvidenziale intervento di Alfani; si prosegue e Pozzobon lavora un buon pallone per Moroni, il cui tiro in corsa colpisce il palo alla destra di Ciappelli. La Cattolica sbanda troppo e finisce fuori pista al 61': il calcio piazzato di Moroni spiove nell'affollata area fiorentina ed è perfetto per il magistrale colpo di testa in torsione di Fabbris, che supera Ciappelli ristabilendo la parità. I locali si rimboccano le maniche e caricano a testa bassa: dopo appena sessanta secondi Del Zotto va vicino al secondo gol, riprovandoci al 67' quando è il miracoloso recupero difensivo di Pozzobon a evitare guai peggiori ai labronici. Vallini getta nella mischia Manuali e Bottino, e i due confezionano subito una veloce ripartenza che però si perde sul più bello; al 73' è ancora super-Fiumalbi invece, bravo il portiere ospite a neutralizzare la deviazione aerea ravvicinata di Becagli su cross di Orselli. Archiviati diversi minuti di costante pressione offensiva dei locali, a 10' dalla fine si rivede in avanti il team di Tarquini con uno spunto del duo Desideri-Hasibra fermato con rabbia dalla difesa di casa, che riparte subito all'attacco. Ma i minuti finali scorrono via troppo veloci per i giallorossi, che dispongono soprattutto di un paio di calci piazzati affidati a Sarno che però non fanno alcun male agli ospiti. Il triplice fischio certifica il completamento di una prova di grande spessore da parte di un Cecina operaio e coraggioso; la Cattolica medita sulla percentuale di riempimento di un bicchiere natalizio che, in contemporanea e a pochi chilometri di distanza, finisce di traverso anche al Tau. Al ritorno in campo sarà una super-sfida ad Altopascio, ma un successo in questo match avrebbe portato a un aggancio denso di significato. Qui stanno i rimpianti.
Calciatoripiù: Becagli, Alfani, Pazzagli
(San Michele Cattolica V.); Fiumalbi, Maccari, Fabbris, Cozzatelli, Cionini, Moroni (Sporting Cecina).
Atletico Lucca-Arezzo 4-3

ATLETICO LUCCA: Losavio, Michelotti, Dal Porto, Lucchesi G., Popa, Bossini, Stefani, Figliola, Martini, Lipparelli, Di Giulio. A disp.: Bellucci, Bertacca S., Faratro, Dinelli, Faralli, Paolinelli, Biagi, Salotti . All.: Betti Fabio
AREZZO: Bollella, Innocentini (86' Sonnati S.), Menchetti, Montanari, Nacchia, Castaldo, Celli, Benettini (86' Musotti), Bracciali (79' Gulisano), Verdini, Lazzeri (65' Ferretti). A disp.: Strangis, Vivoli, Aiello, Carta. All.: Violetti Alessandro
RETI: Lucchesi G., Lucchesi G., Salotti, Stefani, Menchetti, Celli, Verdini
NOTE: Ammonito Celli.ATLETICO LUCCA: Losavio, Michelotti, Dal Porto, Lucchesi, Popa, Bossini, Stefani, Figliola, Martini, Lipparelli, Di Giulio. A disp.: Bellucci, Bertacca, Faratro, Dinelli, Faralli, Paolinelli, Biagi, Salotti. All.: Fabio Betti.
AREZZO: Bollella, Innocentini, Menchetti, Montanari, Nacchia, Castaldo, Celli, Benettini, Bracciali, Verdini, Lazzeri. A disp.: Strangis, Vivoli, Aiello, Sonnati, Carta, Musotti, Ferretti, Gulisano. All.: Tommaso Nardin (assente, in panchina Alessandro Violetti).
ARBITRO: Mohamed di Empoli.
RETI: 15' Menchetti, 25' Stefani, 49' Verdini rig., 55' Celli, 72' rig., 89' Lucchesi, 80' Salotti.



