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Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 12

Cattolica Virtus-Arezzo 3-1

AREZZO: Bollella, Innocentini (60' Vivoli), Menchetti (85' Nacchia), Benettini (75' Montanari), Aiello, Castaldo, Celli (75' Lazzeri), Musotti (65' Emanuele), Gulisano, Verdini, Ferretti. A disp.: Strangis, Carta, Bracciali . All.: Vallini Francesco
RETI: Legnante, Pazzagli, Del Zotto, Ferretti
CATTOLICA VIRTUS: Ciappelli, Bargellini, Gelormini (49' Acciai), Giudice (67' Bottino), Becagli, Alfani, Braconi (79' Cagnina), Tempestini (54' Pazzagli), Legnante (64' Manuali), Del Zotto (86' Frilli), Faccendini. A disp.: Castellani, Orselli, Sarno. All.: Francesco Vallini (squalificato).
AREZZO: Bollella, Innocentini (56' Vivoli), Menchetti (85' Nacchia), Benettini (74' Montanari), Aiello, Castaldo, Celli (74' Lazzeri), Musotti (63' Emanuele), Gulisano, Verdini, Ferretti. A disp.: Strangis, Carta, Bracciali. All.: Alessandro Violetti.
ARBITRO: Artini di Firenze
RETI: 1' Legnante, 24' Ferretti, 56' Pazzagli, 65' Del Zotto.
NOTE: ammoniti Castaldo, Ferretti, Del Zotto e Bargellini. Angoli: 5-7. Recupero: 0'+6'.



