Cattolica Virtus-Sestese 4-1
RETI: Faccendini, Faccendini, Orselli, Faccendini, Ferroni
CATTOLICA VIRTUS: Ciappelli, Bargellini (60' Cagnina), Acciai (63' Tempestini), Orselli, Becagli (85' Frilli), Alfani, Braconi (63' Pazzagli), Gelormini (67' Sarno), Legnante (79' Patacca), Del Zotto, Faccendini (68' Bottino). A disp.: Cereda, Mangani. All.: Francesco Vallini.
SESTESE: Fantini, Nuti (80' Urbinati), Gori (75' Bravi), Bottai, Papini (46' Garzi), Papucci, Macchinelli (53' Rapezzi), Corigliano, Vannini, Boschi (86' Patrignani), Ferroni (57' Vignali). A disp.: Tognoni De Pugi. All.: Andrea Bellini.
ARBITRO: Gallà di Pistoia
RETI: 37' Orselli, 38', 46', 53' Faccendini, 51' Ferroni rig.
NOTE: ammoniti Papucci e Braconi. Angoli: 8-8. Recupero: 0'+3'. Spettatori: 150 mal contati.
Nell'adolescenza è una situazione tipica, quando la ragazza più carina è malata si va a trovarla a casa (per conquistare qualche credito, perché non si riesce a starle lontano, per vederla poco abbigliata: fate voi); e appena schiude la porta ci s'accorge che anche con gli occhi pesti, i capelli aggrovigliati, senza trucco e in ciabatte è sempre la più carina. Sta così la Cattolica, ancora indolenzita dopo i due punti persi a Scandicci e con tre pezzi pesanti fuori (Manuali, Giudice e Parenti seguono la partita dagli spalti) ma ammaliante non appena alza lo sguardo: è vero, in alcuni frangenti la sua gara lascia qualche zona oscura; ma la vittoria contro la Sestese le consente di rimanere in scia alla capolista e di avvicinarsi nell'unico modo possibile alla sfida di domenica, quando tra lei e il Capezzano si deciderà chi sia davvero l'antiTau. Per continuare a tener viva la corsa al titolo c'era bisogno di una prova concreta: le assenze, le scorie del derby e un calendario insidiosissimo da qui allo scontro diretto dell'Epifania le imponevano innanzitutto di pensare a vincere e di rimandare a dopo Natale ogni capriccio estetico. Le va meglio del previsto: seppur ingeneroso nello scarto, il 4-1 con cui sconfigge la Sestese aggiunge anche qualche fiocco a una gara a lungo dominata dall'essenzialità; è merito essenzialmente di Faccendini, una tripletta e la solita tanta qualità, e di Gelormini, schierato all'ala e finalmente capace di disputare una gara in sintonia col tanto buono di cui si sente dire in giro. Per ovviare alla doppia assenza offensiva senza smontare il 4-3-3 cui nelle ultime settimane il rombo ha lasciato spazio Vallini (squalifica finita, finalmente) decide infatti di schierarlo esterno sinistro confermando Acciai alle sue spalle e rilanciando Legnante centravanti; il terzo cambio rispetto a sette giorni prima è il rientro di capitan Alfani a governare la retroguardia, chiamata a contenere le iniziative di Vannini, Ferroni (a destra) e Boschi (a sinistra) cui in fase di possesso s'affiancano Macchinelli e Corigliano in un 4-1-4-1 (davanti alla difesa c'è Bottai) semplificato in un 4-3-3 quando la Cattolica attacca. Sono gli unici appunti dei primi dieci minuti: occorre infatti attendere l'11' per il primo tiro in porta, il destro centrale di Del Zotto che dopo aver sgraffignato il pallone a Nuti cerca lo specchio dal limite trovando la presa sicura di Fantini; è a lui che Bellini affida di nuovo la porta visto che Tognoni De Pugi è reduce da un'altra gara tra i pali degli Juniores. Nei due minuti successivi la Cattolica si porta altre due volte al tiro, con precisione decisamente minore: si spengono sulla terrazza sia il mancino di Gelormini innescato dal dialogo Del Zotto-Legnante sia il destro di Braconi da posizione simmetrica. Per il primo pizzicotto della Sestese bisogna attendere il quarto d'ora e l'accelerazione di Gori che avanza a sinistra e dalla trequarti crossa verso l'area: in scivolata Vannini sfiora soltanto e non riesce a deviare la traiettoria del pallone abbrancato da Ciappelli in uscita bassa. È la prima portata di un tris rossoblù che si completa con il destro di Boschi leggermente deviato a una spanna dall'incrocio (sull'angolo seguente è involontario il tocco di mano di Del Zotto, di spalle e vicinissimo, sul rinvio di Gelormini: giusto sorvolare) e la parata di Ciappelli sulla punizione dell'ex Corigliano (al limite Becagli aveva tamponato Vannini sul lancio profondo di Papini). Recuperato il pallone dal corner successivo, la Cattolica costruisce un contropiede quasi letale: il break di Gelormini, quaranta metri di scatto in verticale, innesca Faccendini chiuso dalla scivolata di Papucci quando stava per accendere il destro. Acciai-Del Zotto-Gelormini, la catena di sinistra funziona: è qui che la Cattolica prova a spingere per rompere la resistenza della Sestese di nuovo salvata dalla chiusura di Papucci su