Lastrigiana Juniores in finale Scudetto: intervista a Leonardo Sona
cominciando la vostra cavalcata. È solo perseveranza o c'è altro dietro a questa capacità di farcela anche nelle situazioni più difficili?
Nella gara di ritorno col Terni avevamo tanta voglia di riscattare la prestazione dell'andata. Sapevamo che non era semplice, ma grande merito di quella rimonta va alla forza del gruppo, all'unione che abbiamo messo in campo e al mister che ci ha saputo motivare nel modo giusto. Da quella vittoria in poi non abbiamo più sbagliato una partita.
Sei il centrale difensivo e il vicecapitano della Lastrigiana: quando scendi in campo senti la responsabilità di questo doppio ruolo, importante a livello tattico e motivazionale? Ritieni di essere un punto di riferimento per i tuoi compagni?
Quando scendo in campo sento la responsabilità di aiutare i miei compagni, il mio ruolo mi impone di fare sempre uno scatto in più e di avere nei loro confronti parole di incoraggiamento e conforto. Cerco sempre di dare il massimo, sia sul piano motivazionale sia sul piano tattico, per essere visto come un punto di riferimento.
La Fase Nazionale aggiunge due difficoltà da non sottovalutare: le lunghe trasferte e le gare infrasettimanali. Come avete gestito questi due aspetti?
Ammetto che le ultime settimane sono state molto impegnative, giocare ogni tre giorni non è facile. Tutti i miei compagni e il mister però sono stati fantastici nel rendersi sempre disponibili, stringendo i denti per questo sprint finale della stagione e mettendo sempre la squadra al primo posto.
Sabato la finalissima contro la Renato Curi Angolana, una partita secca in cui ovviamente potrà succedere di tutto. Cosa dovrete fare per alzare la coppa? Quali sono i dettagli che secondo te faranno la differenza?
Dovremo entrare in campo sereni e al contempo consapevoli della nostra forza e del percorso che abbiamo fatto. Come ci dice sempre il mister, a fare la differenza sarà il nostro atteggiamento: se adottiamo quello giusto, come abbiamo già dimostrato durante la stagione, possiamo far male a chiunque.
Giulio Dispensieri
