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    Massa Carrara: le protagoniste si raccontano

Come è stato per le squadre dei campionati dilettantistici superiori, anche gli addetti ai lavori del torneo di Terza Categoria esprimono le loro opinioni dall'interno di ogni club sul difficile momento che sta attraversando il nostro paese. E' bene rammentare che in questa stagione interrotta (come tutte) il primo di marzo scorso, il campionato dell'ultima categoria federale stava riscuotendo tantissimi consensi positivi per merito del buon lavoro svolto a monte della Lega territoriale ma soprattutto per le quindici compagini che stavano dando vita ad uno dei campionati più interessanti degli ultimi anni.
Vuoi per l'alto tasso tecnico del girone, vuoi anche per le tre giornate spalmate nelle gare notturne di anticipi e posticipi, a bordo dei campi sempre una buona cornice di pubblico hanno senza dubbio certificato una competizione riuscitissima.
Quanto al lato tecnico, a metà del girone di ritorno erano quattro le squadre che lottavano per il titolo: l'accreditato Cerreto, la Mtg. Seravezzina, la temibile Azzurra e il Mulazzo, che si è portato a casa la coppa provinciale. Più sotto ma non ancora fuori dalla lotta per i play off il Vallizeri davanti allo Spartak Apuane di una sola lunghezza, dopo di loro il vuoto: a nove/dieci punti la Palleronese e la new entry Fc.Montignoso.

Tornando alla situazione attuale (purtroppo) abbiamo raccolto dei pareri degli addetti ai lavori quali Fabio Giovannacci tecnico del Mulazzo, Massimiliano Ferro diesse dello Spartak, Andrea Ristori presidente dell'Azzurra, Federico Figaroli vice presidente nonché direttore generale dei valligiani di Zeri e il direttore Sportivo Michele Goracci del San Vitale Candia.

Inizia la carrellata dei pareri l'allenatore dei rosso blu mulazzesi Fabio Giovannacci: La ripresa del campionato a questo punto penso sia molto difficile, non dobbiamo paragonarci e prendere esempio dalle società professionistiche dove l'eventuale ripresa prevede protocolli di sicurezza non applicabili nel nostro campionato. A questo punto sarò anche pessimista ma sarebbe già positivo riprendere in maniera del tutto normale la prossima stagione calcistica, iniziando le preparazioni atletiche in agosto o settembre. Per quanto riguarda la nostra società, come credo più o meno tutte, si autofinanziano con sagre , eventi estivi, tornei ecc. e se non ci saranno aiuti esterni molte società rischieranno di sparire dallo scenario calcistico. La cosa più importante in questo momento è tutelare la salute di tutti e un pensiero particolare va a chi non c'è l'ha fatta a sconfiggere questo virus e a tutte le persone che si adoperano contro questa guerra con l'auspicio di tornare alla normalità di qualche tempo fa, quandoeravamo felici ma non c'è ne accorgevamo.