Il 2022 dell'Atletico Lucca si chiude nella maniera più rocambolesca possibile. La squadra di Fabio Betti, infatti, vince per 4-3 sull'Arezzo dopo 90' che, più che una partita, sono sembrati un romanzo. Il palleggio degli aretini contro la verticalità dei lucchesi: questi gli ingredienti con cui le due compagini si presentano all'ultimo atto prima della sosta. L'inizio, però, sorride all'Arezzo che dopo un quarto d'ora di gioco trova il gol del vantaggio con una perentoria incornata di Menchetti sugli sviluppi di un calcio da fermo. L'Atletico Lucca non ci sta e non impiega moltissimo a farlo capire agli amaranto. Al 18' capitan Lucchesi fa le prove generali del pari, colpendo la traversa con un missile direttamente da calcio di punizione. Al 25', invece, è la volta buona. Figliola riceve palla sulla trequarti per poi mettere in moto Martini: il numero 9 rossonero indossa i panni di uomo assist e con un passaggio perfetto pesca Stefani che calcia in corsa mettendo alle spalle di Losavio il pallone dell'1-1. Dopo il botta e risposta tra Menchetti e Stefani, il primo tempo scorre sui binari dell'equilibrio senza regalare altri scossoni. Nella ripresa, invece, succede di tutto. L'Arezzo rientra in campo con concentrazione e aggressività, l'esatto opposto di un Atletico Lucca che nel giro di pochi minuti sembra andarsi a compromettere la partita. Pronti via e al 49' l'arbitro vede un tocco di mano di un difensore lucchese all'interno della propria area, indicando il dischetto e decretando il calcio di rigore in favore dell'Arezzo. Verdini si incarica della battuta e con una conclusione perfetta batte Losavio per il momentaneo 1-2. L'Arezzo prende coraggio e al 55' piazza quello che sembra tanto l'allungo decisivo: il 3-1 amaranto è opera di Celli, che sfrutta l'enorme varco lasciato dalla difesa rossonera per auto lanciarsi in campo aperto prima di superare Losavio. L'uno-due aretino, però, non scoraggia l'Atletico Lucca che rialza la china nel momento di maggior difficoltà. La controffensiva rossonera comincia a venti minuti dalla fine quando Lucchesi la riapre firmando il 2-3 dal dischetto (rigore assegnato per fallo su Martini). La partita si accende e si assiste ad una fase caratterizzata da continui ribaltamenti di fronte. L'Arezzo avrebbe l'opportunità per chiuderla, ma Celli e Bracciali mancano il colpo del k.o. Dall'altro lato, l'Atletico Lucca continua ad attaccare a testa bassa e in un paio di occasioni Stefani e Martini vanno vicini al pareggio. Il 3-3 è però soltanto rimandato di qualche minuto. A realizzarlo è il classe 2007 Salotti, che con uno stacco imperioso anticipa tutti e su angolo rimette i conti in parità. L'epilogo della partita, però, deve ancora arrivare. Nel convulso finale, infatti, è l'Atletico Lucca a crederci di più e a trovare il gol vittoria che manda in estasi il pubblico di casa. Sale nuovamente in cattedra capitan Lucchesi, che con una punizione sensazionale pesca il sette realizzando l'incredibile 4-3 che consente ai rossoneri di festeggiare una vittoria importantissima per chiudere al meglio l'anno.
Calciatoripiù
: nell'Atletico Lucca capitan Lucchesi , difensore e goleador, capitano e specialista da calcio da fermo, appare ancora una volta l'uomo in più di questa squadra. Bene anche Martini , che ha svariato tantissimo sul fronte d'attacco, lasciando pochi punti di riferimento alla difesa avversaria. Nell'Arezzo Benettini è il faro della manovra amaranto, mentre Celli mette costantemente in difficoltà gli avversari sfruttando la propria velocità.
Maliseti Seano-Sestese 4-1

MALISETI SEANO: Todaro, Bartolozzi, Lombardi, Piombanti, Taglioli, Donnini, Montefusco, Ciaschi, Mencarelli, Avallone, Verzicco. A disp.: Gamal El Deen, Bardazzi, Varago, Simoni, Guaspari, . All.: Nerozzi Marco
SESTESE: Fantini, Macchinelli, Corigliano, Bottai, Papini, Papucci, Gocaj, Rapezzi, De Biase, Ferroni, Vannini. A disp.: Giusti, Boschi, Bravi, Garzi, Gori, Terrosi, Urbinati, Vignali. All.: Bellini Andrea
RETI: Mencarelli, Mencarelli, Verzicco, Verzicco, Vannini
MALISETI: Todaro, Bartolozzi, Lombardi, Piombanti, Taglioli, Donnini, Montefusco (54' Bardazzi), Ciaschi, Mencarelli (90' Guaspari), Avallone (84' Simoni), Verzicco (67' Varago). A disp.: Gamal El Deen. All.: Marco Nerozzi.
SESTESE: Fantini, Macchinelli (70' Urbinati), Corigliano (51' Boschi), Bottai, Papini, Papucci, Gocaj (70' Bravi), Rapezzi (51' Gori), Baldi (61' Garzi), Ferroni (51' Vignali), Vannini. A disp.: Giusti, Terrosi. All.: Andrea Bellini.
RETI: 4', 33' Verzicco, 45', 74' Mencarelli, 72' Vannini.
NOTE: espulso Papini. Ammoniti Bartolozzi, Verzicco, Vannini. Angoli: 5-6. Recupero: 0'+4'.



