Porta Romana-Lammari 3-3
PORTA ROMANA: Romagnoli, Ballini, Fiorindi, Pecci, Daka, Giordano, Zekthi, Cocchi, Coli, Marchi, Desii. A disp.: Berti, Ermini, Testa, Paita, Bizzeti, Pjetra, Marchetti, Frascadore . All.:
LAMMARI: Mazzotta, Rolla, Angelini, Bonini, Pemaj, Serafini, Marzi, Martini, Posarelli, Fejzaj, Barbato. A disp.: Bottoni, Stringari, Marciano, Massagli, Pizzolante, Zahir, Verhulst, . All.: Dianda Stefano
RETI: Marchi, Marchi, Zekthi, Posarelli, Posarelli, Posarelli
Ricordate quando da piccoli giocavamo a un, due, tre, stella ? Passi corti e furtivi, movimenti impercettibili degni di quegli artisti di strada che, travestiti da statue, cambiano posizione solo quando qualcuno fa cadere una moneta nel loro cappello; grande attenzione a non farsi cogliere in fallo e alla fine un ultimo scatto fulmineo utile a toccare quel muro contro il quale un compagno di giochi resta inchiodato, spalle voltate e occhi chiusi, con l'unico obbiettivo di girarsi di scatto, coglierci di sorpresa e rispedirci così al punto di partenza. Il calcio è prima di tutto un gran bel gioco. Ed è forse proprio per questa ragione che molte sono le similitudini che legano un vecchio divertimento da strada alla formula che in coda a questa stagione la Federcalcio Toscana ha scelto per determinare quali saranno le formazioni che dovranno salutare l'élite. La paura di commettere errori e di essere colti di sorpresa da un avversario meglio organizzato, almeno in linea teorica, dovrebbe fare da padrona togliendo magari qualcosa allo spettacolo. Il match che è andato in scena sul sintetico del Gino Bozzi però ha piacevolmente sovvertito ognuna di queste regole. Porta Romana e Lammari avrebbero avuto bisogno di fare quei primi tre furtivi passi avanti verso quel muro chiamato salvezza. Al termine di novanta minuti interpretati a buon ritmo e senza troppi timori invece arancioneri e gialloblù, pur avendo compiuto solo un piccolo passettino in avanti, hanno deliziato il pubblico presente con un avvincente duello all'arma bianca che ha atteso il quarto minuto di recupero per regalare l'ultimo grande colpo di scena che ne ha determinato il 3-3 finale. Mentalità e disposizioni tattiche diametralmente opposte hanno caratterizzato la trame di un incontro tutt'altro che noioso e privo di emozioni. Cercando di sfruttare al meglio il fattore campo, il Porta Romana tiene costantemente in mano l'iniziativa nella zona mediana impostando il gioco e costringendo il Lammari a tener basso il proprio baricentro. Raffaele Mele schiera infatti una mediana ricca di piedi buoni e intelligenti costruttori di gioco che occupando con grande perizia gli spazi sul terreno, fanno girar palla con grande lucidità e soprattutto, in maniera fluida e precisa. Al regista basso Pecci e all'ex Cattolica Virtus Cocchi è affidato il compito di recuperar palla nel cuore del centrocampo per poi dar corpo alla fase offensiva attraverso l'intraprendenza del trio composto da Zekthi, Marchi e Desii, cui il tecnico di casa affida un fondamentale doppio compito. Primo: tentare, quando se ne presenta l'opportunità, la conclusione diretta a rete. Secondo: supportare l'unico autentico riferimento offensivo rappresentato dall'ex Cattolica e Floria Pippo Coli. Fondamentale è poi il supporto offerto alla fase di costruzione dal jolly Paolino Daka. L'ex difensore della Floria è infatti bravo non solo ad anticipare gli avversari, ma lo è forse ancor di più quando si tratta di recuperar palla nella propria trequarti, alzare la testa, ricucire i rapporti con i compagni in mediana e, perché no, magari calciare in maniera velenosa anche qualche punizione. Alla guida dell'armata gialloblù c'è però qualcuno che la fase di contenimento la conosce alla grande. Stefano Dianda, difensore di razza, lo è per definizione fin dai tempi in cui, nel Pisa di Romeo Anconetani, formava assieme a Tony Cavallo, Mario Faccenda e Mirko Taccola un arcigno quadrilatero a difesa dei pali sorvegliati da Alessandro Nista. Per il tecnico lucchese non è un problema fare lo stesso con il suo Lammari. E i risultati sono più che lusinghieri, visto e considerato che spesso i tentativi arancioneri rimbalzano sul muro di gomma alzato da Rolla, Angelini, Pemaj e Serafini a difesa della porta di Mazzotta. Chi crede che la compagine ospite sia solo questo si sbaglia di grosso. Dianda condisce il tutto con un rapidissimo e mortifero contropiede che si basa sulle impressionanti doti da velocista di Posarelli e che, quando gli se ne presenta l'occasione, mette in serio imbarazzo sia capitan Ballini, sia un solido e affidabile Gashi. Al 13' il pressing portato dai centrocampisti arancioneri induce in errore i difensori ospiti che perdono