C'è da sperare che tutto l'apparato Fia fosse ad Abu Dhabi, che non si lasci accalappiare dall'ennesima idea sghimbescia: perché, avanti alla prima e avanti all'ultima curva, per la Cattolica la sfida all'Arezzo (3-1 il finale) è stata una sorta di giro di ricognizione con i punti in allegato. Molto infatti passerà da quattro delle prossime cinque gare che mancano alla fine del girone: solo la sfida interna al Cecina è teoricamente uno scalino meno alto del resto che propone un calendario feroce, tra il derby con lo Scandicci e lo scontro diretto d'Altopascio passando per Sestese in casa e Capezzano fuori; e dunque c'era bisogno sia di provare le migliori soluzioni disponibili in vista d'un mese che si promette infernale ed entusiasmante sia di far punti per restare agganciata alla locomotiva che non ha intenzione di rallentare ma che la prossima settimana sarà costretta a guardare le altre, il turno di riposo incombe. Il primo frammento della gara sembra suggerire che sarà sufficiente controllare la temperatura delle gomme e ripassare l'andamento del tracciato: sono trascorsi appena venticinque secondi quando Legnante, schierato davanti insieme a Faccendini per mascherare l'assenza di Parenti, rientra sul destro scartando Castaldo al limite; appena ventinove quando la traiettoria si chiude accanto al primo palo. Alla prima azione dunque la Cattolica si ritrova in vantaggio e sulla carta ha davanti a sé una gara in cui sfruttare le proprie doti di palleggio per far male all'Arezzo; ma dietro e soprattutto sulle fasce (in difficoltà Bargellini sulle sovrapposizioni di Menchetti; in estrema difficoltà Gelormini sulle accelerazioni di Celli, e domenica da quella parte graviterà Raimondi: auguri) comincia a ballare. Perché con Braconi mezzo destro e Tempestini mezzo sinistro a proteggere Giudice la mediana è ben strutturata, e il rientro di capitan Alfani dopo le tre giornate di squalifica sigilla la difesa; ma è sulle corsie laterali che l'Arezzo passa e la Cattolica soffre. Già al 3' Celli, ala destra nel 4-3-3 con cui Violetti battezza il ritorno in amaranto, scappa a Gelormini e costringe Becagli a una diagonale complicata e a una scivolata decisa; ne segue il primo angolo della gara calciato da Ferretti nella zona di Gulisano il cui destro sottomisura chiama Ciappelli alla parata d'istinto. L'Arezzo ci riprova al 12' con una progressione centrale di Musotti che cerca la porta da una ventina di metri: lento ma angolatissimo, solo all'ultimo il suo tiro viene toccato in angolo da Ciappelli stavolta partito in ritardo. Ma la Cattolica è in sofferenza e a metà circuito si vede affiancata: Gulisano intercetta un giro palla della mediana avversaria e verticalizza per Celli il cui controllo orientato gli consente di lasciarsi alle spalle Gelormini, sorpreso fuori posizione, e di violare l'area in posizione defilata; Ciappelli sporca senza però spinger via il suo traversone rasoterra che, non raccolto da Gulisano, schizza al limite proprio sul destro di Ferretti: da lì all'incrocio passa meno di un secondo. E alla mezz'ora la Cattolica vede la sagoma dell'Arezzo sempre più spaventosa nello specchietto: le va bene che Artini (direzione colma di sbavature, ma stavolta il fischio è giusto) lasci orfana la rovesciata di Celli che, in posizione irregolare di mezzo metro massimo, aveva di nuovo tratto Gelormini fuori posizione e aveva deviato in porta la scucchiaiata di Gulisano; corretto annullare la rete del possibile sorpasso ospite, nella retina resta impresso un gesto tecnico non comune. Aver rischiato lo svantaggio scuote la Cattolica che tre minuti più tardi prova a rimettere il muso davanti: Legnante, che gioca sostanzialmente centravanti ma cui restano affidati tutti i calci da fermo perché troppo prezioso è il suo destro per confinarlo all'area, calcia in mezzo una punizione dalla trequarti; la spizzata di Alfani, monumentale ogni volta che stacca da terra, libera Faccendini che rientra sul destro e cerca il primo palo ma sbatte su Bollella. Quando però l'Arezzo allarga la manovra la Cattolica continua ad andare in difficoltà: Verdini imbuca per Ferretti che scatta dietro la difesa in posizione defilata e col destro calcia sul primo palo trovando l'opposizione di Ciappelli (38'). A qualche metro dal pit-stop di metà gara la Cattolica rischia di nuovo di finire sotto: le va bene che Artini (direzione colma di sbavature, fischio sbagliato) consideri irregolare la posizione di Gulisano sul filtrante di Benettini e che Ciappelli sfoderi un altro grande intervento (non rilevato, era angolo) sul destro di Innocentini diretto sul secondo palo. Anche in avvio di ripresa la Cattolica fatica a tamponare le iniziative intraprese dall'Arezzo sulle fasce: si comincia subito col tocco di Celli a liberare Ferretti che salta Braconi e calcia sul secondo palo trovando Ciappelli a negargli la doppietta (48'). Ancora squalificato e costretto a dirigere la squadra da quella che quando c'era don Gabbricci chiamavano la gabbia del prete, Vallini capisce che è il momento d'intervenire se non vuole che il giro di ricognizione si trasformi nella terza occasione perduta sotto la statua di san Michele: ecco dunque che chiama fuori Gelormini e Tempestini per inserire Acciai e Pazzagli e ripensare la corsia sinistra. Sembra quasi un incantesimo, mossa giuste più parole giuste uguale esito desiderato: è proprio a sinistra che sfonda Del Zotto che, abbastanza in ombra fino ad allora, strappa dalla trequarti fino all'area di porta facendosi rimbalzare addosso due avversari; e, dopo la prima parata di Bollella e il doppio salvataggio di Menchetti e Castaldo su Faccendini e Legnante che avevano cercato di scaricare il pallone nella porta incustodita, è proprio Pazzagli a risolvere la contesa con un destro di prima al secondo incrocio (56'). Improvvisamente l'Arezzo si trova di nuovo a guardare la targa dei rivali; ora dunque intervenire tocca a Violetti che chiama fuori Musotti e Innocentini per Emanuele e Vivoli. E sono proprio loro due a confezionare l'occasione del possibile pareggio: il velo del primo sulla punizione del secondo libera a centro area Gulisano che si gira in palleggio e scarica il destro verso la porta perdendo però di nuovo il duello con Ciappelli. Vallini chiama un altro cambio, altro tocco fatato: Manuali rileva Legnante (partita formidabile in un ruolo inedito) e al primo pallone rischia di conquistarsi un rigore sull'intervento di Aiello decisamente fuori tempo; sorpreso dalla rapidità dell'azione, Artini non fischia: lo salva Del Zotto che, raccolto il pallone, scarta Bollella e da posizione defilata trova i pali con un destro rasoterra (65'). Anche sul doppio svantaggio però l'Arezzo non s'arrende: Bargellini perde un pallone sciagurato sulla pressione di Emanuele, Verdini apre immediatamente il compasso per lo scatto di Ferretti; sul suo destro quasi dal fondo c'è però di nuovo Ciappelli a vistare il successo della Cattolica (81'). E quando anche lui è superato, come sul tiro di Gulisano a colpo sicuro sul corner successivo, ci pensa Alfani (partita monumentale) a rinviare il pallone diretto in porta e con lui ogni possibile tremore. Nei 10' finali, recupero compreso, c'è comunque ancora tempo per due occasioni per parte: di una spanna a lato il destro di Lazzeri (fermo stavolta Ciappelli) innescato dal dialogo tra Ferretti ed Emanuele (87'); anticipato da Alfani, monumentale ogni volta che stacca da terra, il tentativo aereo di Gulisano sul traversone di Ferretti (90'); sulla traversa il pallonetto di Faccendini (92'), il cui mancino a girare allo scadere Bollella alza sopra la traversa (95'). Per la fatica che le è costato arrivarci, dietro l'ultima curva la Cattolica pensa dunque che l'attenda la bandiera scaccata; ma è bene che si prepari al semaforo rosso e a una nuova griglia, la serie di chicane Scandicci-Sestese-Capezzano-Cecina-Tau è lì che l'aspetta.
Calciatoripiù
: quando si ha nello zaino un talento potenzialmente infinito è facile far dimenticare un primo tempo faticoso con due giocate decisive: Del Zotto inventa il 2-1, segna il 3-1 e trascina la Cattolica via da una palude in cui rischiava di restare incollata; condivide i meriti con Pazzagli che impiega due minuti scarsi per apporre un frego indelebile sulla partita. Ma la Cattolica non sarebbe arrivata lì se non fosse stata protetta da Alfani (quanto s'è sentita la sua assenza) e da Ciappelli che riscatta la mezza incertezza sulla rete ospite con una serie prolungata d'interventi notevoli. Contro un altro portiere difficilmente l'Arezzo avrebbe perso: se davanti si può contare su Celli, Ferretti e Gulisano tirarsi via dal bordo del vulcano non dovrebbe essere complicato. Funziona discretamente anche la mediana, decisamente meno la retroguardia: è innanzitutto qui che Violetti deve intervenire.
Zambra Calcio-Forte Dei Marmi 2015 2-2