E sono due! Seconda vittima illustre in due partite per il Maliseti che, dopo aver trionfato a Scandicci, vince con lo stesso roboante punteggio in casa contro la Sestese. Il vantaggio arriva subito: corre appena il 4' quando il lancio lungo di Bartolozzi sorprende alle spalle la difesa rossoblù e innesca Verizzo che segna un gran gol incrociando col destro. Dopo la botta iniziale la Sestese prova a reagire al quarto d'ora con una punizione tesa di Ferroni, ma nessun compagno arriva a colpire di testa. Al 17' la Sestese ci prova ancora da calcio piazzato: cross di Papini e colpo di testa di Vannini che però si stampa contro la traversa. Il Maliseti si riporta in zona offensiva al 31' con Verzicco, che riprova il destro al volo dal limite ma stavolta spedisce sul fondo. L'undici amaranto avrà però poco da rammaricarsi perché potrà rifarsi due minuti dopo: al 33', dopo una punizione di Taglioli, s'accende infatti una mischia in area; Montefusco vince un rimpallo e crossa perfettamente per Verzicco che da vero rapace d'area mette dentro di testa da due passi. La Sestese non ci sta e reagisce al 38' con una grande occasione: lanciato lungo da Gocaj, Ferroni si invola verso la porta ma la sua conclusione, complice il disturbo operato da Bartolozzi, sbatte contro l'uscita provvidenziale di Todaro. Il primo tempo scorre placido verso la sua conclusione e invece all'ultimo secondo arriva un altro fulmine: sul lancio lungo di Avallone il rimbalzo del pallone sul terreno fangoso trae in inganno i difensori rossoblù; Mencarelli è lesto ad anticiparli e batte per la terza volta Fantini con un pallonetto dal limite dell'area. Nella seconda frazione la Sestese prova a rendersi subito pericolosa: al 49' la punizione dalla lunga distanza di Baldi viene deviata dalla barriera e sembra destinata in porta, ma Todaro dimostra riflessi felini e para in controtempo. La partita è bloccata e la Sestese ci prova con soluzioni dalla distanza: il tiro potente ma centrale di Gocaj trova pronti i guantoni di Todaro (62'), poi sulla punizione tagliata di Gori nessun rossoblù arriva a ribadire in rete (66'). Il gol che riapre la partita però arriva al 72' dopo un'altra bella punizione tagliata di Gori: stavolta Vannini arriva in allungo e segna con una splendida zampata di destro. Potrebbe essere l'inizio di una nuova partita, ma il Maliseti è spietato e dopo due minuti si riporta nuovamente sopra di tre gol: con un gran pallone tra le linee Mencarelli serve Ciaschi che si porta il pallone sul destro e segna con una sassata all'incrocio dei pali. La partita è ormai chiusa, ma la Sestese ci prova ancora all'87': Gori fa fuori Bardazzi sulla sinistra e mette al centro per Urbinati, ma il suo destro viene murato in angolo da Taglioli. Si conclude dunque con una vittoria prestigiosa il 2022 del Maliseti, che con i tre punti conquistati si avvicina proprio alla Sestese e infiamma la lotta salvezza.
Calciatoripiù
: gli uomini partita sono due e non possono che essere Verzicco e Mencarelli , che decidono la sfida con una doppietta ciascuno. La vittoria amaranto però passa anche dai guantoni di Todaro (Maliseti), autore di due parate decisive. Da segnalare inoltre le prestazioni di Bottai , mediano dai piedi buoni, Vannini , autore dell'unico gol rossoblu, e Gori (Sestese), che prova a mettere qualità nei minuti finali col suo mancino delicato.
Zambra Calcio-Scandicci 0-1

ZAMBRA CALCIO: Becherini, Toti, Silvestri, Taccini, Cocucci, Ghimenti, Virgili, Calloni, Sivieri, Pucci, Guelfi. A disp.: Cocozza, Maffei, Dalle Luche, Borsacchi, Ciampi, Arcidiacono, Colombini, Tarantini . All.: Lombardi Federico
RETI: Rossi
ZAMBRA: Becherini, Toti, Silvestri, Taccini, Cocucci, Ghimenti, Virgili, Calloni, Sivieri, Pucci, Guelfi. A disp.: Cocozza, Maffei, Dalle Luche, Borsacchi, Ciampi, Arcidiacono, Colombini, Tarantini. All.: Federico Lombardi.
SCANDICCI: Lami, Francini, Grillo, Pisco, Lari, Cappelli, Giraldi, Papi, Rossi, Lepri, Berti. A disp.: Nati, Grisolini, Baraoumi, Baiardi, Baldini, Novelli. All.: Fabio Zuccaro.
ARBITRO: Biagini di Lucca.
RETI: 32' Rossi.
NOTE: espulso Taccini (80').



Ancora una volta nel segno di capitan Rossi. Dopo la brusca frenata col Maliseti, lo Scandicci riprende la corsa ottenendo una vittoria di misura sul difficile campo dello Zambra. Disputatasi su un campo appesantito dalle piogge cadute nei giorni precedenti, la partita fra Zambra e Scandicci assume fin da subito i contorni di una battaglia. Il primo quarto d'ora si contraddistingue per un sostanziale equilibrio, interrotto sporadicamente da qualche occasione da calcio piazzato (pericoloso soprattutto lo Scandicci con Grillo e Cappelli). Lo Zambra, però, sa come riuscire a sfruttare le proprie caratteristiche e al 20', su una ripartenza da manuale, Sivieri va a centimetri dal vantaggio centrando il palo davanti a Lami. Scampato il pericolo, lo Scandicci riparte rendendosi pericoloso in un paio di occasioni con due tentativi di Pisco e Belli, che però non inquadrano il bersaglio grosso. Lo Scandicci insiste e al 32' trova la rete del vantaggio grazie alla rete numero 9 in campionato di capitan Rossi, bravo a mettere il piedone su un batti e ribatti in area Zambra e a mette fuori causa Becherini. L'1-0 del blues scatena l'immediata reazione dello Zambra, che nel finale di primo tempo va vicino al pareggio in almeno un paio di occasioni. Al 36', su calcio di punizione, Cocucci pesca sul secondo palo Sivieri, ma la deviazione di testa di quest'ultimo sfila a lato. Non va meglio a Calloni, che ci prova con una conclusione da fuori trovando l'opposizione di un difensore avversario. Gli ultimi assalti dello Zambra si concludono con un nulla di fatto e il primo tempo va in archivio sul parziale di 1-0 in favore dello Scandicci. Nel secondo tempo la formazione di Lombardi prova subito a ripartire forte nel tentativo di riequilibrare le sorti dell'incontro, mentre lo Scandicci si copre con ordine per poi tentare di affondare il colpo e chiudere la partita. Come detto, però, sono i padroni di casa a cominciare meglio, confezionando alcune interessanti occasioni per poter pareggiare. La più clamorosa capita sui piedi di Taccini, che intorno al 55' riceve spalle alla porta, si gira ma il suo tiro a colpo sicuro manca il bersaglio. Poi ci prova Sivieri con un colpo di testa che chiama Lami ad usare la reattività. Dall'altro lato, lo Scandicci ha almeno 2-3 occasioni per chiudere i conti ma Berti e Lepri mancano il colpo del k.o. Le speranze di rimonta dello Zambra restano ancora vive, almeno fino all'80' quando per fermare una ripartenza dei blues, Taccini commette fallo ricevendo un sacrosanto cartellino rosso. Da quel momento, lo Scandicci gestisce senza patemi e nel finale va a centimetri dal raddoppio con Baldini e Berti, che certificano settima vittoria stagionale per la formazione di Zuccaro.
