• Allievi RegionaliElite
  • 07/04/2023 16.00.00
  • Zambra Calcio
  • 3 - 3 07/04/2023 16.00.00
  • Arezzo
    Taccini
    Taccini
    Sivieri
    Castaldo
    Verdini
    Ferretti

Commento


AREZZO: Bollella, Innocentini, Menchetti, Castaldo, Aiello (30' Bidini), Nacchia (80' Musotti), Camerini (90' Sussi), Montanari (60' Carta), Ferretti, Verdini, Lazzeri (60' Sonnati S.). A disp.: Chiarello, Vivoli, Celli . All.: Lombardi Federico
RETI: Taccini, Taccini, Sivieri, Castaldo, Verdini, Ferretti
ZAMBRA: Becherini, Galli, Silvestri, Taccini, Borsacchi, Ghimenti, Toti, Cocucci, Sivieri, Pucci, Guelfi. A disp.: Ruglioni, Ciampi, Dalle Luche, Virgili, Arcidiacono, Calloni, Rizzo, Esposito, Dessì. All.: Federico Lombardi.
AREZZO: Bollella, Innocentini, Menchetti, Castaldo, Nacchia, Aiello, J. Camerini, Montanari, Ferretti, Verdini, Lazzeri. A disp.: Chiarello, Vivoli, Sonnati, Bidini, Carta, Musotti, Sussi, Benettini, Celli. All.: Alessandro Violetti.
ARBITRO: Agabiti di Livorno
RETI: 8' Sivieri, 18' rig., 35' Taccini rig., 48' Ferretti, 56' Verdini rig., 88' Castaldo.
NOTE: espulso Toti (55').



Il sogno di prolungare un altro po' la durata d'una stagione alla fine della quale dagli uffici federali rischiano d'arrivare notizie pessime svanisce l'ultimo venerdì di quaresima, per tradizione dedicato al lutto: avanti 3-0 all'intervallo, lo Zambra si vede rimontare fino al pari dall'Arezzo che mantiene intatti i sei punti di scarto e che ora vede la matematica qualificazione in coppa a un passo soltanto (ma ci siamo: fatti pari gli scontri diretti dopo l'1-1 dell'andata, è improbabilissimo che in due partite lo Zambra porti a proprio vantaggio la differenza reti che al momento la vede indietro di dieci). A rimescolare tutto però ci prova un primo tempo impronosticabile, aperto dalla rete del vantaggio zambrigiano dopo cinque minuti scarsi: i centrali avversari lasciano sfilare il lancio profondo di Guelfi, calamitato da Sivieri che entra in area e schianta il pallone in porta. Intorno al quarto d'ora lo Zambra raddoppia: sovrano della trequarti, Guelfi scarta Jeanmarie Camerini che lo sgambetta all'interno dell'area: Taccini spiazza Bollella per il 2-0 dal dischetto. E di lì a poco Agabiti fischia allo Zambra il secondo rigore di un match in cui ne assegnerà quattro: il tocco di mano di Aiello è evidente, si potrebbe discutere semmai del primo rimbalzo sul ginocchio; in ogni caso nessuno protesta e cambiando angolo Taccini porta i suoi sul 3-0. A ridosso della pausa lo Zambra sfiora anche la rete che verosimilmente avrebbe inibito la rimonta avversaria: Bollella s'allunga e devia in angolo la volée di Ghimenti sul traversone di Guelfi. Alla fine del primo tempo scommettere sulla rimonta dell'Arezzo sarebbe come scommettere su una grande coalizione Meloni-Schlein; ma rispetto al calcio la politica è prevedibilissima. Lo s'intuisce alla prima azione della ripresa, l'angolo di Verdini che di testa Ferretti devia in porta; e se ne ha conferma una decina di minuti dopo, quando con una decisione cervellotica Agabiti concede un rigore all'Arezzo ed espelle Toti per un fallo su Ferretti (dentro l'area? fuori area?) che in realtà aveva commesso Becherini. E a prescindere dallo scambio di persona è il colore del cartellino a esser fuori luogo: la contesa del pallone è genuina, genuinissima, e se provoca un rigore il fallo che interrompe una chiara occasione da rete si depenalizza. Ma evidentemente Agabiti è rimasto al regolamento di qualche anno fa e lascia lo Zambra in dieci: insieme, il 3-2 che Verdini segna dal dischetto ufficializza che la partita è ufficialmente riaperta. Lo Zambra potrebbe vedersi raggiungere già al 70', sul quarto rigore della gara: ingenuo Guelfi in pressione fallosa su Lazzeri che stava uscendo dall'area, strepitoso stavolta Becherini a respingere la trasformazione di Verdini che sulla ribattuta calcia alto. Gli episodi continuano a diluviare: Agabiti, di nuovo contestato dallo Zambra, annulla a Rizzo una rete all'apparenza buona per un contatto lieve ritenuto falloso. E puntualmente all'88' l'Arezzo strappa il pari: ai venti metri Castaldo raccoglie un pallone schizzato fuori area dopo un angolo respinto e lo schiocca all'incrocio. È il 3-3 che di fatto trascina l'Arezzo in coppa: premio giusto per una stagione rivoluzionata dall'arrivo di Violetti; ma per il carattere con cui ha approcciato lo scontro diretto, il modo in cui ha giocato nonostante mezz'ora in inferiorità numerica e soprattutto il triplo vantaggio lo Zambra avrebbe meritato di restare in corsa fino all'ultimo.
Calciatoripiù: Borsacchi, Taccini
(Zambra), Castaldo e soprattutto Verdini (Arezzo), la cui prestazione non può esser sciupata dall'errore dal dischetto.