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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 12

Affrico-Sestese 0-0

AFFRICO: Sacchi, Bartolacci, Boddi, Giovannoni, Laraia, Renzi, Miniati, Conversano, Di Gaudio, Masi, Mecatti. A disp.: Palchetti, Milazzo, Barbieri, Puggelli, Malizia, Frilli, Tamburini. All.: Massimiliano Benfari.
SESTESE: Tognoni De Pugi, Guerrini, Pizzuto, Pelagatti, Pisaneschi, Nocentini, Pecchioli, Cremonini, Pisaniello, Nenci, Angiolini. A disp.: Fantini, Papucci, De Rosis, Vannini, Arrighi, Gocaj, Viti. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Giovanili di Arezzo



È inevitabile far fatica quando la sorte abbassa la scure: costretta ad attingere dal gruppo degli Allievi per rimpinguare una rosa più che decimata, la Sestese inanella il secondo pari consecutivo dopo quello col Maliseti (e dopo la vittoria di Cenaia sono arrivati appena tre punti in quattro partite); ne beneficia l'Affrico che col primo 0-0 stagionale prova ad allungare su Legnaia e Porta Romana e mettere mezza testa fuori dalla zona retrocessione. E nel primo tempo sarebbe potuta addirittura arrivare la rete del vantaggio negata soltanto da Tognoni De Pugi, superlativo su Masi e Di Gaudio, e dalla traversa che respinge il tiro di Mecatti da lontano; per mezz'ora abbondante la Sestese resta lontana dalla porta di Sacchi: alla buona manovra non corrispondono vere occasioni da rete. Le va un po' meglio nella ripresa, quando l'Affrico arretra e le concede un po' più di spazio che Angiolini prova a sfruttare dopo un'azione insistita a tre tocchi: la scelta di tempo però non gli dice bene, a tirare ci mette troppo e la difesa riesce a murarlo quando ormai la porta sembrava spalancata. Non fanno male neppure i mille palloni inattivi crossati a centro area: l'Affrico si difende con ordine e a un quarto d'ora dalla fine sfiora di nuovo il vantaggio, ma oltre alle indubbie qualità tecniche Tognoni De Pugi mostra enorme personalità e in uscita neutralizza la ripartenza di Masi. Dall'incontro esce dunque un pari: per il numero di occasioni va forse una taglia più stretto all'Affrico cui però, paradossi del calcio, risulta anche più comodo. Calciatorepiù : è il portiere titolare degli Allievi d'élite, e dunque se ne conosce il talento; ma la serenità con cui Tognoni De Pugi (Sestese) affronta l'esordio negli Juniores è invidiabile; e le tre parate, due nel primo e una nel secondo tempo, decisive.
Fucecchio-Porta Romana 3-1

RETI: Agostini, Badalassi, Badalassi, Frascadore
FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Banti, Ramku, Sabatucci, Geniotal, Iaia, Cullhaj, Agostini, Badalassi, Doni. A disp.: Bigazzi, Contri, Barone, Tiozzo, Pieri. All.: Mirko Giorgetti.
PORTA ROMANA: Cecconi, Fiorini, Bacci, Colombo, Zuffanelli, Ermini, Frascadore, Mazzei, Galeazzo, Desii, Bizzeti. A disp.: Collini, Farulli, Tipaldi, Sibilia, Ruocco, Grifoni, Meucci. All.: Alessio Gelli.
ARBITRO: Marino di Pisa.
RETI: 28' Frascadore rig., 55' Agostini rig., 63', 79' Badalassi.
NOTE: espulso Iaia (77').



