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CAMPIONATO ALLIEVI REGIONALI GIR. C - Giornata n. 20

Fortis Juventus-Santa Maria 2-0

ARBITRO: Andrei Francesco di Prato
RETI: Baldini, 2 Nardi
Lanciotto Campi-Audax Rufina 0-0

ARBITRO: Marano Salvatore di Firenze
Tuscar-Affrico 0-2

ARBITRO: Luzi Alkid di Valdarno
RETI: 1 Centrone, 3 De Mauro
Impruneta Tavarnuzze-Olmoponte Arezzo 1-3

ARBITRO: Masuzzo Giuseppe di Prato
RETI: Magistri, 1 Marelli, 3 Romano, 5 Contaldi


L'Impruneta Tavarnuzze è superata fra le mura amiche dall'Olmoponte al termine di una partita non certo esaltante, dove i padroni di casa hanno subito per lunghi tratti il gioco e la fisicità degli avversari senza trovare le giuste contromisure per contrastare con efficacia le giocate ospiti.
Il primo tempo ha visto partire molto determinato l'Olmoponte, che fin dai primi minuti ha costretto l'Impruneta Tavarnuzze a difendersi a pieno organico; la prima conclusione della gara è di marca ospite, ma il tiro di Duri non impensierisce Bencini G., poi ci prova Vichi con un paio di tentativi dalla distanza, ma la mira è imprecisa. Il gioco si sviluppa per lo più fra le due tre quarti campo, con i padroni di casa che fanno fatica a ripartire con efficacia nonostante i movimenti dei giocatori d'attacco, in particolare di Lazzerini, il più avanzato dei suoi, che cercano di tenere alta la squadra ma riescono a guadagnare soltanto delle punizioni dalla tre quarti che poi non sfruttano come si dovrebbe; gli ospiti sono più propositivi, ma la difesa avversaria li tiene comunque lontani dalla propria porta, costringendoli a conclusioni dalla distanza, così i tentativi di Vichi e poi di Falah finiscono abbondantemente fuori bersaglio. Al 35' la partita si sblocca a favore dell'Olmoponte, quando Marelli risolve una mischia nell'area piccola avversaria e mette la palla in rete con una conclusione sotto misura; lo svantaggio scuote l'Impruneta Tavarnuzze, che nei minuti prima dell'intervallo va due volte alla conclusione, ma i tentativi di Zer Rhoudi e di Martini vengono controllati senza difficoltà da Marchi.
Il secondo tempo si aperto subito con la conclusione su punizione dal limite di Falah per gli ospiti, ma la palla esce abbondantemente sopra la porta avversaria; l'Impruneta Tavarnuzze è entrata in campo più determinata rispetto alla prima frazione, così inizia a guadagnare metri di campo costringendo gli avversari a difendere i propri sedici metri a pieno organico. Il primo a tentare la via della rete per i locali è Lazzerini, poi ci prova Magistri e quindi Mazzini ma nessuna conclusione riesce a sorprendere Marchi; questa fase della partita è sicuramente la migliore da parte dell'Impruneta Tavarnuzze, che sfiora il pareggio al 59' con Mazzini, ma il suo diagonale si spenge sul fondo, con la palla che accarezza il palo più lontano a Marchi ormai battuto. La pressione dei padroni di casa porta i suoi frutti al 64', quando il direttore di gara assegna un giusto calcio di rigore per un netto fallo nell'area ospite; Magistri va sul dischetto e mette la palla in rete a fil di palo, spiazzando Marchi alla sua destra. Passa un minuto ed i locali vanno ancora alla conclusione con Nardi L., che cerca la soluzione da lontano, ma la mira è imprecisa; come spesso accade nel calcio, nel momento migliore di una squadra è l'altra che segna, così accade anche in questa partita ed al 68' l'Olmoponte passa di nuovo in vantaggio grazie alla conclusione sotto misura di Romano, che batte Bencini G. sul palo più lontano finalizzando al meglio un'azione sulla sinistra dei compagni. L'Impruneta Tavarnuzze reagisce ma si sbilancia in avanti alla ricerca del pareggio, offrendo così inevitabilmente spazi agli avversari; gli ospiti prima colpiscono il palo della porta locale con la conclusione da lontano di Buoncompagni, poi vanno ancora in rete con il tiro di Contaldi, che da dentro l'area avversaria sorprende Bencini G. sul palo lontano. La patita in sostanza si chiude qui, sul finire ci sono ancora un paio di conclusioni locali con i tentativi di Lazzerini e Nardi L. ma il risultato non cambia più.
Il gruppo di Pallini oggi è stato più squadra degli avversari ed ha meritato di portarsi a casa l'intera posta in gioco, grazie soprattutto alla grinta messa in campo.
I ragazzi di Stefanelli hanno concesso troppo agli avversari, mostrandosi poco determinati per lunghi tratti di gara, non riuscendo quindi a proporre il loro gioco con efficacia.
CALCIATORIPIU': nell'Olmoponte: Vichi per impegno, Marelli, Romano e Contaldi per la rete; nell'Impruneta Tavarnuzze: Mazzini e Lazzerini per impegno, Magistri per la rete.

