Juniores Reg. Porta Romana, intervista al difensore Riccardo Rapisarda
Dodici punti in quattro partite, otto gol segnati e uno solo subito: sono i numeri di un Porta Romana partito fortissimo nel girone D degli Juniores Regionali, campionato che attualmente vede la squadra arancionera saldamente al comando. Tra i protagonisti di questo avvio di stagione c'è Riccardo Rapisarda, classe 2005 che ogni sabato scende dalla prima squadra per portare la sua esperienza nel gruppo di Giampaolo Giugni:
Il Porta Romana ti ha visto bambino, durante la scuola calcio, e adesso ti ritrova adulto. Nel mezzo l'esperienza all'Audace Galluzzo, di cui hai vestito la maglia fino alla scorsa stagione. Come sei cambiato e in quali aspetti ti ritieni cresciuto e maturato in tutti questi anni?
Il Porta Romana è stata la mia prima squadra, infatti ho giocato qui dagli 8 ai 12 anni. Poi sono passato al Galluzzo, una società che mi ha trasmesso la mentalità vincente. Sono cresciuto molto sul piano dell'ambizione e degli obiettivi, anche quest'anno che faccio parte di una prima squadra.
Capovolgo la domanda: come hai trovato tu, invece, l'ambiente Porta Romana a distanza di tanti anni? Che cosa significa per te indossare di nuovo la maglia arancionera?
L'ambiente Porta Romana non è cambiato. Qui si respira sempre un'atmosfera familiare, tutti vengono al campo col sorriso e c'è un grande senso di unione. Da bambino accompagnavo in campo i giocatori della prima squadra che disputava il campionato di Eccellenza, per cui farne parte adesso ha un significato particolare per me.
In campionato siete partiti fortissimo e dopo quattro giornate vi trovate in testa alla classifica a punteggio pieno: l'obiettivo è rimanerci fino alla fine? Credi che la squadra abbia le carte in regola per vincere questo girone e conquistare l'élite?
Il nostro obiettivo è arrivare il più in alto possibile, contando sull'unione del gruppo che ogni giorno si sta consolidando sempre di più. Siamo partiti forte ma come dice il mister dobbiamo rimanere umili e pensare partita dopo partita, non possiamo montarci la testa dopo sole quattro giornate.
Spicca il dato sui gol subiti, soltanto uno in quattro partite. È la fase difensiva, che proprio tu guidi con la tua esperienza, il vero punto di forza del Porta Romana? Secondo te, alla fine, vincerà chi avrà la miglior difesa o in questo tipo di campionato contano di più i gol segnati?
Questa squadra è stata costruita per vincere e il nostro punto di forza è aver trovato fin da subito un equilibrio tra gol realizzati e gol subiti. Ovviamente segnare è importante, ma non bisogna mai dimenticarsi della fase difensiva. In base alle mie esperienze passate in questo tipo di campionati, ritengo che avere continuità e un buon equilibrio tra le due fasi alla fine possa fare la differenza.
Sei un classe 2005 e quindi negli Juniores giochi da fuori quota, ma fai parte in pianta stabile della rosa della prima squadra. Sotto questo aspetto, com'è passare da un gruppo all'altro e come riesci a gestire il doppio impegno del fine settimana? Qual è la differenza principale tra gli Juniores Regionali e la Prima Categoria?
Ho terminato la scuola e adesso frequento l'università. Il calcio è da sempre la mia priorità e non è mai stato un problema abbinarlo agli studi, e quindi anche il doppio impegno nel fine settimana non mi crea alcuna difficoltà. I ragazzi degli Juniores li conoscevo già, sia da avversario che fuori dal campo, per cui ambientarsi nella squadra non è stato difficile nonostante io ne faccia parte soltanto il sabato e non durante la settimana. È chiaro che, allenandomi costantemente con gli adulti della prima squadra, quando vado con gli Juniores la differenza si vede soprattutto sul piano fisico e dell'intensità.
Proiettiamoci infine al prossimo turno che vi vedrà ospitare la Folgor Calenzano: che partita sarà secondo te?
Questo campionato Juniores è uno dei più difficili che abbia mai affrontato, perché si compone delle migliori squadre di Firenze e non solo. Fare previsioni non è semplice, ma sabato mi aspetto una partita combattuta fino alla fine contro un Calenzano che arriva da ottimi risultati e che sicuramente vorrà confermarsi.
Giulio Dispensieri