Non riesce il bis al Porta Romana, che cade sul campo di un ritrovato Fucecchio. La doppietta del solito Badalassi (8 centri stagionali) e il rigore di Agostini ribaltano l'iniziale vantaggio arancionero di Frascadore e consegnano tre punti meritati alla banda di Mirko Giorgetti. Incoraggianti i segnali lanciati dai bianconeri in avvio: al primo affondo, infatti, Agostini sfiora subito il vantaggio arrivando di poco in ritardo su un pallone proveniente dalla corsia mancina. Al 15' si attiva l'asse Bindi-Agostini, con il primo che cerca e trova il secondo ma è perfetto Cecconi a parare d'istinto mantenendo l'equilibrio. Dopo un avvio in salita, si sveglia il Porta Romana. Al 18', su un'azione tambureggiante in area bianconera, il pallone carambola su Galeazzo che per poco - decisivo il salvataggio sulla linea di Sabatucci - non trova il classico gollonzo . Sul ribaltamento di fronte Doni prova ad infiammare il pubblico con una strepitosa discesa conclusa con un lob sull'uscita di Cecconi: palla fuori misura ed eurogol soltanto sfiorato. Al 28', però, un errore difensivo dei padroni di casa spalanca le porte al vantaggio del Porta Romana: è proprio Sabatucci, protagonista pochi minuti prima di un salvataggio provvidenziale, ad entrare in maniera irruenta su Frascadore, inducendo l'arbitro ad assegnare il rigore in favore degli ospiti. Fa tutto Frascadore, che dopo esserselo guadagnato trasforma il rigore dell'1-0 arancionero. Nel tentativo di reagire prontamente allo schiaffone preso, il Fucecchio si perde spesso nella foga, producendo soltanto un'occasione con Ramku - bel tiro dai 20 metri, bella risposta di Cecconi - e chiudendo in svantaggio i primi 45'. Nel secondo tempo, però, mister Giorgetti ridisegna l'assetto dei suoi, mutando il 4-3-1-2 iniziale in un 4-3-3. Gli esterni bianconeri cominciano a spingere con maggior incisività e i centrocampisti a vincere diversi duelli. Non per nulla, al 10' della ripresa è già 1-1. Stavolta il direttore di gara concede il calcio di rigore al Fucecchio per un tocco di mano di un difensore del Porta Romana all'interno della propria area. Rigore trasformato perfettamente da Agostini per il momentaneo pari. Lo stesso Agostini, una manciata di minuti dopo il pari, sfiora il bis cogliendo la traversa su un batti e ribatti in area ospite. Da lì, però, la partita assume le sembianze di un monologo fucecchiese. A conferma di quanto detto arriva al 18' il 2-1 firmato da Badalassi con una splendida azione personale: il numero 10 del Fucecchio se ne va sulla sinistra e, dopo aver dribblato due avversari, si presenta davanti a Cecconi; il primo tiro viene respinto dall'ottimo portiere arancionero ma sul secondo Badalassi non perdona infilando la sfera in fondo al sacco. Al 67' doppia occasione per il Fucecchio con il subentrato Pieri che ci prova con due conclusioni nel giro di 60 secondi: il primo tentativo sfila sul fondo, il secondo viene invece neutralizzato da Cecconi. A quindici dalla fine altra chance clamorosa per l'allungo decisivo ma Cecconi è ancora una volta decisivo sul destro a botta sicura di Ramku. Il Fucecchio rischia di rovinarsi il finale di partita al 77', quando Iania si fa cacciare anzitempo dal direttore di gara, lasciando i suoi pericolosamente in dieci per l'ultimo quarto d'ora scarso. Menomale per i bianconeri che a chiudere ogni discorso ci pensa ancora una volta Badalassi, che al 79' concretizza un contropiede da manuale eludendo l'uscita di Cecconi e depositando in rete il pallone del definitivo 3-1. Prima del triplice fischio, fucecchiesi vicini anche al quarto gol con Pieri, ma Cecconi è nuovamente superlativo e impedisce un passivo che sarebbe stato ancora più pesante.
Calciatoripiù
: nel Fucecchio Badalassi impressione per senso del gol e costanza di rendimento, ma il plauso più grande stavolta va al centrale difensivo Ramku per aver giganteggiato in difesa, rendendosi utile anche in qualche sortita offensiva.
Maliseti Seano-Cenaia 2-0

RETI: Dardha, Dardha
MALISETI SEANO: Mardale, Menichetti, Coppini, Badiani, Chiti, Landini (13' Meoni), Magelli (81' Baldi), Sensi, Llana, Cini (57' Dardha), Ballerini (69' Asara). A disp.: Todaro, Abbachini, Bertini, Castrucci. All.: Alessandro Di Vivona.
CENAIA: Badalassi, Taurasi, Mariotti, Palma (72' Barbieri), Salvatori, Bertuccelli, Serafini (55' Reffo), Gliatta (85' Mazzoni), Montagnani, Brogi (64' Ursi), Di Candia (68' Ariete). A disp.: Perullo, Tremolanti. All.: Giovanni Mucci.
ARBITRO: Pisaneschi di Pistoia
RETI: 66', 92' Dardha.
NOTE: ammoniti Llana, Meoni, Salvadori, Barbieri, Mazzoni. Angoli: 3-6. Recupero: 2'+5'.



