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    Lastrigiana Juniores in finale Scudetto: intervista a Leonardo Sona

Sabato al Bozzi si può fare la storia. La Lastrigiana affronterà la Renato Curi Angolana nella finale Scudetto Juniores, dopo una cavalcata incredibile che l'ha vista superare con pieno merito i turni precedenti. Di questo grande appuntamento e del percorso fatto per arrivare fin qui abbiamo parlato con il difensore e vicecapitano biancorosso Leonardo Sona:

Partiamo dalla semifinale contro il Morazzone: 2-0 all'andata e 4-0 al ritorno, un vero e proprio trionfo. Ci racconti queste due partite dal tuo punto di vista?

Il risultato netto del doppio confronto è frutto del ritmo superiore che abbiamo messo in campo. Io e i miei compagni sentivamo di avere una grande forma fisica, dovuta all'ottimo lavoro svolto durante la stagione e alla possibilità di contare su una rosa molto ampia composta da più di venti giocatori che hanno sempre dato il massimo e detto la loro.

Facciamo un passo indietro e torniamo al campionato, che vi ha visto trionfare all'ultima giornata in maniera rocambolesca ed emozionante. Vincere così, superando il Perignano in extremis, vi ha dato una carica in più per affrontare la Fase Nazionale?

Vincere il campionato così è stata una gioia immensa, che ci ha evitato di avere rimpianti per i troppi punti persi durante la stagione. Da quel giorno la squadra ha preso ancora maggiore consapevolezza della propria forza, il che ha sicuramente rappresentato una spinta in più per arrivare in fondo alla Fase Nazionale.

Dopo la sconfitta per 2-0 a Terni, nell'andata del primo turno, per voi sembrava finita e invece al ritorno avete ribaltato tutto cominciando la vostra cavalcata. È solo perseveranza o c'è altro dietro a questa capacità di farcela anche nelle situazioni più difficili?

Nella gara di ritorno col Terni avevamo tanta voglia di riscattare la prestazione dell'andata. Sapevamo che non era semplice, ma grande merito di quella rimonta va alla forza del gruppo, all'unione che abbiamo messo in campo e al mister che ci ha saputo motivare nel modo giusto. Da quella vittoria in poi non abbiamo più sbagliato una partita.

Sei il centrale difensivo e il vicecapitano della Lastrigiana: quando scendi in campo senti la responsabilità di questo doppio ruolo, importante a livello tattico e motivazionale? Ritieni di essere un punto di riferimento per i tuoi compagni?

Quando scendo in campo sento la responsabilità di aiutare i miei compagni, il mio ruolo mi impone di fare sempre uno scatto in più e di avere nei loro confronti parole di incoraggiamento e conforto. Cerco sempre di dare il massimo, sia sul piano motivazionale sia sul piano tattico, per essere visto come un punto di riferimento.

La Fase Nazionale aggiunge due difficoltà da non sottovalutare: le lunghe trasferte e le gare infrasettimanali. Come avete gestito questi due aspetti?

Ammetto che le ultime settimane sono state molto impegnative, giocare ogni tre giorni non è facile. Tutti i miei compagni e il mister però sono stati fantastici nel rendersi sempre disponibili, stringendo i denti per questo sprint finale della stagione e mettendo sempre la squadra al primo posto.

Sabato la finalissima contro la Renato Curi Angolana, una partita secca in cui ovviamente potrà succedere di tutto. Cosa dovrete fare per alzare la coppa? Quali sono i dettagli che secondo te faranno la differenza?

Dovremo entrare in campo sereni e al contempo consapevoli della nostra forza e del percorso che abbiamo fatto. Come ci dice sempre il mister, a fare la differenza sarà il nostro atteggiamento: se adottiamo quello giusto, come abbiamo già dimostrato durante la stagione, possiamo far male a chiunque.

Giulio Dispensieri

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