Legnante cercato in profondità. Sul corner che segue, il quarto, la Cattolica costruisce la miglior occasione della prima mezz'ora: i primi tre Fantini li aveva bloccati placidamente, questo (forse sbilanciato mentre salta?) no; raccoglie Alfani generoso a cedere il pallone a Becagli il cui mancino a colpo sicuro Vannini tira fuori di porta. Girano in questo spezzone la gara e forse il campionato della Cattolica che, sfortunatissima in questa circostanza, fa immediatamente conto pari con la sorte: Ferroni si conquista e calcia un angolo da destra, Vannini sbuccia e involontariamente serve Bottai il cui destro di prima due passi dentro l'area si spezza contro la traversa. È un chiaro segnale per la Cattolica che non ha bisogno di inviti a cena per capire che qualcuno la desidera: tre erano andati male, il quarto insomma; al quinto corner, stavolta a rientrare da destra, Legnante indovina la traiettoria giusta e invia il pallone sul secondo palo ove di testa Orselli lo sbatacchia in porta uscendo dall'appuntamento per mano al vantaggio (37'). Appena schiusa, la gara si sigilla meno di un minuto più tardi: Del Zotto recupera (fallosamente; e la panchina sestese protesta a lungo ma Gallà, peraltro vicino all'azione, convalida) il pallone a Papini e dal limite serve Gelormini che accelerando viola l'area e col mancino pareggia i conti delle traverse; a catturare il rimbalzo c'è Faccendini che col destro spinge il pallone nella porta incustodita. La pausa di metà gara non frena lo slancio della Cattolica che alla prima azione della ripresa si porta sul 3-0: fin lì impeccabile, Papucci perde un pallone sciagurato sulla pressione di Faccendini che lo recupera, entra in area con un passo di danza e col destro centra il primo incrocio. Sfuma così la mossa di Bellini che per aumentare il peso offensivo dei suoi nell'intervallo aveva sostituito Papini con Garzi abbassando Bottai in posizione di libero. Ma per cento secondi la Sestese s'illude d'aver riaperto la contesa, o quantomeno d'esser sulla via per farlo: l'accelerazione di Nuti manda ai matti Orselli che per ostacolarlo interviene fuori tempo in scivolata concedendo agli avversari un rigore evidente; il destro rasoterra di Ferroni lo converte in rete per il 3-1. Sulla ripresa del gioco però il divario torna cospicuo: Gelormini sfonda a sinistra e crossa morbido sul secondo palo per Faccendini che, fotocopia del raddoppio, col destro sottoporta spinge di nuovo il pallone tra i pali. La Sestese cerca di rifarsi sotto sia con qualche cambio tattico (Bellini passa alle due punte quando chiama fuori Ferroni per Vignali) sia con la punizione defilata di Gori (fallo di Bargellini su Boschi) che col mancino scheggia il primo incrocio, ma rischia tantissimo quando la Cattolica spinge: esce di un pollice il mancino incrociato di Gelormini sul servizio di Pazzagli entrato da un secondo (fuori Braconi). La Sestese prova a pungere al 72' con la percussione di Rapezzi (venti minuti prima era uscito Macchinelli) che sul filtrante di Nuti cerca il primo palo con un violento destro rasoterra ma sbatte su Ciappelli; troppo poco per riaprire una gara su cui s'estende la sovranità della Cattolica, vicina alla quinta rete sia con Del Zotto (conclusione alta dopo aver anticipato Nuti sulla costruzione dal basso) sia con Bottino, ostacolato da Papucci e dall'uscita di Fantini mentre aveva la porta negli occhi (81'). L'ultima azione consente a Ciappelli di fare bella figura: leggermente corta la prima respinta sul destro di Rapezzi da fuori, splendida la replica sul tocco di Vannucci da tre metri (e decisiva la scivolata di Frilli su Patrignani per sbrogliare il groviglio). Può essere malaticcia e struccata, aver bisogno di riposo: la Cattolica resta comunque quella più carina, capace con un solo sguardo di attizzare fantasie d'ogni genere.
Calciatoripiù : per mezz'ora la Sestese aveva disputato una gara discreta, illuminata dal senso della posizione di
Bottai (clamorosa la traversa) e dai movimenti offensivi di
Vannini e
Ferroni ; nella ripresa il migliore è Rapezzi, quaranta minuti d'intraprendenza a dispetto di un risultato irrecuperabile. Alla lunga aver ragione di questa Cattolica era infatti impossibile: funziona la scelta di far giocare
Gelormini ala sinistra; funziona la solita imperforabile cerniera difensiva formata da
Becagli e
Alfani cui
Acciai a sinistra e soprattutto
Bargellini a destra suggeriscono idee utili per affondare una volta arrestata l'azione avversaria. Il migliore in assoluto non può però che essere colui che contende a Del Zotto il titolo di calciatore più talentuoso dell'intera rosa; segna tre reti, non difficili ma comunque tre: questo round lo vince
Faccendini .