Commento di : slazze
Lastrigiana-Aquila Montevarchi 3-3

ARBITRO: Palumbo Salvatore di Pistoia
RETI: De Ieso, 1 Amatucci, 2 Del Pela N., 3 Pampaloni, 4 Plavci, 5 Pugliese


Per meglio comprendere quanto bella ed avvincente sia stata la sfida che sul sintetico della Guardiana di Lastra a Signa ha messo di fronte i biancorossi padroni di casa ai rosso blu valdarnesi, dominatori incontrastati (almeno fino a questo momento..) del Girone C, dobbiamo partire dalla fine perché il caloroso applauso col quale i sostenitori di ambedue le fazioni hanno accompagnato negli spogliatoi tutti i protagonisti scesi in campo, vale più di mille parole. Lastrigiana e Montevarchi hanno, infatti, onorato nel miglior modo possibile il campionato e la loro ottima classifica dando vita a un match che non è affatto azzardato definire d'altri tempi . Un bellissimo spettacolo di sport e di grande calcio giovanile che sempre più difficilmente ormai si vede sui campi sportivi di periferia, dove sempre più spesso (ce lo narrano anche tristi episodi di cronaca) allo sport si sostituiscono le offese e in certi casi, addirittura le maniere forti. Anche stavolta, dobbiamo dirlo per onestà di cronaca, il tifo è stato acceso e colorato da qualche parola non propriamente educata ma a differenza di quanto accade in molte altre circostanze, questo goliardico animus pugnandi è stato originato da quanto di bello e di buono stavano nel frattempo mettendo in mostra le due formazioni. Meglio di tante inutili e spesso noiose disamine tattiche, sarà la cronaca a cercare di far rivivere al lettore le grandi emozioni regalate da ottanta palpitanti minuti di gioco che ne siamo certi, resteranno a lungo nella memoria di coloro i quali hanno preferito il campo alla classica gita fuori porta che una splendida domenica mattina di metà febbraio invitava ad organizzare. La Lastrigiana, reduce dal convincente successo esterno sul difficile campo dell'Olmoponte, è costretta ad affrontare uno degli impegni più delicati e importanti della stagione dovendo fare i conti con squalifiche e infortuni che riducono ai minimi termini la rosa a disposizione del Mago Michele Massimillo. All' assenza dello squalificato Jack Ponzuoli si aggiungono quelle degli indisponibili Cinnirella, Stellini e Fantoni, per non parlare poi della tegola più grossa caduta sulla testa del mister malmantilese di adozione. Il brutto infortunio occorso in settimana al super bomber Leo Mazzoni, infatti, toglie quasi tutto il peso specifico ad un attacco già di per sé asfittico e povero di risorse umane. Stavolta, inutile nasconderlo, a Massimillo servirebbe davvero la bacchetta magica. E' vero che il tecnico biancorosso ha sempre tratto grandi stimoli dagli ostacoli più ardui da superare ma nell'occasione, una domanda ci sorge spontanea; riuscirà il buon Michele a schierare sul tappeto verde un undici in grado di essere competitivo al cospetto di un Montevarchi veloce, tecnicamente ben dotato e tatticamente ben disposto in campo? Massimillo, come sempre, ci prova allestendo una formazione che unisca una difesa il più solida possibile ad un centrocampo roccioso ed aggressivo. La fase offensiva è affidata a Nicco Del Pela che si avvale del supporto di Fatmir Plavci ma anche della buona spinta offerta sulle corsie laterali da Jayawickrama a sinistra e Becagli a destra. In mezzo, la coppia di mastini composta da Cornello e De Ieso funge da prima diga protettiva nei confronti di un reparto arretrato nel quale Duccio Mori arretra per affiancare i compagni Paoli, Pruneti e Ceccatelli Chesi. I primi minuti di gioco mettono, però, subito in evidenza le ottime doti tecniche e la velocità d'esecuzione di un centrocampo montevarchino molto interessante. Gregorio Pagliucoli sa bene di non essere il primo della classe solo per caso e nel chiaro intento di far bottino pieno anche sul campo di Lastra, schiera una formazione smaccatamente offensiva. I tre attaccanti Amatucci, Pugliese e Parigi, sostenuti dai propositivi Bencivenni e Grazzini, iniziano ben presto a sciorinare buon calcio costringendo la Lastra ad arretrare il proprio raggio d'azione. La manovra rosso blu è ricca di ficcanti verticalizzazioni e continui cambi di fronte ed utilizzando spesso e volentieri le corsie esterne, allarga le maglie della retroguardia di casa. La Lastra soffre e il Montevarchi non ci mette molto a farsi vedere pericolosamente in zona gol. All'11' la prima stupenda verticalizzazione proposta dal mobilissimo Bencivenni mette Pugliese in condizione di filare indisturbato verso la porta avversaria e presentarsi a tu per tu con Messina che però è bravissimo ad ipnotizzarlo respingendo con il corpo la sua conclusione a botta