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    Le prime reazioni al decalogo per la ripartenza

Ha fatto molto discutere il decalogo di idee proposto da Alessio Facchini per il futuro del calcio dilettantistico e giovanile pubblicato ieri. Ecco le prime reazioni da parte degli addetti ai lavori:

Simone Taglioli- Urbino Taccola


Concordo in pieno.... Essenziale per la nostra società, per poter fare ancora calcio, è che ci permettano di fare almeno una delle due sagre che ogni anno, con l'aiuto di tanti volontari del paese, facciamo. Speriamo in bene per tutto.

Luciano Ravagli - Querceto


Ho letto tutto il decalogo e mi trovo d'accordo su tutto. Unica cosa ... ed è la principale... la massima sicurezza di tutti i componenti di una società dilettantistica, si ricomincia solo quando siamo sicuri di non aver più problemi di coronavirus... altrimenti sarebbe la fine...ciao a presto !!

Vincenzo Carosella - Grignano


E' un'iniziativa che ci deve vedere coinvolti tutti. Perché in merito non si prova a fare una video conferenza a su una applicazione gratuita tipo jitsimeet o Skype, che permette fino a 100 o più partecipazioni contemporanee, in forma gratuita, per confrontarci tutti insieme? Potremmo dargli il nome di Stanza delle Idee del Calcio Dilettanti , ad esempio..

Danilo Poli - Alta Maremma


Tante belle proposte, ma senza le iniziative che ogni società faceva per autofinanziarsi, secondo me tutte le società moriranno, anche perché sfido chiunque abbia il coraggio in questa situazione di andare a chiedere sponsorizzazioni alle aziende. Quindi o arrivano finanziamenti a fondo perduto o il tunnel è sempre più buio.

Bobo Gori - Firenze Sud


Si, il decalogo è buono ma secondo me ci deve stare dentro la convenzione perché il prestito, se la stessa scade fra un anno o due, non ci può essere riconosciuto.

Fausto Gonnelli - d.s. Impruneta Tavarnuzze


Ho letto con attenzione e partecipazione le analisi e le proposte di ripartenza del nostro amico Alessio ,da sempre alleato del nostro mondo dilettanti e giovanile. Concordo in pieno, noi viviamo di passione, aggregazione e tanta dedizione al mondo calcistico giovanile; nessuno ha colpe o poteva immaginare una situazione drammatica di questa portata , se però si ferma il nostro settore a lungo andare si ferma anche il calcio professionistico, poiché la linfa vitale è principalmente la nostra, visto che ogni società' di B e di A pescano già' a 8/ 9 anni nelle nostre strutture, allora cerchiamo anche dei confronti concreti, basterebbe forse una minima percentuale degli introiti televisivi, una minima percentuale dalle scommesse calcistiche legali, l'autotassazione dei calciatori e delle società da devolvere al nostro mondo, anche solo per ripartire con entusiasmo. Poi, come ha detto Facchini, ci deve essere vicino il territorio, in primo luogo il Comune e la Regione, con regolamentazioni interne ben precise. Più passione e meno parole per le società che sono anche socialmente utili a tutto il territorio. Tutti parlano di fase 2 e fase 3 ma i soldi solo per mettere a norma tutto chi li darà alle società? Sanificazioni, percorsi anche nelle strutture ricettive, medico a disposizione e non solo come nominativo della società, non entro nel merito su come saranno definiti i vari campionati dopo il blocco, sarà la Lega a decidere, probabile la stagione verrà annullata senza vincitori né vinti, che sarebbe la cosa più sensata, ma una cosa è certa: io spero che nel palazzo abbiano le idee chiare per avere ancor meno perdite di tempo quando ripartiremo e come ripartiremo, speriamo regolarmente a settembre.

In precedenza, ma sempre in merito a suggerimenti per la ripartenza del calcio dilettantistico e giovanile, si era espresso anche il presidente del Real Peretola Bagattini, che aveva avanzato questa idea:

So che l'idea non è particolarmente originale ma non mi sembra che si sia sviluppato alcun approfondito dibattito in proposito. Si tratta di questo: riprendere i campionati (dilettanti) a settembre o ottobre . A gennaio (o anche prima) iniziare il campionato successivo con due partite a settimana ovvero con gironi a ranghi ridotti in modo da finire comunque a aprile maggio 2021.

Pur riconoscendo grandi difficoltà, professa un cauto ottimismo Fabio Giorgetti, presidente della Commissione Sport del Comune di Firenze e dirigente della ASD Laurenziana Calcio, che ipotizza la ripartenza degli sport individuali entro il mese di maggio, sia pur con le dovute accortezze, mentre per quelli di squadra ha manifestato seri dubbi sulla possibilità di una ripartenza a settembre, in quanto.. anche se il virus dovesse diminuire la propria forza, senza la presenza di un vaccino il rischio rimane. Ma troveremo la giusta soluzione, lo sport andrà avanti.
Quali misure ipotizza per aiutare concretamente le società?
L'assessore Saccardi si sta adoperando per l'erogazione di contributi a fondo perduto per far fronte alle utenze, inoltre ha richiesto altri due milioni per fornire un aiuto concreto alle società sportive. Speriamo di riuscire a dare un valido contributo a chi si occupa di far fare lo sport ai ragazzi, consentendogli di continuare a svolgere un ruolo prezioso nell'aspetto sociale della comunità.