Zambra Calcio-Forcoli Valdera 3-0
RETI: Ghimenti, Sivieri, Ghimenti
ZAMBRA: Becherini, Toti, Silvestri, Taccini, Borsacchi, Dalle Luche, Arcidiacono, Cocucci, Sivieri, Calloni, Guelfi. A disp.: Cocozza, Galli, Ciampi, Ribechini, Virgili, Ghimenti, Pucci, Agostini, Esposito. All.: Federico Lombardi.
FORCOLI VALDERA: Cammilli, Maccianti, Morelli, Zaccheo, Altini, Balatresi, Karaj, Bartoli, Lici, Nannetti, Fogli. A disp.: Perini, Banducci, Farkas, Favarin, Guerrieri, Menichini, Vannini, Kadiqi, Bruci. All.: Leonardo Giuntini.
ARBITRO: Bolognesi di Pontedera
RETI: 72' Sivieri, 86', 92' Ghimenti.
Aveva retto per più di settanta minuti, ma neppure questo è bastato per evitare la dodicesima sconfitta stagionale dopo la quale resta sempre più isolato in fondo alla classifica: ogni settimana che passa si fa sempre più complessa la situazione del Forcoli che al momento non si capisce come possa riuscire a tirarsi fuori di lì. È invece opposta ogni valutazione sullo Zambra che sta bene, allunga a sei il numero di risultati utili consecutivi e si libra a +6 sulla zona salvezza, a tre punti dallo Scandicci e due dalla Floria. Per rompere l'equilibrio gli serve però la ripresa, visto che nel primo tempo si concede il lusso di fallire un calcio di rigore (fallo di Maccianti su Dalle Luche, Cammilli respinge coi piedi il tiro centrale di Calloni) e un'occasione con Silvestri poco incisivo al momento del tiro; il Forcoli replica con la giocata di Lici che si presenta davanti a Becherini ma poi calcia troppo piano per far male. Dopo l'intervallo la pressione dello Zambra aumenta e, messe da parte altre due palle-gol fallite prima da Cocucci e di nuovo da Silvestri, sfocia nel vantaggio poco oltre il 70': l'errore della mediana forcolese che gestisce male l'impostazione sulla propria trequarti avvia la ripartenza dello Zambra, condita dalla spizzata di Esposito per il diagonale vincente di Sivieri. Costretto a rimontare, il Forcoli s'apre e concede agli avversari qualche spazio in più; ne nascono una traversa su un'inzuccata di Galli e tra l'86' e il recupero due angoli identici per esecuzione, esito e protagonisti: segna due volte Ghimenti di testa (prime reti stagionali) su due cross tesissimi di Pucci. Il 3-0 finale simboleggia il diverso stato d'animo delle uniche due pisane nell'élite; e se vuole rimanerci e non lasciare lo Zambra a rappresentare da solo la provincia il Forcoli deve rapidamente darsi una mossa.
Calciatoripiù : entra nella ripresa quando il punteggio deve ancora sbloccarsi e lo fissa sul 3-0 finale: è una domenica radiosa per
Ghimenti che consolida il vantaggio realizzato da
Sivieri (Zambra).
Atletico Lucca-Mazzola Valdarbia 3-2
RETI: Lucchesi G., Di Giulio, Lucchesi G., Turillazzi, Autorete
ATLETICO LUCCA: Losavio, Bossini, Michelotti, Lucchesi, Lipparelli, Dal Porto, Stefani, Figliola, Biagi, Martini, Di Giulio. A disp.: Bellucci, Conti, Faralli, Paolinelli, Stringari, Salotti. All.: Fabio Betti.
MAZZOLA VALDARBIA: Lika, Pes, Palazzesi, Borgheresi, Parricchi, Kokoshi, Pasqui, Iorio, Brocchi, Turillazzi, Milani. A disp.: Pasquinuzzi, Saburri, Bove, Bruni, Cappelli, Livi, Furlani, Monaci, Neri. All.: Vincenzo Di Guida.
ARBITRO: Laci di Empoli.
RETI: 15', 66' Lucchesi, 60' Di Giulio, 72' aut.Michelotti, 84' Turillazzi.