È il Maliseti a vincere nel secondo tempo grazie alle arti magiche di Di Vivona, che all'intervallo consulta la sfera di cristallo e contro il Cenaia manda in campo Dardha autore della doppietta decisiva. La prima occasione della partita è di marca ospite: all'11' Brogi lancia a sinistra Bertuccelli; Mardale devia il cross basso, Montagnani prova ad approfittarne ma manca l'impatto col pallone. Al 21' il Maliseti dà i primi segnali di vita con un destro di Menichetti dal limite: la traiettoria del tiro coglie di sorpresa Badalassi ma per sua fortuna si stampa sulla traversa. Al 31' il Maliseti ha l'occasione migliore della prima frazione: sul lancio lungo di Menichetti, Ballerini sponda di testa per Sensi, che prova il sinistro ma viene murato da un miracolo di Badalassi. Il Cenaia non ci sta e risponde al 40' con un triangolo tra Montagnani e Di Candia, chiuso però dalla tempestiva scivolata di Chiti. L'ultima occasione del primo tempo è ancora di marca amaranto: al 44' Llana allarga sulla sinistra per Ballerini, che trova sul secondo palo lo stesso Llana; il suo colpo di testa a botta sicura rimbalza in pieno sul torace di Badalassi. Dopo un primo tempo equilibrato, nella seconda frazione la partita pullula di occasioni: la prima è al 50' per il Cenaia con la sponda di testa di Di Candia per Montagnani che scarica il destro dal limite, ma stavolta è Mardale a compiere un miracolo togliendo il pallone dall'incrocio. Al 56' ancora uno scatenato Montagnani si invola verso la porta e supera Mardale con un pallonetto, ma il tiro è troppo debole e Coppini riesce a recuperare. A questo punto il Maliseti tira fuori dalla manica l'asso, al quale bastano solo nove minuti per lasciare il segno: al 66' Magelli allarga sulla destra per Ballerini sul cui cross basso al centro Llana prova il tacco ma svirgola; Badalassi e Taurasi si disturbano a vicenda e ad approfittarne è proprio Dardha che spietato insacca il gol del vantaggio amaranto. Gli arancioverdi non ci stanno e rispondono al 75' sugli sviluppi di un corner allontanato dalla difesa: Ariete calcia dal limite, Menichetti mura; il pallone arriva a Montagnani, che prova il mancino ma va largo sul fondo. Il Maliseti cerca il raddoppio: al 78' Llana crossa dalla sinistra sul secondo palo per Dardha, che calcia al volo col destro costringendo Badalassi a un altro miracolo; il pallone rimane in area ma Asara spreca tutto svirgolando. Al 79' il Cenaia ha un'altra grande occasione con Ariete, che si libera in area e chiude il destro ma colpisce in pieno il palo. Un minuto più tardi altra occasione clamorosa per il Cenaia: su una punizione dalla sinistra Salvatori fa la torre per Bertuccelli, che però spara alto da due passi. Arancioverdi all'arrembaggio nei minuti finali: all'81' ci prova dal limite Reffo con un destro potente che però sibila accanto al palo alla destra di Mardale e termina sul fondo. Il Cenaia non la pareggia e allora è il Maliseti che la chiude con il solito Dardha, che nel secondo minuto di recupero riceve un cross di Asara, vince un rimpallo e infine spedisce il suo destro all'angolino basso mettendo la parola fine alla partita. Il Maliseti, nonostante i numerosi pericoli corsi nei minuti finali, vince così lo scontro diretto e si proietta sempre di più nelle zone alte della classifica.
Calciatoripiù
: l'uomo partita non può che essere Dardha , che entra nel secondo tempo e spacca la partita con una doppietta. Ottime anche le prestazioni di Menichetti , un treno sulla fascia destra, e Ballerini (Maliseti), spesso abile nel servire bei palloni ai compagni. Da segnalare le prestazioni di Ariete, che subentra nel secondo tempo e getta nello scompiglio la retroguardia amaranto, e Badalassi (Cenaia), autore di diverse parate decisive per tenere a galla i suoi.
Montelupo-Fratres Perignano 0-3