RETI: Cocucci, Pucci, Pinna, Carli
ZAMBRA: Galloppo, Galli, Silvestri, Ciampi, Cocucci, Calloni, Virgili, Ghimenti, Rizzo, Sivieri, Guelfi. A disp.: Becherini, Ribechini, Toti, Ulivi, Arcidiacono, Dalle Luche, Riccardi, Borsacchi, Pucci. All.: Federico Lombardi.
FORTE DEI MARMI: Agolli, Lazzeroni, Simonini, Iacomini, Botrugno, Zappelli, Luchini, Carli, Rosaia, Pinna, Torcigliani. A disp.: Arrighi, Borghini, Calcinari, Deda, Dell'Amico, Federigi, Galletti, Galli, Sommovigo. All.: Luca Mosti.
ARBITRO: La Macchia di Pontedera
RETI: Carli, Pinna, Cocucci, Pucci.



Rischia d'essere un discreto ridimensionamento: diventano otto i punti dal Tau capolista a parità di gare giocate. I rimpianti aumentano se manda in riproduzione il film del primo tempo: per metà gara infatti il Forte dei Marmi ha dominato, ha segnato due reti fallendone perlomeno altrettante e ha rischiato di chiudere la partita già alla mezz'ora. Davanti però aveva una squadra che è nota per due caratteristiche: non molla mai, come il proprio tecnico; e poi ha un discreto bisogno di punti per allontanarsi da una zona intorno alla quale sa che potrà ballare fino a fine stagione. Così nella ripresa lo Zambra rimonta il doppio svantaggio fino al 2-2 finale utile per allungare su tutte e sei le squadre che gli stanno dietro, tutte sconfitte tranne l'Atletico Lucca che riposava. Ma per arrivarci è stato necessario imbastire una rimonta feroce dopo un primo tempo orribile, segnato dal predominio del Forte dei Marmi che cerca costantemente Rosaia e Pinna in profondità e già al 5' passa avanti: Carli calamita la punizione di Iacomini crossata a centro area e con l'esterno al volo supera Galloppo. Lo Zambra non reagisce e il Forte dei Marmi continua ad attaccare: va male a Rosaia che colpisce un palo su punizione e scheggia la traversa con un diagonale teso, bene invece a Pinna che devia in porta (nona rete stagionale, terza partita consecutive a segno) il traversone rasoterra di Luchini. Alla mezz'ora lo stesso Luchini si trova sulla testa il pallone del tris: conclusione alta; stranamente non punge neppure Pinna che sbatte su Galloppo dopo averne intercettato il rinvio sbagliato. La gara gira sull'episodio che bagna l'avvio della ripresa: per La Macchia dopo aver colpito la traversa sul colpo di testa di Pinna il pallone non ha oltrepassato del tutto la linea di porta. Trattenuto per il cappuccio a mezzo passo dal baratro, lo Zambra s'accende e da qui in poi rivoluziona l'andamento dell'incontro: Dalle Luche (diagonale a colpo sicuro respinto dalla difesa) e Sivieri (colpo di testa fuori di poco su calcio d'angolo) annunciano l'1-2, trovato da Cocucci la cui punizione laterale si deposita sul secondo palo grazie al movimento di Silvestri e Sivieri che non toccando ingannano Agolli. Ora lo Zambra attacca, Rizzo reclama un rigore e al 70' lo ottiene per un fallo di Lazzeroni: Agolli respinge l'esecuzione di Calloni ma s'arrende alla ribattuta di Pucci che fa 2-2. La gara s'infiamma, Pucci sfiora immediatamente la doppietta con un diagonale favorito da un sombrero sul proprio marcatore ma poi torna fuori il Forte dei Marmi che per un quarto d'ora stringe lo Zambra all'interno dell'area di rigore; Galloppo però salva sia su Botrugno sia su Rosaia, La Macchia non considera falloso un tocco sospetto su un tiro di Pinna dal limite. L'assedio finale resta infruttuoso: il Forte dei Marmi viene via da Zambra con un punto soltanto.
Calciatoripiù: Cocucci, Guelfi
(Zambra), Carli (Forte dei Marmi).
Prolivorno Sorgenti-Sestese 2-3

RETI: Ciurli, Chicca, Gori, Ferroni, Vannini
PRO LIVORNO SORGENTI: Calloni, Chicca, Grechi, Arigoni, Marchini, Difonzo, Mancino, Sovran, Fermi, Ciurli, Quaglia. A disp.: Molinari, Lupi, Orsini, Avola, Borgi, Fabbri, Attanasio, El Kniri, Botta. All.: Andrea Domenici.
SESTESE: Fantini, Nuti, Gori, Bottai, Papini, Papucci, Macchinelli, Rapezzi, Vannini, Bravi, Ferroni. A disp.: Tognoni, Corigliano, Garzi, Gocaj, Chelli, Patrignani, Danesi. All.: Andrea Bellini.
ARBITRO: Fatticcioni di Carrara.
RETI: 5' Chicca, 8' Vannini, 20' Ciurli, 26' Ferroni, 40' Gori.



