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    Virtus Rifredi, intervista a bomber Lorenzo Cioncolini

Quasi cinquanta gol, un fiuto innato per la rete, ma anche tanta profondità di pensiero e una testa ben posata sulle spalle: la Virtus Rifredi si conferma una grande storia che al proprio interno ne contiene tante altre, come quella di Lorenzo Cioncolini. Le sue 46 reti hanno portato in alto gli Juniores gialloblù, e lo hanno messo in mostra come uno dei giovani attaccanti più interessanti del comprensorio fiorentino, e non solo; a dimostrazione del fatto che Lorenzo è un ragazzo con un cuore e una testa abili quanto lo sono i suoi piedi, resterà ancora in gialloblù nell'anno prossimo, operando così una scelta che si dimostra ragionata e profonda. Cioncolini, infatti, sarà un attaccante della prima squadra del Rifredi, e la prospettiva di vivere un'annata con indosso la maglia del proprio quartiere lo riempie già d'emozione. Ecco l'intervista uscita sull'ultimo numero di Calciopiù in edicola questa settimana.

Hai disputato una stagione da record: è in assoluto la tua migliore a livello personale? Senti di essere arrivato al punto più alto del tuo percorso calcistico?
Se a inizio dello scorso anno mi avessero detto che avrei raggiunto questo obiettivo non ci avrei scommesso un euro; sicuramente a livello personale penso che quella da poco conclusa sia stata una delle migliori stagioni da quando vesto la maglia della Virtus Rifredi, ovviamente devo ringraziare i miei compagni e il mister, che mi hanno messo nella condizione di poter realizzare così tanti gol. Penso che la fame e la grinta di voler vincere ogni partita mi abbiano permesso di raggiungere questo obiettivo. Ho ancora 18 anni e spero di poter raggiungere tanti altri traguardi in futuro, magari già dalla prossima stagione. Penso che i prossimi anni saranno i più importanti per la mia carriera, devo ancora crescere molto e spero che i miei compagni e il mister mi aiutino in questo percorso.

Nonostante i tuoi tantissimi gol, la tua squadra non è riuscita a centrare la vittoria del campionato: cosa pensi vi sia mancato? Che campionato è stato appunto quello vinto dal San Piero a Sieve?
Durante la stagione che è terminata poche settimane fa la Virtus Rifredi è riuscita a salire in Seconda Categoria e vincere anche la Coppa Toscana con la propria prima squadra, noi ci siamo andati vicino. Per vincere un campionato serve avere la mentalità giusta, focalizzata e concentrata unicamente sull'obiettivo finale; forse qualche volta a noi Juniores sono mancate la grinta e la forza di chiudere partite scomode e difficili che in alcuni casi ci sono costate punti importanti all'interno del campionato. Può succedere, dopotutto eravamo una squadra nuova e per certi versi non molto esperta. Durante una stagione poi bisogna fare i conti con i fattori esterni: infortuni, diffide e squalifiche; penso che ad esempio abbiamo pagato l'assenza, da novembre, di qualche elemento a causa di infortuni e, nonostante la rosa di valore che avevamo, ciò abbia in parte condizionato il nostro cammino in campionato. Occorre però essere onesti e fare i complimenti al San Piero a Sieve per l'incredibile stagione svolta, è stato un campionato tosto e complicato, forse il più difficile che potessimo affrontare quest'anno, perchè c'erano squadre attrezzate e determinate a vincerlo. Purtroppo vince una sola squadra, il calcio è questo. Penso che se non avessimo perso qualche punto per strada avremmo potuto giocarci la vittoria fino all'ultima giornata.

Fra tutte le reti che hai messo a segno quest'anno, qual è la più bella, e perchè?
Delle reti di quest'anno mi ricordo soprattutto quella realizzata in casa contro l'Isolotto. Da qualche settimana era uscito l'annuncio che la seconda e la terza squadra classificata avrebbero partecipato alla Coppa provinciale Toscana, la seconda posizione era occupata dalla Settignanese mentre il terzo posto ce lo contendevamo noi e l'Isolotto. E' stata una partita complicata ma penso bellissima, piena di colpi di scena, rimonte e contro-rimonte. Il mio è stato il gol del 3-2: sarà stato all'incirca l'85' e, dopo un'azione corale, riesco a mandare nello spazio un mio compagno che, prima di entrare in area, viene atterrato. Fallo da ultimo uomo durante una chiara occasione da rete, che oltre alla punizione dal limite ci permette di avere la superiorità numerica. Vado sul punto di battuta, dai venticinque metri, una posizione non troppo centrale ma neanche troppo defilata. Sistemo il pallone, prendo i miei consueti quattro passi e mi accorgo che il palo del portiere non è coperto benissimo; calciando ho messo tutta la forza e le energie che mi erano rimaste e la palla è volata dritta verso il sette. Subito dopo aver segnato mi giro e vedo tutta la panchina correre verso di me, è stata un'emozione fortissima, perchè sapevamo che eravamo vicini all'obiettivo e quella partita è stata una bella rivincita.

Sei a Rifredi da qualche anno: quali sono i punti di forza e i margini di crescita della tua società? Come ti trovi in gialloblù?
Penso che esistano sempre dei margini di miglioramento, ma ritengo la Virtus Rifredi una delle società migliori che ci sono a Firenze: è un punto di aggregazione per noi ragazzi del quartiere ed è una società che sta crescendo in modo costante, basti pensare ai recenti risultati conseguiti. La prima squadra, in due anni, ha vinto altrettanti campionati, la Terza Categoria nel 2023 e la Seconda da neo-promossa, successo mai raggiunto prima, poche settimane fa. Sempre quest'anno i classe 2009 hanno vinto il loro campionato, dando continuità a quanto erano riusciti a fare i 2007 nella stagione 2021-2022.

Sei ormai pronto al salto nel calcio dei grandi: dove giocherai il prossimo anno? Con quali sensazioni e aspettative ti affacci al calcio dei grandi?
In questi due anni, dal 2022 al 2024, ho alternato allenamenti con gli Juniores e con la prima squadra, due stagioni fa ho collezionato anche qualche presenza, ma con il mister abbiamo convenuto che ancora non ero pronto per disputare un'intera stagione con la prima squadra; avevo bisogno di maggiori certezze riguardo me stesso, la necessità di un anno per maturare come giocatore e uomo. Da settembre giocherò in Prima Categoria con la Virtus Rifredi, e per me è un'emozione immensa rappresentare il mio quartiere e giocare per tutte le persone che ci vengono sempre a vedere. Sarà un anno in cui mi dovrò mettere in gioco, spero che i veterani del gruppo mi aiutino in questo percorso di maturazione. Credo che per le qualità che abbiamo si possa ambire a svolgere un gran campionato, senza limitarsi al ruolo di comparse, giocheremo ogni partita come se fosse l'ultima e poi vedremo quello che succederà.
l.m.