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    Juniores Regionali Atl. Lucca, intervista al capitano Andrea Figliola

Nel girone B degli Juniores Regionali, dopo un avvio sostanzialmente perfetto anche la Pietà ha cominciato a mostrare qualche segno d'incertezza e alle sue spalle non se lo sono fatto dire due volte. In primis l'Atletico Lucca, che collezionando ottimi risultati si è portata a un solo punto dalla capolista. Partendo dalla grande vittoria di sabato, abbiamo intervistato il capitano dell'Atletico Lucca Andrea Figliola:

Quello sul campo del CSL Prato Social era uno scontro diretto per non perdere di vista la Pietà, e voi l'avete vinto alla grande. Ci racconti che partita è stata?

Era una partita molto importante per noi, uno scontro diretto che poteva avere un impatto significativo sulla nostra classifica. Fin dall'inizio abbiamo messo la giusta concentrazione e determinazione, sfruttando al meglio le occasioni create e dimostrando grande coesione di squadra. Il risultato finale è frutto di un lavoro collettivo, un successo fondamentale per la nostra crescita e per mantenere alta la fiducia in vista delle prossime sfide.

Molti vi definiscono la miglior squadra del campionato: ora che siete a un solo punto dalla vetta, quanto credete nella possibilità di spodestare la Pietà? Quali fattori, secondo te, potranno fare la differenza per la vittoria del campionato?

Siamo consapevoli che molti ci considerano una delle squadre più forti del campionato, ma il nostro obiettivo rimane quello di continuare a lavorare duro e guardare cosa succede partita dopo partita. Ora che siamo così vicini alla vetta crediamo nelle nostre potenzialità, ma la Pietà è una squadra molto solida e la lotta per il primo posto sarà ancora lunga e difficile. Ciò che farà la differenza sarà la nostra costanza e la capacità di rimanere concentrati, evitando distrazioni. Ogni partita è fondamentale e dovremo affrontarle tutte con la stessa intensità e determinazione.

La vostra squadra è composta da ragazzi del 2006 e da tanti 2007. Quali sono i pro e i contro di avere una rosa così giovane?

Una squadra giovane ha sicuramente molta energia e freschezza, oltre a una maggiore resistenza fisica che può contribuire a mantenere alta l'intensità durante le partite. Tra i pro metto anche il potenziale di crescita, tutti noi abbiamo un ampio margine di miglioramento sia individualmente sia collettivamente. Di contro ovviamente ci manca un po' d'esperienza, quella talvolta necessaria per affrontare situazioni di pressione o partite decisive. Inoltre anche l'intelligenza tattica si sviluppa col tempo, ragion per cui dei calciatori giovani potrebbero commettere qualche errore in più rispetto ad altri.

Di questo gruppo giovanissimo, tu sei il capitano. Che cosa significa per te indossare la fascia? Quali responsabilità senti di avere nei confronti dei tuoi compagni e come ti comporti all'interno dello spogliatoio?

Gioco qui da dieci anni e indossare la fascia per me significa molto. È una responsabilità che va oltre il fatto di entrare in campo per primo e rapportarmi con l'arbitro, da capitano devo essere un punto riferimento per i miei compagni sia dentro che fuori dal terreno di gioco. Lavoro ogni giorno per mantenere il gruppo unito, facendo in modo che tutti si sentano sempre coinvolti.

Da un big match all'altro: nel prossimo turno affrontate il Montelupo terzo in classifica. Che partita ti aspetti e come ci arrivate dopo la bella vittoria di sabato?

Sarà una sfida molto importante per noi. Dopo la bella vittoria di sabato il morale è alto, ma sappiamo che ogni partita è diversa e quindi dovremo mantenere la massima concentrazione e determinazione. Siamo consapevoli del valore del Montelupo ma anche del nostro, andremo in campo con il giusto atteggiamento cercando di esprimere il nostro gioco e di sfruttare al meglio le opportunità all'interno della partita.

Giulio Dispensieri