Calciatoripiù
: nello Zambra Cocucci è una garanzia davanti alla difesa, ma anche Sivieri merita un elogio per essersi reso pericoloso a più riprese in avanti. Nello Scandicci capitan Rossi merita l'ennesima menzione per aver realizzato un gol - il nono in stagione - che vale tre punti pesantissimi. Da menzionare anche le prestazioni di Berti e Pisco .
Forte Dei Marmi 2015-Forcoli Valdera 5-0

FORTE DEI MARMI 2015: Agolli, Lazzeroni, Simonini, Iacomini, Botrugno, Zappelli, Luchini, Carli, Sommovigo, Pinna, Sacchelli. A disp.: Calo, Borghini, Deda, Federigi, Fiacchi, Galletti, . All.: Mosti Luca
FORCOLI VALDERA: Cammilli, Maccanti, El Ouardi, Bartoli F., Altini, Balatresi, Vannini, Zaccheo, Karaj, Lici, Fogli. A disp.: Perini, Guerrieri, Favarin, Banducci, Squarcini, Farkas, . All.: Mancini Massimo
RETI: Pinna, Sommovigo, Sacchelli, Luchini, Zappelli
FORTE DEI MARMI: Agolli, Lazzeroni, Simonini, Iacomini, Botrugno, Zappelli, Luchini, Carli, Sommovigo, Pinna, Sacchelli. A disp.: Calò, Borghini, Deda, Federigi, Fiacchi, Galletti. All.: Luca Mosti.
FORCOLI VALDERA: Cammilli, Maccianti, El Ouardi, Bartoli, Altini, Balatresi, Vannini, Zaccheo, Karaj, Lici, Fogli. A disp.: Perini, Guerrieri, Favarin, Banducci, Squarcini, Farkas, Menichini. All.: Massimo Mancini.
ARBITRO: Betti di Carrara
RETI: 10' Pinna, 26' Sommovigo, 34' Sacchelli, 53' Luchini, 75' Zappelli.



«Se un punto è poco più di un dettaglio perché il Capezzano sì e noi no?» si chiede il Forte dei Marmi quando si confronta con i pronostici sulle squadre coinvolte nella lotta al titolo: i risultati dell'ultimo turno del 2022 accorciano infatti la distanza dalla vetta, adesso distante appena cinque punti. In settimana il Forcoli ha rimescolato le panchine e s'è affidato a Massimo Mancini per tentare di costruire una salvezza che al momento sembra improbabile, ma anche questa gara si sviluppa in analogia con le precedenti: poche occasioni, difesa perforabilissima, ennesima sconfitta. Il 5-0 finale comincia a prender forma già al 10', quando da sinistra Sacchelli disegna un filtrante per Pinna che punta Cammilli e lo supera con l'interno; passa un altro quarto d'ora e il Forte dei Marmi raddoppia con la volée di Sommovigo che dal limite dell'area spedisce in rete la sponda di Luchini su un traversone da sinistra. Le dimensioni del vantaggio aumentano poco oltre la mezz'ora: gran parte del merito della terza rete se lo prende Simonini che spacca in due il Forcoli con un'azione personale, rifinita dalla verticalizzazione per Sacchelli che converge da sinistra e insacca in diagonale. Il successo è ormai sigillato e tra l'intervallo e l'avvio della ripresa Mosti opera tutti i cambi che il regolamento gli consente, ma il canovaccio non cambia: il Forte dei Marmi continua ad attaccare e allunga ancora col tiro potente di Luchini che spedisce sotto la traversa il filtrante di Pinna. Nel finale c'è spazio sulla scena anche per Zappelli che dalla distanza porta a cinque il conto complessivo delle segnature. E mentre il Forcoli affoga per il Forte dei Marmi s'aprono prospettive intriganti. Calciatorepiù : in mediana giganteggia Iacomini (Forte dei Marmi).
Lastrigiana-Capezzano Pianore 2-3

LASTRIGIANA: Cocchi, Corrado, Casini, Bonaiuti, Licciardello, De Pascalis, Becagli F., Becagli B., Guerra, Fontani, Oliveri. A disp.: Carfora, Firenzuoli, Mantovelli, Stefanacci, Magnolfi N., Vignolini, Guizzaro, Amasna, Romani. All.: Guasti Davide
CAPEZZANO PIANORE: Gazzoli, Giorgi, Lari F., Bartalini, Tofanelli, Bertola, Riad, Battisti, Pighini, Campera, Mattioli. A disp.: Giannecchini, Tomei, Bertuccelli, Rossi, Ganovelli, Casolare, Steffich, . All.: Maffei Marco
RETI: Oliveri, Corrado, Battisti, Pighini, Pighini
LASTRIGIANA: Cocchi, Corrado, Casini, Bonaiuti, Licciardello, De Pascalis, F. Becagli, B. Becagli, Guerra, Fontani, Oliveri. A disp.: Carfora, Firenzuoli, Mantovelli, Stefanacci, Magnolfi, Vignolini, Guizzaro, Amasna, Romani. All.: Davide Guasti.
