- Juniores Regionali GIR.A
- Porta a Piagge
-
1 - 2
- Urbino Taccola
PORTA A PIAGGE: Simoncini 6,5, Timpano 7-, Balduini 6,5 (77' Corvo 6), Bianco s.v., Politano 6-(89' Sicurani s.v.), Sgamma 6,5, Montanelli 6+, Picchetti 6,5 (90' Farnesi s.v.), Acri 6-, Amanati 7-, Francione 6,5(68' Pettenon 6,5). A disp.: Di Puccio, Sandroni, Moretti. All.: Luca Pistoia.
URBINO TACCOLA: Bertini 7+, Nieri 6,5, Taglioli 6, Pasco 7-, Battini 6,5, Gelli 7,5, Fracasso 6+ (90' Castellini s.v.), Berti 6,5(87' Frassi s.v.), Magagnini 7+ (51' Toni 7-), Cappello 6, Franchi 6 (60' Bernardini 6). A disp.: Gori, Casanova All.: Federico Lombardi.
ARBITRO: Michele Diana di Livorno
RETI: 50' Magagnini, 86' Toni, 93' rig. Pettenon.
NOTE: ammoniti Acri, Franchi, Berti, Taglioli, Politano, Battini. Espulso Bianco all'11'. Recupero: 2'+5'. Angoli: 3-3.
Finisce con la vittoria dell'Urbino Taccola il derby disputato a San Cataldo davanti ad un folto pubblico e su un campo di gioco in discrete condizioni. Come sempre accade quando si affrontano gli undici di Pistoia e Lombardi, è il nervosismo piuttosto che il buon calcio a regnare sovrano. Magari ragazzi che nel pomeriggio si sono azzuffati per novantasette minuti sono andati a far serata insieme, essendo compagni di scuola o amici extra-calcio. Ma quando c'è il pallone di mezzo e ci si affronta su un campo di calcio è tutta un'altra storia. Tant'è che, dalle tribune, di calcio apprezzabile si è visto ben poco. Gara troppo spezzettata dai falli, troppo frequenti i duelli fisici al limite, proteste all'indirizzo del direttore di gara su ogni pallone, tanto in campo che dalle panchine. Un vero e proprio baccanale . Il torto del signor Diana è non aver continuato, a livello sanzionatorio, così come aveva iniziato; cioè facendo il severo. Espellere un giocatore dopo dieci minuti applicando il massimo della pena edittale prevista, richiedeva di continuare con lo stesso metro di giudizio. Il che sarebbe equivalso a distribuire tre o quattro cartellini gialli già nella prima metà del primo tempo, giusto per dissuadere i ventidue contendenti dal continuare ad interpretare la contesa coi nervi a fior di pelle e basando tutto o quasi sulla verve agonistica , oltre a cimentarsi nell'arte della protesta a prescindere. Quando sono fioccati i cartellini era ormai troppo tardi. L'atteggiamento delle due squadre, disposte in modo tale da attaccare e difendere in massa, era tale per cui era difficile pretendere giocate raffinate in spazi angusti. Le speranze dei due tecnici venivano riposte su un episodio, poteva essere una giocata individuale o un tiro dalla distanza, o su una conclusione sugli sviluppi di palle inattive. Almeno per rompere gli equilibri. Passando alla cronaca già al 6' Magagnini calcia una punizione dalla trequarti settore destro, a ridosso dell'area piccola svetta Berti ma il suo colpo di testa non inquadra la porta. All'11' i locali rimangono in dieci; su un calcio di punizione battuto dai termali sul settore sinistro con palla scodellata in area si origina una mischia furibonda. La difesa locale fatica a rinviare e, in un contesto da duello rusticano , l'occhio del signor Diana individua un gesto di Bianco come quello maggiormente sopra le righe; il direttore di gara estrae il cartellino rosso all'indirizzo del numero quattro ed il Porta a Piagge si vede privato di una pedina che a livello tattico, trattandosi di un mediano,riveste una certa importanza. Di occasioni non è che ce ne siano molte. Al 17' il dieci pisano Amanati gioca un pallone sulla destra, riesce a guadagnare la linea di fondo per poi rimettere la palla a centro area; nessun compagno si far trovar pronto alla deviazione. Due minuti dopo, nell'unico errore in uscita della linea difensiva locale, Magagnini in contropiede penetra in area partendo da sinistra, Simoncini è bravo a ribattergli la conclusione col piede. Al 24' punizione per il Porta a Piagge sul settore destro, Timpano crossa e Sgamma, in non perfetta coordinazione, devia a volo col destro appena dentro l'area; Bertini blocca senza difficoltà. Due minuti dopo punizione da destra dei termali, è ancora Berti a colpire di testa ma il pallone termina molto lontano