Il colpo di coda che serviva. Quello che può dare la svolta ad una stagione sin qui complicata. L'Atletico Lucca ritrova il successo all'Henderson, dove i ragazzi di Betti superano per 3-2 un Mazzola Valdarbia sempre più in crisi di risultati. Eppure, alla vigilia i timori in casa rossonera erano tanti soprattutto a causa delle numerose defezioni. Betti deve reinventare il reparto arretrato, privo di Popa e Faratro. Nonostante ciò, i padroni di casa partono bene e trovano il vantaggio proprio grazie al gol di un difensore, Lucchesi, che sulla punizione tagliata di Lipparelli anticipa tutti, Lika compreso, per il momentaneo 1-0. Galvanizzati dal gol del vantaggio, i rossoneri continuano ad attaccare a spron battuto e al 20' sfiorano il bis, sempre su calcio piazzato, con Biagi. Seguono altre due occasioni nitide per Dal Porto e lo stesso Biagi, ma in entrambi i casi la mira non è delle migliori. Al 30' altra combinazione in velocità dei rossoneri ma Lipparelli, da posizione leggermente defilata, calcia a lato. Non fa meglio Stefani, che dal vertice destro dell'area cerca il tiro a incrociare mancando però il bersaglio. In un primo tempo di estrema sofferenza, il Mazzola confeziona comunque un'occasione nitida che Parricchi, sugli sviluppi di un calcio piazzato, non riesce a capitalizzare poco prima che l'arbitro mandi le due squadre a prendersi un tè caldo. Nella ripresa l'Atletico Lucca fatica a riprendere inizialmente il ritmo della prima frazione, favorendo il ritorno di un Mazzola decisamente più pimpante rispetto ai primi opachi 45'. Ad inizio secondo tempo, infatti, le occasioni più importanti sono proprio di marca ospite con un tentativo di Brocchi da dentro l'area (reattivo Losavio) e una punizione di Turillazzi che Losavio neutralizza con l'ausilio della traversa. Sulla ribattuta, poi, è fondamentale il salvataggio di Lucchesi. Scampato il pericolo, l'Atletico Lucca ricomincia a guadagnare metri per potere cercare l'allungo decisivo. I rossoneri sembrano trovarlo al 60' con una pregevole azione per vie centrali, conclusa da Di Giulio con un tocco morbido sull'uscita di Lika. Il 2-0 tarpa le ali alla possibile rimonta dei senesi e, dall'altro lato, ridà verve alla manovra lucchese dopo un inizio di secondo tempo complicato. La formazione di Betti, però, è in giornata e ancor di più lo è Lucchesi, che dimostra ancora una volta di avere pochi rivali sulle situazioni da calcio piazzato siglando il 3-0 (e la doppietta personale) con un perentorio colpo di testa. Partita in ghiaccio? Neanche per idea, perché un po' la malasorte e un po' la reazione d'orgoglio del Mazzola regala al pubblico dell'Henderson un finale thriller. Al 72', su un'azione partita dall'esterno, gli ospiti vanno al cross trovando l'involontaria deviazione amica di Michelotti, che nel tentativo di respingere la minaccia colpisce male il pallone spedendolo alle spalle di Losavio. 3-1 e gara riaperta. Il Mazzola a quel punto ci crede e, dopo un paio di potenziali occasioni, accorcia ulteriormente le distanze con la perla di Turillazzi che con un mancino al volo batte Losavio per il 3-2. Nel finale arrembaggio del Mazzola, ma la difesa dell'Atletico Lucca corre soltanto qualche brivido, esultando poi al triplice fischio per una vittoria che mancava da tanto e che può ridare slancio al rossoneri dopo un periodo avaro di soddisfazioni.
Calciatoripiù : Lucchesi (Atletico Lucca) è l'uomo partita per distacco grazie ad una doppietta inedita per un centrale di difesa e ad una prova maiuscola al centro del reparto arretrato, dove spicca anche
Bossini . Menzione per le parate di
Losavio , che in più di un'occasione ha salvato i suoi. Inesauribile Dal Porto, terzino mancino classe 2007 che sulla sinistra ha spinto tantissimo. Ottimo anche l'apporto di
Di Giulio , autore peraltro del momentaneo 2-0. Nel Mazzola ancora una volta si distingue
Turillazzi , il più propositivo in fase avanzata.
Lastrigiana-Scandicci 1-0
RETI: Becagli F.
LASTRIGIANA: Cocchi, Corrado, Casini (Firenzuoli), Bonaiuti, Licciardello (Stefanacci), De Pascalis, F. Becagli, Amasna (B. Becagli), Guizzaro (Guerra), Fontani, Olivieri (Mantovelli). A disp.: Carfora, Finelli, Vignolini, Romani. All.: Davide Guasti.
SCANDICCI: Nati, Francini, Grillo, Pisco, Hognogi, Papi, Giraldi, Giusepponi, Raimondi, Lepri, Berti. A disp.: Lami, Marotta, Pino, Lari, Rossi, Cappelli, Grevi. All.: Fabio Zuccaro.
ARBITRO: Bamba Pouye di Valdarno
RETE: F. Becagli.