La trappola era dietro l'angolo ma alla fine, con qualche brivido, la Sestese è riuscita ad evitarla. Al ‘Magnozzi' di Livorno i rossoblù superano per 3-2 un'ottima Pro Livorno che, pur rimediando il nono k.o stagionale, ha tutti i motivi per sorridere dopo una prestazione decisamente positiva. Parte bene la compagine labronica che dopo appena 5' si porta in vantaggio con Chicca che da fuori area dopo uno scambio con Mancino mette alle spalle di Fantini per l'immediato 1-0. Passano poco più di due minuti e la Sestese pareggia con Vannini, bravo ad incunearsi in area e a battere Calloni con una conclusione imparabile. Il botta e risposta fra le due squadre prosegue. La Pro Livorno prova a reagire con effetto immediato al pareggio sestese, andando al tiro con Arigoni che sfiora il palo. I padroni di casa insistono e al 20' si riportano in vantaggio con Ciurli, lesto a concretizzare un traversone di Chicca e ad indirizzare il pallone in rete con una mezza rovesciata da cineteca. La Sestese non si disunisce e, come in occasione del primo vantaggio livornese, risponde immediatamente: sul traversone di Gori il più lesto è Ferroni che batte Calloni per il 2 a 2 quando siamo giunti al 26'. Raggiunto il pareggio la squadra di Sesto Fiorentino insiste e al 40' effettua il controsorpasso grazie alla splendida giocata del numero 3 Gori che fa tutta la fascia sinistra e, appena fuori area, lascia partire un tiro non proprio irresistibile che batte Calloni per il 2-3. Al 43' Difonzo si libera e calcia ma Fantini compie un miracolo andando a togliere la palla dall'incrocio poco prima che l'arbitro decreti la fine di un primo tempo a dir poco pirotecnico. Al rientro dagli spogliatoi subito scintille: la Sestese va vicina al quarto gol con Ferroni, mentre al 51' Fantini salva gli ospiti compiendo un autentico miracolo sul tiro a botta sicura di Orsini. La partita scorre via con le due compagini che si affrontano a viso aperto e con continui capovolgimenti di fronte. La girandola di occasioni parte al 65' con una gran botta di Vannini che coglie il palo a Calloni battuto. Al 71' colossale palla gol di Gocaj, che solo davanti a Calloni calcia incredibilmente fuori fallendo il match point. Ancora Sestese che va vicina al gol all'80' quando Gori sfiora la doppietta con una conclusione che termina di pochissimo a lato. La partita scivola via verso la fine con la Sestese che controlla le ultime sfuriate dei locali e dopo ben 5' recupero l'arbitro decreta la fine della partita. Nonostante la sconfitta, la Pro Livorno può essere soddisfatta di aver tenuto testa e giocato alla pari contro una squadra attrezzata come la Sestese, che con questo successo - il quinto in stagione, riprende a marciare verso i piani alti della classifica.
Calciatoripiù
: nella Pro Livorno spiccano Chicca , Calloni e Difonzo , mentre nella Sestese Gori è in giornata di grazia, ma non sono da meno Fantini e Vannini .
Lastrigiana-Forcoli Valdera 3-2

RETI: Guerra, Bonaiuti, Fontani, Lici, El Ouardi
LASTRIGIANA: Carfora, Corrado (60' Firenzuoli), Casini, Bonaiuti, Stefanacci, De Pascalis, F. Becagli (73' Amasna), Vignolini (60' B. Becagli), Guerra, Olivieri (60' Guizzaro), Mantovelli (55' Fontani). A disp.: Biagioni, Finelli. All.: Davide Guasti.
FORCOLI VALDERA: Perini, Vannini, Morelli, Zaccheo, Altini, El Ouardi, Kadiqi, Bartoli, Lici, Manetti, Fogli. A disp.: Banducci, Guerrieri, Nannetti, Balatresi, Maccianti, Karaj, Farkas, Favarin, Menichini. All.: Leonardo Giuntini.
ARBITRO: Lorenzi di Pistoia
RETI: 29' Guerra, 58' Lici, 68' Fontani, 76' Bonaiuti, 87' El Ouardi.