sicura. E', invece, letale la prima manovra montevarchina che si snoda lungo le fasce laterali. Il pericolo, per la Lastrigiana, viene da sinistra, dove Grazzini va via in dribbling al diretto avversario, arriva sul fondo e calibra verso il centro un bel pallone che l'accorrente Amatucci, saltando in anticipo sugli avversari, incorna benissimo di testa costringendo Messina a compiere un autentico prodigio, utile a salvare una prima volta i suoi pali. Purtroppo per lui, però, ancora Amatucci è lesto ad arrivare sulla sfera e a depositarla in fondo al sacco grazie al più classico dei tap in. Il cammino si fa, dunque, subito in salita per i ragazzi di Massimillo ma nei minuti successivi ci si rende conto che anche una super corazzata qual è il Montevarchi, al suo interno, ha i suoi punti deboli. Quello del collettivo guidato da Pagliucoli è senza ombra di dubbio il reparto arretrato. Se ne ha il primo clamoroso esempio al 21' quando sugli sviluppi di quello che pare un facile disimpegno difensivo, il portiere classe 2001 Buccero cicca clamorosamente il rilancio di piede. Fatmir Plavci è lì e pur sembrando quasi incredulo per il gentile omaggio servitogli su un piatto d'argento dall'estremo difensore avversario, spinge la palla in fondo alla rete ormai incustodita grazie a un preciso tocco rasoterra. Un errore grave quello commesso dal numero uno ospite al quale non sembra portare fortuna il campo della Guardiana. Una settimana fa, infatti, in occasione del confronto che aveva messo di fronte gli Allievi B di Rossano Bartalucci e Pippo Fanfani a quelli di Francesco Peri, il numero uno rosso blu aveva subito tre reti. Questa volta la storia è ben diversa. Incassato il colpo, la squadra di Pagliucoli riparte all'attacco e dopo appena un minuto, la consueta verticalizzazione sull'asse Bencivenni - Pugliese mette nuovamente in condizione il talentuoso capitano ospite di presentarsi in area di rigore. L'occasione è ghiotta ma la mira non assiste il cecchino rosso blu. Il suo diagonale taglia sì fuori Messina ma la palla, dopo aver sfiorato il palo destro della porta biancorossa, termina la propria corsa oltre la linea di fondo. La Lastra soffre ma tiene il punto con orgoglio tornando a farsi pericolosa all'altezza della mezzora quando, sugli sviluppi di un lungo lancio in profondità, un altro clamoroso errore commesso dalla difesa valdarnese apre la via al raddoppio biancorosso. Il centrale difensivo Mini chiude la strada a Niccolò Del Pela proteggendo il pallone in attesa che Buccero esca dai pali per recuperarlo. Il portiere ha, però, un attimo di esitazione che è fatale al compagno di reparto al quel lo stesso Del Pela scippa il pallone dai piedi involandosi poi verso la porta e costringendo Buccero al contrasto irregolare. L'estremo ospite abbatte il numero nove di casa inducendo l'arbitro Palumbo a concedere alla Lastrigiana un sacrosanto penalty. Sul dischetto si presenta lo stesso Niccolò Del Pela la cui battuta rasoterra si infila con precisione nell'angolo basso alla destra di Buccero che pur intuendo la direzione del tiro, non può arrivare sul pallone. La Lastrigiana ribalta così l'esito di un match che pareva destinato a prendere tutt'altra direzione e adesso, contrariamente a quanto accaduto pochi minuti prima, è il Montevarchi a far fatica. I ragazzi di Pagliucoli tirano un po' il fiato a centrocampo e una difesa a dir poco ballerina continua a far collezione di clamorose ingenuità che rischiano di costar carissime allo stormo di aquilotti in volo verso la vittoria finale del campionato. Scocca sul cronometro il 40' quando uno sganciamento sulla destra da parte di Becagli è fermato irregolarmente da una netta spinta di Pampaloni. Lo stesso Becagli s'incarica di scodellare verso il centro dell'area avversaria la punizione che ne consegue e la sua traiettoria manda in tilt i difensori montevarchini che non riescono a pulire i propri sedici metri. Sotto porta si accende un confuso batti e ribatti, risolto dal tocco vincente di De Ieso che regala alla Lastra il punto del 3-1. Il Montevarchi non ha neppure il tempo di rimettere la palla sul dischetto che contrassegna il centro del campo. L'arbitro Palumbo fischia la fine del primo tempo e le due squadre guadagnano la via degli spogliatoi con la Lastra che porta in dote il sorprendente vantaggio di due gol. La fase iniziale della ripresa vede il Montevarchi nuovamente proiettato in avanti alla ricerca del gol che riaprirebbe la partita. La Lastrigiana si difende, però, con buon ordine non concedendo nulla agli avversari. Il match vive un breve momento di stanca che è però destinato a durar poco. Al 56', infatti, un bel lancio in profondità funge da