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    Pelago Giovanissimi, intervista al tecnico Mirco Benucci

Il girone A del campionato Giovanissimi di Firenze è al momento uno dei più entusiasmanti della Toscana. Benché il Figline sembri lanciato a vele spiegate verso il titolo, dietro ci sono diverse squadre pronte a dargli del filo da torcere nel girone di ritorno. Tra queste anche il Pelago, ancora imbattuto sul campo e proveniente da ben sette vittorie consecutive. Di quello che è successo nella prima parte di stagione abbiamo parlato con mister Mirco Benucci, raccontando poi la filosofia e le principali attività di una delle società più floride della Toscana.


 


Torniamo indietro a quando avete conosciuto il girone di cui avreste fatto parte: quali furono le sue impressioni leggendo i nomi delle squadre che lo componevano?


Sicuramente mi ha colpito la presenza di squadre come Figline, Reggello e Grevigiana, che infatti sono quelle con cui ci stiamo giocando il campionato. Il Figline forse ha un organico superiore alle altre, ma il secondo posto è ancora in bilico e sarebbe molto importante conquistarlo visto che potrebbe valere la categoria regionale.


 


Avete chiuso il girone d’andata al terzo posto, a un punto dal secondo e a sei punti dalla vetta. La classifica è ancora molto corta, è fiducioso di poter recuperare posizioni nella seconda parte di stagione?


Al momento siamo terzi, ma solo perché la Federazione ci ha inflitto un punto di penalizzazione. Senza quello saremmo stati al pari del Reggello, anzi addirittura davanti per differenza reti. Se consideriamo solo il responso del campo, al momento siamo imbattuti e soprattutto veniamo da sette vittorie consecutive con un solo gol subito. Dopo un inizio un po’ complicato ci siamo rimessi sulla retta via e se il girone di ritorno sarà all’altezza di quello dell’andata sono sicuro che potremo fare qualcosa di importante. Dispiace per la penalizzazione che abbiamo ricevuto. Il giorno prima della partita col Figline un nostro giocatore è risultato positivo al tampone rapido, il che richiedeva un tampone molecolare per capire se fosse necessaria la quarantena per l’intero gruppo squadra. Considerando che la risposta non sarebbe arrivata prima della gara, per tutelare la salute di tutti abbiamo chiesto al Figline di accordarci per rimandare la partita. Avevamo ricevuto disponibilità dei nostri avversari, ma il giorno della gara le cose sono cambiate; il Figline non aveva più intenzione di rimandare la partita, appellandosi al regolamento federale. Ovviamente non essendoci noi presentati al campo la Federazione ha concesso la vittoria a tavolino ai nostri avversari, ma soprattutto ci ha inflitto una multa e un punto di penalizzazione. Ritengo questi dei provvedimenti troppo severi, dal momento che la nostra volontà di rimandare l’incontro rientrava nell’interesse di tutelare la salute dei ragazzi. Speravo di poter trovare un accordo anche per permettere di giocare una bella partita a dei ragazzi che erano fermi da tanto tempo, invece purtroppo non è andata così e questo mi è molto dispiaciuto.


 


Finora avete ottenuto due pareggi e sette vittorie, un bilancio decisamente positivo: quale partita ricorda con maggior piacere?


Il bilancio è ottimo, d’altronde la squadra era stata costruita per disputare un campionato di alta classifica. I due pareggi in cui siamo incappati sono stati beffardi, uno in rimonta da 3-0 a 3-3 e l’altro all’ultimo minuto. Sono cose che fanno parte del calcio, ma che fanno capire che noi ci siamo e che possiamo fare bene. Il nostro capocannoniere è Guidotti con 8 reti, ma quasi tutti i giocatori sono riusciti a segnare almeno un gol; certamente non siamo ai livelli della capolista Figline, ma abbiamo un bellissimo gruppo dove tutti si aiutano a vicenda e si sostengono sia che scendano in campo sia che restino in panchina. Una partita che ricordo con maggior piacere è quella in casa contro la Grevigiana, che in quel momento era prima in classifica con un punto in più rispetto a noi. Fu una gara combattuta, nel primo tempo sfiorammo tre volte il gol che poi arrivò nel finale con un tiro all’incrocio di un nostro giocatore. Quella vittoria ci permise di andare momentaneamente in testa e ci dette molta fiducia.


 


L’aumento dei contagi ha prolungato la sosta natalizia, ma tra poche settimane si tornerà finalmente in campo: come avete vissuto questo stop? È fiducioso che questa volta si possa davvero concludere la stagione?


Noi abbiamo lavorato anche durante le feste con un piccolo richiamo di preparazione. Quando poi la società ci ha fermato abbiamo fatto delle sedute online, mentre ora siamo tornati a svolgere tre allenamenti a settimana. Il periodo non è dei migliori, c’è il rischio di perdere dei ragazzi tra chi non vuole vaccinarsi e chi deve aspettare tanto tempo per rientrare. Devo dire comunque che, nonostante tutto, su una rosa di sedici giocatori ho avuto una percentuale di presenze del 90% tra allenamenti sul campo, partite e incontri online. Segno che i miei ragazzi hanno voglia di giocare a calcio, e questo mi fa ben sperare; con la terza dose e un generale calo dei contagi, penso che questa sia la volta buona per portare a termine la stagione.


 


Chiudiamo con una panoramica sulla società Pelago: com’è strutturata? Quali sono le principali iniziative?


Questa è una società dove non vengono richiesti i risultati a tutti i costi. Ciò che conta è permettere ai ragazzi di fare sport e divertirsi, infatti abbiamo squadre in tutte le categorie dalla scuola calcio fino alla Prima Categoria. Ovviamente se i risultati arrivano ci fa piacere, e devo dire che finora abbiamo avuto diverse soddisfazioni sia a livello di squadra sia a livello personale, con alcuni ragazzi che sono stati selezionati dal Montevarchi e dalla Fiorentina. Proprio con la società viola ormai da due anni abbiamo iniziato una collaborazione che ci permette di svolgere allenamenti con allenatori professionisti, al fine di alzare il livello del gioco delle nostre squadre. Un traguardo di cui andiamo molto fieri è l’essere riusciti, la scorsa estate, a organizzare presso il nostro impianto il Viola Camp che ha visto la partecipazione di tantissimi bambini e ragazzi. Per concludere, tornando ai miei Giovanissimi, vorrei fare un ringraziamento particolare al preparatore dei portieri Franco Balli e al mio vice Daniele Caffeo, oltre che al mister dei Giovanissimi B Stefano Torrini che spesso mi aiuta permettendo ad alcuni dei suoi ragazzi di aggregarsi al mio gruppo.


Giulio Dispensieri


 


Nella foto la squadra dei Giovanissimi del Pelago