Molto piu di un giornale: buon anno da Calciopiu
Quello che ci stiamo lasciando alle spalle è stato un anno di conferme e novità. Ci vediamo nel 2026 con la stessa, inesauribile passione
A pochi giorni dalla notte di San Silvestro c'è rimasto giusto il tempo di fermarci un'ultima volta a pensare e ripercorrere, con quel pizzico di nostalgia che non guasta mai, ciò che è accaduto nell'anno che ci stiamo lasciando alle spalle. Parafrasando Raf verrebbe da chiedersi che cosa ci lascerà questo 2025, pieno di eventi e storie da raccontare. Noi di Calciopiù l'abbiamo vissuto attraverso la realizzazione di 46 numeri del giornale, record assoluto per la nostra testata, ma non solo. Il 2025 è stato un anno di conferme ma anche di cambiamenti e novità, che ci hanno permesso di allargare il campo e fornire un servizio sempre più vario e completo a chi ogni giorno vive il calcio giovanile e dilettantistico, facendone il proprio lavoro e la propria passione. Non ci giriamo troppo intorno: sono tempi difficili per la carta stampata ma Calciopiù ha dimostrato, ancora una volta, di sapersi fare trovare pronto. Un giornale in edicola ogni settimana, la sua versione digitale da sfogliare online, la rinnovata app di Calciopiù Campionando con le cronache delle partite disponibili già a partire dalla domenica. E poi Calciopiù On Air , la trasmissione in onda ogni martedì su Radio Firenze Viola e giunta ormai alla sua terza stagione, e i nostri canali social, con una pagina Instagram che conta oltre 20mila followers e fa registrare quasi 6 milioni di visualizzazioni ogni mese. Numeri importanti e gratificanti, che però non vogliono essere un punto d'arrivo: da qui si parte, da qui si costruisce il futuro.
Tre modi per leggerci
In principio furono le edicole, ma l'avvento del digitale e le molteplici piattaforme nate e sviluppatesi negli ultimi anni hanno portato anche Calciopiù ad andare oltre la sua versione cartacea. Che comunque rimane, resiste, e ogni settimana viene apprezzata da chi non vuole dire addio al fascino di sfogliare le pagine, magari ritagliando il proprio articolo per conservarlo come una reliquia. Per chi invece preferisce leggere le cronache delle partite sul proprio smartphone, tablet o computer, ormai da tempo esiste calciopiu.org, la piattaforma online che permette di acquistare il giornale (o abbonarsi) ed usufruirne dove e quando si desidera. La grande novità di questa stagione, invece, è l'app di Calciopiù Campionando, scaricabile gratuitamente su tutti i dispositivi Android e iOS. L'applicazione continua ad offrire gratuitamente i suoi servizi storici, ovvero risultati e classifiche dei campionati in tempo reale, ma s'arricchisce di tanto altro per chi sceglie di abbonarsi alla versione premium. Esistono quattro tipi d'abbonamento: settimanale, mensile, semestrale e annuale. Ognuno di essi garantisce all'utente di poter leggere ogni settimana le cronache di tutte le partite, molte delle quali disponibili già a partire dalla domenica e poi nella giornata di lunedì, in anteprima rispetto all'uscita del giornale. Non solo: la versione premium dell'app mette a disposizione ogni settimana tutte le Top 11 dei campionati élite e regionali, oltre a una serie di articoli e interviste esclusive realizzate quotidianamente dalla nostra redazione.