dallo specchio della porta. Una manciata di secondi e ad usufruire di una punizione dal settore destro è il Porta a Piagge; la traiettoria disegnata dal destro di Amanati è molto interessante, Politano ed Acri mancano di un niente la deviazione a volo a tre metri da Bertini. Poco dopo la mezz'ora su azione di rimessa Acri allarga sulla destra invitando allo scatto Amanati; provvidenziale la chiusura dell'onnipresente Gelli. Al 40' Timpano prova a sorprendere, con una colombella da quaranta metri, il portiere termale che è avanzato di qualche metro. Palla oltre la traversa. Quattro minuti dopo bel gesto tecnico di Magagnini; su una palla lanciata in area al numero nove termale riesce un difficile stop in corsa, sul tiro immediato è provvidenziale la deviazione di un difensore in angolo. Finisce il tempo e dopo l'intervallo le due squadre rientrano senza aggiustamenti particolari. L'impressione è che l'Urbino Taccola, conscio di non essere fin qui riuscito a sfruttare la superiorità numerica neanche un po', voglia aumentare i ritmi. Al 48' Fracasso riesce a penetrare in area ma viene fermato appena prima di concludere; sulla prosecuzione dell'azione Magagnini riesce a guadagnare l'area di rigore, un paio di dribbling in spazi angusti e tocco vincente col sinistro a pochi metri da Simoncini. Per i locali si apre un altro match, completamente diverso dal primo; a gestire l'inferiorità numerica sullo zero a zero i ragazzi di Pistoia erano stati inappuntabili, più arduo cercare di fare la partita con i termali ancora più coperti nel tentativo di pareggiare. La reazione, comunque c'è; al sesto Timpano spostato a sinistra prova un diagonale di destro. Vola Bertini alla sua sinistra e riesce a deviare in angolo il pallone destinato nell'angolo a mezz'altezza. Al 57' Amanati osa un pallonetto da distanza siderale posizionato vicino alla linea laterale, palla oltre la traversa. Due minuti dopo Sgamma perde il pallone in disimpegno ad opera di Cappello che entra in area da sinistra ma il suo tiro è deviato in angolo. Al 62' cross di Montanelli per i locali, colpo di testa di Timpano fuori bersaglio. Termali molto coperti e pronti a colpire in contropiede, al minuto 67 Simoncini è costretto ad uscire su Toni lanciato a rete. Un minuto dopo il Porta a Piagge va vicino al pareggio; sulla palla calciata da Montanelli sul fronte sinistro d'attacco sembra vincente il colpo di testa di Amanati. Nella porta ulivetese c'è però Matteo Bertini, per la prima volta al San Cataldo da avversario. Il ragazzo ricorda di essere nato e cresciuto proprio su questo impianto e rinfresca la memoria ai nostalgici con uno dei pezzi forti del proprio repertorio, il colpo di reni. La palla è destinata all'incrocio ma il ragazzo vola letteralmente a deviarla con la punta delle dita oltre la traversa. Poco dopo la mezz'ora ancora Bertini riesce a risolvere una mischia facendo suo un pallone che era rimbalzato a centro area. All'80' contropiede termale con Fracasso che entra in area ma che col sinistro calcia a lato. Due minuti dopo solita parabola calciata su punizione da Amanati, la palla colpita di testa da Politano è troppo centrale per impensierire Bertini. All'84' però è vincente il contropiede ospite; sul due contro uno Fracasso serve Toni che non lascia scampo a Simoncini in uscita. Lo stesso portiere locale prima dello scadere perde palla in una delle tante uscite alte, tra l'altro fin qui ineccepibili; Toni indirizza prontamente verso la porta ma colpisce il palo. Nel primo dei cinque minuti di recupero Pettenon guadagna di forza, oltre all'ingresso in area, un rigore nemmeno tanto chiaro. Lo stesso giocatore realizza dal dischetto spiazzando Bertini e dà un senso agli ultimi quattro minuti. Nei quali non succede più niente di che. Finisce con lo stesso risultato della gara d'andata, un uno a due che premia la squadra ospite e che vede la squadra di casa in inferiorità numerica per più di un tempo come ad Uliveto quattro mesi prima. Un fattore capace di incidere, eccome!
Calciatorepiù: per duttilità, spirito, e propensione all'aiuto del compagno in difficoltà Gelli. Lo trovi sempre laddove serve, e, soprattutto, non si esaurisce mai.