innesco per Pugliese che dopo essersi incuneato in area dalla destra, prende la mira fulminando Messina con un preciso rasoterra diagonale. Alla Guardiana tornano a fioccare le emozioni e un tifo che col passare dei minuti si fa sempre più caloroso, contribuisce in maniera determinante a dare la spinta ad entrambe le compagini. Il Montevarchi torna a credere nel pareggio e al 62' ottiene il più che meritato riconoscimento. Davvero splendida la manovra che si sviluppa sulla destra con Oscari che serve in piena area Pugliese. Il capitano montevarchino si trova spalle alla porta ma grazie a un gran movimento, riesce a girarsi e a pennellare poi verso il secondo palo un pallone col contagiri sul quale l'accorrente Pampaloni si catapulta colpendolo di testa. La palla assume una traiettoria a spiovere che Messina riesce solo ad intercettare parzialmente con una mano. La palla, dopo averlo superato, s'insacca sotto la traversa facendo letteralmente esplodere lo spicchio di tribuna occupato dai sostenitori rosso blu che a fine primo tempo stavano già facendo i calcoli pensando a quanto si sarebbe ridotto il divario fra la loro squadra del cuore e le dirette inseguitrici in caso di sconfitta. L'inerzia del match cambia ancora una volta e adesso, visto che mancano ancora più di venti minuti al termine, è il Montevarchi che dopo aver riagguantato per i capelli l'avversario, prova a fare il colpaccio. La fase finale della gara è pazzesca nel suo andamento e riserva al pubblico ogni genere d'emozione. Al 72' è ancora Pugliese a mancare un'altra ottima occasione ma due minuti più tardi, ha dell'incredibile quella gettata al vento dal neo entrato Papini. L'azione si sviluppa nuovamente sulla destra, dove Bencivenni controlla il pallone per poi servire all'indietro l'accorrente Oscari. Il numero due rosso blu ripropone verso il centro dell'area biancorossa un bellissimo cross di prima intenzione e la palla, dopo essere sfilata sul secondo palo, è preda dell'accorrente numero sedici che libero da marcature, avrebbe tutto il tempo per controllarla e calciarla a rete da due passi. Papini, però, opta per la soluzione più difficile colpendolo, a sua volta, al volo e spedendola incredibilmente alle stelle. Il Montevarchi insiste e al 76' è ancora l'inarrestabile Pugliese a liberarsi per la conclusione dall'interno dell'area di rigore. La sua parabola è mortifera ma dopo aver superato le mani protese del portiere biancorosso Messina, la palla si adagia sulla traversa per poi rimbalzare in campo, dove i difensori sventano definitivamente la minaccia. Ancora una volta, il Montevarchi crea e spreca e ancora una volta, la Lastra rischia di punirlo. Al 79' lo sganciamento offensivo di Jayawickrama è fermato fallosamente da un difensore. Ne nasce un calcio piazzato dalla distanza che De Ieso scarica direttamente a rete. Buccero si fa trovare leggermente fuori posizione ma per sua fortuna la palla, dopo aver sibilato alla sua destra, termina fuori di un niente. L'arbitro Palumbo concede tre minuti di recupero e all'81' è di nuovo la Lastrigiana ad andare vicino al colpaccio . Un bel lancio in profondità innesca sulla destra Plavci che va via in velocità al diretto marcatore, si presenta in area avversaria e dopo aver attirato fuori dai pali uno spericolato Buccero, tenta la battuta a rete. Il portiere valdarnese si getta in tuffo nell'estremo tentativo di arrivare sulla sfera, riuscendo anche a sfiorarla con le dita. Questa deviazione sarà decisiva, poiché il pallone, dopo averlo superato ed aver baciato il palo sinistro della sua porta, è preda dei difensori rosso blu che si salvano blindando definitivamente un risultato più che mai prezioso. E' questa l'ultima grande emozione riservata da questa bellissima partita che alla fine regala a due ottime squadre un meritatissimo punto. Ancora una volta, con il cuore, con la grinta ma anche con alcune belle intuizioni tattiche, Michele Massimillo e i suoi ragazzi portano a compimento una grandissima impresa. Con molta probabilità questo pareggio esclude in maniera definitiva i biancorossi dalla lotta per il vertice ma a ben guardare l'andamento dell'incontro, ci viene spontanea una domanda. Cosa sarebbe accaduto se Massimillo avesse potuto schierare la miglior formazione? La risposta, come cantava il grande Bob Dylan vola nel vento ma di una cosa siamo assolutamente certi. La Lastrigiana, al tavolo delle grandi, non sfigura. Il Montevarchi ha confermato di essere un grande collettivo ma ha anche dimostrato che gli errori si pagano a caro prezzo. Una lezione importante, questa, da tenere bene a mente in vista della fase finale di una stagione che per gli aquilotti resta straordinaria.

