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    Il 2024/2025 del Venturina: intervista al dg Roberto Pistolesi

Un percorso di continua crescita per il Venturina, che si è ormai consolidato negli anni. Il direttore generale Roberto Pistolesi è il nostro interlocutore per una panoramica a trecentosessanta gradi sul club, fra passato, presente e futuro. Il suo posto dietro la scrivania della direzione sportiva è ricoperto ora da Enrico Bardelloni, che lascia momentaneamente il percorso di allenatore per intraprendere l'importante ruolo dirigenziale. Fabio Vanni resta il ds di prima squadra e Juniores (regionali), una squadra che - rinvigorita dagli ingressi dei 2007 vincitori del loro campionato - parte con fondatissime ambizioni e aspettative; Giovanni Bardocci invece ha in cura il comparto scuola calcio, fino a salire alla categoria Giovanissimi B 2011 compresa. Ecco l'intervista al dg Pistolesi uscita sull'ultimo numero di Calciopiù, in edicola questa settimana.

Novità, spostamenti interni, conferme: come sarà composto il vostro staff tecnico della nuova stagione? Partiamo dal comparto dei grandi, prima squadra e Juniores regionali.
Il tecnico della nostra prima squadra sarà Antonio Luongo, promosso quindi dal settore giovanile e fresco di vittoria del girone B con i nostri Allievi regionali. Arrivò qui da noi cinque o sei anni fa provenendo proprio dal calcio dei grandi, e metterlo al timone della nostra prima squadra è stata una scelta ben ponderata e intrigante. Altra promozione interna, per così dire, quella che coinvolge Ricky Trapassi, che passa dalla guida dei nostri classe 2008 provinciali dopo un ottimo anno di lavoro svolto qui da noi. Si tratta di un allenatore giovane, serio e capace, che non pretende di inventare il calcio ma sa insegnarlo nei suoi principi più importanti; la sua capacità di leadership e di stare insieme ai ragazzi che allena lo rendono un profilo ideale per i nostri Juniores.

I 2007 diventano grandi: con quali prospettive i vostri ex Allievi entrano a far parte della rosa degli Juniores?
L'organico sarà composto in larga parte dai nostri 2007, qualche 2006 già presente e ci terremo a disposizione un paio di classe 2005 per coprire eventuali lacune in determinati ruoli in cui rischiamo di essere un po' scoperti. E' previsto che 2-3 dei nostri giovani salgano in prima squadra già dalle prossime settimane, l'obiettivo degli Juniores resta la crescita dei nostri giovani, e al contempo fare bella figura; se poi riusciremo ancora a centrare il massimo traguardo ovviamente tanto meglio.

Prima di parlare dei vostri Allievi, una sua battuta su questo spunto: che importanza ha, per il vostro progetto tecnico, aver conquistato finalmente l'elite nella categoria regina del settore giovanile?
L'analisi di questa stagione lascia in dote due certezze: purtroppo abbiamo perso l'elite nei Giovanissimi, e qualcosa pagheremo nel prossimo futuro; al contempo guadagnarla negli Allievi ci permette di lavorare meglio rispetto al recente passato con il nostro biennio Allievi, completando la parte alta della nostra trafila giovanile. Vincere un campionato regionale rende sempre positiva un'annata come quella che abbiamo da poco consegnato agli archivi.

A chi affiderete i vostri Allievi, e con quali aspettative li vedremo schierati ai nastri di partenza?
Sarà un allenatore che non ha bisogno di particolari presentazioni come Fabio Bucciantini a guidare i nostri Allievi elite; il settanta per cento dei nostri 2008 resta da noi, l'uscita principale è quella di Ficcanterri, passato al Tau. Per il resto ci siamo mossi bene, a mio avviso, in entrata, muovendoci fra Elba, Gavorrano e Cecina. Al netto di qualche uscita, siamo riusciti a mantenere pienamente competitiva una squadra che, sulla falsariga della passata stagione sul piano della forza di cui dispone, cercherà ancora una volta di centrare l'obiettivo di disputare un buon campionato, una stagione tranquilla sarebbe già un bel traguardo calcolando che il girone elite Allievi è davvero tosto e ricco di valori altissimi.

Altra squadra da tenere d'occhio, i vostri Allievi B regionali: come si rinforza e cambia il gruppo reduce dalla retrocessione nei Giovanissimi elite?
Visto l'epilogo della stagione appena conclusa ci siamo mossi anzitutto per rinforzare la squadra e, a oggi, riteniamo di aver svolto un buon lavoro in tal senso, nonostante oltretutto la forte concorrenza in zona. L'allenatore sarà Dario Busdraghi, saldamente confermato all'interno del nostro staff tecnico, al quale presenteremo un gruppo rinforzato da 4-5 nuovi arrivi anche fuori dal nostro abituale comprensorio. Speriamo, e siamo fiduciosi, di aver allestito una squadra capace di mantenere la categoria senza troppi patemi. La difficoltà, se possibile, aumenterà ulteriormente negli Allievi B rispetto che ai Giovanissimi elite.

Veniamo ai Giovanissimi regionali: obiettivo ritorno nell'elite a tempo record?
In tutta onestà non partiremo con questo genere di aspettative e pressioni: la squadra sarà affidata alle cure di Giovanni Bardocci e sarà diversa rispetto al recente passato visti i non pochi innesti volti a migliorare la qualità dell'organico. L'obiettivo è consolidare e far crescere questo gruppo in vista degli impegni futuri, e anche se magari non avremo la forza per ambire alla vittoria del girone regionale standard utilizzeremo al meglio il prossimo anno per far maturare i nostri ragazzi.

Infine i Giovanissimi B: lo scorso anno non avete centrato il girone regionale, il prossimo anno proverete a fissare questo tipo di obiettivo? Cosa pensa della riforma prevista dal Crt per questa specifica categoria?
Sono favorevolissimo alla riforma che è stata proposta: quando metti in palio qualcosa creando una sana competizione sportiva è sempre stimolante per le società, gli allenatori e i giocatori stessi impegnarsi e migliorarsi; dopotutto il precedente format dei Giovanissimi B a livello provinciale necessitava di qualche ritocco. Proveremo a rientrare nel girone regionale, abbiamo un buon gruppo di classe 2011 in uscita dalla nostra scuola calcio, ma pure per loro resterà prioritario completare al meglio il passaggio nel calcio a undici e mettere all'orizzonte i prossimi impegni.

Una battuta finale: il progetto tecnico del Venturina sembra, dall'esterno, in ottima salute. Che momento sentite di stare vivendo?
Lo viviamo come sempre abbiamo interpretato il modo di fare calcio, nel senso che lavoriamo e investiamo cercando sempre, ogni anno, di migliorare gli aspetti su cui magari siamo un po' mancati negli anni precedenti. Lo abbiamo fatto fin dal primo giorno in cui siamo partiti con questo nuovo corso, fortunatamente le cose sono sempre andate in una direzione buona: credo infatti che il Venturina, a livello regionale, sia conosciuto e riconosciuto per come lavora. La società in tutto ciò crede molto, investe tanto e al nostro interno ci sono delle persone che sanno quello che fanno. Alla fine della fiera tutto sta tornando, siamo in linea con quello che vogliamo e volevamo fare fin da subito, il nostro obbiettivo resta quello di migliorarci sempre in ogni cosa che facciamo. Fortunatamente il campo per ora ha sempre offerto ottimi riscontri, anche se penso che il difficile non sia arrivare a certi livelli, ma restarci.
Lor.Mar.