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    Un gruppo nuovo ma già amalgamato: il Dicomano regina di Promozione

Sette vittorie e tre pareggi nelle prime dodici gare di campionato: l’Alleanza Giovanile Dicomano guida un combattutissimo girone B di Promozione. Della stagione, degli obiettivi, della squadra abbiamo parlato col presidente Roberto Ciulli. Ecco l’intervista pubblicata sull’ultimo numero di Calciopiù.

Prima di entrare nel merito della cavalcata sportiva della sua squadra, soffermiamoci sulla sua figura. Presidente Ciulli, da quanto tempo è in società?
Questo è il mio nono anno in società, il terzo da presidente. Prima sono stato vicepresidente per sei stagioni.

Dunque è diventato presidente nel momento storico più ostico e buio possibile.
Esatto. Dato che il mio insediamento al vertice risale al 2019, questa sarebbe la mia terza stagione ma in pratica non è stato possibile concluderne alcuna, per ora. È complicato iniziare l’anno sportivo con risorse e progetti rinnovati salvo poi doverli abbandonare strada facendo per cause di forza maggiore. Al momento le società hanno solo uscite e nessuna entrata; quindi andare avanti così diventa molto difficile soprattutto da un punto di vista gestionale.

Concentriamoci ora sulla prima squadra. A inizio stagione si aspettava di ritrovarsi in vetta alla classifica al giro di boa?
Quando abbiamo iniziato d’estate, la bontà e la qualità della nostra rosa erano sotto gli occhi di tutti. Onestamente però non abbiamo mai pensato a un traguardo da raggiungere, non ci siamo mai prefissati un obiettivo preciso. Ci siamo strutturati e organizzati con lo scopo di fare del buon calcio, senza porci limiti o creare aspettative. Tuttavia, strada facendo ci siamo accorti di avere non solo un bel gioco, ma anche le carte in regola per disputare un campionato di alto profilo.

Secondo quali criteri è stata allestita la squadra in estate?
Avevamo ben chiaro in mente di costruire un gruppo che partisse da uno zoccolo duro di giocatori d’esperienza in grado di fare da chioccia ai giovani del nostro vivaio. Volevamo creare il giusto mix tra maturità e freschezza e, a giudicare dai risultati, ci stiamo riuscendo.

Se per i calciatori d’esperienza è più facile acquisire una certa mentalità, per i giovanissimi il discorso è fisiologicamente più complicato. Come si stanno comportando i ragazzi meno esperti?
Molto bene direi. Questo è il primo anno che attingiamo a una quota esterna ma tradizionalmente ci affidiamo sempre ai ragazzi provenienti dai nostri Juniores perché li conosciamo bene e sappiamo che cosa possono darci. Non sarebbero in prima squadra se non fossero calciatori di valore. Col passare delle settimane la loro crescita è stata esponenziale e di questo va dato merito, oltre che all’allenatore, al nocciolo di giocatori esperti che riesce a guidarli sia sul campo sia fuori. Figure dalla comprovata carriera come Meacci e Olivieri offrono un apporto sostanzioso e di valore alle dinamiche della squadra: sono sia giocatori sia allenatori in campo, persone di alto spessore che con la loro disciplina fungono da buon esempio per i più giovani.

Apriamo una breve parentesi per conoscere meglio questi giovani in rampa di lancio.
Partendo dal portiere, Maionchi è un 2002 nel giro della prima squadra già da tre anni. Pur essendo giovane ha già molta esperienza alle spalle. In difesa segnalo Bonavita, anch’egli un 2002, cresciuto esponenzialmente e diventato ormai titolare fisso sulle corsie laterali. A centrocampo abbiamo un altro 2002 come Farsi, altro elemento del nostro vivaio che ha saputo distinguersi in questo inizio di stagione. Davanti abbiamo un 2003 molto interessante, Paggetti: è molto giovane e ancora da sgrezzare, ma è dotato di qualità importanti che potrà far emergere lavorando con impegno e costanza. Ha già segnato un gol e siamo molto contenti di lui.

Onore al merito anche a Ennio Pellegrino.
Assolutamente, il mister ha un bagaglio d’esperienza importante e sa gestire il gruppo in maniera ottimale. Vorrei porre nuovamente l’accento però sull’apporto che danno i cosiddetti senatori della squadra, perché col loro atteggiamento positivo e maturo offrono un contributo importante e semplificano molto il lavoro del mister in termini di gestione dello spogliatoio.

Qualche altra considerazione generale in merito a questo gruppo che tanto bene si sta comportando?
Se stiamo ottenendo questi risultati il merito è davvero di tutti. Il gruppo è solido e ben amalgamato nonostante sia stato ampiamente rinnovato in estate. È stata trovata la quadra giusta in tempi brevi e ciò si deduce anche dall’impegno e dalla disponibilità che mettono questi ragazzi in ogni allenamento. Non era facile partire in estate con tanti volti nuovi in squadra ma, già dallo stage fatto il giugno scorso, abbiamo presto raggiunto una sintonia e un’unità d’intenti che ci stanno consentendo di svolgere un bel campionato.

Come state affrontando questa pausa e quali sono gli auspici per il futuro?
Nonostante lo stop forzato stiamo continuando ad allenarci nel miglior modo possibile per farci trovare pronti per la ripresa. E a proposito di ripartenza, mi auguro che questa sia la volta buona che riusciamo a portare a termine una stagione. Al contrario dei due campionati precedenti in cui era piuttosto palese l’impossibilità di giocare e di concludere qualsivoglia competizione, quest’anno ho fiducia nella buona riuscita delle cose. Sapevamo che in questi mesi la situazione sarebbe potuta peggiorare, ma il progressivo aumento delle vaccinazioni non può altro che portare in dote una buona dose di ottimismo per il futuro. Sono speranzoso e fiducioso perché fermare un’altra volta il sistema calcio sarebbe troppo deleterio.
Lorenzo Profili