Monti, primi tre colpi di mercato
Sono arrivati Bellacci, Magnani e Erta
Magnani, esperienza da vendere, focus a 360° , scelta di cuore, non per un ritorno economico
Bellacci, felice ritorno insieme a grandi amici
Erta, credo in questa nuova sfida e nel progetto dello storico club
Monti di Licciana,
Dopo la presentazione del nuovo staff tecnico del Monti 2022/23 che parteciperà al campionato di terza categoria (per il momento), il nuovo direttore sportivo Matteo Canori non ha perso tempo, in pochi giorni per il club veneliese si è assicurato le prestazioni di tre giocatori tutti lunigianesi.
Ne parliamo con il portierone Manuel Magnani, cobra Giacomo Bellaci e il giovane Matteo Erta, per l'estremo difensore dei dragoni dove non ha certo bisogno di presentazione ritorna a difendere la porta per la seconda volta nella sua lunghissima e intensa carriera tra i pali dei bianco azzurro. L'esordio nei dilettanti è avvenuto a Monzone, dove nei primi minuti del match sostituendo il portiere titolare per una espulsione, fallo da ultimo uomo, ha negato il rigore ad un certo Martini del Vallicisa club in auge in quei anni, in un recupero infrasettimanale Per un giovane portiere non ci poteva essere che debutto cosi' importante, da brividi - analizza Magnani nel suo percorso calcistico - dopo Monzone sono andato in prestito al Lerici, stagione fantastica, dove sono cresciuto sotto tutti gli aspetti, sia caratteriali, fisico e tecnico. Dopo il torneo di un certo profilo come il torneo di Promozione. Dalla liguria ritorno in alta lunigiana a Fivizzano, con la chiamata s.o.s. di mister Maurelli, in quanto i medicei erano in fondo al girone con soli otto punti, dove la salvezza era un miraggio. Nel girone di ritorno abbiamo collezionato tanti punti quanto ne ha fatti l'Atletico Pontremoli che ha vinto il campionato. Ritorno in riva al Lucido dell'era Lattanzi e Damiani abbiamo sfiorato l'impresa per la promozione alla prima categoria dopo un campionato a dir poco straordinario con il clamoroso pareggio (al 119' minuto) contro la Torrelaghese che passò per una migliore classifica. Dopo Monzone a Monti, ma in quei anni il club veneliese era in fase di calo, ci sono stato poco dove le possibilità di fare bene purtroppo erano poche. Trasferimento versilIese a Torre del Lago in prima categoria dopo una buona stagione nuovo ritorno il lunigiana con il club del panigaccio, nell'Atletico Podenzana nel periodo del covid dove eravamo secondi a tre punti dalla prima con lo scontro diretto in casa nostra alla penultima giornata, poi siamo ai giorni nostri a Filattiera con una salvezza ai play out .Monti per me è stata una scelta di cuore- conclude Manuel - non certo basata su condizioni economiche, dove nei dilettanti ultimamente circolano ancora cifre astronomiche, io sono un po' contro, e per darne dimostrazione vado a Monti a costo zero, perchè prima di tutto voglio smuovere questa situazione che secondo me sta diventando una vergogna. Queste cifre fanno dispetto a chi va a lavorare, a mio avviso è soprattutto una mancanza di rispetto, Monti è una scelta ben ponderata, è il paese dove sono nato, vorrei riuscire insieme a tanti amici a dare una scossa a questa società che negli ultimi anni ha avuto diverse problematiche. Ho accettato questo progetto che per me sarà una sfida, ci sarà da rimboccarsi le maniche, confronto quello di riportare i dragoni dove meritano di stare, di certo non sarà facile. Davanti a me ho un gruppo di ragazzi giovani che lotteranno per la maglia, per il paese, soprattutto tutti giocatori del territorio, sicuramente faremo divertire e ci sarà da divertirsi. Conosco l'allenatore-giocatore Stefano, dove è stato un compagno di tante battaglie sul campo per tanti anni, quindi tengo a precisare che la pensiamo alla solita maniera. Il campionato che andremo a disputare si presenta molto interessante con squadre attrezzate, a questo giro ci saranno molti derby tra le sette sorelle alcune blasonate ai nastri di partenza, non escludendo altri eventuali inserimenti in lunigiana, le nostre ambizioni saranno quelle di far bene, rimanere nei piani alti lottando fino all'ultima giornata .
Altro gradito ritorno è quello del cobra Giacomo Bellacci arcigno difensore esterno con un curriculum di assoluto prestigio, veterano della categoria inizia nei dilettanti in liguria tre anni in prima tra Don Bosco e Beverino, Due tornei a Monti disputando due finali play off purtroppo amnche quella storica con il Poveromo. Dai dragoni ai granata del Monzone, sul Giannetti disputa quattro stagioni anche li finale play off con l'amico Magnani, Sempre con i colori granata scende a Pallerone titolare con doppio incarico quello di allenare nel settore giovanile. Dopo Pallerone due campionati a Filattiera, con l'amico di sempre Magnani per sesta stagione sempre insieme, infine ritorno a Monti dove ritrova numerosi amici e allenatore dallo scorso anno della leva 2014/2015. Niente, sono carico di questo nuovo progetto - esordisce il Cobra - come il nuovo mister della prima squadra l'amico Stefano ho due compiti oltre a giocare per il paese,per i nostri sostenitori spero che ritornano, come ai bei tempi , alleno anche i piccoli, un fattore che mi stimola al massimo. da sei anni alleno anche i piccoli. Infine l'ennesimo inserimento, è quello del ventiduenne Matteo Erta, nonostante la giovane età il forte cursore ha iniziato a cinque anni con la giusta trafila nel settore giovanile diviso tra Palleronese, Aullese e Tarros Sarzanese con il trasferimento a Pontremoili, con gli azzurri nella Juniores e prima del covid apparizioni nella prima squadra smezzato con gli juniores tra il torneo di promozione ed eccellenza. Successivo cambio di casacca e di categoria in quel di Filattiera per due stagioni, ora l'approdo a Monti, Ho accettato questa nuova sfida - sono le prime parole da bianco azzurro di Matteo- insieme ai miei compagni di tante battaglie, quali il Bellacci e Magnani, in questo ambiente nuovo, stimolato dall'entusiasmo che vedo ri nato in questo paese, soprattutto da questa società storica, specialmente il calore di tutto il nuovo staff. Vorrei sottolineare il valore del nostro nuovo mister e allo stesso tempo giocatore l'entusiasmo che ci ha trasmesso Stefano in tanti anni di lunga carriera. Mi ha fatto capire che lui unitamente a tutta la società che vogliono ripartire da un gruppo di ragazzi giovani del posto per provare a riportare il Monti al suo massimo splendore. Credo fortemente a questo progetto, non vedo l'ora di iniziare e dimostrare con i compagni che il Monti non è morto, ma è solo caduto, ci rialzeremo e raggiungeremo i risultati remando tutti dalla stessa parte
a cura di Bruno Fazzini