Scandicci, intervista al ds delle giovanili Rino D Andretta
Ora che la paura è passata, c'è una voglia enorme di guardare avanti, e mettere finalmente a terra il potenziale, dispiegare il nuovo progetto tecnico tracciato un anno fa, far tornare - soprattutto - la gloriosa società fondata nel lontano 1908 sui livelli che le competono quasi di diritto, per blasone e storia. La stagione che si è conclusa il 30 giugno era annunciata di transizione per lo Scandicci, le difficoltà quindi erano messe in conto dallo stesso club, preventivate fin dalla vigilia, e non è stata facile da vivere nel suo epilogo; soprattutto perchè gli Allievi hanno dovuto lottare fino alla fine con le unghie e coi denti per mantenere l'elite, aspetto fondamentale questo per la società, e ci sono riusciti uscendo indenni dall'ultima giornata, memorabile per il pathos che ha regalato, in quello che è stato un vero e proprio spareggio salvezza contro il Calenzano.
Decisivo, semplicemente decisivo, è stato l'apporto alla causa fornito dai 2008 e dal loro mister Lorenzo Bernocchi, gruppo di punta dei blues ormai da un paio di anni, convocato in massa con i compagni di un anno più grandi per condurre in porto la missione permanenza in categoria; decisiva allo stesso modo è stata la vicinanza degli alti dirigenti dello Scandicci, il direttore generale Claudio Davitti e il direttore sportivo Rino D'Andretta, entrambi presenti in panchina nella parte finale del campionato e ovviamente nella sfida che valeva una stagione contro il Calenzano. All'indomani di quella partita, sono stati loro in primis a tirare un grande sospiro di sollievo: da quel momento in poi si poteva tornare a pensare completamente all'operazione rilancio dello Scandicci. Cosa che è avvenuta, perchè il ds Rino D'Andretta ha fatto dell'entusiasmo il tratto distintivo dei suoi movimenti nel corso di queste settimane, ed è pronto a presentarci uno Scandicci versione 2024/2025 che torna a proporre un profilo decisamente rivolto verso l'alto. Ecco l'intervista uscita sull'ultimo numero di Calciopiù, in edicola questa settimana.
Qual è il suo punto di vista su quanto finisce in archivio dopo questa stagione, un po' sofferta, ma con il lieto fine?
La mia prima stagione a Scandicci è stata utile per prendere le misure, conoscere l'ambiente; abbiamo avuto difficoltà con gli Allievi, che in effetti hanno avuto un percorso nient'affatto semplice, l'obiettivo era salvare la categoria e i ragazzi, con l'aiuto e il supporto degli Allievi B 2008, sono riusciti nell'intento mantenendo l'elite, dimostrando che le stagioni possono essere figlie di ingredienti che a volte sfuggono dalla comprensione. I nostri 2007 si sono cimentati poi in due tornei di fine anno e li hanno vinti entrambi: stimoli e pressioni differenti influiscono sui gruppi di ragazzi giovani che possono andare più o meno in difficoltà; al netto di questo, fortunatamente, l'obiettivo era il mantenimento della categoria, e ciò è avvenuto.
Cosa ricorderà di quella domenica densa di pathos, indimenticabile, in cui giocaste l'ultima di campionato, nonchè un vero e proprio spareggio, contro il Calenzano?
Si percepiva bene l'importanza del match e la tensione era altissima; ci siamo arrivati dopo un amarissimo pareggio della penultima giornata, la settimana precedente, in cui eravamo stati raggiunti al 95'. Un minuto prima del triplice fischio eravamo salvi, e invece ci siamo ritrovati in una lotteria infernale e nella settimana che ha preceduto la gara contro il Calenzano si percepiva tanta tensione. I ragazzi sono stati bravi nel rimanere concentrati e compatti di fronte alle difficoltà, siamo andati sotto 0-1 a metà secondo tempo ma poi ne siamo usciti con un pari che ci ha regalato la salvezza. Probabilmente è stata una gara che ha riassunto un po' tutta la nostra stagione. Per fortuna, come ha detto lei, con il lieto fine.
Com'è andata, invece, con le vostre altre squadre?