La voce di Calciopiù
Tre modi per leggerci e uno per ascoltarci. Da ormai tre anni Calciopiù è infatti sbarcato alla radio, con la trasmissione Calciopiù On Air in onda ogni martedì alle 19 su Radio Firenze Viola. Un'opportunità arrivata quasi inaspettatamente nell'estate del 2023 e che, dall'ottobre di quello stesso anno, è divenuta realtà. Una grande soddisfazione, a maggior ragione se si pensa che ad oggi Calciopiù On Air rappresenta di fatto l'unica trasmissione radiofonica che abbraccia tutto il calcio giovanile e dilettantistico della Toscana, e che non si limita a raccontare quanto accaduto nel fine settimana ma, soprattutto, dà voce ai protagonisti. Allenatori e dirigenti, con collegamenti in diretta in ogni puntata, ma anche i calciatori dei campionati Juniores élite e regionali con cui ogni settimana viene realizzata un'intervista personalizzata. E poi, da quest'anno, una grande novità: grazie alla presenza in studio del nostro Riccardo Palchetti, ogni puntata prevede un ampio spazio interamente dedicato all'Eccellenza e, talvolta, ad altre categorie dilettantistiche. Calciopiù On Air però non è solo calcio maschile: fin dalla prima stagione, infatti, Sonia Nuzzi cura una rubrica in cui racconta tutto ciò che è accaduto nei campionati femminili. Inoltre, da quest'anno, tutti gli ultimi martedì del mese Sonia è in studio per uno spazio molto più ampio dedicato al calcio femminile, con ospiti in presenza e in collegamento. Calciopiù On Air si può ascoltare, ma anche guardare: basta sintonizzarsi sul canale 92 del digitale terrestre ogni martedì oppure, qualora non si riesca a seguirla in diretta, la puntata integrale si può rivedere sul nostro canale YouTube. A proposito di voci dei protagonisti, da qualche mese abbiamo inaugurato anche il nostro Podcast su Spotify: lì si possono ascoltare le interviste ai calciatori degli Juniores, le mitiche Schede d'Eccellenza di Riccardo Palchetti e altri contenuti esclusivi realizzati dalla nostra redazione. Da 43 anni i protagonisti e gli appassionati leggono Calciopiù, ma ora lo possono anche ascoltare e guardare. Tanti prodotti, un unico obiettivo: dare sempre più spazio al calcio che ci piace.
Un'altra novità: le Top 11 provinciali
Neanche un mese di vita, eppure hanno già conquistato tutti: le top 11 dei campionati provinciali si sono rivelate un successo enorme, ripagando il grande sforzo che si cela dietro questa nuova iniziativa. Saremo sinceri: l'idea di allargare questa nostra storica rubrica alle province (e ci dispiace se alcune ancora non sono presenti) esiste da tanto tempo, ma trovare le risorse necessarie per metterla in pratica non era semplice. Ci siamo riusciti, non senza fatica, ma consapevoli che i nostri lettori meritavano questo tipo di sacrificio. La risposta del pubblico, soprattutto sui social, ci ha dato ragione: su Instagram le Top 11 dei campionati provinciali (così come d'altronde quelle di élite e regionali) vengono viste in media da 100mila persone, ma soprattutto ricevono centinaia di like, repost e condivisioni. Ma non è tutto virtuale: ci dicono infatti che, a scuola e nei gruppi di amici, esibire il proprio nome tra i migliori calciatori del fine settimana rappresenta un motivo di vanto e popolarità. Un aspetto del nostro lavoro che ci fa sorridere ma che, soprattutto, c'inorgoglisce: una volta era la pagina ritagliata, oggi è lo schermo d'uno smartphone, ma vedere un ragazzo che la mattina arriva in classe con in mano qualcosa che abbiamo realizzato noi è il vero motivo per cui facciamo questo lavoro. Nonché una piccola, grande speranza per il futuro.
Diffidate dalle imitazioni
Lo sappiamo dal giorno zero: spiegare che cosa significa lavorare per Calciopiù a chi non fa parte di questo mondo, è un'impresa pressoché impossibile. Ma vogliamo provarci, perché riteniamo giusto che i nostri lettori sappiano che cosa c'è dietro un prodotto e, in questo caso, dietro la realizzazione di una delle nostre rubriche più fortunate, ovvero le Top 11. Il processo è lo stesso indipendentemente dalle categorie, che si parli di campionati élite, regionali o provinciali, e coinvolge gran parte della nostra redazione. Si comincia dalle cronache delle partite: al termine di ognuna di esse i nostri inviati o redattori inseriscono i famosi calciatoripiù, ossia i migliori in campo della gara in questione. È proprio tra i calciatoripiù (e in casi eccezionali anche al di fuori di essi) che si scelgono i nomi da inserire nella Top 11 di quello specifico campionato, ovviamente in base ai ruoli. Un portiere, quattro difensori, tre centrocampisti e tre attaccanti, con alcune licenze dettate da posizioni intermedie come esterni d'attacco, trequartisti o seconde punte. Un lavoro lungo, certosino, che tiene conto di tanti fattori e che si pone l'obiettivo di risultare, alla fine, il più giusto possibile nonostante le partite da valutare siano sempre tantissime. Sappiamo bene che ogni volta faremo contento qualcuno e deluderemo qualcun altro, ma sappiamo anche di offrire un prodotto che è il frutto di un lavoro onesto e senza pregiudizi, basato esclusivamente su quello che vediamo e raccontiamo a differenza di molti tentativi d'imitazione. Nessun sondaggio, nessun sistema di voto social, niente che possa mettere la popolarità d'un ragazzo davanti alla reale prestazione. Per noi contano tutti allo stesso modo, senza distinzioni: se i nostri lettori lo capiranno, allora ne sarà valsa la pena. Ma i numeri di cui parlavamo prima lasciano ben pochi dubbi in merito.