RETI: Carrai C., Passoni, Balducci
MONTELUPO: Gori, Masoni, Bianchini, Michelucci, Pasqualetti, Cesari, Seghetti, Potogu, Ciulli, Tofani, Terramoto. A disp.: Ceccatelli, Nicolosi, Urgolo, Simoncini, Martelli Masi, Bentivoglio, Coppola, Mancini. All.: Sauro Belli.
FRATRES PERIGNANO: Cirillo, Gambini, Oliva, Del Bono, Lelli, Crispino, Passoni Bahati, Diaz Garrido, Balducci, C. Carrai, D. Carrai. A disp.: Profeti, Pardini, Ferretti, Casalini, Taccini, Volpi. All.: Fabio Bargigli.
ARBITRO: Bulletti di Pistoia
RETI: 9' C. Carrai, 37' Passoni Bahati, 49' Balducci.



Altro che il sorpasso di cui si sussurrava in settimana: oltre a ricacciare indietro il Montelupo, il Fratres Perignano resta in scia alla prima posizione che adesso (il Grassina ha riposato) dista soltanto tre punti. L'incontro si sblocca alla prima occasione: sulla punizione di Cristian Carrai la barriera s'alza e lascia filtrare il pallone fino all'angolo. Lo svantaggio a freddo costringe il Montelupo ad attaccare più di quanto non faccia già abitualmente: a cavallo del quarto d'ora è decisivo due volte Cirillo prima sulla punizione di Ciulli e poi sul tiro di Tofani dal limite. Ma quando affonda il Perignano è letale, il Montelupo torna a scoprirlo quando la mezz'ora è passata da poco: Gori non trattiene il tiro di Balducci da una ventina di metri, sottoporta Passoni Bahati lo condanna. La gara assume la propria fisionomia definitiva in avvio di ripresa, quando Passoni Bahati torna protagonista ricevendo sulla corsia mancina una punizione battuta rapidamente: il suo cross immediato plana sulla testa di Balducci che di testa centra l'incrocio. Sullo 0-3 i ritmi s'affievoliscono: il Perignano contiene i tentativi offensivi del Montelupo e senza rischiare granché porta in fondo un successo che ne ufficializza la candidatura a cose grandi.
Calciatoripiù: Potogu
e Tofani (Montelupo) sono i più ispirati in un pomeriggio difficile; ma riuscire a sfondare dalle parti di Del Bono, Oliva e Lelli è sostanzialmente impossibile (F. Perignano).
Pontassieve-Bibbiena 3-0

RETI: Pacini An., Pretelli, Dreucci
PONTASSIEVE: Foschi, Niccoli, Manetti, Pilacchi, Del Lungo, Mengozzi, Mannini, Lemmi, Pretelli, Malaman, Candelori. A disp.: Martelli, Sy, Saladini, Bartolozzi, Riccucci, Dreucci, Quadri, Piccioli, Pacini. All.: Marco Privitera.
BIBBIENA: Marzani, Bronchi, Ugolini, Lungu, Corsani, Valentini, Mazzi, Agostini, Bernacchi, Colì, Gianelli. A disp.: Vannucci, Nanni, Lanini, Mazzotta, Kane, Grifagni. All.: Vinicio Dini.
ARBITRO: Vaggelli di Prato.
RETI: 65' Pacini rig., 75' Pretelli, 82' Dreucci.