Chi l'ha detto che il diciassette porta male? La Lastrigiana non è d'accordo, a tanto ammontano i punti totalizzati dopo la vittoria per 3-2 sul Forcoli; ed è una vittoria pesante, visto che vale l'aggancio allo Sporting Cecina sconfitto ad Altopascio. Per sbloccare la gara però c'è voluto un po', perché la poca confidenza con le dimensioni del terreno di Cerbaia rende difficile capire quando giocare a uno o due tocchi e quando attaccare lo spazio; si aggiunga che il Forcoli bene si chiude e bene riparte e si capisce come mai per mezz'ora non s'annotino occasioni da rete. Poi la Lastrigiana s'accende e passa in vantaggio: Vignolini riceve da Olivieri e manda sul fondo Casini che crossa sul primo palo; Guerra sa in anticipo dove cadrà il pallone e dopo lo stop spalle alla porta insacca con una girata potente. L'1-0 regge fino all'intervallo nel quale Guasti non interviene sulla formazione titolare; dopo una decina di minuti della ripresa chiama però fuori Mantovelli inserendo Fontani che impiega qualche minuto per completare il rodaggio. E l'attesa gli è fatale: l'errore banale in condivisione con Corrado libera sulla trequarti Lici il cui tiro non fortissimo rimbalza davanti a Carfora e finisce in porta. Consapevole che o il 2-1 arriva rapido o il pari rischia di restare intatto fino alla fine, Guasti interviene di nuovo sostituendo Corrado, Vignolini e Olivieri con Firenzuoli, Begonet Becagli e Guizzaro; e la Lastrigiana comincia finalmente a viaggiare palla a terra. S'accende anche Fontani che smista due-tre palloni interessanti e poi si fa perdonare l'errore sull'1-1 con la rete che riporta avanti la Lastrigiana: lo manda in porta la verticalizzazione di Guerra che spezza il tentativo d'impostazione ospite e oltre che tra i centravanti si candida a un premio da protagonista anche tra i rifinitori. Ora sa che una sola rete di vantaggio è troppo rischiosa; a differenza che dopo l'1-0 la Lastrigiana continua ad attaccare, sfiora la rete con Francesco Becagli (esterno della rete dopo un'azione personale) e la trova su calcio d'angolo: lo conquista e lo batte Amasna appena entrato, di testa Bonaiuti lo trasforma nel 3-1. Il Forcoli si sbilancia nel tentativo di riaprire la partita e in contropiede Guerra si costruisce due occasioni gigantesche per la doppietta: non va a buon fine nessuna delle due, a lato la prima nella quale avrebbe anche potuto optare per il servizio a centro area e sulla traversa la seconda da posizione defilata. Così a tre minuti dalla fine il Forcoli dimezza lo svantaggio: El Ouardi tocca l'angolo di Zaccheo quanto basta per tagliare fuori Carfora. Ma oltre che una bella dose di sudore sulla schiena della Lastrigiana il 3-2 non aggiunge niente alla partita: il Forcoli esce sconfitto per la decima volta in stagione.
Calciatoripiù
: anche se Altini (Forcoli) fa di tutto per contenerlo, dopo qualche settimana necessaria a prendere confidenza con un campionato così complesso Guerra si conferma centravanti implacabile: dopo aver segnato nel primo tempo, nella ripresa manda in porta Fontani (Lastrigiana) che si mette alle spalle l'errore in occasione dell'1-1 e con personalità riporta avanti i suoi.
Floria Grassina Belmonte-Scandicci 1-2

RETI: Rufat, Rossi, Cappelli
FLORIA: Marcantonini, Conti, Frizzi, Gori, Ronchi, Albani, Tellini, Mugnai, Biliotti, Rufat, Martelli. A disp.: Corante, Piccini, Zefi, Bernardini, Paoletti, Aimonetti, Coviello. All.: Alessandro Sozzi.
SCANDICCI: Lami, Lari, Grillo, Pisco, Hognogi, Papi, Giraldi, Rossi, Cappelli, Raimondi, Berti. A disp.: Nati, Marotta, Baraoumi, Grisolini, Francini, Giusepponi, Banchini, Lapucci, Lepri. All.: Fabio Zuccaro.
ARBITRO: Iacopini di Firenze.
RETI: 16' Rufat, 25' Cappelli, 87' Rossi rig.



