- Juniores Provinciali
- Pratovecchio
-
2 - 1
- Indomita Quarata
PRATOVECCHIO: Cugusi, Bigoni, Moracci, Raggioli, Silvestrini, Fratini, Aziz, Vangelisti, Fioriti, Granato, Gazmid. A disp.: Rosini, Zavagli, Fiumicelli, Checcacci. All.: Stefano Scarini.
INDOMITA QUARATA: Severi, Bisaccioni, Mainetti, Sarrini, Sileo, Berneschi, Scartoni, Daveri, Chimenti, Perilli, Dragoni. A disp.: Grotti, Rubechini, Fracassi, Refoni. All.: Samuele Massaini.
ARBITRO: Gambineri di Arezzo.
RETI: 50' e 92' rig. Raggioli, 80' Perilli.
Dai memories di Marcello Lippi ricordiamo gli episodi legati alla fase decisiva destinata ai calci di rigore di due partite: la prima, la finale di Coppa Campioni (romanticamente chiamiamola ancora così) fra Milan e Juventus in cui i giocatori juventini avevano paura e si nascondevano dal dito del mister che cercava i possibili cinque rigoristi e quindi fu Marcello stesso che dovette andare a cercarsi i tiratori in un clima di assoluta reticenza dal dischetto; l'esito fu sfavorevole ai piemontesi e favorevole ai lombardi che si aggiudicarono la Champions. E poi la indimenticabile (per noi) finalissima del 2006 a Berlino fra Italia e Francia, anch'essa assegnata ai rigori, in cui l'antico valor degli italici cuor si espresse massimamente nella voglia di tanti azzurri, desiderosissimi di calciare dal dischetto.. e ben sappiamo come andò (Gloria!). Questo l'impegnativo preambolo per la gara di cui stiamo per parlare, che è tutta una storia di rigori. Le due squadre si trovano in basso in classifica, urgono tre punti per ciascuno, un pari non varrebbe un bel nulla. E nel corso del primo tempo, la supremazia di un Pratovecchio, assai pericoloso con Sinani Gazmid e Fioriti, vede quest'ultimo sbagliare un rigore decretato per un fallo avversario ai danni di Gazmid. Un ottimo Severi ci mette del suo fra i pali, intuendo la traiettoria della sfera e parando la conclusione. In verità è Raggioli che sarebbe stato il rigorista. Ma il mister Scarini voleva premiare proprio il coraggio del rigorista volontario Fioriti, lasciando che fosse lui a presentarsi sul dischetto mettendo quindi in crisi la teoria di Lippi per come esposta al'inizio, secondo cui chi è desideroso di tirare il rigore solitamente non lo sbaglia. La prima frazione di gara si conclude soltanto con la voglia di goal del Pratovecchio, che tuttavia la rete non la vede per nulla in questo tempo. Si passa al secondo: questa volta è Aziz che viene trattenuto, sugli sviluppi del corner di Vangelisti, in piena area quaratese. Il sig. Gambineri è irremovibile anche questa volta e indica ancora il dischetto, sul quale si porta invece il rigorista, quello vero: Augusto Raggioli che fa goal per l'1-0. Ma la cosiddetta Pax Augustea in questo confronto dura ben poco, non già anni, bensì una manciata di minuti; reagisce infatti l'Indomita, Dragoni pennella un traversone, stoppa Perilli in area eludendo il controllo del marcatore naturale Fratini e mettendo nel sette per il pareggio. E' allora un arrembaggio finale da parte dei casentinesi e di contro un Fort Apaches dei quaratesi, cui un pareggio adesso, in questo momento di partita, potrebbe anche andar bene. Ma un fuorigioco sbagliato della difesa di Massaini, favorisce lo scatto di Gazmid, che viene raggiunto alla bell'e meglio e falciato in piena area, ancora una volta. Ed ancora una volta non è il Nino di De Gregori a non aver paura di tirare un calcio di rigore, bensì nuovamente Augusto (Raggioli), il quale di destro la piazza alla sinistra del portiere Severi, abilmente spiazzato per il definitivo e vittorioso 2-1.
CALCIATORIPIU': Augusto Raggioli e Gasmid Sinani (Pratovecchio).