La risposta che mister Privitera si attendeva dopo il k.o di Porta Romana è puntualmente arrivata. Il Pontassieve si riscatta dopo la rovinosa caduta del ‘Bozzi', superando un buon Bibbiena con un 3-0 maturato tutto nella ripresa. Per i casentinesi, dopo quella con la Lastrigiana, arriva un'altra sconfitta che rallenta la corsa verso l'obiettivo salvezza ma non mancano le recriminazioni per alcune scelte arbitrali che hanno scatenato le proteste di Valentini e compagni. Nel primo tempo si assiste ad una gara piuttosto combattuta, con le due squadre che tengono un ritmo decisamente elevato fin dagli inizi. Il Pontassieve prova a fare la partita, mantenendo per lunghi tratti il possesso del pallone grazie soprattutto alle geometrie di un sontuoso Malaman in regia. Per rompere gli equilibri, però, serve di più. Del Lungo, Mannini e Pretelli lo sanno e confezionano le prime palle gol di una partita che, nei primi 45', ne regala ben poche. I tentativi dei tre giocatori del Pontassieve, però, non creano particolari grattacapi a Marzani. La svolta arriva intorno al 35' quando, su un rapido ribaltamento di fronte, Valentini entra in rotta di collisione con il subentrato Saladini, rimediando un rosso diretto che lascia diversi dubbi. Gli stessi che si portano dietro Privitera e i suoi per un intervento in area ai danni di Pretelli in una delle ultime azioni di un primo tempo che, fra equilibrio ed episodi controversi, si chiude sullo 0-0. Nella ripresa, nonostante l'uomo in meno, il Bibbiena riesce a fronteggiare inizialmente il pressing del Pontassieve, che fin da subito si riversa nella metà campo casentinese a caccia del vantaggio. Tra le fila ospiti si rivede in campo anche Nanni, che rientra dopo un mese di assenza. Una buona notizia per mister Dini, alle prese con un'emergenza che sembra non finire più. La partita prosegue con un copione ben preciso, che vede il Pontassieve alla costante ricerca del gol che sbloccherebbe la partita. Al 65' arriva puntuale la seconda svolta della gara: Manetti penetra in area e, contrastato da un difensore avversario, cade sbilanciato; l'arbitro decreta il rigore fra le proteste casentinesi e dagli undici metri Pacini non perdona e fa 1-0 spiazzando Marzani. A quel punto la partita si mette in discesa per il Pontassieve, che al 75' concede il bis. Pretelli riceve una lunga rimessa laterale (anche in questo caso da segnalare le proteste del Bibbiena per la posizione di battuta), resiste alla carica di un avversario e davanti alla porta tenta la conclusione che viene smanacciata in corner da Marzani: sull'angolo seguente si accende un batti e ribatti in area casentinese, il pallone viene rinviato in un primo momento ma, recuperato dagli scaltri centrocampisti del Pontassieve, viene rimesso in area dove, nella mischia, il più lesto di tutti è Pretelli che da due passi mette alle spalle di Marzani il momentaneo 2-0. A chiudere definitivamente i conti ci pensa Dreucci con una strepitosa bordata dai 25 metri che si spegne al sette per il 3-0 finale che lancia il Pontassieve al quinto successo stagionale.
Calciatoripiù
: nel Pontassieve le sgroppate di Manetti sulla fascia risultano decisive almeno quanto la freddezza di Pretelli sotto porta. Nel Bibbiena si salvano Corsani , Agostini e Mazzi .
San Marco Avenza-Urbino Taccola 2-3

RETI: Santini, Costi, Cioni, Oshadogan, Petrucci
SAN MARCO AVENZA: Pianti, Costi, Ratti, Perinelli, Pasquini, Bernuzzi, Basile, Guidi, Zaccagna, Granai, Santini. A disp.: Giromini, Mascarino, Bertoloni, Petriccioli, Grassi, Pezzica, Pierdominici, Mazzucchelli, Orlandi. All.: Stefano Sora.
URBINO TACCOLA: Schiavone, Monacci, Pannocchia, Ferrera, Oshadogan, Petrucci, Salvadori, Mogavero, Cioni, Antoni, Nordio. A disp.: Giaconi, Paciarelli, Taglioli, N. Puccetti, Hamza, F. Puccetti. All.: Eli Angiolino Bottai.
ARBITRO: Mori di Livorno
RETI: 26' Santini, 35' Petrucci, 43' Oshadogan, 60' Costi, 61' Cioni.