Prosegue il massimo responsabile del club versiliese Andrea Ristori: Sono anni che la mia società cerca di fare il salto di qualità per potersela giocare alla pari con tutte e questa stagione poteva essere quella giusta, grazie all'aiuto di mister Emiliano Bertelloni. Abbiamo allestito una rosa composta da ragazzi splendidi che ci hanno messo, fin da subito, tanto impegno e tanto cuore. Abbiamo ricevuto molti complimenti dagli addetti ai lavori e non, e questo mi ha reso molto orgoglioso. Siamo un grande gruppo ed ho la certezza che faremo grandi cose. Su quello che sarà il calcio domani, io sono molto ottimista, la piaga che ci ha colpito sicuramente lascerà delle cicatrici, però col tempo tutto potrà tornare alla normalità. La Terza è una categoria dove non ci sono stipendiati, tutti lo fanno per passione e quindi credo che ne risentiremo molto meno rispetto ad altre realtà più importanti. Mi auguro che tutto riparta prima possibile perché sarà anche il segnale che la nostra vita avrà ripreso il suo regolare scorrere. Tutti i ragazzi sono carichi e vogliosi di tornare a rivivere insieme l'ambiente dello spogliatoio e quel sano agonismo che caratterizza il nostro calcio.
Continua il diesse dei bianco rossi Massimiliano Ferro: Fino al giorno dello stop noi eravamo molto indaffarati perchè avevamo appena perso la zona play off, quindi eravamo molto concentrati. Quando è arrivata la sospensione del campionato pensavamo durasse un paio di settimane, con la possibilità di ripartire avendo a disposizione 3-4 giocatori fermi per infortunio. Le prospettive per noi non cambiano qualunque sia la decisione definitiva (stop del campionato o ripresa): visto che non siamo una società che si affida ai 'giocatori di classe' noi puntiamo sempre ad una crescita del gruppo, senza di quella non otterremo mai risultati. Per quanto riguarda una opinione del mondo dello sport e del calcio nello specifico, riteniamo che un evento come quello del covid-19 difficilmente cambierà la mentalità negli addetti ai lavori, prima o poi ricomincerà tutto come lo abbiamo lasciato.

Segue poi il deus ex machina dei lunigianesi del Vallizeri Federico Figaroli, neo papà visto che sotto le feste di Pasqua è arrivata Ginevra: Non sarà di certo questo virus a placare la nostra voglia di fare sport e di fare calcio. Siamo stati fermati da questo nemico invisibile nel nostro miglior momento di forma psicofisica che è stato raggiunto soprattutto grazie a mister Matteo Della Bartolomea che ha modellato a propria immagine e somiglianza la squadra, trasmettendo quei valori che difficilmente nel calcio odierno si riescono a trovare.Da capitan Toninelli, passando per Giannotti, Manganelli, Brunotti, Kadiu e cosi via tutto il restante della squadra si sono calati nella parte e con sacrificio e lavoro, duro lavoro ( allenamenti con un intensità pazzesca) sono arrivati prima di questo inaspettato stop a vincere contro lo Spartak, diretta avversaria, e rientrare con merito nella zona Playoff. I miei ragazzi si stanno allenando tutti in.. smart working per farsi trovare pronti nel momento in cui si tornerà alla normalità e per continuare a lottare per i nostri ambiziosi obiettivi.

Conclude l'ampia panoramica il direttore sportivo Michele Goracci del San Vitale Candia: Che dire, ad inizio campionato nonostante avessimo perso 3/4 ottimi giocatori, pensavamo con la nostra rosa almeno di riuscire ad entrare nei play off. Abbiamo cercato di restare attaccati al quinto posto per un po' ma poi qualcosa si è rotto, dopo una gran vittoria a Vallizeri con una squadra ridotta all'osso causa infortuni e influenze, eravamo saliti con 13 giocatori, qualcosa non è andato per il verso giusto. Abbiamo in seguito infilato una serie di sconfitte consecutive che ci ha fatto scendere molto in classifica, ci siamo chiusi molte volte nello spogliatoio per parlarne ma non ne siamo riusciti a venire a capo. Per la prossima stagione speriamo di riuscire a fare una squadra più competitiva, per provare a restare nelle prime cinque e magari riuscire in qualcosa in più anche in coppa Toscana.
Ma adesso la partita più importante è da vincere nella quotidianità contro il covid-19, dobbiamo riuscire a portare a casa questo risultato per ripartire più sereni e carichi di prima, è una battaglia da giocare da squadra uniti per un unico obbiettivo facendo ognuno la nostra piccola parte. Andando in ospedale mi sono spesso arrabbiato per i tempi di attesa ma adesso devo solo ricredermi e dire grazie a tutti quelli che sono in campo per vincere questa partita, come medici, infermieri, forze dell' ordine, volontari ecc, mentre gente comune come me sta in panchina facendo il suo restando a casa.



Nella foto il Mulazzo festeggia la vittoria nella Coppa provinciale ed. 2019/2020