Altro messaggio forte alle concorrenti da parte di mister Fabio Zuccaro e del suo Scandicci. Nel big match del Pazzagli, i blues vincono di misura - 1 a 2 il finale - effettuando il sorpasso proprio ai danni della Floria e mettendo nel mirino il quarto posto occupato momentaneamente dal Forte dei Marmi. A griffare il sesto successo stagionale per lo Scandicci sono Cappelli e Rossi (su rigore), le cui reti ribaltano l'iniziale vantaggio locale con Rufat consegnando ai blues tre punti pesanti contro un avversario, la Floria di Alessandro Sozzi, che non per caso si trova nei piani alti della classifica. Sarà una bella lotta fino in fondo. Il confronto di Ponte a Niccheri regala la prima emozione dopo due giri d'orologio: Rufat si trova solo in area e, dopo aver agganciato la sfera, calcia al volo spedendo a lato; brivido per Lami alla prima incursione offensiva della Floria. Per la seconda, in realtà, non bisogna attendere tantissimo. È il solito Rufat a seminare il panico in area blues, costringendo la retroguardia ospite a rifugiarsi in angolo: dalla bandierina va Mugnai, il pallone arriva ancora a Rufat che tutto solo spreca clamorosamente mandando a lato. I ragazzi di Sozzi sono scatenati in queste prime battute di gara e all'8' Mugnai, con una bordata da fuori, chiama Lami ad un grande intervento in corner. Dopo un inizio in apnea, al 12' si fa vivo lo Scandicci: splendida ripartenza orchestrata da Giraldi che smarca bene Cappelli; il 9 dello Scandicci, però, indugia troppo al momento di calciare, spedendo poi il pallone a lato e vanificando una ghiotta occasione. Sul ribaltamento di fronte, Tellini si invola sulla destra servendo bene Biliotti che ci coordina benissimo per la conclusione al volo, Lami è però ancora una volta superlativo e con un balzo felino mantiene inviolata la propria porta. Il gol è nell'aria e arriva puntuale al 16': Biliotti libera bene in area Rufat che di destro fa centro per il meritato 1-0 Floria. Nel momento più complicato però, lo Scandicci mostra tutta la sua maturità, reagendo da grande squadra. Al 25' i blues si conquistano un calcio d'angolo, sugli sviluppi del quale Cappelli aggancia il pallone e con un colpo da biliardo trafigge Marcantonini ristabilendo immediatamente la parità. Anche la Floria si dimostra ancora sul pezzo e al 32', su lancio da centrocampo di Mugnai, Biliotti si infila tra le maglie della difesa avversaria e trafigge Lami in uscita ma l'arbitro annulla il nuovo vantaggio biancoverde per una posizione di fuorigioco contesta da Sozzi e i suoi. È l'ultimo brivido di un primo tempo incandescente e giocato su ritmi elevatissimi da ambedue le squadre. Anche nella ripresa, la Floria parte col piede giusto, confezionando due ottime occasioni nei primi dieci minuti: al 52' ci prova subito Biliotti con una conclusione che lambisce il palo prima di sfilare sul fondo; al 56' è Ronchi, su angolo del solito Mugnai, a divorarsi la palla del 2-1 mandando a lato dopo un imperioso stacco di testa. Al 62' Zefi solo in area indugia a calciare e la difesa dello Scandicci sventa la minaccia. Col passare dei minuti, però, i blues cominciano a prendere campo e nella parte conclusiva della gara costringono i rossoverdi nella propria metà campo. Dopo una serie di tentativi vanificati dagli interventi di Marcantonini, all'85' arriva l'episodio che decide la gara in favore dello Scandicci. Su un lancio in profondità di Raimondi, Lepri prende il tempo alla retroguardia locale, Marcantonini compreso che contrasta fallosamente il numero 20 dei blues inducendo l'arbitro a decretare il calcio di rigore. Dopo alcuni minuti contraddistinti dalle proteste della panchina locale, Rossi si presenta dal dischetto e con un'esecuzione perfetta batte Marcantonini realizzando il pesantissimo gol dell'1-2 che vale i tre punti per lo Scandicci. Nel recupero la Floria si riversa all'attacco e al 90' l'occasione per il pareggio arriva con una punizione dal limite: batte Paoletti ma Lami estrae dal cilindro l'ennesima super parate della sua partita mettendo il sigillo sulla sesta sinfonia stagionale della Zuccaro's band.
Calciatoripiù
: nella Floria applausi per i pimpanti Mugnai , Rufat e Tellini . Nello Scandicci le parate di Lami risultano decisive quando l'intuizione di Raimondi in occasione dell'episodio del rigore.
Maliseti Seano-Mazzola Valdarbia 0-1

RETI: Turillazzi
MALISETI SEANO: Todaro, Bartolozzi, Lombardi, Piombanti, Taglioli, Donnini (87' Guaspari), Varago (59' Lazzeri), Ciaschi, Mencarelli (87' Cioni), Avallone (64' Bozzoni), Simoni (64' Montefusco). A disp.: Gamal El Deen, Bardazzi, Viggiano. All.: Marco Nerozzi.
MAZZOLA VALD.: Pasquinuzzi, Pes, Palazzesi, Furlani, Parricchi, Kokoshi, Oretti, Iorio (87' Borgheresi), Pucci (66' Brocchi), Turillazzi (87' Bove), Milani (76' Livi). A disp.: Lika, Cappelli, Di Blasi, Pasqui, Saburri. All.: Vincenzo Di Guida.
RETE: 50' Turillazzi.
NOTE: ammoniti Avallone, Simoni, Lombardi, Oretti, Palazzesi, Parricchi, Borgheresi. Angoli: 3-5. Recupero: 1'+4'.



Ondata albiceleste! Il Mazzola saccheggia il Comunale di Maliseti grazie a una perla di Turillazzi e allunga così la distanza dalle zone calde della classifica. Nei minuti iniziali la partita è quanto mai bloccata e la prima occasione arriva solo al 25': il Mazzola prova a rendersi pericoloso con una punizione velenosa di Turillazzi, allontanata però di testa da capitan Lombardi. Al 31' ancora occasione Mazzola: Milani riceve in area, si gira in un fazzoletto e calcia col sinistro, ma trova pronti i guantoni di Todaro. L'occasione migliore del primo tempo per gli albicelesti arriva al 34': la punizione potente di capitan Palazzesi viene respinta dalla difesa; sul pallone vagante si avventa Oretti, che però spreca malamente un rigore in movimento spedendo il suo sinistro sul fondo. Al 35' il Maliseti finalmente si fa vedere in attacco: Mencarelli vince un rimpallo sulla trequarti e s'invola verso la porta, ma spreca quanto creato calciando male col sinistro. L'ultima occasione del primo tempo è ancora di marca amaranto: Varago se ne va sulla destra e mette in mezzo per l'inserimento di Ciaschi, chiuso però dal tempestivo intervento di Pes. Dopo un primo tempo piuttosto soporifero, la ripresa comincia con una vera e propria perla: al 50' Turillazzi si inventa un sinistro stupendo dai trentacinque metri insaccando il pallone precisamente all'incrocio dei pali. Il Maliseti non accusa il colpo, ma anzi risponde al 58' con Mencarelli che se ne va in percussione sulla sinistra, arriva sul fondo e mette in mezzo un pallone solo da spingere dentro, ma Varago e Simoni si disturbano favorendo la facile parata di Pasquinuzzi. Il Maliseti attacca ancora al 67': sulla punizione di Bartolozzi dalla destra è bravo Pasquinuzzi ad anticipare in presa alta l'arrivo degli attaccanti amaranto. Il Mazzola prova a riportarsi in avanti al 69' con il solito Turillazzi, che trova un bel filtrante per Brocchi, chiuso però dall'ottimo intervento di Piombanti. Al 74' il Maliseti ha l'occasione migliore per il pareggio: Mencarelli prolunga di testa un fallo laterale; la traiettoria a pallonetto beffa il portiere, ma la gioia del gol è spezzata anzitempo dall'intervento miracoloso di Parricchi, che salva sulla linea. Nei minuti finali il Maliseti si lancia all'arrembaggio ma sbatte sempre contro la rocciosa difesa albiceleste: nel primo minuto di recupero ci prova Lombardi su punizione, ma viene deviata di testa e ancora una volta Pasquinuzzi anticipa tutti sicuro in presa alta, sigillando la vittoria. Il Mazzola vince così lo scontro diretto e si allontana dalle zone basse della classifica, mentre il Maliseti esce dal campo con l'amaro in bocca, avendo sprecato una ghiotta occasione tra le mura amiche.
Calciatoripiù
: l'uomo partita non può che essere Turillazzi (Mazzola V.), che regala la vittoria ai suoi con un gol di rara bellezza. Nel Maliseti ottime le prestazioni di Bartolozzi , che corre come un centometrista sulla destra, e Mencarelli , l'ultimo a mollare nell'attacco amaranto. Per il Mazzola da segnalare le prestazioni di capitan Palazzesi e Parricchi , che guidano la difesa e assicurano la vittoria.
Monteriggioni-Capezzano Pianore 2-3