Ruggiero Crupi
PORTA A PIAGGE: Simoncini 6,5, Timpano 7-, Balduini 6,5 (77' Corvo 6), Bianco s.v., Politano 6-(89' Sicurani s.v.), Sgamma 6,5, Montanelli 6+, Picchetti 6,5 (90' Farnesi s.v.), Acri 6-, Amanati 7-, Francione 6,5(68' Pettenon 6,5). A disp.: Di Puccio, Sandroni, Moretti. All.: Luca Pistoia.<br >URBINO TACCOLA: Bertini 7+, Nieri 6,5, Taglioli 6, Pasco 7-, Battini 6,5, Gelli 7,5, Fracasso 6+ (90' Castellini s.v.), Berti 6,5(87' Frassi s.v.), Magagnini 7+ (51' Toni 7-), Cappello 6, Franchi 6 (60' Bernardini 6). A disp.: Gori, Casanova All.: Federico Lombardi.<br >
ARBITRO: Michele Diana di Livorno <br >
RETI: 50' Magagnini, 86' Toni, 93' rig. Pettenon.<br >NOTE: ammoniti Acri, Franchi, Berti, Taglioli, Politano, Battini. Espulso Bianco all'11'. Recupero: 2'+5'. Angoli: 3-3.
Finisce con la vittoria dell'Urbino Taccola il derby disputato a San Cataldo davanti ad un folto pubblico e su un campo di gioco in discrete condizioni. Come sempre accade quando si affrontano gli undici di Pistoia e Lombardi, è il nervosismo piuttosto che il buon calcio a regnare sovrano. Magari ragazzi che nel pomeriggio si sono azzuffati per novantasette minuti sono andati a far serata insieme, essendo compagni di scuola o amici extra-calcio. Ma quando c'è il pallone di mezzo e ci si affronta su un campo di calcio è tutta un'altra storia. Tant'è che, dalle tribune, di calcio apprezzabile si è visto ben poco. Gara troppo spezzettata dai falli, troppo frequenti i duelli fisici al limite, proteste all'indirizzo del direttore di gara su ogni pallone, tanto in campo che dalle panchine. Un vero e proprio baccanale . Il torto del signor Diana è non aver continuato, a livello sanzionatorio, così come aveva iniziato; cioè facendo il severo. Espellere un giocatore dopo dieci minuti applicando il massimo della pena edittale prevista, richiedeva di continuare con lo stesso metro di giudizio. Il che sarebbe equivalso a distribuire tre o quattro cartellini gialli già nella prima metà del primo tempo, giusto per dissuadere i ventidue contendenti dal continuare ad interpretare la contesa coi nervi a fior di pelle e basando tutto o quasi sulla verve agonistica , oltre a cimentarsi nell'arte della protesta a prescindere. Quando sono fioccati i cartellini era ormai troppo tardi. L'atteggiamento delle due squadre, disposte in modo tale da attaccare e difendere in massa, era tale per cui era difficile pretendere giocate raffinate in spazi angusti. Le speranze dei due tecnici venivano riposte su un episodio, poteva essere una giocata individuale o un tiro dalla distanza, o su una conclusione sugli sviluppi di palle inattive. Almeno per rompere gli equilibri. Passando alla cronaca già al 6' Magagnini calcia una punizione dalla trequarti settore destro, a ridosso dell'area piccola svetta Berti ma il suo colpo di testa non inquadra la porta. All'11' i locali rimangono in dieci; su un calcio di punizione battuto dai termali sul settore sinistro con palla scodellata in area si origina una mischia furibonda. La difesa locale fatica a rinviare e, in un contesto da duello rusticano , l'occhio del signor Diana individua un gesto di Bianco come quello maggiormente sopra le righe; il direttore di gara estrae il cartellino rosso all'indirizzo del numero quattro ed il Porta a Piagge si vede privato di una pedina che a livello tattico, trattandosi di un mediano,riveste una certa importanza. Di occasioni non è che ce ne siano molte. Al 17' il dieci pisano Amanati gioca un pallone sulla destra, riesce a guadagnare la linea di fondo per poi rimettere la palla a centro area; nessun compagno si far trovar pronto alla deviazione. Due minuti dopo, nell'unico errore in uscita della linea difensiva locale, Magagnini in contropiede penetra in area partendo da sinistra, Simoncini è bravo a ribattergli la conclusione col piede. Al 24' punizione per il Porta a Piagge sul settore destro, Timpano crossa e Sgamma, in non perfetta coordinazione, devia a volo col destro appena dentro l'area; Bertini blocca senza difficoltà. Due minuti dopo punizione da destra dei termali, è ancora Berti a colpire di testa ma il pallone termina molto lontano dallo specchio della porta. Una