CAPEZZANO P.: Gazzoli, Giorgi, T. Lari, Bartalini, Tofanelli, Bertola, Riad, Battisti, Pighini, Campera, Mattioli. A disp.: Giannecchini, Tomei, Bertuccelli, Rossi, Ganovelli, Casolare, Steffich. All.: Marco Maffei.
ARBITRO: Longobardi di Arezzo
RETI: Pighini 2, Oliveri, Battisti, Corrado.



Poteva far conto che fosse tutto finito, mettersi a guardare il duello da cui la sconfitta con la Cattolica sembrava averlo escluso e pensare a difendere un terzo posto comunque storico; oppure poteva fare il Capezzano. Solo tra qualche settimana si saprà se il 2-3 sul campo della Lastrigiana, la squadra rivelazione di quest'autunno, ha riportato a tre (o addirittura a quattro? il Forte dei Marmi è indietro di un solo punto) il numero delle squadre coinvolte nella lotta per il titolo; di sicuro comunque il segnale è chiaro, perché negli ultimi novanta minuti del 2022 i punti di distacco da Tau e Cattolica si riducono quasi magicamente. Vincere a Cerbaia però non è stato semplicissimo: la Lastrigiana parte bene, per una ventina di minuti impedisce al Capezzano di ragionare e sfiora il vantaggio con la punizione di Fontani che centra l'incrocio. È il momento in cui il Capezzano è in maggior difficoltà; da lì, se si fa eccezione per un'occasione non sfruttata da Guerra stranamente poco cattivo sottoporta, la sua gara si mette in discesa, perché la Lastrigiana s'abbassa e il punteggio si sblocca: spalle alla porta sulla trequarti difensiva, Fontani sbaglia lo stop e favorisce l'inserimento di Pighini che si sistema il pallone sul destro e lo spedisce all'incrocio. Passata in svantaggio dopo un quarto di gara notevole, la Lastrigiana fatica a reagire e prima della pausa rischia di subire anche la seconda rete: decisivo Cocchi a respingere col corpo il tiro angolato di Mattioli. L'intervallo giunge opportuno perché Guasti possa ritoccare lo scheletro della Lastrigiana inserendo un attaccante in più: Begonet Becagli lascia il posto a Guizzaro che però s'infortuna quasi subito ed è costretto a farsi sostituire da Amasna; ed è proprio lui a calciare da sinistra l'angolo del pari, spinto in rete da Oliveri in anticipo sul primo palo. Ma le notizie che arrivano da Belmonte e Soffiano invitano il Capezzano a reagire, e il nuovo vantaggio arriva quasi subito: la difesa si fa sorprendere dal cross di Campera che di testa Pighini devia in porta nonostante il tocco di Cocchi, partito forse con un secondo di ritardo. E stavolta il Capezzano non s'accontenta di una sola rete di scarto: sceso a sinistra, Campera alza lo sguardo e intuisce il movimento di Battisti che di testa devia in porta un traversone velenosissimo. Fino all'ultimo quarto d'ora il Capezzano tiene la Lastrigiana lontana dall'area; anzi, sfiora la quarta rete con l'iniziativa di Riad che colpisce un palo gigantesco a portiere battuto. L'inserimento di Vignolini e Magnolfi dà però la scossa alla Lastrigiana che nel recupero riapre la contesa: è merito di Corrado che, partito dalla posizione di terzino destro, attacca lo spazio in verticale dopo aver chiesto assistenza a Magnolfi e completa il break con la mezza rovesciata del 2-3. Il forcing finale però produce soltanto una punizione che anziché crossare al centro Amasna calcia in porta senza pungere: la Lastrigiana esce dunque sconfitta, ma l'ottimo avvio e la duplice reazione allo svantaggio segnalano la capacità di poter combattere contro tutte le rivali. Il Capezzano osserva interessato quel che accade nei dintorni: alla prima del 2023, impegnato col Maliseti, presterà più di un orecchio allo scontro diretto Tau-Cattolica per capire che cosa gli riserverà il girone di ritorno.
Calciatoripiù
: segna una rete incredibile anche se per sua sfortuna inutile: Corrado merita la copertina di fine 2022; prestazione positiva anche per Guerra (Lastrigiana) che continua a far fatica sottoporta (l'élite è un altro film rispetto agli Allievi B di Firenze) ma lotta su ogni pallone che transita tra la trequarti e l'area; ma neppure tanta abnegazione basta dinanzi alla solidità difensiva di Bertola , alle incursioni di Battisti e alla doppietta di Pighini (Capezzano) che in assenza di Steffich si scopre centravanti letalissimo.
