Fausto Gonnelli riparte dal San Donato: la nostra intervista
Dopo dieci anni all'Impruneta Tavarnuzze, è arrivato il momento di una nuova avventura per Fausto Gonnelli. Il San Donato Tavarnelle, fresco di promozione in Serie C, gli ha affidato la gestione del settore giovanile e lui non ci ha pensato due volte prima di accettare. Proprio con Gonnelli abbiamo parlato di questa nuova esperienza, gettando uno sguardo a quelli che sono i programmi per il futuro:
Per dieci anni ha lavorato con l'Impruneta Tavarnuzze: che ricordo porterà di quella esperienza?
Posso solo parlare bene di questa società, che pur appartenendo a un paese di 3500 abitanti ha saputo costruire una struttura che va dai bambini del 2016 alla prima squadra. I risultati sono arrivati in modo alterno, ma a Tavarnuzze c'è sempre stata una grandissima organizzazione. Ci tengo a ringraziare tutta la società e in particolare il presidente Claudio Manetti, e poi mi piacerebbe ricordare Giovanni Vitali, un grande dirigente che purtroppo ci ha lasciato e che porterò sempre nel cuore.
Ora il San Donato Tavarnelle: cosa l'ha spinta ad accettare questa nuova sfida?
Non appena mi si è presentata questa opportunità, ho accettato con entusiasmo. Il San Donato è una società in crescita che ha da poco conquistato una storica promozione in Serie C. L'obbiettivo è quello di creare un bacino di utenza importante sia con la prima squadra sia con il settore giovanile, di cui io mi occuperò. Inoltre gestirò anche la direzione tecnica della scuola calcio, lavorando e confrontandomi con il suo responsabile Paolo Tascioni.
Scuola calcio e settore giovanile rappresentano le fondamenta di una società di calcio, un luogo dove formare i calciatori del futuro.
Il nostro progetto è proprio quello di formare nelle giovanili i ragazzi che poi faranno parte della prima squadra. Anche ne arrivasse soltanto uno nel giro di qualche anno, per noi sarebbe un enorme successo. Il settore giovanile è la base per fare calcio, se non crei qualcosa di forte è difficile andare avanti. Ovviamente ci vogliono tempo e pazienza, ma anche passione e investimenti per fare in modo che la Serie C di quest'anno non rimanga un caso isolato. La società ha le idee molto chiare, la strada è stata tracciata e ora deve essere portata avanti con orgoglio e determinazione.
Sicuramente sta già preparando la prossima stagione: come procede il suo lavoro?
Gli allenatori delle varie squadre sono già decisi, al momento opportuno faremo tutti i nomi. Per l'organizzazione delle rose sto collaborando con Fiorentina ed Empoli, società professionistiche che ci stanno dando una mano. Devo dire che i ragazzi con cui ho parlato finora sono apparsi entusiasti di entrare a far parte di questa società, qualcuno per venire qui ha anche rifiutato offerte di squadre molto importanti. Servirà buon senso ed equilibrio su tutti i fronti, ma possiamo fare un grande lavoro.
Giulio Dispensieri