Il tabellino
LASTRIGIANA: Messina, Pruneti, Ceccatelli Chesi, De Ieso, Paoli, Mori, Becagli, Cornello, Del Pela Niccolò, Jayawickrama, Plavci. A disp.: Cafaggi, Caponi, Crini, Radicchi, Del Pela Tommaso. All.: Michelangelo Massimillo.
AQUILA MONTEVARCHI: Buccero, Oscari, Pampaloni, Franci, Mini, Falchi, Amatucci, Grazzini, Pugliese, Bencivenni, Parigi. A disp.: Betti, Botarelli, Polini, Paterniti, Papini, Ermini. All.: Gregorio Pagliucoli.
ARBITRO: Palumbo di Pistoia.
RETI: 14' Amatucci, 21' Plavci, 30' rigore Del Pela Niccolò, 40' De Ieso, 56' Pugliese, 62' Pampaloni.

FONTE: www.lastrigiana.com

Commento di : pallonetoscano
Montelupo-Belmonte Antella Grassina 2-0

ARBITRO: Failla Rifici Andrea di Firenze
RETI: Broetto, 2 Malattino
Ponte Rondinella Marzocco-Settignanese 0-1

ARBITRO: Franchi Iacopo di Firenze
RETI: 3 Vernuccio
Santa Firmina-Sangiovannese 3-2

ARBITRO: Scartoni Michele di Arezzo
RETI: Marraghini, 1 Amato, 2 Malentacchi, 3 Milli, 4 Marraghini