Strappa punti contro le squadre più forti della Toscana e ne lascia in abbondanza in campi in cui sulla carta non dovrebbe farsi mettere sotto: è per questo (per questo e probabilmente per l'assenza d'uno stoccatore sottoporta: fare gol è il mestiere più difficile) che al momento lo Scandicci fatica ad andare oltre il quinto posto che gli scende preciso come un abito su misura. Il suo approccio soft ha la peggio contro la prestazione eccellente della Lastrigiana che sente la partita (è un mezzo derby, e l'anno scorso la condannò ai play-out: la rivalità è notevole) e la interpreta nell'unico modo possibile: il pressing asfissiante cui Guasti ha lavorato per tutta la settimana costringe infatti lo Scandicci (quattro le novità rispetto al pari con la Cattolica: dentro Francini, Giusepponi, Lepri e Berti per Lari, Rossi, Lapucci e Cappelli; e Raimondi cambia di nuovo posizione piazzandosi molto vicino alle due punte) a scavalcare sovente il centrocampo. È inevitabile che per la prima mezz'ora le occasioni migliori siano di parte locale: va male sia a De Pascalis che dà troppa ampiezza all'incornata su un corner sia a Fontani cui s'oppone Nati, e sulla respinta Guizzaro si fa anticipare dalla difesa. Lo Scandicci ritrova le giuste distanze tra i reparti nella parte centrale di gara, tra l'ultimo quarto d'ora del primo tempo e il primo della ripresa, ma al discreto volume di gioco non corrispondono adeguate occasioni da rete; e quando il pallone buono schizza in area né Berti né Lepri che hanno mille qualità ma non sono finalizzatori feroci riescono a convertirlo in rete. Guasti però capisce che se non interviene lascia troppo spazio allo Scandicci e rischia di finire in svantaggio: la sua prima mossa è sostituire Casini, autore di un buon primo tempo ma ammonito, con Firenzuoli che nell'infrequente posizione di terzino sinistro contiene gli sprint di Raimondi tentato di decentrarsi; a seguire entrano Stefanacci, Mantovelli (ingresso formidabile), Begonet Becagli e Guerra (fuori Guizzaro subito dopo aver violato l'area avversaria ma aver perso il tempo per la conclusione) che riportano sotto controllo la pressione dello Scandicci. La rete del vantaggio è quasi scritta in cielo: Nati smanaccia ma non allontana il traversone di Corrado, Francesco Becagli arriva a rimorchio e al volo centra il quadratino sotto l'incrocio. Le migliori occasioni per il pari dello Scandicci arrivano su due episodi, un pallone perso scioccamente dalla mediana avversaria (Bonaiuti e De Pascalis rimediano) e soprattutto una punizione invitantissima a tempo scaduto: a Rossi non riesce il bis di sette giorni prima, stavolta nessun calcio da fermo concede l'assoluzione allo Scandicci. La Lastrigiana esce vittoriosa, e ora se guarda la classifica ha una decina di motivi per sorridere.
Calciatoripiù: Bonaiuti e De Pascalis si confermano coppia difensiva di livello elevatissimo; la Lastrigiana si difende con ordine e trova la vittoria grazie alla giocata di Francesco Becagli che suggella una prestazione perfetta con una volée da studi specializzati.
Floria Grassina Belmonte-Capezzano Pianore 0-5
RETI: Casolare, Bartalini, Riad, Riad, Riad
FLORIA: Corante, Conti, Piccini, Martelli, Ronchi, Bernardini, Tellini, Mugnai, Biliotti, Paoletti, Vichi. A disp.: Marcantonini, Rufat, Zefi, Masseti, Li, Frizzi, Meini. All.: Alessandro Sozzi.
CAPEZZANO PIANORE: Gazzoli, Giorgi, Campera, Bartalini, Bertola, Tofanelli, Riad, Battisti, Steffich, Bertuccelli, Mattioli. A disp.: Giannecchini, Lari T., Lari F., Pighini, Rossi, Casolare, Ganovelli, Bacci, Tomei. All.: Marco Maffei.
ARBITRO: Mainò di Arezzo.
RETI: 5', 11', 50' Riad, 54' Bartalini, 78' Casolare.