RETI: Cirillo, Seroni, Riad, Steffich, Mattioli
MONTERIGGIONI: Minucci, Manenti, Pacciani, Sabatini, Bari, Mori, Ljevica, Martinez, Gangi, Cirillo, Seroni. A disp.: Piliu, Bacciottini, Mennitto, Zizzo, Scagnetti, Tognazzi. All.: Federico Martini.
CAPEZZANO P.: Gazzoli, Giorgi, F. Lari, Bertuccelli, Bertola, Tofanelli, Riad, Bartalini, Steffich, Campera, Mattioli. A disp.: Laoluna, Rami, T. Lari, Battisti, Gerini, Pighini, Rossi, Casolare, Ganovelli. All.: Marco Maffei.
ARBITRO: Landi di Valdarno
RETI: Steffich, Mattioli, Cirillo rig., Riad, Seroni.



Sette giorni prima lo intristì, stavolta gli consente di restare aggrappato a un sogno indicibile: per la seconda volta consecutiva una gara del Capezzano finisce 2-3; ma se col Tau Altopascio fu una sconfitta piena di rimpianti, a Monteriggioni va in scena la riscossa che mantiene viva la sfida alla capolista e alla Cattolica con cui si confronterà tra venti giorni. Prima lo attendono le sfide a Pro Livorno e Floria: il Capezzano ci arriva alla grande grazie a un attacco stellare e al talento di Campera che non segna ma firma tutti e tre gli assist vincenti. Il primo s'annota in avvio, quando calciando in area una punizione dalla trequarti offre a Steffich un pallone che chiede solo d'esser spinto in porta: niente di più facile per il bomber, sono i suoi gol; ben piazzato, e d'altra parte era un calcio da fermo, Landi convalida nonostante le timidissime proteste del Monteriggioni che s'interroga su un eventuale fuorigioco. Così il Capezzano passa a condurre e di lì a poco potrebbe raddoppiare con un'azione analoga: di nuovo ben pescato in area da una punizione di Campera, stavolta però Steffich appoggia a Minucci. Ma anche il Monteriggioni si rende pericoloso su un pallone inattivo: a Gazzoli va bene che la deviazione area di Bari, solo in mezzo all'area, risulti forte ma centrale. Ben più complicato è l'intervento cui lo chiama Cirillo dopo un doppio dribbling a sinistra: ci vuole un tuffo sul primo palo per negargli la rete del pari. Il Capezzano raggiunge dunque l'intervallo avanti di misura e in avvio di ripresa raddoppia: Campera interrompe un'azione offensiva del Monteriggioni e imbastisce una ripartenza che coglie in inferiorità numerica la difesa avversaria e manda in porta Mattioli. Ma il Monteriggioni non è più la squadra slegata d'inizio stagione: anche sul doppio svantaggio produce un buon possesso palla e s'affida a Cirillo, ispiratissimo, per provare a riaprire la contesa; è lui che conquista il rigore dell'1-2 (fallo di Giorgi), lui che lo trasforma. Ma dietro il Monteriggioni balla e dopo una manciata di minuti si ritrova di nuovo sul doppio svantaggio: Minucci e la difesa non s'intendono sull'ennesima punizione tagliata di Campera, ne approfitta Riad che devia in porta il pallone dell'1-3. Per una decina di minuti il Monteriggioni sbanda e il Capezzano prova definitivamente a disintegrarlo: gli va male che Battisti calci a lato quando ormai la quarta rete sembrava annotata sul taccuino dell'arbitro. E qualche istante dopo il 90' la gara si riapre: il disimpegno sbagliato di Rami innesca Seroni che s'inserisce tra difesa e portiere e gelido segna il 2-3. È comprensibile il timore che nel recupero investe il Capezzano; ma gli attacchi del Monteriggioni restano senza esito, la lunga trasferta porta in dote tre punti pesanti per restare attaccati alla coppia che l'anno scorso dominò.
Calciatoripiù: Cirillo, Ljevica
(Monteriggioni), Mattioli e Tofanelli (Capezzano).
Tau Calcio-Sporting Cecina 1-0