Lo scatto vuol dire fuga dalla zona retrocessione: la vittoria nello scontro diretto col San Marco Avenza vale infatti all'Urbino Taccola il sorpasso in classifica e qualche giorno (non troppi: domani è in calendario il turno infrasettimanale, a Uliveto sale la Zenith Prato) di meritata serenità. S'era già visto all'esordio col Montelupo e la scorsa settimana con l'Affrico ma anche nella sfortunatissima sconfitta di Maliseti: Eli Bottai sa come far girare al massimo una squadra che ha delle doti indubbie e qualche fragilità non particolarmente nascosta. E soprattutto sa come farla segnare: nelle quattro partite che lo hanno visto alla guida sono nove le reti segnate, appena sei nelle precedenti sette. Stavolta però per vincere è stata necessaria una rimonta; perché per venti minuti l'Urbino Taccola interpreta bene la gara e si porta al tiro con Nordio, Antoni e Mogavero, ma al 26' si ritrova sotto: Santini infatti riceve il pallone sulla trequarti, avanza saltando due avversari e poi calcia trovando il bersaglio grazie anche a una piccola deviazione. Ma anziché in vantaggio il San Marco Avenza arriva all'intervallo sotto di una rete: Petrucci pareggia con un tiro all'incrocio da quasi venticinque metri, e nel tentativo di parata s'infortuna Pianti costretto a lasciare i pali a Giromini, peraltro ottimo; lasciato solo a centro area sull'angolo di Nordio, di testa Oshadogan segna l'1-2. Nel mezzo però il San Marco Avenza aveva sfiorato il nuovo vantaggio: è la traversa a dare una mano a Schiavone sulla deviazione di Pasquini liberato al tiro da un pallone inattivo. La rete del San Marco Avenza arriva comunque in avvio di ripresa: stavolta lo schema su calcio d'angolo funziona fino in fondo, Granai crossa per Costi che colpisce di testa da dieci metri e insacca dopo il rimbalzo. Mentre pensa che forse dopotutto anche un punto in trasferta può fare comodo, d'un tratto però l'Urbino Taccola si ritrova avanti: il San Marco Avenza si fa trovare scoperto dalla ripartenza di Salvadori che sfonda a destra e centra per Cioni il cui tiro di collo pieno dal limite s'infila all'angolo basso. Fino al recupero l'Urbino Taccola difende il 2-3 senza particolare fatica, poi nel finale rischia di vedersi agganciato: di testa Pasquini colpisce la seconda traversa in poco più d'un tempo, Bertoloni calamita il rimbalzo ma spara su Schiavone che salva il successo. E per quanto infinita la strada del ritorno è dolce: al momento l'Urbino Taccola s'è messo alle spalle sei squadre addirittura.
Zenith Prato-Audace Legnaia 5-1

RETI: Ammendola N., Ammendola L., Buscema, D Agati, Buscema, Vagaggini
ZENITH PRATO: Landini, Silveri, Maiolino, Nucci, Cappellini, Bashkimi, Buscema, Ammendola N., Nuzzo, D'Agati, Galeotti. A disp.: Veroni, Ammendola L., Pagli, Moretti, Milani. All.: Fabrizio Bellandi.
AUDACE LEGNAIA: Sorace, Spinella, Vanzi, Corbucci, Martini, Bruno, Tarantoli, Durin, Furi, Vagaggini, Gasparini. A disp.: Fattovich, Carpini, Di Francesco, Pini Prato, Cosi, Macrì, Michelagnoli, Amodio, Francini. All.: Carlo Gioli.
ARBITRO: Macca di Pisa.
RETI: 14', 63' Buscema, 17' D'Agati, 28' Vagaggini rig., 71' Ammendola N., 92' Ammendola L.