Trionfo Capezzano al Pazzagli: i versiliesi si impongono per 5-0 in casa della Floria e consolidano il terzo posto. Giornata decisamente storta invece per la Floria, che fin dai primi minuti va in sofferenza sulle giocate degli attaccanti avversari. Pronti via e al 5' gli ospiti si procurano un'interessante punizione dal limite dell'area: Riad disegna una traiettoria perfetta che aggira la barriera e si spegne sotto la traversa per l'immediato 0-1. La domenica dei fiorentini assume contorni ancora più negativi all'11' quando un lancio perfetto di Bertuccelli pesca il solissimo Riad, che dalla corsia destra controlla, salta il diretto avversario e col sinistro pesca il sette. Bellissimo gol e Capezzano già sul 2-0. Dopo una partenza shock, la Floria cerca di reagire affidandosi agli spunti dei propri attaccanti. Al 22' prova a suonare la carica Biliotti, che si inserisce in area e conclude al volo trovando la pronta risposta di Gazzoli. Insistono i padroni di casa, che al 26' si procurano un calcio d'angolo: Mugnai calcia dalla bandierina, Paoletti colpisce di testa ma manda a lato di un soffio. Al 35' lancio perfetto di Paoletti su Biliotti, l'attaccante della Floria controlla e si gira benissimo ma il suo tentativo viene nuovamente bloccato da un attento Gazzoli. Buon momento per i ragazzi di Sozzi, che sembrano aver reagito bene alla falsa partenza: al 40' Conti scende sulla fascia destra, entra in area e conclude cercando il secondo palo; palla fuori di poco. Al 43' prova ad imitarlo Mugnai ma il suo tiro termina alto. L'occasione più clamorosa capita però sui piedi di Biliotti, che al 45' va vicinissimo a dimezzare lo svantaggio con una staffilata da dentro l'area che sbatte in pieno sulla traversa; il pallone torna in campo ma la difesa versiliese libera prima che Paoletti possa tentare il tap-in. Il buon finale di primo tempo dei padroni di casa sembra preannunciare una ripresa aperta a qualsiasi scenario. Il problema è che il Capezzano quando si propone in avanti non si ferma. Su tutti Riad, che al 50' inaugura il secondo tempo con il terzo sigillo personale che stronca sul nascere le velleità di rimonta della Floria. A quel punto la partita volge decisamente in favore dei versiliesi, che approfittano degli spazi concessi da una Floria che, generosamente, si butta in avanti alla ricerca dell'episodio per riaprire la gara. Episodio che non arriva e, anzi, al 54' Bartalini trova il gol del 4-0 al termine di una splendida azione corale. La reazione della Floria è affidata a Martelli che al 62' ci prova con una conclusione neutralizzata senza patemi da Gazzoli. Poco dopo il Capezzano sfiora la cinquina con Bertola che da ottima posizione spedisce alto. Dall'altra parte, Gazzoli continua ad essere un muro invalicabile, opponendosi anche al tentativo ravvicinato di Conti quando siamo giunti al 72'. Poco dopo, il Capezzano mette la ciliegina su una gara perfetta trovando il gol del 5-0 col neoentrato Casolare, che al 78' si incunea in area e con una conclusione angolata trafigge Corante. L'ultimo sussulto della partita è affidato a Conti, che a 3' dalla fine ha la palla per il gol della bandiera ma calcia alto trovando l'ennesima conferma di una giornata negativa. Decisamente opposto invece il morale del Capezzano, che torna in Versilia con un risultato prestigioso in casa di una delle squadre che finora avevano fatto meglio e con la consapevolezza di meritare l'attuale posizione di classifica.
Calciatoripiù :
Martelli ,
Mugnai e
Conti per la Floria. Nel Capezzano
Riad fa il fenomeno con una tripletta da urlo, ma si distinguono anche
Bartalini e
Steffich .
Maliseti Seano-Arezzo 2-3
AREZZO: Bollella, Innocentini (80' Vivoli), Menchetti, Montanari, Nacchia, Castaldo, Celli, Benettini (60' Verdini), Bracciali, Musotti (80' Carta), Ferretti (60' Lazzeri). A disp.: Strangis, . All.: Nerozzi Marco
RETI: Verzicco, Mencarelli, Bracciali, Montanari, Bracciali
MALISETI SEANO: Todaro, Bartolozzi, Lombardi, Piombanti, Taglioli, Donnini, Verzicco, Ciaschi, Mencarelli, Palumbo, Simoni. A disp.: Lazzeri, Bardazzi, Guaspari, Gelli, Bozzoni. All.: Marco Nerozzi.
AREZZO: Bollella, Innocentini, Menchetti, Montanari, Nacchia, Castaldo, Celli, Benettini, Bracciali, Musotti, Ferretti. A disp.: Strangis, Vivoli, Verdini, Carta, Lazzeri, Sonnati. All.: Alessandro Violetti.
ARBITRO: Gioia di Valdarno
RETI: 12', 78' Bracciali, 23' Montanari, 60' Verzicco, 86' Mencarelli.
Era evidente che laggiù in fondo non c'incastrava niente: l'Arezzo ha ritrovato sé stesso e vincendo 2-3 ottiene la seconda vittoria consecutiva grazie alla quale s'allontana un altro po' da una zona orribile; resta invece complessa la situazione del Maliseti che cade in casa (seconda sconfitta interna consecutiva dopo quella col Mazzola) e non riesce a dar continuità al successo contro il Forcoli. All'Arezzo sono sufficienti dodici minuti per portarsi avanti: Benettini recupera il pallone a Donnini messo in difficoltà dal corto rinvio di Todaro e verticalizza rapidamente per Bracciali che in diagonale segna lo 0-1. La reazione del Maliseti è ottima ma non produce frutti: ottimo Bollella su Mencarelli, di poco a lato il tiro di Donnini. E così a un quarto di gara l'Arezzo raddoppia: Donnini e Ciaschi s'ostacolano a vicenda sulla trequarti difensiva e favoriscono l'inserimento di Montanari che recupera il pallone e da venticinque metri lo spedisce all'angolo. Sempre attaccato alla partita nonostante il doppio svantaggio, il Maliseti riesce a rifarsi sotto nella prima metà della ripresa quando Verzicco approfitta di un'incomprensione tra Bollella e la linea difensiva e da dieci passi tocca il pallone nella porta incustodita per il primo centro stagionale. Sull'1-2 il Maliseti attacca alla ricerca del pari senza però costruire vere occasioni da rete e scoprendosi concede spazi all'Arezzo che al 78' si riporta a più due: Lazzeri innesca a destra Celli il cui traversone Bracciali, in posizione sospetta (ma la difesa sbaglia tutto quello che si può sbagliare), devia in rete. La gara però non è finita, il Maliseti la riapre con la verticalizzazione di Taglioli sulla quale Mencarelli anticipa Bollella in uscita per il 2-3. I quattro minuti finali e l'abbondante recupero si connotano per la pressione crescente del Maliseti che costruisce ben due opportunità per il pari, ma né Mencarelli né Guaspari riescono a rendersi incisivi. L'Arezzo respira e porta via da Prato tre punti pesanti: non è ancora tempo di sorridere, ma mezzo angolo del labbro superiore sembra cominciare a incurvarsi.