Gli Allievi B 2008 sono stati una piacevolissima conferma, non una scoperta, inizialmente eravamo un po' preoccupati dal fatto che avevamo fatto tanti inserimenti nel corso della precedente estate, ci preoccupava nello specifico la velocità con cui mister Bernocchi, che è stato bravissimo in questo, e non solo, avrebbe completato la creazione delle giuste dinamiche di squadra; quando inserisci una decina di giocatori nuovi non è solo una questione di bravura dei calciatori, ma di farli diventare squadra in fretta. Agevolati anche dai risultati ottenuti i nostri ragazzi hanno svolto una bellissima stagione, chiudendola al secondo posto, unica squadra del girone che è riuscita a battere il Tau. E non solo, come detto, perchè i 2008 hanno contribuito alla salvezza degli Allievi e quindi sono stati una piacevolissima conferma della bontà del lavoro svolto dalla società, dall'allenatore e da loro stessi. Adesso iniziamo l'ultimo anno di Allievi con ottimi presupposti di partenza, consapevoli che il campo è sempre lì ed è l'unico metro di valutazione. Lorenzo Bernocchi resta alla guida della squadra, con la quale puntiamo a collocarci, ancora una volta, nei piani alti della classifica.
Avete previsto dei nuovi innesti?
Ci saranno cinque nuovi arrivi a fronte di altrettante uscite, dopo un'annata in cui avevamo cambiato molto, stavolta non abbiamo affatto stravolto l'organico, non ce n'era bisogno. Piuttosto abbiamo inserito degli innesti mirati inserendo delle alternative utili per mister Bernocchi.
Lo Scandicci è pronto a tornare a lottare per un traguardo importante, magari proprio con la sua squadra più valida che ha in organico, i 2008?
Senza essere nè troppo prudenti nè eccessivamente sognatori abbiamo un gruppo che dispone di tutte le potenzialità per stare ai piani alti della graduatoria; le premesse con cui partiremo al via sono incoraggianti.
Scendiamo di un gradino: che novità presenteranno, invece, i vostri Allievi B regionali?
I 2009 hanno salutato Filippo Fanfani, con cui hanno ben svolto il biennio Giovanissimi, e saranno presi in cura da Massimo Tesconi, reduce dalla vittoria del campionato Allievi regionali con l'Aquila Montevarchi: un allenatore di altissimo profilo, oltre che per i prestigiosi risultati ottenuti in carriera per la sua esperienza; dopo averlo incrociato per anni da avversario, e conosciuto sulla panchina sempre da avversario, siamo contentissimi di poter finalmente iniziare un percorso insieme. Il suo gruppo sarà rinforzato da 6-7 nuovi giocatori, e nella stagione appena conclusa i nostri 2009 hanno chiuso al sesto posto, sfiorando la zona coppa, dopo che nella stagione ancora precedente si erano laureati campioni provinciali Giovanissimi B; si tratta di un gruppo molto interessante, che un anno fa ha accolto tanti nuovi inserimenti e, nell'ottica di trovare il giusto equilibrio, ha disputato una stagione di costruzione, magari ottenendo meno di quanto avrebbe meritato ma gettando le basi per iniziare un biennio Allievi di ottime prospettive. Dopo aver messo fieno in cascina, adesso viene una parte importante, ma stimolante, del loro percorso di crescita all'interno del settore giovanile.
Filippo Fanfani lascia i 2009 ma resta in categoria: si occuperà dei Giovanissimi elite. Che scelta è stata?
Dopo aver disputato un ottimo biennio con loro abbiamo ritenuto giusto, anche se non semplice, rinnovare gli stimoli sia al mister sia ai ragazzi e fargli affrontare una nuova sfida; Fanfani ovviamente era dispiaciuto di lasciare un gruppo al quale era legatissimo, ma inizia con enormi motivazioni ed entusiasmo la nuova avventura con i 2010, sempre nei Giovanissimi elite. Confermarlo in categoria l'abbiamo ritenuta una scelta ideale: quest'anno, al debutto nell'elite, si è ben comportato e proverà a ripetersi con una squadra, quella dei nostri 2010, che è reduce dal terzo posto nel girone B dei Giovanissimi B regionali. Al di là di questo il gruppo è cresciuto molto nei mesi scorsi e siamo contenti soprattutto che sia riuscito a venir fuori non aggrappandosi all'individualità ma facendo affidamento su di una crescita corale. Abbiamo previsto 5-6 nuovi inserimenti e, a livello di obiettivi, proveremo a rientrare in quel gruppetto di squadre che cercherà di insidiare le prime posizioni. Ci attende comunque una stagione difficile, perchè il campionato Giovanissimi elite è davvero impegnativo, a mio modo di vedere è il più bello fra tutti. Lo affronteremo nutrendo buone sensazioni.
