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    Calci, intervista al direttore sportivo Luca Panattoni

Stabile ormai da diversi anni nei campionati regionali con Allievi e Giovanissimi, il Calci attende solo che arrivi una vittoria negli Juniores provinciali per completare una trafila giovanile che lo porrebbe ancor più al centro del calcio pisano. Il pallone che rotola all'ombra della Torre Pendente sta vivendo da tempo una congiuntura non semplice e di lettura non facile: meglio le società che orbitano distanti dal capoluogo, come nel Pontederese, qualche difficoltà in più arriva nel raccogliere l'eredità dello Zambra che, prima dell'improvvisa cessazione della sua attività, era arrivato a sedersi comodamente nel salotto dell'elite. Il Calci opera in tendenza positiva ormai da anni: il club del presidente Marianini ha chiuso le ultime stagioni registrando sempre un upgrade rispetto al suo recente passato, e quella che sta per iniziare si preannuncia come un'altra annata da vivere tutta d'un fiato.

Nel frattempo il buon lavoro svolto dal vivaio ha prodotto i suoi frutti, regalando alla prima squadra la possibilità di giocarsi una scommessa molto intrigante, come testimoniano le parole del direttore sportivo Luca Panattoni: ‘Il mondo dei dilettanti sta cambiando e noi abbiamo visto chiaramente la possibilità di segnare una discontinuità con il passato, puntando su una linea che premi i giovani. Abbiamo quindi allestito una squadra che avrà un'età media di circa 20 anni, con diversi classe 2007 aggregati in sede di preparazione. Anche l'allenatore è funzionale al progetto: Daniele Mori ama lavorare con i ragazzi e dovrà essere abile nel creare le condizioni affinché il passaggio nel calcio dei grandi sia efficace. La squadra avrà l'obiettivo di centrare la salvezza, ma soprattutto provare tutti insieme a vincere questa scommessa. Intanto il clima che si respira è già una prima vittoria: c'è entusiasmo, tanto entusiasmo'. Ecco l'intervista uscita sull'ultimo numero di Calciopiù, in edicola questa settimana.

Ne servirà anche per cercare l'impresa con gli Juniores.

Siamo reduci da un secondo posto che può essere migliorato, e ci proveremo. Abbiamo affidato la squadra a Stefano Ammannati, che negli scorsi anni ha guidato le nostre formazioni Allievi e Giovanissimi regionali ma torna in una categoria che conosce, e in cui in passato ha militato come allenatore ad alti livelli. Conquistare i regionali anche negli Juniores è uno dei nostri obiettivi stagionali.

Quali sono invece quelli delle due squadre regionali? Partiamo dagli Allievi.

I nostri 2008 sono affidati a Severino Tarantino, un allenatore esperto che conosco da tanti anni. Di lui ho sempre apprezzato il modo con cui interpreta il calcio e soprattutto come sa gestire i ragazzi che allena, lo abbiamo scelto anche per il rapporto che riesce a creare con il gruppo. Nelle scorse settimane ci siamo mossi per rinforzare un po' una squadra che punterà a un campionato tranquillo, ci auguriamo senza patemi.

Una guida d'eccezione, invece, per i vostri Giovanissimi: il presidente Francesco Marianini si prenderà cura dei vostri 2010. Che valore aggiunto continua a essere quello di un ex-calciatore con vent'anni di professionismo e tanta passione per il calcio giovanile?

Non credo proprio di sbagliare se dico che Francesco Marianini non ha bisogno delle mie parole per essere presentato, dico piuttosto che non abbiamo avuto dubbi nel far sì che il suo lavoro con i 2010 proseguisse, dopo gli strepitosi risultati raggiunti nella passata stagione in cui hanno ottenuto la possibilità di disputare il girone regionale. Dall'attenzione ai particolari passando per la sua infinita esperienza e arrivando alla capacità di lettura delle partite, Marianini è semplicemente il meglio che possiamo offrire ai nostri ragazzi nel loro percorso di crescita.

Chi guiderà invece le due squadre di fascia B?

Roberto Paolini siederà in panchina con i 2009 e sarà anche il secondo dei Giovanissimi regionali; lui è un uomo di fiducia e probabilmente la persona con più passione per il calcio che conosca. Nicola Marianini invece si prenderà cura dei nostri Giovanissimi B, chiamati a compiere con successo il passaggio dalla scuola calcio al settore giovanile.

Avrà dato un'occhiata interessata alla composizione dei gironi regionali in cui militerete; che idea s'è fatto?

Credo che il girone B degli Allievi regionali regalerà molte sorprese: ci sono diverse incognite, come ad esempio le squadre del Grossetano e lo stesso Grosseto, squadre contro cui occorrerà prestare tanta attenzione. I pronostici sono molto difficili e rischiano di lasciare il tempo che trovano, specialmente per quel che riguarda i Giovanissimi, che sono una fascia d'età in cui da ottobre a maggio i ragazzi vanno incontro a una vera e propria trasformazione, conseguentemente i valori in gioco possono cambiare da andata a ritorno. Detto questo, ritengo che realtà come San Giuliano, Fornacette, Pro Livorno Sorgenti e forse anche il Limite e Capraia siano squadre che partono con legittime aspettative.

E voi?

Chissà, la speranza è sempre quella di poter essere noi una delle sorprese, ma l'importante è confermare i progressi che stiamo mettendo in campo di anno in anno.

Lor.Mar.