manciata di secondi e ad usufruire di una punizione dal settore destro è il Porta a Piagge; la traiettoria disegnata dal destro di Amanati è molto interessante, Politano ed Acri mancano di un niente la deviazione a volo a tre metri da Bertini. Poco dopo la mezz'ora su azione di rimessa Acri allarga sulla destra invitando allo scatto Amanati; provvidenziale la chiusura dell'onnipresente Gelli. Al 40' Timpano prova a sorprendere, con una colombella da quaranta metri, il portiere termale che è avanzato di qualche metro. Palla oltre la traversa. Quattro minuti dopo bel gesto tecnico di Magagnini; su una palla lanciata in area al numero nove termale riesce un difficile stop in corsa, sul tiro immediato è provvidenziale la deviazione di un difensore in angolo. Finisce il tempo e dopo l'intervallo le due squadre rientrano senza aggiustamenti particolari. L'impressione è che l'Urbino Taccola, conscio di non essere fin qui riuscito a sfruttare la superiorità numerica neanche un po', voglia aumentare i ritmi. Al 48' Fracasso riesce a penetrare in area ma viene fermato appena prima di concludere; sulla prosecuzione dell'azione Magagnini riesce a guadagnare l'area di rigore, un paio di dribbling in spazi angusti e tocco vincente col sinistro a pochi metri da Simoncini. Per i locali si apre un altro match, completamente diverso dal primo; a gestire l'inferiorità numerica sullo zero a zero i ragazzi di Pistoia erano stati inappuntabili, più arduo cercare di fare la partita con i termali ancora più coperti nel tentativo di pareggiare. La reazione, comunque c'è; al sesto Timpano spostato a sinistra prova un diagonale di destro. Vola Bertini alla sua sinistra e riesce a deviare in angolo il pallone destinato nell'angolo a mezz'altezza. Al 57' Amanati osa un pallonetto da distanza siderale posizionato vicino alla linea laterale, palla oltre la traversa. Due minuti dopo Sgamma perde il pallone in disimpegno ad opera di Cappello che entra in area da sinistra ma il suo tiro è deviato in angolo. Al 62' cross di Montanelli per i locali, colpo di testa di Timpano fuori bersaglio. Termali molto coperti e pronti a colpire in contropiede, al minuto 67 Simoncini è costretto ad uscire su Toni lanciato a rete. Un minuto dopo il Porta a Piagge va vicino al pareggio; sulla palla calciata da Montanelli sul fronte sinistro d'attacco sembra vincente il colpo di testa di Amanati. Nella porta ulivetese c'è però Matteo Bertini, per la prima volta al San Cataldo da avversario. Il ragazzo ricorda di essere nato e cresciuto proprio su questo impianto e rinfresca la memoria ai nostalgici con uno dei pezzi forti del proprio repertorio, il colpo di reni. La palla è destinata all'incrocio ma il ragazzo vola letteralmente a deviarla con la punta delle dita oltre la traversa. Poco dopo la mezz'ora ancora Bertini riesce a risolvere una mischia facendo suo un pallone che era rimbalzato a centro area. All'80' contropiede termale con Fracasso che entra in area ma che col sinistro calcia a lato. Due minuti dopo solita parabola calciata su punizione da Amanati, la palla colpita di testa da Politano è troppo centrale per impensierire Bertini. All'84' però è vincente il contropiede ospite; sul due contro uno Fracasso serve Toni che non lascia scampo a Simoncini in uscita. Lo stesso portiere locale prima dello scadere perde palla in una delle tante uscite alte, tra l'altro fin qui ineccepibili; Toni indirizza prontamente verso la porta ma colpisce il palo. Nel primo dei cinque minuti di recupero Pettenon guadagna di forza, oltre all'ingresso in area, un rigore nemmeno tanto chiaro. Lo stesso giocatore realizza dal dischetto spiazzando Bertini e dà un senso agli ultimi quattro minuti. Nei quali non succede più niente di che. Finisce con lo stesso risultato della gara d'andata, un uno a due che premia la squadra ospite e che vede la squadra di casa in inferiorità numerica per più di un tempo come ad Uliveto quattro mesi prima. Un fattore capace di incidere, eccome! <br ><b>Calciatorepiù</b>: per duttilità, spirito, e propensione all'aiuto del compagno in difficoltà <b>Gelli</b>. Lo trovi sempre laddove serve, e, soprattutto, non si esaurisce mai.
Ruggiero Crupi