Un'altra cinquina, in una partita più agevole rispetto a quella pazza contro l'Olmoponte. Un'altra vittoria, la quarta in campionato, per certificare che la rotta intrapresa - stavolta sì - sembra proprio quella giusta. E con un comandante come Buscema - altra doppietta, fanno 10 in campionato in undici partite - sarà più semplice mantenere questo ritmo. La Zenith Prato adesso comincia a far paura e il 5-1 rifilato all'Audace Legnaia è l'ennesima dimostrazione che la banda di Bellandi è pronta ad iscriversi alla volata per i piani alti della classifica. Lo show rossoblù rischia di aprirsi dopo appena 3', il tempo per la coppia terribile Buscema-D'Agati di accendersi: punizione del primo, testa del secondo e Sorace subito chiamato in causa per evitare un problematico svantaggio al primo affondo locale. Due minuti dopo il Legnaia risponde grazie ad una apprezzabile incursione di Tarantoli conclusa dal 7 gialloblù con un tiro-cross che non trova compagni pronti a raccoglierlo. Al 7' una bella trama corale dei pratesi manda al tiro Niccolò Ammendola, che con una rasoiata dai 20 metri chiama Sorace ad un altro intervento in corner. La Zenith sente profumo di gol e, con l'aiuto evidente della difesa ospite, lo trova al 14': su un giro palla dal basso, Sorace perde l'appoggio spalancando la porta al rapace Buscema che da due passi deve soltanto insaccare in rete per il nono acuto stagionale. L'errore clamoroso in occasione dell'1-0 pratese non sarà l'unico per una difesa gialloblù in giornata no. Anzi, per il secondo bisogna attendere soltanto tre giri d'orologio. Al 17', infatti, Sorace e Spinella si scontrano nel tentativo d'intercettare un lancio diretto verso la propria porta, ne approfitta allora D'Agati che infila il 2-0 a porta sguarnita. Nel momento di maggior difficoltà, il Legnaia reagisce e, poco prima della mezzora, rientra in partita. Stavolta la leggerezza la commette Silveri, entrando con troppa foga su Furi: il contatto è dentro l'area e dal dischetto Vagaggini accorcia fissando il parziale sul 2-1. La rete del numero 10 del Legnaia riaccende la partita, anche se nel finale di primo tempo gli spunti più interessanti portano la firma di Nuzzo (bolide dai 20 metri) e soprattutto di Galeotti, che al 39' coglie la traversa con una staffilata da fuori area. Il conto del legni in casa rossoblù aumenta al 42': D'Agati si incarica di una punizione dalla sinistra, il suo tiro-cross sembra vincente ma sbatte sulla parte inferiore della traversa; sulla ribattuta Buscema ha una chance clamorosa che si divora spedendo alto. Sulla clamorosa palla gol fallita da Buscema si chiude un primo tempo vivace, che vede la Zenith avanti di una sola lunghezza. Nel secondo tempo, però, la verve e l'ottima condizione psico-fisica dei ragazzi di Bellandi fa presto la differenza. Il colpo di grazia alle velleità di rimonta del Legnaia viene inferto dal solito Buscema, che raccoglie un assist perfetto di D'Agati (come si trovano questi due!) e da posizione ravvicinata fa 3-1 e doppietta personale. Il Legnaia prova a rimanere attaccato alla partita, ma ogni ribaltone dei pratesi si trasforma in un pericolo per Sorace e compagni. Al 71' Niccolò Ammendola si rende protagonista di una progressione palla al piede, conclusa con un diagonale mancino per il 4-1 che chiude virtualmente ogni discorso. Nel recupero, dopo due occasionissime mancate da Nuzzo e Cappellini, è c'è gloria anche per Lorenzo Ammendola che, appena entrato, imita il fratello Niccolò e, dopo una pregevole serpentina in area avversaria, batte Sorace con una conclusione a incrociare per il definitivo 5-1: prossimo step Urbino Taccola.
Calciatoripiù
: altra prova magistrale per Buscema , sempre più trascinatore di una Zenith che sembra essersi lasciata alle spalle le difficoltà di inizio stagione. Per il numero 7 rossoblù altri due gol in momenti chiave della partita e doppia cifra raggiunta ancor prima del giro di boa.
Lastrigiana-Olmoponte Arezzo 5-2

RETI: Caparrini, Sarti, Sarti, Sarti, Tomeo, Gharazzedine, Tofi
LASTRIGIANA: Velleca, Benvenuti, Marchi, D'Alessandro, Corsi, Mugnaini, Innocenti, Caparrini, Sarti, Mandolini, Vettori. A disp.: Hila, Torniai, Guasti, De Pascalis, Stefanucci, Becagli, El Youssefi, Ballerini, Tomeo. All.: Nicola Massai.
OLMOPONTE: Tiezzi, Porzio, Cialdea, Bartolini, Grazi, Velniciuc, Gharazzedine, Boschi, Tofi, Castellani, Marino. A disp.: Castellucci, Giannerini, Pasquini, Statti, Vencato, Marchini, Zelli, Tacchini, Masaaf. All.: Daniele Badini.
ARBITRO: Cremonini di Pisa
RETI: 15' Caparrini, 17' Gharazzedine, 42', 65', 71' Sarti, 79' Tofi, 85' Tomeo.