Calciatoripiù: Bartolozzi esce alla pari dallo scontro con Celli, insieme allo scandiccese Raimondi una delle ali destre più forti del campionato. Se avesse trovato la porta nel finale
Mencarelli (Maliseti Seano) avrebbe suggellato con una doppietta pesante una partita che lo vede costantemente al centro della manovra; è la sorte di
Bracciali (Arezzo), attivo ogni volta che il pallone transita nella metà campo avversaria e decisivo sottoporta.
Monteriggioni-Tau Calcio 1-2
RETI: Guarino, Masini, Tommasi
MONTERIGGIONI: Minucci, Bacciottini, Pacciani, Sabatino, Bari, Guarino, Ljevica, Martinez, Seroni, Cirillo, Gangi. A disp.: Piliu, Scagnetti, Manenti, Zizzo, Tognazzi. All.: Federico Martini.
TAU ALTOPASCIO: Taiti, Capocchi, Notarelli, Ferretti, Mazzi, Carlucci, Nistri, F. Bellandi, Masini, Vannuzzi, Vuturo. A disp.: Meini, Lensi, Bigazzi, Wolf, Marrano, Tommasi, G. Bellandi, Matteoni, Morandini. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Rontani di Firenze
RETI: 17' Masini, 80' Guarino, 83' Tommasi.
NOTE: espulso Ferretti (78').
Tra l'inferiorità numerica, il pari beccato a dieci minuti dalla fine e l'approccio del Monteriggioni che sa che se vuole salvarsi deve provare a far punti contro chiunque la trasferta di Uopini è stata meno agevole del previsto; ma la verità è che appena ha avuto bisogno di segnare il Tau non ha dovuto far altro che alzare i ritmi per arrivare a dama: troppo evidente il divario tra chi ancora annaspa in zona retrocessione e chi domina la classifica, con tre punti di vantaggio sulla Cattolica Virtus e quattro sul Capezzano destinati a incrociarsi domenica prossima. Una delle due sicuramente si fermerà: il Tau lo sa e arriva nel modo migliore all'appuntamento che la vede spettatrice interessatissima, la testa e i piedi ad Altopascio per sfidare la Pro Livorno nell'ultima gara interna del 2022 ma le antenne orientate cinquanta chilometri più a occidente. Per vivere un'altra settimana di serenità assoluta (a cavallo di Natale la pendenza del calendario aumenta: Floria a Firenze, soprattutto Cattolica in casa) la capolista aveva però bisogno di superare indenne il Monteriggioni alla ricerca di punti pesanti in zona salvezza; per rompere l'equilibrio le è sufficiente un quarto d'ora di studio culminato nel gran filtrante di Vuturo che premia il taglio di Masini (troppo bassa la difesa locale) letale nella conclusione a rete. È l'azione su cui si risolve il primo tempo: il Tau continua a dominare l'intero terreno di gioco, ma fatica a trovare spazi tra la mediana e la difesa avversaria che si difende compatta e poi prova a imbastire qualche (sterile) ripartenza affidata agli scatti del solito Ljevica; inevitabile che si guadagnino gli spogliatoi senza occasioni ulteriori, con il Tau avanti di misura. Il canovaccio resta immutato e, salvo una palla-gol per Vuturo che calcia a lato da posizione eccellente, il taccuino immacolato per quasi mezz'ora della ripresa; poi l'incontro s'accende e confeziona i tre episodi che fanno cambiare due volte il punteggio fino all'1-2 finale. Il primo va in scena qualche secondo prima dell'80' quando Ferretti, già ammonito, ferma irregolarmente il contropiede di Cirillo e lascia i suoi in inferiorità numerica; il secondo sulla successiva punizione che Guarino calcia verso l'area trovando una traiettoria insidiosissima e letale per Taiti, superato sotto il secondo incrocio. Vane le proteste, Rontani convalida. Raggiunta a dieci minuti dalla fine e in inferiorità numerica una squadra normale perderebbe la lucidità, o forse s'accontenterebbe del pareggio, o forse tutt'e due; ma considerare il Tau campione in carica una squadra normale è una bestemmia. E infatti gli sono sufficienti tre minuti appena per riportarsi in vantaggio, stavolta per restarci: l'azione nasce da un giro palla superficiale del Monteriggioni che sulla propria trequarti non s'accorge che sulla linea di passaggio sta arrivando Marrano; il suo break si completa con il filtrante per Tommasi che da posizione defilata riesce a incrociare in rete il diagonale nonostante il tocco di Minucci. Ottenuto a fatica, il pari svanisce subito: il nuovo svantaggio spezza il morale del Monteriggioni che nella decina di minuti restanti rimane ben lontano dall'area avversaria; il Tau vince dunque l'undicesima partita su tredici, il titolo d'inverno si fa altri tre passi più vicino.
