Le nostre interviste: Carlo Benucci (inviato Arezzo)
Ci sono molte persone che, con i loro contributi, permettono a Campionando di raccontare quando succede sui campi della Toscana tutte le settimane; uno di questi è senz'altro Carlo Benucci, immancabile corrispondente della zona di Arezzo con commenti ed articoli che spaziano dalle giovanili fino alle gare dei dilettanti.
La passione per questo sport deriva sicuramente da trascorsi sui campi di calcio e così abbiamo chiesto a Carlo di raccontarci un po' la sua storia calcistica.
Telecronista, giornalista, addetto stampa,... ma qualche partita l'hai anche giocata?
Intanto ti ringrazio dello spazio che mi metti a disposizione, riportandomi a tempi dove il calcio era una religione, un campanile da difendere, particolarmente nei numerosi derbyes, attesi un anno intero dalle opposte tifoserie.
Oggi, l'inflazione di squadre, la presenza dei media che inondano lo schermo pressochè quotidianamente, hanno fatto scemare l'entusiasmo e la spasmodica attesa degli scontri diretti.
Bando ai rimpianti, il mio passato sportivo è ricco di avventure e la mia carriera calcistica costellata anche di alcune importanti vittorie di campionato: nato nelle giovanili dell'US AREZZO, dagli anni 60, ceduto in prestito, annualmente, alle formazioni dilettantistiche limitrofe, ho avuto la fortuna, dopo aver militato nella rappresentativa regionale, di giocare a Chiusi di Siena (dove ora giocano i miei nipotini che abitano a Sarteano), Capolona, Subbiano, Bibbiena, Castiglion F.no, Sinalunga, Rassina per poi allenare alcune formazioni dell'aretino di terza categoria.
In questo girovagare, sei riuscito a vincere qualcosa?
Si, qualche campionato sono riuscito a conquistarlo, per la precisione ce l'ho fatta a Capolona, Castiglion F.no, Sinalunga e Rassina.
La vittoria che ricordi con più piacere?
A Castiglion Fiorentino 1969/70 è stato il campionato più bello ed importante, per come è stato costruito da Mr. Mazzocchi e vinto con merito, da una outsider partita per non retrocedere; ho grandi ricordi soprattutto perchè l'amicizia nata in campo è proseguita sino ad oggi con frequenti rimpatriate con il Mister di allora ed alcuni compagni di squadra.
Sono stato molto belli e emozionanti i festeggiamenti durante il centenario della nascita della Società, celebrati da un intero Paese con interventi interessanti di atleti dell'epoca e di Personaggi importanti del mondo sportivo, politico, culturale.
Vittoria meritata? Chi erano le vostre avversarie?
Non siamo partiti molto bene, e il girone di andata ha visto protagoniste soprattutto Cavriglia, Castelnuovese, Foiano e Chianciano. Nel girone di ritorno abbiamo fatto dodici vittorie ed un pareggio e una cavalcata trionfale; probabilmente la gara decisiva è stata la vittoria in casa della Casteluovese.
Io giocavo terzino, e oltre a tamponare e difendere, cercavo anche di spingere un po' sulla mia fascia di competenza.
La passione ti è poi rimasta anche dopo aver smesso di giocare?
Terminata la carriera di giocatore di calcio, ho iniziato quella di allenatore nelle giovanili del CECILIANO frazione nell'hinterland aretino per alcuni anni; richiesto dal CASTELLUCCIO, 3 Cat., notevoli risultati in termine di punti e maggiormente di entusiasmo nel piccolo Paese aretino, ma il trasferimento lavorativo ad ABBADIA SS (Titolare locale BANCAETRURIA 1985-90) ha fatto terminare i miei progetti di allenatore anche se nell'Azienda ho promosso in Arezzo il Torneo interbancario delle province toscane. Termina quindi il periodo calcistico praticato che ritornerà ad interessarmi nel futuro dopo una lunga parentesi di sport minori, con riprese in tv.
Contattato dal Presidente della CABRO VBC, NICOLA POMMELLA, negli anni 90 inizio a commentare il campionato di volley M.serie C della CABRO, IUS F.emm., AR.Volley serie A/2 volando a Sassari e Cagliari con la Squadra ( Pedro Suela,Czekiel, Salvi, Saccardi ecc. ). Terminato il Volley inizia il periodo del BASKET con la SBA del Pres. Castelli, da lui confidenzialmente chiamato la voce del Basket Aretino attualmente impegnata in C/GOLD dopo aver sfiorato quest'anno la COPPA TOSCANA, era proiettata nella fase finale P/of, marcia interrotta dal fermo di tutto lo sport, causa pandemia.
Non solo volley e basket ma anche KICK-BOXING con 18 edizioni organizzate dal Campione Europeo Sokol Jakini tutte da me commentate in diretta.
Dal 2007 al 2009 ho commentato in AR/TV anche il RUGBY con il campionato del VASARI RUGBY con il campionato di Serie B.
Segui spesso anche le gare del basket aretino; continui a preferire il calcio, o i ribaltamenti di fronte e le azioni più veloci della pallacanestro ti hanno convertito alla palla a spicchi?
Difficile fare valutazioni e confronti tra i due sport non avendo praticato il basket giocato, ma commentato; il BASKET in Arezzo non ha la tradizioni come in altre città limitrofe, Siena, Pistoia, Livorno, ma la gestione della SBA presieduta da Mauro Castelli, ha dato ai pochi Dirigenti la caratteristica di familiarità, il cui attaccamento al labaro è l'elemento principale e portante; ha iniziato ad emergere con la scelta di Coach importanti (Umberto Vezzosi), ristrutturazione del Palasport (con il concorso di Estra e Amm.ne Com.le) e incentivando la presenza di giovani attraverso le scuole; l'acquisto di 3 fenomenali atleti, (RODRIGUEZ, DE BARTOLI, TENEV) hanno prodotto spettacolo, entusiasmo e risultati facendo proselitismo nel pubblico, mai tanto, ma sempre più numeroso.
A certi livelli, con atleti di spessore si vede l'esaltazione dell'atleta, la rapidità nei movimenti la velocità delle azioni che ti danno quella carica adrenalinica che solo la serie A nel calcio ad alti livelli sa darti: il risultato, mai certo sino all'ultimo secondo, è una componente che dà alla contesa l'apprensione che ti tiene il fiato in...sospensione. In pochi secondi praticamente si può passare dalla gioia alla desolazione. Commentare una partita di basket la ritengo di gran lunga il top per un amante dello sport inteso non solo come forza fisica ma anche di genialità, preparazione e intuizione, in nano-secondi delle mosse dell'avversario mettendo in mostra evidenti doti di anticipo e precisione nella balistica realizzativa.
Da notare inoltre il rispetto dei giudici e degli avversari è nella generalità pressochè generalizzato.
Le foto:
1. Carlo Benucci che intervista il Mr Mazzocchi ed il Cap. Mario Naldi
2. Giocatori e attuali e vecchi Dirigenti
3. La poesia pensata da Benuycci e regalata ai giocatori festeggiati
4. US Sinalunghese(1970-1) vincitrice Camp. 2 cat. premiata da Artemio Franchi.
Alcuni giocatori:
Benucci, Mancini, Buffi, Bartalesi, Bossi, Corradi (papà di Bernardo, quello con il cerotto) naz. U. 18 e serie A.