Prolivorno Sorgenti-Monteriggioni 4-1

PROLIVORNO SORGENTI: Molinari, Chicca, Lupi, Difonzo, Marchini, Orsini, Mancino, Arigoni, Fermi, Ciurli, Fabbri. A disp.: Cioli, Grechi, Sovran, Borgi, Quaglia, Attanasio, Botta, Elkniri . All.: Domenici Andrea
MONTERIGGIONI: Minucci, Mori, Pacciani, Sabatino, Di Blasi, Guarino, Gangi, Oretti, Fabbrini, Cirillo, Martinez. A disp.: Magazzini, Manenti, Rappuoli, Ljevica, Bacciottini, Grazzini, Scagnetti, Tognazzi, Zizzo. All.: Martini Federico
RETI: Ciurli, Ciurli, Marchini, Ciurli, Cirillo
PRO LIVORNO SORGENTI: Molinari, Chicca, Lupi, Difonzo, Marchini, Orsini, Mancino, Arigoni, Fermi, Ciurli, Fabbri. A disp.: Cioli, Grechi, Sovran, Borgi, Quaglia, Attanasio, Botta, El Kniri. All.: Andrea Domenici.
MONTERIGGIONI: Minucci, Mori, Pacciani, Sabatino, Di Blasi, Guarino, Gangi, Oretti, Fabbrini, Cirillo, Martinez. A disp.: Magazzini, Manenti, Rappuoli, Ljevica, Bacciottini, Grazzini, Scagnetti, Tognazzi, Zizzo. All.: Federico Martini.
ARBITRO: Scalisi di Carrara.
RETI: 6', 50', 52' Ciurli, 10' Cirillo, 46' pt Marchini.



Dopo la brutta sconfitta di Altopascio, la Pro Livorno Sorgenti riprende il cammino verso la salvezza imponendosi con un netto 4-1 sul Monteriggioni che viene agganciato in classifica proprio dai labronici. Parte subito forte la formazione di mister Domenici: al 3', infatti, Lupi centra subito la traversa con una staffilata dalla distanza che lascia impietrito Minucci. I padroni di casa però continuano il proprio pressing offensivo e al 6' passano in vantaggio grazie a Ciurli che con un tiro sotto la traversa trafigge Minucci. Il Monteriggioni prova a riorganizzarsi e al primo affondo i senesi hanno il merito di rimettere subito i conti in parità: l'autore del pari è il solito Cirillo, che finalizza una bella azione palla a terra con una conclusione che non lascia scampo a Molinari. Il numero 10 del Monteriggioni è scatenato e al 15' sfiora la doppietta su calcio di punizione, ma il pallone termina a lato. Al 22' si rivede in avanti la Pro Livorno ma Minucci si oppone prontamente sul destro ravvicinato di Fabbri, smarcato molto bene in area da Ciurli. La Pro Livorno guadagna metri e al 32' è ancora pericolosa con un destro a lato di Ciurli. Quando il primo tempo sembra ormai destinato a concludersi sul pareggio, ecco che la Pro Livorno trova il guizzo vincente: al 46' Fermi si libera in area ma al momento di calciare viene murato in corner; sul tiro dalla bandierina, Marchini è il più lesto di tutti e con un colpo di testa in anticipo batte Minucci consentendo ai labronici di andare al riposo sul 2-1. Il secondo tempo inizia con la Pro Livorno subito intenzionata a chiudere la partita. Detto fatto: Infatti passano appena 5' e Mancino, su assist di Ciurli, segna il 3-1 con una conclusione che mette fuori causa l'incolpevole Minucci. Al 52' Ciurli - ancora lui! - chiude la partita: traversone dalla sinistra di Lupi, Ciurli è ben appostato e da due passi deposita in rete. Incassato l'uno-due ad inizio ripresa, al 58' il Monteriggioni prova a scuotersi con un tentativo di Oretti dalla lunga distanza ma Molinari para a terra. Il portiere livornese sale nuovamente in cattedra poco dopo, disimpegnandosi prima su Zizzo e poi negando a Cirillo un gol già fatto. Al 78' Arigoni prova dalla distanza ma la palla va alta oltre la traversa. L'ultima occasione è ancora di marca Pro Livorno, che all'85' va vicino alla quinta rete con Attanasio ma Minucci para evitando una sconfitta peggiore. Dopo i 3' di recupero concessi dall'arbitro finisce la partita con la Pro Livorno Sorgenti che vince e convince dando segnali di ripresa in vista della seconda parte di stagione.
Calciatoripiù
: nella Pro Livorno Molinari compie almeno tre interventi degni di nota, ostentando sicurezza ai propri compagni di reparto. Nel Monteriggioni Cirillo è l'ultimo ad arrendersi.
Floria Grassina Belmonte-Tau Calcio 2-1

FLORIA GRASSINA BELMONTE: Marcantonini, Ronchi, Piccini, Masseti, Agrello, Albani, Martelli, Mugnai, Biliotti, Rufat, Tellini. A disp.: Corante Canpos, Zefi, Bernardini, Vichi, Ciabatti, Frizzi, Tommasini, . All.: Sozzi Alessandro
TAU CALCIO: Taiti, Morandini, Notarelli, Ferretti, Wolf, Carlucci, Bellandi G., Bellandi F., Masini, Vannuzzi, Vuturo. A disp.: Chiarello, Matteoni, Capocchi, Marrano, Vannucchi, Tommasi, Bartelloni, Nistri G., Bigazzi. All.: Pucci Gabriel
RETI: Biliotti, Rufat, Vuturo
FLORIA: Marcantonini, Ronchi, Piccini (80' Frizzi), Masseti, Agrello, Albani (76' Vichi), Martelli, Mugnai (95' Ciabatti), Biliotti, Rufat (93' Bernardini), Tellini. A disp.: Corante Campos, Zefi, Tommasini. All.: Alessandro Sozzi.