Alcune società che partecipano ai Giovanissimi elite stanno puntando su figure di allenatori esperti, con anni di lettura delle partite alle spalle e quindi tanta esperienza. Cosa ne pensa?
Confermo, molte realtà stanno cercando di raggiungere il loro obiettivo in campo affidandosi ad allenatori più pragmatici ed esperti, per così dire; è una scelta legittima, io sento di appartenere a un'altra scuola di pensiero e la scelta di un tecnico giovanissimo come Fanfani lo dimostra. Si tratta di un tecnico di sicuro avvenire, molto intraprendente, appassionato e determinato; noi ci affidiamo a lui, ma trovo legittimo che ci siano chiavi di lettura diverse da parte di società che affidano i propri Giovanissimi ad allenatori che hanno esperienze con le categorie più grandi.
Chiudiamo la panoramica sulle vostre squadre con i futuri Giovanissimi B 2011.
Qui abbiamo un graditissimo rientro, quello di Dario Boni che era stato con noi fino all'anno scorso e poi ha avuto una parentesi con gli Allievi regionali del San Donato Tavarnelle, dove ha svolto un'ottima stagione. Boni ha già collaborato con noi in passato e il suo ritorno come detto è davvero importante per lo Scandicci, riparte dai Giovanissimi B e quindi da una categoria in cui può sicuramente iniziare nel modo ideale un percorso e un progetto tecnico. Da settembre l'obiettivo sarà in primis quello di curare l'inserimento dei ragazzi nel calcio a 11, visti i tanti fattori che cambiano: non più tre ma due tempi, le dimensioni del campo, l'arbitro ufficiale e così via. Come abbiamo fatto un anno fa con i 2010, anche con i 2011 diamo un premio al lavoro svolto dalla nostra scuola calcio e il gruppo resta quello in uscita dagli Esordienti, con qualche nuovo innesto. Tengo molto alla scuola calcio, tanto che al mio arrivo a Scandicci chiesi di essere, oltre che ds del settore giovanile, anche responsabile della stessa, per supervisionare quello che è poi un percorso che deve permettere una continuità dal basso. Ho trovato grandissimo appoggio dalla società in questo, è un percorso che ovviamente necessita di tempo ma consentirà di costruire gruppi competitivi che limiteranno il numero di nuovi arrivi ogni anno, perchè già ben formati e strutturati dopo la trafila nella scuola calcio.
In chiusura, che stagione sarà la prossima, la sua seconda a Scandicci?
Mi auguro che possa essere anzitutto un'annata tranquilla, che ci permetta di lavorare serenamente: la volontà della direzione sportiva è quella di procedere in un'ottica in cui i ragazzi continuino a crescere perseguendo un obiettivo che è quello di fare squadra provando a raggiungere i risultati. Ogni gruppo avrà la propria identità e obiettivi specifici, perchè è evidente che, al netto della forza di ogni squadra, gli Allievi ad esempio arrivano all'ultimo ballo con i pari età e avranno obiettivi e priorità certamente diverse rispetto ai Giovanissimi B, che iniziano il loro percorso nel vivaio e cominceranno a inserire i contenuti che sono propri di questa fascia d'età. Nel suo complesso, mi aspetto un'annata in cui lo Scandicci continui a fare passi in avanti per ricollocarsi sempre con più certezza fra le società di riferimento sul territorio, come è stato per tanti anni e come sta tornando a essere; è quindi evidente che lavoreremo per questo, e ottenere dei risultati sarebbe una spinta ulteriore a tutto l'ambiente, ma senza renderla un'ossessione. Ci piace pensare di tornare presto fortemente competitivi in ogni categoria.
D'Andretta sarà coadiuvato nella direzione sportiva da Walter Bonciani, che arriva alla corte del presidente Rorandelli con il compito di espandere ulteriormente la struttura dirigenziale, in cui resta saldo come direttore generale Claudio Davitti. Intriganti le prospettive di prima squadra, su conto della quale abbiamo già parlato in altre occasioni, e soprattutto degli Juniores regionali: la squadra sarà affidata a Leonardo Zecchi, in arrivo dalla Lastrigiana, e disporrà di una rosa molto rinforzata in sede di mercato estivo.
Lorenzo Martinelli