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    Juniores Regionali V. Mazzola, intervista al capitano Francesco Pasqui

L'affollatissima lotta per non retrocedere nel girone C degli Juniores regionali metteva in scena, all'ultima giornata, un vero e proprio scontro diretto tra Valentino Mazzola e San Gimignano. La partita è stata vinta 1-0 dalla squadra di Marco Bari, che così ha ottenuto la salvezza condannando invece i diretti avversari. Di questo importante traguardo raggiunto abbiamo parlato con il capitano del Mazzola Francesco Pasqui, coinvolto in questo periodo anche nei playoff di Eccellenza con la prima squadra:

Quello contro il San Gimignano era una vero e proprio scontro diretto per la salvezza: come avete affrontato questo match così importante e che cosa avete provato al triplice fischio, che ha decretato il raggiungimento della salvezza?

Fin da quando siamo arrivati al campo ho visto la concentrazione negli occhi dei miei compagni, sapevo di poter contare su di loro per raggiungere questo importante obiettivo che noi e la società ci eravamo prefissati. È stata una bella soddisfazione, al triplice fischio abbiamo provato una gioia immensa. Ci meritavamo questo risultato, l'abbiamo raggiunto con le unghie e con i denti.

La lotta salvezza in questo girone è stata una delle più incredibili di sempre, con tantissime squadre racchiuse in pochi punti e coinvolte fino all'ultima giornata. Come avete vissuto questa situazione, in cui ogni partita metteva in palio punti pesantissimi?

La lotta per non retrocedere quest'anno è stata davvero tosta. Abbiamo perso per strada dei punti che ci avrebbero permesso di ottenere una salvezza più agevole, tuttavia raggiungere il nostro obiettivo all'ultima giornata ha reso il tutto più difficile ma anche più bello.

Dopo una prima parte di stagione di alti e bassi, ma in cui comunque avete ottenuto diverse vittorie e risultati positivi, per voi le difficoltà sono arrivate da marzo in poi con cinque sconfitte in sei giornate. Da cosa è dipeso secondo te quel momento di difficoltà? Da capitano, in che modo hai gestito lo spogliatoio durante quel periodo?

È stata una stagione particolare, fatta di alti e bassi, una vera montagna russa. Nella prima parte di campionato sembrava che l'obiettivo fosse addirittura la qualificazione in coppa, ma da marzo in poi con quelle cinque sconfitte in sei giornate ci siamo un po' ridimensionati e abbiamo dovuto cambiare le nostre aspettative. Da capitano devo dire che non ho mai dovuto spronare più di tanto la squadra, perché il nostro è un gruppo di ragazzi bravi e generosi che sono disposti a dare sempre il loro massimo. Il merito della salvezza è di tutto il collettivo.

Dalla seconda parte di campionato ti sei allenato stabilmente con la prima squadra, che milita in Eccellenza. Come ti sei trovato nel gruppo dei grandi e come stai vivendo il cammino dei playoff, che vi vede in corsa per la promozione in Serie D?

È un onore per me condividere lo spogliatoio con i calciatori della prima squadra, alcuni dei quali hanno militato nei professionisti come Simone Iacoponi. Cerco sempre di rubare con gli occhi e ascoltare i consigli dei più grandi, che sicuramente mi serviranno per il proseguo della mia carriera. Vivere i playoff è bello, nel mio piccolo sento che sto lottando per la Serie D ed è una grande soddisfazione.

L'allenatore e lo staff della prima squadra, ma in generale tutta la società, credono molto nelle tue potenzialità. In vista della prossima stagione, ti piacerebbe entrare a tutti gli effetti nel gruppo della prima squadra? Quali sono i tuoi obiettivi e le tua ambizioni per il futuro?

Intanto ci tengo a ringraziare tutto lo staff, il mister e la società che mi hanno sempre tenuto in considerazione fin dal primo momento in cui mi sono unito al gruppo della prima squadra. Speriamo che questa stagione possa finire nel migliore dei modi. Per quanto riguarda i miei obiettivi, a lungo termine punto semplicemente a migliorarmi giorno dopo giorno, mentre nell'immediato spero di ritagliarmi qualche minuto in prima squadra in questo finale di stagione.

Giulio Dispensieri

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