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    Limite e Capraia, intervista al nuovo ds Massimiliano Lotti

Fine delle ambizioni, o rilancio? Stando a quanto dice Massimiliano Lotti, e c'è da credergli in parola, decisamente non la prima, quantomeno la conferma di quanto (di importante) è stato fatto negli ultimi anni. Si può quindi parlare di rilancio, o almeno di rinnovate ambizioni dopo i numerosi cambiamenti, per il Limite e Capraia: la società del presidente Maurizio Tramacere Falco è cresciuta con un ordine di grandezza esponenziale da 4-5 anni a questa parte e, dopo aver salutato Francesco Safina e il suo staff, ha accolto nel proprio organigramma dirigenziale il direttore sportivo Lotti, che tiene a far chiarezza sullo stato di salute del suo nuovo club, e sull'indirizzo che questo prenderà a partire da settembre. Ecco l'intervista uscita sull'ultimo numero di Calciopiù in edicola questa settimana.

Direttore, partiamo dall'inizio: cosa ha rappresentato per lei la chiamata che le è arrivata dal Limite e Capraia?
Una proposta importantissima, perchè è sotto gli occhi di tutti come negli ultimi anni il Limite abbia avuto una crescita enorme sotto tutti i punti di vista, in particolar modo sotto il profilo tecnico. Già una decina di anni fa fui interpellato dal presidente, ma ero a Santa Maria e mi trovavo bene, anche perchè in quel momento storico eravamo una società di vertice e a nostra volta in forte ascesa. Ricevere di nuovo una chiamata a distanza di anni mi ha fatto ancor più piacere. E arrivare al Limite e Capraia è anzitutto un onore per me, nonchè una sfida intrigante, quella di proseguire, e se possibile migliorare, il gran lavoro che è stato svolto da chi mi ha preceduto negli ultimi anni. Sono consapevole dei rischi e della difficoltà del cimento: l'entusiasmo e la voglia di provarci con tutto me stesso sono assicurati.

Facciamo chiarezza: dopo la delusione per aver mancato di un soffio l'aggancio al circuito elite, e dopo i recenti cambiamenti, il Limite si disimpegna un po', o si rilancia?
Dico convintamente che rinnova il proprio percorso e le proprie ambizioni; l'organigramma è in via di definizione, ma sono previsti a breve nuovi ingressi, specialmente nel comparto scuola calcio, il settore sul quale si sono concentrati i maggiori investimenti. Questo per far sì che il settore dedicato all'attività calcistica dei più piccoli resti un traino forte per tutto il vivaio, in modo tale che il settore giovanile disponga della linfa necessaria per andare avanti senza dover ricorrere a numerosi innesti da fuori ogni anno. L'ingresso nello staff di ulteriori figure, come quelle dei preparatori atletici, confermano la volontà da parte della proprietà di continuare a investire e credere fortemente nel progetto tecnico. I dirigenti, come i direttori sportivi quale sono io, vanno e vengono: quel che conta, quel che resta sempre come elemento necessario, è la proprietà, la presidenza. E' dall'alto che si decidono tutti gli investimenti, a partire da quelli sugli allenatori, sulle strutture, sui pulmini e via dicendo; e il presidente Tramacere Falco non ha fatto mezzo passo indietro rispetto al recente passato. Colgo l'occasione per riportare e contestare quanto ho sentito dire a giro, che il Limite e Capraia d'ora in poi si dedicherà al sociale. Come se abbinare la dimensione sociale al calcio fosse un valore negativo: è esattamente l'opposto. Lo scopo primario di una società dilettantistica, come la nostra ed esattamente come le centinaia di altre che ci sono in Toscana e le migliaia in Italia, deve essere quello di costituire un punto di riferimento per i ragazzi del comprensorio, e abbinare a ciò il raggiungimento di risultati tecnici e sportivi. Al Limite e Capraia si farà sempre sociale, provando a coniugarlo con un percorso di formazione tecnica di adeguato livello.

La delusione per come sono andate le cose quest'ultimo anno è già messa da parte?
E' una domanda cui rispondo con difficoltà, mi piace render conto del mio lavoro; dall'esterno dispiace aver visto che i 2009, nonostante i mezzi di cui disponessero, abbiano mancato sul più bello la possibilità di ottenere una meritata promozione nell'elite.

C'è magari la volontà di provarci il prossimo anno?
Sì, anche se sarà ancora più dura, perchè a volte i treni vanno presi al volo. La voglia di far bene anche nella prossima stagione c'è eccome, ma senza pressioni. Sarà il campo a emettere una valutazione sul nostro operato futuro.

In attesa di definire il vostro organigramma dirigenziale completo, le panchine delle formazioni agonistiche sono state già assegnate?
Sì, e posso annunciare che Luca Brunacci resta alla guida dei 2008 e li allenerà nel prossimo campionato Allievi regionali, mentre i 2009 accolgono un nuovo allenatore, Tommaso Freschi, reduce dalle esperienze al Piaggione Villanova e al Casellina. Importante l'ingresso di Marco Londi, ex Fucecchio e Fornacette, che assieme a Matteo Giaccherini si occuperà dei nostri Giovanissimi regionali; i Giovanissimi fascia B invece avranno anche loro un nuovo arrivato, Dario Picchiotti, proveniente dall'Audace Galluzzo.

Può tracciarci un profilo di questi quattro tecnici?
Partendo da Brunacci, la sua è una riconferma dopo tanti anni al Limite e Capraia, il suo entusiasmo nel cimentarsi nella categoria regionale e la conoscenza dei 2008 lo rendono il tecnico giusto per questa avventura; ho ricevuto poi ottime referenze su Freschi, un giovane allenatore molto professionale che ha accettato la nostra scommessa. Londi lo conosco bene fin dai tempi di Fucecchio, e lo conoscono in molti per gli ottimi risultati che ha ottenuto in passato, e in particolar modo quest'annata appena conclusa, durante la quale ha portato davvero in alto i Giovanissimi del Fornacette nel campionato regionale, procedendo poi benissimo in coppa fino all'eliminazione contro il Tau che a sua volta ha poi vinto il trofeo. Picchiotti, infine, è un nuovo arrivato come ho detto, ma è un ragazzo di Limite che ha sposato con grandissime motivazioni la nostra causa. Non vedo l'ora di lavorare davvero assieme a questi allenatori: non sono un direttore sportivo che si porta dietro i tecnici di fiducia, ma ama conoscerne di nuovi, e accettare sempre le sfide che si parano davanti.
Lor.Mar.