TAU ALTOPASCIO: Taiti, Morandini (46' Capocchi, 58' Matteoni), Notarelli, Ferretti, Wolf (46' Bigazzi), Carlucci, G. Bellandi (46' Nistri), F. Bellandi (46' Bartelloni), Masini (58' Tommasi), Vannuzzi (72' Marrano), Vuturo. A disp.: A. Chiarello, Vannucchi. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Bardelli di Valdarno
RETI: 33' Biliotti, 67' Vuturo, 91' Rufat.
NOTE: ammoniti Bartelloni, Agrello, Mugnai, Ronchi e Rufat. Angoli: 5-3. Recupero: 0'+7'.



È solo merito altrui se s'evita il tamponamento. Eppure l'ostacolo dietro la penultima curva di metà circuito era ben segnalato; ma il Tau Altopascio lo punta con le marce sbagliate, troppo basse in avvio e incomprensibilmente troppo alte nel finale, ed è costretto a inchiodare proprio quando avrebbe dovuto e potuto dare gas. Soltanto la mezza impresa del Cecina che strappa un punto a Soffiano gli consente di contenere i danni: se fosse riuscita a vincere la Cattolica gli sarebbe entrata nel paraurti alla vigilia dello scontro diretto; invece anche se più vicine le due fuoriserie non vengono a contatto, e il Tau esce comunque in testa da un tratto che avrebbe potuto comprometterne la corsa. Perché la Floria di Sozzi (ogni scelta indovinata) disputa una gara perfetta, forse la migliore della stagione, e abbina centomila polmoni capienza maratona a un tasso tecnico notevole e soprattutto a un approccio finalmente perfetto: sa quando e come affondare, sa quando e come ripiegare, sa difendersi e colpire in ripartenza. Arriva così la rete del definitivo 2-1, maturato al 91' quando il Tau stava attaccando con nove effettivi alla ricerca del raddoppio che avrebbe portato a cinque i punti di vantaggio sulla Cattolica e gli avrebbe consentito di lasciare il pranzo di Natale sgombro dagli schemi antiFaccendini; e invece Rufat spinge in porta l'ultimo pallone buono e avvia una festa di cui a Belmonte si parlerà a lungo. Funzionano bene le due linee a quattro con cui Sozzi schiera la Floria: Gianmarco e Francesco Bellandi non lo proteggono a dovere e Carlucci deve spesso abbassarsi tra Ferretti e Wolf per avviare un'azione efficace senza finire nell'imboscata che gli tendono Mugnai e Masseti; ma anche così il Tau fatica a girare, perché la Floria satura le fasce (danno spettacolo le catene Ronchi-Martelli e per un'ora e un quarto Piccini-Tellini a sinistra) e per tutto il primo tempo inibisce le sovrapposizioni di Morandini e Notarelli. È quasi inevitabile che sia la Floria a costruire la prima occasione: Rufat sfonda a sinistra e traccia un traversone rasoterra per Biliotti che dopo aver avviato l'azione si lancia in area a disegnare l'ultimo lato del triangolo; favorito dal dribbling su Carlucci ma complicato dal poco grip sul terreno di gioco, il suo destro dalla zona del dischetto esce mezzo metro sopra la traversa (10'). Il Tau replica al quarto d'ora con la giocata di Vannuzzi che, recuperato il pallone sulla trequarti destra sul filo della linea laterale, serve centralmente Vuturo impreciso però nel cercare la porta. Ma i ritmi del Tau, troppo bassi, favoriscono la Floria che sulle verticalizzazioni si rende costantemente pericolosissima: con un filtrante da fantasista Biliotti spalanca l'uscio a Rufat che si fionda nel corridoio e dal vertice dell'area arma il destro in corsa, respinto in angolo da Taiti reattivo. Soltanto quando Carlucci ha tre metri e due secondi per pensare il Tau riesce a costruire qualcosa: la sua accelerazione dalla mediana alla trequarti si completa con la verticalizzazione per Masini che svernicia Albani e due passi dentro l'area incrocia il destro, dalla parte sbagliata del palo per non più di mezzo metro (20'). Poi dopo una decina di minuti a ritmi ridotti la Floria strappa e stura la gara: la giocata di Piccini sulla corsia mancina libera a centro area Biliotti il cui destro, favorito dal dribbling su Francesco Bellandi anche se complicato dal poco grip sul terreno di gioco, scaraventa il pallone sotto la traversa. Il Tau impiega quasi un quarto d'ora per riprendersi dalla sventola: la Floria resta all'attacco, chiede un rigore (troppo poco però la scivolata di Ferretti su Biliotti che stava controllando spalle alla porta dopo una vorticosa azione tutta di prima tra Masseti, Rufat e Tellini) e sfiora il raddoppio con Biliotti che sottrae il pallone a Ferretti ma sbatte su Wolf deciso a negargli il biglietto d'ingresso per l'area. Poi d'un tratto proprio allo scadere il Tau sfiora il pari sull'ennesimo incantesimo di Carlucci che, alzato lo sguardo dal cerchio di centrocampo, con un lancio di quaranta metri appoggia il pallone sulla testa di Vuturo, poco incisivo però nella conclusione ravvicinata respinta da Marcantonini. Oltre che da una minima conoscenza del calcio, che Pucci non sia soddisfatto del primo tempo del Tau lo si capisce dal numero di sostituzioni