Calciatoripiù : la prestazione di
Nistri in mediana manda costantemente il Monteriggioni in inferiorità numerica, merito anche delle sovrapposizioni di
Capocchi che a destra contrasta, si sgancia e riparte; la vittoria arriva sulla giocata di
Tommasi (Tau Altopascio) che, entrato nella ripresa, si cala subito nello spirito del match e lascia il proprio timbro su un successo non scontato.
Prolivorno Sorgenti-Sporting Cecina 0-0
PRO LIVORNO SORGENTI: Calloni, Chicca, Lupi, Difonzo, Grechi, Orsini, Mancino, Arigoni, Fermi, Botta, Quaglia. A disp.: Molinari, Avola, Sovran, Ciurli, Attanasio, Fabbri, Borgi, El Kniri. All.: Andrea Domenici.
SPORTING CECINA: Sozzi, Massei, Agostini, Fabbris, Maccari, Cionini, Dakaj, Moroni, Piazza, Verucci, Pozzobon. A disp.: Lemmi, Cozzatelli, Desideri, Carbone, Geri, Lischi, Hasibra. All.: David Tarquini.
ARBITRO: Boye di Piombino.
Dopo la bella vittoria sul campo del Capezzano, la Pro Livorno Sorgenti va a caccia della seconda vittoria consecutiva ospitando tra le mura amiche lo Sporting Cecina. Ne esce uno 0-0 specchio di una gara combattuta e giocata con la giusta intensità da parte di entrambe le squadre. Nel primo tempo parte subito forte la formazione di Domenici. Al 9' Arigoni tenta la soluzione diretta su punizione ma la palla sorvola la traversa. Intorno al quarto d'ora altra chance per i padroni di casa, stavolta con Fermi che da dentro l'area impegna il reattivo Sozzi. La Pro Livoro continua ad attaccare ma il Cecina riesce ad annullare le offensive della squadra di casa senza correre grossi rischi. Alla mezzora, poi, gli ospiti confezionano anche la prima palla gol della loro partita con una conclusione di Dakaj, che da fuori area mette i brividi a Calloni. Lo Sporting Cecina prende coraggio e al 40' si affaccia nuovamente dalle parti di Calloni: Moroni si libera molto bene in area e calcia da ottima posizione ma anche in questo caso la palla sfila a lato. Ancora ospiti in avanti in chiusura di primo tempo e pericolosissimi con una clamorosa palla gol sventata da Lupi con un salvataggio provvidenziale sulla linea. Scampato il pericolo, i labronici non corrono altri rischi e il primo tempo va in archivio sul parziale di 0-0. Nel secondo tempo le due squadre si presentano in campo con gli stessi effettivi, riprendendo le operazioni su ritmi decisamente elevati. Il primo tentativo, esattamente come successo ad inizio partita, è di Arigoni che tenta la conclusione da fuori senza però inquadrare lo specchio della porta. Al 52' Fermi sfiora il vantaggio: con un movimento da attaccante di razza, il 9 della Pro Livorno si libera del diretto avversario ma calcia addosso a Sozzi. Tra le fila locali fa il suo ingresso in campo Ciurli, che tra il 63' e il 70' confeziona una doppia occasione senza però riuscire ad andare a segno. Lo Sporting Cecina però non molla e al 72' torna a farsi minacciosa con Verucci, il più positivo dei suoi, che semina il panico nell'area livornese ma al momento di calciare trova sulla sua strada un ottimo Chicca che sventa la minaccia. La partita cala di intensità, regalando soltanto altre due occasioni prima del triplice fischio. Al 75' si rinnova il duello tra Verucci e Chicca con il difensore labronico che ha nuovamente la meglio riuscendo a murare il tiro del 10 del Cecina. Infine al 78', Attanasio pesca in area Fermi che da posizione favorevole non riesce ad agganciare il pallone, mancando l'ultima occasione di una partita equilibrata come certifica lo 0-0 conclusivo.
Calciatoripiù : nella Pro Livorno
Chicca si distingue al centro della difesa con chiusure puntuali sugli attaccanti avversari. Nello Sporting Cecina
Verucci si propone spesso come il faro della manovra offensiva.