RETI: Bellandi F.
TAU ALTOPASCIO: Taiti, Capocchi, Notarelli, Ferretti, Mazzi, Carlucci, Nistri, F. Bellandi, Masini (61' Tommasi), Vannuzzi (85' Matteoni), Vuturo (61' G. Bellandi). A disp.: Chiarello, Rossi, Lensi, Bartelloni, Marrano, Vannucchi. All.: Gabriel Pucci.
SPORTING CECINA: Fiumalbi, Massei, Carbone (51' Ferretti), Fabbris, Maccari, Agostini, Geri, Moroni (65' Borghesi), Piazza (85' Dakaj), Verucci (75' Lischi), Hasibra (79' Desideri). A disp.: Lemmi, Rofi, Cozzatelli. All.: David Tarquini.
ARBITRO: Bua di Pontedera
RETE: 13' F. Bellandi.



La vittoria di misura basta per mantenere intatto il vantaggio su Cattolica e Capezzano, in attesa del turno di riposo che potrebbe compattare la vetta della classifica: grazie alla rete di F. Bellandi in avvio il Tau Altopascio batte di misura lo Sporting Cecina e ottiene un altro successo, il decimo in dodici incontri. La prima azione è però di marca ospite: Carboni batte un fallo laterale a sinistra lanciando Hasibra che calcia subito ma trova la riposta di Taiti che mette in corner. Il Tau replica col cambio di gioco di Notarelli che da sinistra cerca Vuturo sull'altra fascia: pallonetto di poco fuori. In avvio la gara vive continui ribaltamenti di fronte: pescato sulla sinistra, Carbone serve in verticale Piazza che viola l'area e cerca la porta, ma in uscita Taiti coi piedi gli chiude lo specchio. Il Tau risponde di nuovo con una profonda rimessa laterale di Capocchi per Vuturo che di prima appoggia in area a Masini: Fiumalbi blocca in due tempi. Fulcro ritrovato del gioco amaranto, all' 11' Carlucci riceve ai venti metri e pesca in area Masini che calcia rapido in porta: la deviazione facilita la parata di Fiumalbi. Ma non passano neppure due minuti che il Tau trova il vantaggio: dalla trequarti Carlucci lancia in verticale Francesco Bellandi alle spalle della difesa: controllo ed esterno sinistro alle spalle di Fiumalbi per quello che sarà il gol vittoria. La reazione del Cecina passa dalla giocata di Massei che al 18' lancia a destra Piazza: il suo cross dal fondo libera sul secondo palo Hasibra che spara fuori. La miglior occasione per il pari arriva però al 28': Geri riceve a sinistra e serve al limite per Piazza che dopo un dribbling calcia secco di destro; il pallone colpisce il palo interno e Taiti, già disteso, lo blocca prima che riesca a varcare la linea. Il portiere locale è di nuovo protagonista al 36' su Moroni che, servito a destra dall'asse Fabbris-Piazza, ottiene solo il corner, e al 38' su Piazza, ostacolato in uscita bassa sul filtrante profondo di Verucci. Il primo tempo si chiude col Cecina all'attacco: dalla mediana Maccari cerca in area Verrucci la cui sponda al limite innesca il diagonale di Moroni, di poco a lato. La ripresa s'apre col Tau vicino al raddoppio: Carlucci imbastisce una ripartenza e lancia lungo in area per Masini che salta il portiere ma colpisce l'esterno della rete. Il Tau ci riprova al 49', quando Vannuzzi controlla ai venti metri e apre a sinistra per Nistri che di prima passa a Vuturo: nessuno però arriva alla deviazione sul cross rasoterra. Il Cecina torna a bussare al 52': Massei batte un fallo laterale per Piazza che dopo un dribbling cerca il primo palo trovando però ma Taiti sicuro. Sul capovolgimento di fronte Vannuzzi riceve ai venti metri e serve in area Carlucci, ostacolato dall'uscita di Fiumalbi. Ora il Cecina fatica a uscire: corre il 62' quando Nistri apre a sinistra per Vannuzzi che si accentra e cerca la porta, solo sfiorata. Cinque minuti più tardi allora Nistri si mette in proprio e, ricevuto il pallone al limite, avanza e calcia di sinistro: tiro di nuovo di poco a lato. Il Tau avrebbe bisogno di chiudere la partita e continua a premere: al 72' l'occasione buona capita sui piedi di Tommasi che, servito sul secondo palo dall'angolo di Francesco Bellandi smanacciato da Fiumalbi, spara alto; esito identico cento secondi più tardi dopo la parata di Fiumalbi costretto a distendersi sul tiro di Francesco Bellandi innescato dalla ripartenza di Capocchi. Così allo scadere il Cecina costruisce l'occasione per il pari: Dakaj recupera palla ai venti metri e con un pallonetto libera al tiro Fabbris che però non centra la porta. Il Tau vince, le rivali restano (per ora) a meno quattro.
Calciatoripiù: Taiti
(Tau Altopascio) salva il risultato con due parate decisive alla fine della prima frazione; solo il palo s'interpone tra Piazza (Sporting Cecina) e l'1-1.