PRATOVECCHIO: Cugusi, Bigoni, Moracci, Raggioli, Silvestrini, Fratini, Aziz, Vangelisti, Fioriti, Granato, Gazmid. A disp.: Rosini, Zavagli, Fiumicelli, Checcacci. All.: Stefano Scarini. <br >INDOMITA QUARATA: Severi, Bisaccioni, Mainetti, Sarrini, Sileo, Berneschi, Scartoni, Daveri, Chimenti, Perilli, Dragoni. A disp.: Grotti, Rubechini, Fracassi, Refoni. All.: Samuele Massaini. <br >
ARBITRO: Gambineri di Arezzo.<br >
RETI: 50' e 92' rig. Raggioli, 80' Perilli.
Dai memories di Marcello Lippi ricordiamo gli episodi legati alla fase decisiva destinata ai calci di rigore di due partite: la prima, la finale di Coppa Campioni (romanticamente chiamiamola ancora così) fra Milan e Juventus in cui i giocatori juventini avevano paura e si nascondevano dal dito del mister che cercava i possibili cinque rigoristi e quindi fu Marcello stesso che dovette andare a cercarsi i tiratori in un clima di assoluta reticenza dal dischetto; l'esito fu sfavorevole ai piemontesi e favorevole ai lombardi che si aggiudicarono la Champions. E poi la indimenticabile (per noi) finalissima del 2006 a Berlino fra Italia e Francia, anch'essa assegnata ai rigori, in cui l'antico valor degli italici cuor si espresse massimamente nella voglia di tanti azzurri, desiderosissimi di calciare dal dischetto.. e ben sappiamo come andò (Gloria!). Questo l'impegnativo preambolo per la gara di cui stiamo per parlare, che è tutta una storia di rigori. Le due squadre si trovano in basso in classifica, urgono tre punti per ciascuno, un pari non varrebbe un bel nulla. E nel corso del primo tempo, la supremazia di un Pratovecchio, assai pericoloso con Sinani Gazmid e Fioriti, vede quest'ultimo sbagliare un rigore decretato per un fallo avversario ai danni di Gazmid. Un ottimo Severi ci mette del suo fra i pali, intuendo la traiettoria della sfera e parando la conclusione. In verità è Raggioli che sarebbe stato il rigorista. Ma il mister Scarini voleva premiare proprio il coraggio del rigorista volontario Fioriti, lasciando che fosse lui a presentarsi sul dischetto mettendo quindi in crisi la teoria di Lippi per come esposta al'inizio, secondo cui chi è desideroso di tirare il rigore solitamente non lo sbaglia. La prima frazione di gara si conclude soltanto con la voglia di goal del Pratovecchio, che tuttavia la rete non la vede per nulla in questo tempo. Si passa al secondo: questa volta è Aziz che viene trattenuto, sugli sviluppi del corner di Vangelisti, in piena area quaratese. Il sig. Gambineri è irremovibile anche questa volta e indica ancora il dischetto, sul quale si porta invece il rigorista, quello vero: Augusto Raggioli che fa goal per l'1-0. Ma la cosiddetta Pax Augustea in questo confronto dura ben poco, non già anni, bensì una manciata di minuti; reagisce infatti l'Indomita, Dragoni pennella un traversone, stoppa Perilli in area eludendo il controllo del marcatore naturale Fratini e mettendo nel sette per il pareggio. E' allora un arrembaggio finale da parte dei casentinesi e di contro un Fort Apaches dei quaratesi, cui un pareggio adesso, in questo momento di partita, potrebbe anche andar bene. Ma un fuorigioco sbagliato della difesa di Massaini, favorisce lo scatto di Gazmid, che viene raggiunto alla bell'e meglio e falciato in piena area, ancora una volta. Ed ancora una volta non è il Nino di De Gregori a non aver paura di tirare un calcio di rigore, bensì nuovamente Augusto (Raggioli), il quale di destro la piazza alla sinistra del portiere Severi, abilmente spiazzato per il definitivo e vittorioso 2-1.<br ><b>CALCIATORIPIU': Augusto Raggioli e Gasmid Sinani</b> (Pratovecchio).