banalmente il pallone nella propria trequarti favorendo l'inserimento offensivo di Pecci che, dopo averla recuperato, tenta di sorprendere Mazzotta con una conclusione dalla distanza: il numero uno lucchese è però bravo a farsi trovar pronto ed a deviare la traiettoria in calcio d'angolo. Al 21' è invece il primo contropiede orchestrato da Posarelli a mandare fuori giri la difesa di casa. Lanciato sulla destra, il numero nove gialloblù prova a penetrare in area di rigore subendo però il prepotente ritorno di Gashi che, sbilanciandone furbescamente la corsa, lo costringe a concludere in scarsa coordinazione e a spedire così il pallone oltre la traversa da favorevole posizione. Il centrattacco ospite si rifà con gli interessi un minuto più tardi quando, stavolta partendo da sinistra, riceve un bel lancio in verticale da parte di Barbato, entra in area di rigore, vince il contrasto con Romagnoli in uscita e poi deposita sul fondo della rete ormai incustodita il pallone del vantaggio. Ciò che accade al 33' sul fronte opposto rappresenta un'illuminazione per Mele. Anche la più forte delle difese ha il suo tallone d'Achille che nello schieramento di Dianda è rappresentato dal settore sinistro della retroguardia. Rolla non legge con sufficiente attenzione il movimento di Zekthi che, dopo essersi liberato per il cross, fa partire un preciso spiovente verso il secondo palo: dopo aver tagliato fuori sia i centrali sia il portiere Mazzotta, il pallone arriva a Marchi che da due passi appoggia in rete l'1-1. Raffaele Mel intuisce la mossa che potrebbe cambiare l'inerzia dell'incontro e a inizio ripresa inserisce sul settore destro d'attacco il rapidissimo Bizzeti per far girare la testa alla retroguardia lucchese che adesso ha molte meno certezze. I risultati di questo correttivo tattico non tardano a manifestarsi. Già al 48' infatti il primo profondo inserimento di Bizzeti si traduce in uno stupendo cross teso verso il secondo palo sul quale l'accorrente Marchi giunge a tempo mancando però la deviazione in rete da due passi. Insiste il Porta Romana che al 51' si fa di nuovo pericoloso grazie a Bizzeti che punta il diretto avversario, va via in velocità, giunge sul fondo e rimette al centro un altro pallone pericoloso: i difensori avversari riescono solo a respingerlo corto favorendo l'inserimento dalla retrovie di Daka che indirizza verso la porta una conclusione forte e potente; Mazzotta compie un autentico miracolo volando sulla propria sinistra e deviando in calcio d'angolo. Comunque al 53' il Porta Romana opera il sorpasso. Gashi innesca il solito imprendibile Bizzeti che vola via lungo la corsia di competenza per poi riproporre verso il centro il solito traversone sul quale stavolta Rolla interviene in maniera irregolare toccando la palla con un braccio. Lorenzi assegna al Porta romana un sacrosanto penalty che Zekthi trasforma con chirurgica precisione. Il Porta Romana adesso vola sulle ali di Bizzeti e dell'entusiasmo e al 57' allunga il passo grazie a Marchi che, ottimamente servito al limite dell'area da Zekthi, lascia partire un tiro micidiale che incenerisce l'incolpevole Mazzotta. È però a questo punto che un match dal destino che pare ormai segnato cambia improvvisamente volto. Un minuto più tardi infatti il Lammari è abilissimo ad approfittare di un'evidente sbavatura difensiva arancionera per accorciare le distanze grazie alla precisa conclusione dalla media distanza di Posarelli. La gara si riapre e la seconda stoccata del centrattacco gialloblù spegne in maniera improvvisa anche il motorino Bizzeti, che pur continuando a giostrare con buon piglio lungo la catena di destra, non sembra più possedere la necessaria spinta propulsiva. Sale invece di nuovo in cattedra l'inarrestabile Posarelli che, trascinando i compagni alla ricerca del pareggio, fa scattare in più occasioni il segnale d'allarme nel cuore dei sedici metri avversari. Al 94', nel corso dell'ultimo minuto di recupero, sugli sviluppi di un fallo laterale da sinistra, Romagnoli calcola male il tempo dell'intervento in uscita chiamando a sé il pallone ma mancandone la presa. Ne approfitta come meglio non potrebbe il solito Posarelli che girando in rete il pallone del definitivo 3- , premia la costanza e la voglia di un Lammari mai domo. Il risultato ha odor di beffa per la truppa di Mele, brava sì a comandare il gioco ma non altrettanto abile quando si è trattato di gestire il risultato. Un paio di errori nella segnalazione del fuorigioco non inficiano la prestazione più che sufficiente del pistoiese Lorenzi. Nulla da eccepire in particolare sull'episodio che ha determinato la concessione del rigore in favore del Porta Romana: decisione corretta e puntuale.
