Campionando & CalciopiùSingola News 8604537

    A suon di gol. Intervista al bomber dell Affrico Arturo Piccioli

E' stato un anno magico per l'Affrico, campione regionale con Allievi e Giovanissimi, un anno pieno di magia anche per Arturo Piccioli. Il capocannoniere degli Allievi B regionali ha vestito la maglia dei Leoni di Campo di Marte e indossato quella della rappresentativa di Firenze unendole da un comun denominatore: la rete della porta avversaria che si gonfia. Una stagione ricca di gol pesanti, un futuro negli Allievi tutto da vivere con intriganti prospettive, il calcio come passione fortissima: Arturo Piccioli si racconta in questa intervista.

Hai chiuso il campionato al primo posto della classifica cannonieri con 21 reti: fra tutte quelle realizzate, se ne dovessi scegliere un paio, quale incorniceresti nel tuo album dei ricordi di quest'anno?
Evidenzio anzitutto quella del match con il Tau: ho sempre desiderato segnare contro di loro, già dallo scorso anno, ma l'obiettivo l'ho raggiunto qualche mese fa. Altre reti importanti sono state la doppietta contro lo Sporting Cecina, che ci ha permesso di portare a casa un punto ottenuto contro un avversario tosto e in una gara difficilissima, e aggiungo il rigore allo scadere contro il Venturina: in quel momento ho avvertito forte addosso il peso delle responsabilità, ma sono rimasto lucido e ho trasformato il tiro dagli undici metri.

Avete chiuso il vostro campionato al terzo posto, con 60 punti: vi ritenete soddisfatti di quanto avete fatto? Come valuti il livello medio del girone di Merito regionale Allievi B?
L'obiettivo di quest'anno era quello di provare a lottare fino alla fine per la vittoria del campionato: chiudere al terzo posto è comunque un gran bel risultato, come l'anno scorso; abbiamo attraversato alcuni momento non facili durante la stagione, ma ne siamo usciti sempre a testa alta, rispondendo sul campo con delle vittorie in gare importanti. Il livello medio degli Allievi B regionali a mio parere è ottimo: il tasso agonistico e tecnico è elevato anche se esiste un grande scalino con i futuri Allievi elite. Ho assistito ad alcune gare di questo campionato perchè ho avuto il piacere di essere convocato alcune volte con i compagni più grandi, classe 2007, e il loro livello di intensità e di gioco è davvero alto. Spero di poterlo raggiungere il prossimo anno.

E' stata una stagione storica per la tua società: l'Affrico si è laureato campione regionale con Allievi e Giovanissimi. Cosa provi nell'essere una delle colonne della società che in questo momento è al top in Toscana a livello giovanile?
Sono onorato di essere all'Affrico, ringrazio il mister e la società che ha sempre creduto in me, fin dal primo momento, quando arrivai due anni: ho sempre avvertito fiducia nei miei confronti, che spero di ripagare dando tutto in campo e in qualsiasi circostanza indossi la maglia. Ho assistito dal vivo alla vittoria del campionato da parte degli Allievi e sono stato molto felice di essere lì con loro per vivere quei momenti; mi auguro di cuore che il loro cammino nelle finali nazionali prosegua fino al termine.

Il prossimo anno vivrai quella che secondo molti è la categoria regina del calcio giovanile, gli Allievi. Con quali prospettive e aspettative l'affronterai?
Non è un campionato semplice, anzi: come ho detto, grazie all'esperienza diretta dovuta alle convocazioni di quest'anno con i 2007, ho avuto modo di vedere quanto sia tosto e impegnativo. Il nostro obiettivo sarà quello di presentarci al meglio come campioni regionali in carica e vorrei rispecchiarmi nelle prestazioni di quest'anno proposte dai miei compagni di un anno più grandi.

In chiusura, che cosa rappresenta e quanta importanza ha per te il calcio?
E' una mia grandissima passione e forse una delle cose più importanti che ho nella mia vita: ho sempre desiderato giocare ad alti livelli e sono grato all'Affrico che ha creduto in me e mi ha consentito di realizzare questo mio desiderio. Dedico un pensiero ai miei genitori, che mi seguono sempre in casa e in trasferta, anche agli allenamenti: prima di entrare in campo e durante le partite, pensare a loro mi dà quel qualcosa in più per far bene. Spero un giorno di calcare palcoscenici importanti per ripagarli dei sacrifici che hanno fatto sia loro sia tutti coloro che mi seguono con affetto.
Lorenzo Martinelli

<