Le vostre interviste: Puccinetti Pierluigi (Belmonte AG)
Lo speciale dedicato alle interviste di BelmonteChannel durante questo periodo di inattività. Questa volta è il Direttore Sportivo Pierluigi Puccinetti a rispondere ad alcune domande sulle categorie da lui dirette.
Direttore in questa stagione Prima Squadra e Juniores hanno percorso un cammino completamente diverso tra loro. Come giudica questa stagione fino ad oggi?
Nella scorsa estate quando sono stato chiamato alla Direzione Sportiva di questo settore, oltre al mio incarico nella Scuola Calcio, ho accettato con grande entusiasmo la sfida in quanto i dilettanti negli anni sono sempre stati il mio comparto ed inoltre della prima squadra conoscevo gran parte della rosa avendo avuto diversi giocatori nella mia precedente esperienza al Belmonte .e per la mia amicizia con mister Coppini.
Fatta questa premessa anche per questo motivo ritenevo un gruppo in grado di recitare un ruolo importante nel campionato di prima categoria che andavamo ad affrontate da neopromossi, pur sapendone la particolarità, l'amicizia che gli lega, la storia della squadra dalla terza categoria e tanto altro. Dopo una bella partenza invece le cose cominciarono a non andare come avevo auspicato. I ragazzi si sono sentiti forse appagati dalla vittoria del campionato di seconda, Massimo Coppini ha creduto forse troppo anche lui che le cose si potessero risolvere con una gestione diciamo così tranquilla, invece il calcio ha le sue regole fondamentali, valide dalla seria A agli amatori e se non si rispettano almeno quelle rischiamo - come è successo - di infilarsi in un tunnel pericoloso. Questa è una squadra di grandi valori tecnici forse manca un po' quello spirito di abnegazione che è fondamentale a questi livelli. Tutto ciò ha portato alle dimissioni di Coppini che per me sono state un brutto colpo anche se ho capito che non era più possibile andare avanti in quel modo anche da parte sua. Ho corteggiato Rosario Carubia per alcuni giorni perché lo ritenevo (e sono certo di non aver sbagliato) la persona adatta conoscendo anche lui gran parte dei ragazzi e confidando anche sulla sua voglia di rimettersi in gioco. Il cambiamento c'è stato, alcuni risultati pure, ma poi siamo di nuovo infilati in un trend negativo dove però ci devo mettere anche la sfortuna perché pochissime squadre ci hanno messo davvero sotto ma i risultati non sono stati in linea col gioco espresso ed anche con la dinamica delle gare. Al calcio però non si vince ai punti come nel pugilato.
Gli Juniores invece è stata la lieta sorpresa. Con mister Torrini avevo condiviso parte della precedente stagione, ci siamo intesi subito,abbiamo una visione del calcio molto molto simile, i ragazzi hanno colto nella mia presenza un segno tangibile della vicinanza della Società e stavano facendo un grandissimo campionato che se non ci fosse stata la corrazzata Valdarno - che come ha detto il mister nella sua intervista negli scontri diretti non ci è stato superiore - chissà che non avremmo centrato il traguardo massimo. Peccato però che questi ragazzi non hanno potuto coronare al meglio questa comunque splendida stagione.
Quindi in sostanza alla domanda rispondo: prima squadra partita con ambizioni e scivolata, juniores partiti in sordina e saliti. Spesso il calcio riserva di queste sorprese in virtù anche di quanto ho detto prima.
Pensa che lo stop anticipato del campionato abbia impedito alla Prima Squadra di poter raggiungere la salvezza? Come spera venga decisa la fine di questa stagione?
Si penso che la prima squadra nonostante gli ultimi risultati avesse delle armi in serbo per giocarsi la salvezza, ovviamente a quel punto ai play out. Avevamo costruito ed integrato lo staff tecnico in modo da non tralasciare nulla e giocarsi al meglio le nostre carte perché questo, ripeto, è un gruppo di valore tecnico elevato.
La fine di questa stagione al momento è un rebus per tutti dal governo, ai professionisti e giù fino alla terza categoria. Ovviamente per noi credo che la stagione finisca qui ed io promuoverei quelle squadre già piuttosto sicure (anche se è difficile stabilirlo in uno sport come questo) magari allargando dei gironi e per le altre ripartirei con gli organici attuali. Ma non lo dico solo perché noi adesso siamo ultimi. E' comunque difficilissimo prendere una posizione piuttosto che un'altra;
Come influirà sul calcio l'emergenza sanitaria che abbiamo vissuto fino ad oggi? E Quali sono i programmi del Belmonte per la prossima stagione?
L'emergenza COVID-19 avrà delle ripercussioni oltremodo negative sul calcio, specialmente dilettantistico e giovanile. Se non ci saranno degli interventi massicci da parte delle istituzioni per diverse società sarà difficile ripartire. Per quanto riguarda la scuola calcio i nostri istruttori sono in contatto continuo con i ragazzi dei propri gruppi che non vedono l'ora di ricominciare. Lo stesso discorso vale per il settore dilettanti. I programmi? Per la prima squadra dipende dalle decisioni della FIGC ovviamente che ci diranno quale campionato andremo ad affrontare. Per gli juniores con l'arrivo dell'attuale squadra degli allievi regionali che ben si stava comportando, ci aspettiamo un campionato importante, non voglio dire di più.Ad oggi, nella situazione attuale difficile sbilanciarsi di più si rischia di dire cose insensate.
La scuola calcio è il nostro fiore all'occhiello, numeri importanti, riconoscimento come élite, istruttori qualificati, uno staff a cui non manca nulla. Noi ci siamo più determinati che mai spero settembre ci riservi belle sorprese dopo questo periodo così buio che non pensavo nel 2020 dovesse accadere.
Permettimi anche da qui di inviare un caro saluto a tutti gli atleti prima squadra e juniores ed i rispettivi staff, nonché a tutti i nostri atleti della scuola calcio ed alle loro famiglie ed ai rispettivi staff.