Calciatoripiù: Ballini, Daka, Zekthi, Marchi, Bizzeti (Porta Romana),
Posarelli, Pemaj, Mazzotta, Feizaj e
Barbato (Lammari).
Cuoiopelli-Audace Legnaia 1-3
CUOIOPELLI: Brogi, Iannello D., Conti, Passerotti, Conforti, Colombini, Dal Poggetto, Birindelli, Baroncini, Dunga, Mallardo. A disp.: Martini, Lombardi, Dal Porto, Ofoma, Schiavone, . All.: Cetti Stefano
AUDACE LEGNAIA: Sorace, Giugni, Di Francesco, Ferretti, Pratesi, Anez Torrez, Andrei, Guidotti, Solvi, De Carlo, Tofanari. A disp.: , Vanzi, Perini, Bini, Materassi, Falciani, Russo, Furi. All.: Guidotti Francesco
RETI: Baroncini, Ferretti, De Carlo, Solvi
Inizia all'insegna del numero 3 la fase finale di stagione del Legnaia. Nel primo appuntamento del quadrangolare valido per la salvezza, la squadra di mister Guidotti sbanca il campo della Cuoipelli con un 3-1 in rimonta che consegna tre punti importantissimi per raggiungere la meta. La partita di Santacroce sull'Arno comincia tuttavia tutt'altro che in discesa per la formazione gialloblù. Al 7', infatti, la Cuoiopelli trova l'immediato gol del vantaggio con una splendida giocata di Baroncini: su un lancio in verticale, il numero 9 della Cuoiopelli sfugge alla marcatura del diretto avversario e davanti a Sorace non perdona con un perfetto pallonetto che vale l'1-0. La partenza shock tuttavia non abbatte il Legnaia, che al contrario comincia a trovare i giusti spazi per offendere. Al 14' De Carlo recupera un gran pallone sulla linea mediana e di prima intenzione premia la corsa in profondità di Solvi, che entra in area e con un mancino a incrociare fa secco Brogi per l'immediato 1-1. Al botta e risposta tra Baroncini e Solvi segue una fase di azioni da ambo le parti. Su una di queste, il Legnaia riesce a capovolgere il risultato. Al 24', infatti, i fiorentini si procurano un angolo sugli sviluppi del quale Solvi pennella un gran pallone per la testa di Ferretti che deve soltanto spingere in porta per il momentaneo 1-2. La Cuoiopelli non ci sta e prova subito a reagire con una doppia palla gol non finalizzata prima da Dal Poggetto e poi da Baroncini. Non sbaglia invece il Legnaia, che alla mezzora piazza l'allungo con la rete del 3-1 siglata da De Carlo con un diagonale perfetto a conclusione di una ripartenza da manuale. Non contenti, i ragazzi di Guidotti rischiano addirittura di calare il poker già a ridosso dell'intervallo ma Anez Torrez (42') perdona Brogi concludendo fuori sul cross di Giugni. Nel secondo tempo ci si aspetta una Cuoiopelli arrembante e invece è il Legnaia a farsi preferire sul piano della manovra e su quello delle occasioni. La compagine fiorentina non corre alcun rischio complice anche la sterilità in avanti della formazione pisana. Le occasioni migliori da segnalare sono tutte di marca gialloblù con Solvi, De Carlo e Furi che in almeno tre situazioni vanno vicinissimi al 4-1. Il finale di partita diventa pura gestione del risultato da parte del Legnaia, che al triplice fischio finale esulta per una vittoria importantissima e che indirizza subito nella giusta direzione le speranze salvezza del club di via Dosio.
Calciatoripiù : nel Legnaia si distinguono in tantissimi, ma
De Carlo e
Solvi con le loro giocate mettono lo zampino sul successo ospite.