Errare humanum est
Se c'è una cosa che possiamo garantirvi è che cerchiamo sempre di fare il massimo. Di raccogliere più informazioni possibili, di limitare gli errori, di rendere tutti soddisfatti del prodotto che offriamo. Da sempre, tuttavia, Calciopiù lavora con dei numeri e dei mezzi che, per una semplice questione probabilistica, rendono impossibile azzerare il margine d'errore. Partiamo dai numeri: circa ottocento partite seguite ogni fine settimana con annesso tabellino e cronaca, un qualcosa che non esiste da nessuna altra parte. E poi i mezzi: i nostri occhi, i nostri inviati, i nostri redattori e i nostri collaboratori, a volte qualche video che ci aiuta a chiarire certi dettagli, ma nulla di più. Nessuna diretta tv, nessuna sintesi delle gare al fischio finale, nessuna radiocronaca, niente di tutto quello che siamo abituati a dare per scontato nel calcio professionistico. Viene da sé che sbagliare, oltre che essere umano, è anche normale in certi casi, e comunque gli errori sono pochissimi in relazione alla quantità di materiale che dobbiamo gestire e che poi mettiamo a disposizione dei nostri lettori. Non è una giustificazione, ma una puntualizzazione doverosa nel momento in cui - ed è purtroppo capitato più volte nelle ultime settimane - la nostra redazione subisce degli attacchi, in privato o sui social. Non vogliamo scendere nel caso specifico, ma se c'è una cosa che non accettiamo è il pensare che un errore sia dovuto alla mancanza di professionalità (qualcuno dovrebbe vedere con i propri occhi come funziona un lunedì in redazione) oppure al pregiudizio, al voler favorire un ragazzo a discapito di un altro. Questo no. Se c'è un errore è giusto segnalarlo, con educazione come fanno in tanti, e noi ci muoveremo subito per correggerlo nei limiti del possibile (la carta stampata non ammette modifiche, ma il resto sì) e per evitare di ripeterlo in futuro. Il rispetto, però, non deve mai mancare: capire che nessuno ce l'ha con vostro figlio, o che nessuno è tifoso di una squadra piuttosto che di un'altra, può essere un buon punto di partenza.
I propositi per il 2026
Ma non siamo qui per polemizzare. Giunti alla fine dell'anno preferiamo guardarci indietro, orgogliosi di ciò che abbiamo fatto ma soprattutto determinati a fare sempre di più, a migliorare ancora, ad offrire ai nostri lettori il massimo dell'impegno e della professionalità. Lavorare a Calciopiù è prima di tutto un grande gesto d'amore, per il calcio giovanile e per tutti i ragazzi che fanno parte di questo movimento. Ragazzi che meritano spazio e attenzione, che meritano qualcuno che parli di loro, che li chiami con i loro nomi, che li metta al centro. Lavorare a Calciopiù significa non avere pause, rimanere sul pezzo sette giorni su sette, perché c'è sempre qualcosa di cui parlare e da raccontare. Le partite nel weekend, i posticipi il lunedì, la radio il martedì, i recuperi e la coppa il mercoledì, il comunicato regionale il giovedì e dal venerdì si prepara già il fine settimana successivo. Ma chi ve lo fa fare? ci chiedono a volte: la risposta sta in quel ragazzo che mostra con orgoglio la Top 11 ai suoi compagni di classe, nel genitore che ritaglia l'articolo e lo conserva per quando suo figlio sarà grande, nell'allenatore che ci risponde anche quando perde e ci ringrazia per il lavoro che facciamo. Piccoli gesti che ripagano ogni sacrificio e ci danno l'energia per andare avanti nonostante tutto: giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese e adesso per un nuovo anno tutto da scoprire. Dalla redazione di Calciopiù, buon 2026: pronti a viverlo insieme?
Giulio Dispensieri