Se avesse preso un foglio di carta millimetrata e si fosse messa a disegnare le coordinate precise con cui chiudere novembre in testa al campionato sarebbe venuta fuori questa gara: la Lastrigiana approfitta del turno di riposo del Grassina e pareggiando il numero degli incontri disputati se lo mette alle spalle insieme a tutte le avversarie. I tre punti più pesanti della prima parte della stagione arrivano grazie al 5-2 sull'Olmoponte che se vuole abbandonare l'ultima posizione e provare a salvarsi (opera complicatissima: il San Marco Avenza sestultimo dista già undici punti) deve innanzitutto registrare la difesa: in otto giorni tra Zenith in casa e Lastrigiana fuori sono addirittura dieci le reti subite, e domani nel turno infrasettimanale c'è il Pontassieve rivitalizzato; ma per la neocapolista rispettare il pronostico è stato più difficile di quanto il risultato finale lasci sospettare. All'1-0 di Caparrini al quarto d'ora (uno-due con Sarti al limite sinistro e tiro vincente sul secondo palo) segue infatti quasi immediato il pari dell'Olmoponte che, dopo le incursioni di Velniciuc e Boschi sulla ripresa del gioco, impatta dopo appena cento secondi: Tofi recupera un pallone mal gestito dalla difesa e serve centralmente Gharazzedine che da una quindicina di metri trova l'angolo. L'1-1 complica la partita della Lastrigiana che dopo il vantaggio s'aspettava di trovarsi davanti spazi enormi e invece deve confrontarsi con una squadra che torna a schiacciarsi a presidio della propria area; l'infortunio patito da D'Alessandro, peraltro ben sostituito da El Youssefi che però entra a freddo e impiega qualche minuto a trovare il ritmo giusto, non contribuisce a tenere viva la manovra. Il primo tempo sembra dunque destinato a spengersi sull'1-1 quando Vettori riceve il pallone sulla corsia mancina e alzato mezzo sopracciglio a centro area intuisce il movimento di Sarti: quello che ne viene fuori, controllo e tiro a girare sotto l'incrocio, vale il nuovo vantaggio biancorosso. Stavolta la Lastrigiana non commette l'errore di mezz'ora prima, anche perché l'intervallo che arriva di lì a poco le dà una mano a spezzare fiato e morale dell'Olmoponte; al rientro dagli spogliatoi va in scena la partita che ci s'aspettava. E Sarti ne è protagonista assoluto: assistito dall'enorme talento di Vettori, a cavallo tra il 65' (tiro incrociato in girata dall'interno dell'area) e il 71' (scatto profondo) mette a segno due reti che valgono a lui la tripletta e alla Lastrigiana tre reti di vantaggio. Prova a intaccarlo Tofi che a undici minuti dalla fine devia in porta un pallone inattivo e prova a riattizzare le speranze dell'Olmoponte; ma nonostante qualche fatica a contenere Masaaf a sinistra la Lastrigiana regge e nel finale s'assicura il successo: Vettori addomestica il lancio profondo di El Youssefi e si regala il quarto assist vincente mandando in porta Tomeo che dal dischetto apre l'interno e firma il 5-2. E ora che, a parte il Maliseti che deve ancora fermarsi, lassù tutte hanno giocato lo stesso numero di partite il campionato ha una nuova padrona, bianchi e rossi i suoi vestiti.
Calciatoripiù
: la tripletta di Sarti spezza l'Olmoponte nel momento più difficile della gara; a segnarla lo aiutano Vettori , protagonista assoluto nella zona da cui s'attiva l'ultimo passaggio, ed El Youssefi che in mediana gioca un'ora di qualità elevatissima.