all'intervallo: escono Morandini, Wolf e i due Bellandi per lasciare spazio a Capocchi, Bigazzi, Nistri e Bartelloni. E la manovra sembra subito risentirne in positivo: Capocchi dialoga a destra con Nistri e dal fondo crossa al centro per Vannuzzi che favorito dall'errata lettura di Albano si sposta il pallone sul destro e dal dischetto mira l'incrocio, solo sfiorato (51'). Il Tau sta crescendo, Pucci tenta d'aumentarne il peso offensivo inserendo Tommasi per Masini, deludente; e la sostituzione obbligata di Capocchi, costretto a uscire dopo uno scontro aereo zucca a zucca con Tellini, fa salire a sei il numero dei cambi prima che scocchi l'ora di gioco. L'ingresso obbligato di Matteoni produce una conseguenza tattica non irrilevante: da sinistra Notarelli passa a destra, e su quella fascia la Floria inizia a soffrire. Prima però che l'intuizione di Pucci produca i propri effetti il Tau rischia la capitolazione: Matteoni contiene Biliotti in angolo con una diagonale notevole, Rufat stacca solo in mezzo all'area sul successivo cross mancino di Mugnai ma non centra lo specchio. Ma il Tau ora sembra aver trovato l'assetto giusto e riesce ad accelerare fino ad affiancare gli avversari: Ronchi interviene malissimo sul traversone di Notarelli, il suo tocco tra mano e petto si trasforma in una sponda per Vuturo che annulla ogni possibile polemica arbitrale chiudendo il destro sul primo palo. Con quasi mezz'ora davanti, la Floria teoricamente prossima alla riserva e il pari della Cattolica già ufficiale, il Tau decide che sarebbe insensato accontentarsi dell'1-1 e si piazza con nove effettivi e mezzo nella metà campo degli avversari scoprendosi però alle ripartenze che a dispetto del fisico erculeo Biliotti conduce con rapidità sorprendente: tra il 70' e il 77' se ne annotano due, innescate rispettivamente da Martelli e Masseti e neutralizzate da Taiti che copre sempre bene il primo palo. Ma Sozzi non può accontentarsi: vede che a destra il Tau può sfondare facilmente mentre a sinistra sembra più fragile; l'ingresso di Frizzi per Piccini stremato serve a contenere Notarelli, Vichi (fuori Albani, Ronchi scala al centro insieme ad Agrello) gli consente invece d'abbassare Martelli sulla linea difensiva per aumentare la propulsione da quella parte. Ma nei secondi a cavallo tra l'84' e l'86' emerge un nuovo protagonista finora nell'ombra: senza Marcantonini, vincitore della doppia sfida con Vuturo (doti ipnotiche notevoli nell'uno contro uno favorito dal contrasto vinto da Bartelloni, reattività esplosiva dopo la punizione di Carlucci sporcata da Masseti), sarebbe andato in scena un altro finale e probabilmente un altro campionato. Ma nei secondi seguenti s'intuisce che la Floria può vincere la partita, troppo alta la linea difensiva del Tau nel tentativo di tenere corti i reparti nell'assalto finale: Taiti rinvia l'epilogo bloccando a terra il destro rasoterra di Vichi liberato al limite da Tellini (87'). Poi nel giro di due minuti succede di tutto: la scivolata di Agrello (gara stratosferica) vieta a Vuturo l'ingresso in area sulla verticalizzazione di Marrano (era stato l'ultimo cambio di Pucci, fuori Vannuzzi) che aveva resistito al tackle di Mugnai. Il Tau resta all'attacco e perde la partita: Masseti recupera il pallone in mediana e con un lancio profondo lo proietta in uno spazio che solo i poeti vedono; scattato in linea con Bigazzi, Rufat sa già dove deve farsi trovare e aggancia quattro passi fuori area; Taiti osa l'uscita fin laggiù e fa male, perché una volta aggirato non può più opporsi al rasoterra malvagio e precisissimo che s'infila accanto al palo più lontano. La Floria esulta come se da quel tiro fosse dipesa la sua sorte; e dunque no, non era solo un ostacolo: era un macigno, di quelli che si staccano durante una frana.
Calciatoripiù
: la manovra s'accende solo se s'accende Carlucci , sovente costretto a retrocede per trovare respiro dalla pressione dei mediani avversari; nella ripresa gli dà mano Bartelloni , cui Pucci sta concedendo minutaggio crescente per ritrovarlo al massimo della forma alla ripresa dei giochi; la rete però nasce da un'intuizione di Notarelli (Tau Altopascio), apprezzabile a sinistra e devastante a destra. Ma non è abbastanza per evitare una sconfitta le cui ragioni sono da ricercarsi in tanti cassetti: nel ritmo basso del primo tempo, certo, e nell'assetto sbilanciato del finale, ma anche nella solidità difensiva di Agrello , nell'efficacia realizzativa di Biliotti , nella freddezza di Rufat che all'ultima azione buona resta lucido quanto basta per scegliere l'unica soluzione utile e soprattutto nelle qualità di Masseti (Floria); preziosissimo per tecnica prima ancora che per esito, il lancio con cui rende possibile la rete della vittoria lo incorona re di una partita dominata dal primo all'ultimo contrasto.