Primo Torneo Calcio Fair Play Toscana - Trofeo 40 anni Calciopu'
Il 2022 rappresenta un anno speciale per Calciopiù. Il settimanale sportivo che dal 1982 è presente in tutte le edicole della Toscana raccontando il calcio dilettantistico e giovanile della nostra regione quest'anno festeggia il suo quarantesimo anno di attività. Per celebrare al meglio la ricorrenza abbiamo deciso di organizzare un evento che ci rappresenti al meglio: un torneo di calcio giovanile riservato alla categoria Esordienti I anno (nati nel 2010), che prenderà il via sabato 28 maggio e si concluderà domenica 12 giugno.
Nelle ultime due stagioni, travagliate per l'intero movimento, Calciopiù ha rappresentato un luogo di confronto ed espressione libera per tutte le società della Toscana. Abbiamo dato voce a ogni realtà sul territorio e, in modo particolare, ci siamo legati alle istanze e alle idee proposte da Calcio Fair Play Toscana, un gruppo di lavoro che propone un nuovo approccio al calcio giovanile, ricollocando al centro i suoi valori fondanti, su tutti l'etica sportiva. Tali proposte hanno trovato la loro codificazione nel 'Codice deontologico della gestione sportiva nel settore giovanile dilettantistico', documento che è stato presentato lo scorso 30 ottobre presso la sala Pegaso di Palazzo Guadagni Sacrati Strozzi e che, nel corso del nostro evento, sarà illustrato alle società partecipanti e soprattutto ai genitori dei giovani calciatori.
La manifestazione sarà allora il luogo in cui poter applicare iniziative legate al fair play, come l'ormai classico 'terzo tempo', ma soprattutto sperimentare nuovi progetti come quello che abbiamo denominato 'tempo zero': prima di ogni gara tutti gli atleti delle due squadre che si affronteranno e i loro allenatori si dedicheranno a un riscaldamento congiunto per entrare in confidenza e instaurare un relazione che vada oltre il risultato sportivo da ottenere sul campo.
I numeri e il programma del torneo
Il torneo, patrocinato da Regione Toscana, Coni toscano e Comitato Regionale Toscana della Lnd, vedrà la partecipazione di 122 squadre e sarà itinerante in tutta la regione, coinvolgendo 27 società che ospiteranno le partite in tutte le province. Sarà suddiviso nelle seguenti 3 fasi:
- Prima fase (sabato 28 e domenica 29 maggio): le gare saranno disputate all'interno di ognuna delle provincie di riferimento e nessuna squadra sarà eliminata. L'ordine di arrivo delineerà il calendario della seconda giornata.
- Seconda fase (sabato 4 e domenica 5 giugno): le gare saranno disputate in raggruppamenti interprovinciali (fra province limitrofe) e verranno promosse alla terza giornata 30 squadre.
- Terza fase (domenica 12 giugno): le gare della giornata finale andranno in scena nella prestigiosa cornice dello Stadio Comunale Carlo Castellani di Empoli. In questa giornata, oltre alle partite conclusive del torneo, saranno invitate 26 squadre di bambini categoria Primi Calci (nati nel 2013-2014) e sarà ospitato un quadrangolare di calcio femminile Under 15.
Durante la giornata finale, oltre ai bambini delle 30 squadre finaliste, saranno omaggiati tutti i giovani calciatori che hanno partecipato alla manifestazione, con premi uguali fra loro senza nessuna differenza tra il primo e l'ultimo classificato, a ulteriore conferma dello spirito fondante il torneo. Sempre nel corso di domenica 12 giugno saranno effettuate le premiazioni di rito, con la presenza di autorità pubbliche, di calciatori in attività e non, di numerosi collaboratori che, in questi 40 anni di storia di giornalismo, hanno scritto per Calciopiù, molti dei quali diventati poi famosi giornalisti sportivi o affermate figure nel campo della politica, dello spettacolo e dell'imprenditoria.