Giornata primaverile ad Arezzo: si gioca al Comunale di Santa Firmina, dove c'è buona affluenza di pubblico. Numerosi sono anche i sostenitori della Sangiovannese. Arbitra l'incontro il signor Scartoni di Arezzo. Veniamo alla cronaca: è una partenza sprint: le due squadre cercano il riscatto. Infatti il Santa Firmina è stato sconfitto nell'ultimo turno a Montevarchi, mentre la Sangiovannese viene dalla sconfitta in casa contro il Lanciotto. Le due compagini si danno subito battaglia e al 4' la Sangio ci prova con un'incursione in area di Prosperi, il quale viene atterrato. È massima punizione. Dal dischetto batte Milli che realizza lo zero a uno della Sangio. Trascorrono trenta secondi e i padroni di casa pareggiano. Piazzesi, , nel disperato tentativo di respingere una palla probabilmente destinata in porta, manda la sfera alle spalle del proprio portiere, per la più classica delle autoreti: uno a uno. È una bellissima partita. La Sangio non si abbatte e inizia a tessere il suo gioco con ottimi passaggi a centrocampo fa girare bene la palla. Al 12' Grimaldi inventa per Caldini che in area ha una palla d'oro male colpisce male la palla e l'azione sfuma. Al 30' Milli serve l'accorrente Grimaldi che dai 25 metri lascia partire un gran destro che Baldesi non trattiene, arriva Prosperi che tenta il tap-in vincente ma sulla linea un difensore respinge in angolo. Al 31' Amato si libera bene e mira l'angolo più lontano, Baldesi in tuffo mette in angolo. La Sangio gioca meglio del Santa Firmina, dimostrando di essere una squadra compatta e pericolosa, anche se manca la stoccata nei sedici metri. Il Santa Firmina reagisce con azioni sterili e senza mai impensierire Palagi. Si va al riposo sull'uno a uno. La ripresa vede le due squadre tirare il fiato e non succede praticamente niente di rilevante fino al 16', quando sugli sviluppi di un corner per la Sangiovannese Grimaldi mette in mezzo una palla insidiosa che attraversa tutta la porta senza trovare deviazioni degli attaccanti azzurri. Al 65' azione destinata a fare discutere: Malentacchi cade in area azzurra, rimanendo a terra; Amato sportivamente mette la palla in corner. Quando l'attaccante si rialza è lui stesso che va a battere l'angolo, la Sangio chiede agli avversari di restituire la palla, ma questa, anziché essere restituita, viene messa in gioco, con l'arbitro che rileva un fallo all'interno dell'area, decretando anche l'espulsione di Boninsegni. Dal dischetto batte Marraghini che trasforma. L'arbitro, forse troppo giovane per una gara di questa categoria, fatica a tenere in pugno il match e allontana anche Frasi. La Sangio si riversa in avanti ma al secondo minuto dei cinque concessi dall'arbitro subisce un contropiede, nel quale Malentacchi si presenta davanti a Palagi, lo evita in uscita e mette dentro il tre a uno. All'85' fallo di mano in area del Santa Firmina e Amato dal dischetto realizza per il tre a due. Il Santa Firmina si dimostra una squadra solida in tutti i reparti e prende tre punti preziosi. Da chiarire la dinamica della seconda rete, per la quale gli ospiti si lamentano che sia mancato il fair-play nella restituzione del pallone. La Sangiovannese esprime un bel calcio fino ai sedici metri dalla porta, manca di concretezza pe rtrovare la zampata vincere. Il Signor Scartoni di Arezzo, in giornata no, sbaglia tutto quello che c'è da fischiare, dimostrando di essere un fischietto forse troppo giovane per queste categorie.
G.G.

Santa Firmina-Sangiovannese: 3-2
SANTA FIRMINA: Baldesi, Castiglia, Fedeli, Malentacchi, Marraghini, Bullata, Vicidomini, Orlandi, Veltroni, Marraghini, Agretti. A disp.:Onali, Balsamo, Cecconi, Cappietti, Beoni. All.: Alessandro Mariottini.
SANGIOVANNESE: Palagi, Piazzesi, Volpi,, Milli, Bonchi, Boninsegni, Prosperi, Grimaldi, Caldini, Amato, Nocentini. A disp.: Giachi, Ghiori, Hoxha, Cuccaro, Mannini, Di Giuseppe. All.: Stefano Frasi.
ARBITRO: Michele Scartoni di Arezzo.
RETI: 4' Milli, 5' autorete, 65' Marraghini, 82' Malentacchi, 85' rig. Amato.

Commento di : pallonetoscano