Focus: il 'tempo zero'
Maglie di colore diverso che delineano compagni e avversari, un pallone da inseguire, contendere e spedire nella porta avversaria, il triplice fischio che stempera la tensione agonistica. Già, ma perchè non provare a smorzare i toni anche prima del via? Nasce da qui l'idea del 'tempo zero', l'iniziativa che accompagnerà ogni gara del nostro torneo. Il canone del classico riscaldamento pre-partita di ognuna delle tantissime gare che organizziamo sarà arricchito da un momento di condivisione fra le squadre che, davanti al pubblico presente sugli spalti, si caleranno nel clima del match che le vedrà protagoniste effettuando un riscaldamento muscolare congiunto di alcuni minuti, guidati dai propri allenatori, che poi completeranno l'avvicinamento alla partita nella maniera tradizionale. Si tratta di un'ulteriore piccola, ma estremamente significativa novità con la quale intendiamo segnare una discontinuità con il consueto modo di vedere e vivere una partita di calcio giovanile, cambiando il paradigma verso un'ideale di amicizia, inclusione e correttezza reciproca. Dopotutto e in estrema sintesi, un campo da calcio si calca assieme a compagni e leali avversari, ma sul rettangolo verde non si è mai nemici.
Cos'è il gruppo Calcio Fair Play Toscana
Abbiamo visto che non saremo usciti migliori dall'esperienza della pandemia in modo automatico, senza compiere uno sforzo di autocritica teso poi a un effettivo progresso. E mentre siamo ancora alle prese con alcune delle ricadute generate dall'ultimo biennio, il momento è propizio per guardare al calcio giovanile dilettantistico con una prospettiva diversa, che ricollochi al centro del villaggio l'etica sportiva e consideri i valori della lealtà, del rispetto reciproco e del dialogo come fondanti l'intero movimento. Nato da una chat fra direttori sportivi dell'area fiorentina, il gruppo Calcio Fair Play Toscana ha saputo smarcarsi ben presto dalle logiche effimere del delicato periodo storico che faticosamente stiamo cercando di lasciarci alle spalle diventando, in brevissimo tempo, un tavolo di confronto vivo e partecipato, che ha allargato il proprio raggio d'azione all'intera regione. Le proposte che costituiscono il nucleo base della riflessione dei mesi scorsi sono state codificate nel 'Codice deontologico della gestione sportiva nel settore giovanile dilettantistico'. Del gruppo di lavoro e di pensiero di Calcio Fair Play Toscana fanno parte non solo direttori sportivi e generali, ma anche presidenti e responsabili scuola calcio di numerose società toscane - l'ampio spettro insomma delle figure dirigenziali che operano all'interno delle Asd - e l'obiettivo è quello di estendere sempre più la base dei partecipanti e delle società coinvolte, formulando proposte e spunti di riflessione utili a produrre un miglioramento degli standard sui quali si regge il numeroso movimento calcistico di base. Gli incontri fin qui tenuti hanno avuto come interlocutori diverse figure che ruotano attorno al variegato mondo del calcio dilettantistico, quindi non solo dirigenti di ogni ordine e grado e allenatori, ma anche arbitri, esponenti del mondo politico locale, dirigenti della Federcalcio. Proprio il Comitato Regionale Toscana della Figc si è da subito dimostrato molto interessato alle istanze e alle proposte espresse dal gruppo Calcio Fair Play Toscana, che chiama in causa e a una riflessione dirigenti e istruttori i quali, assieme ai ragazzi, sono i protagonisti del mondo del calcio giovanile; ma, a differenza di questi ultimi, gli adulti di riferimento hanno un compito importante e delicato, da cui derivano grandi responsabilità, quello di garantire il corretto funzionamento di tutta la struttura organizzativa. E' da un errore nato a monte, da un approccio sbagliato o quanto meno poco corretto da un punto di vista della lealtà sportiva, che poi a valle - sui campi da calcio - possono verificarsi storture la cui responsabilità spesso si riconduce al ruolo di educatore che gli adulti sono chiamati a interpretare. Mettere un freno al cosiddetto 'calciomercato' selvaggio, disincentivare le tensioni fra le società e alcuni fenomeni deleteri come la migrazione in blocco di intere squadre da un club all'altro, porre l'accento sull'importanza della dimensione sociale del gioco del calcio, ipotizzare una riforma dei campionati sono alcuni dei punti qualificanti il progetto Calcio Fair Play Toscana. Molti di queste idee e principi peraltro sono già scritte nero su bianco dal Settore Giovanile e Scolastico della Figc su un documento che dovrebbe essere scritto a caratteri cubitali all'entrata di ogni impianto sportivo, la 'carta dei diritti dei bambini e dei doveri degli adulti'. Che si può riassumere in un fondamentale diritto, quello garantito ai ragazzi di divertirsi e giocare. E' per questo che in un periodo storico come quello attuale, citando l'Italo Calvino delle Città Invisibili, occorre 'cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio'.