- Juniores Provinciali GIR.Pisa
- Bellaria Cappuccini
-
0 - 2
- Migliarino
BELLARIA CAPP. (3-4-1-2): Romano; Bimbi, Calvani, Martino; Macchi (67' Lami), Baldini (46' El Madoun), Battini, Russo; Niang (46' Bocchicchio); Boddi (46' Essaouis), Casini (67' Fogli). A disp.: Pantani. All.: Aldo Lorenzin (indisponibile, in panchina Carlo Calvani).
MIGLIARINO (4-3-2-1): Macchia; Chericoni (73' Costanzo), Ghelarducci, Sodini, Filidei; Tonarelli, Ferrari, Barduglia (59' Pugliese); Lucchesi (56' Caterino), Tilocca (78' Vuono); Epifori (67' Pardi). A disp.: Lazzerini, Nazzarisi. All.: Simone Verdecchia.
ARBITRO: Del Seppia di Pisa.
RETI: 27' Epifori, 65' Caterino.
NOTE: falli subiti 14-17. Angoli 2-2. Ammoniti Calvani, Macchi. Reupero 0'+3'.
Due gol che fanno volare. Il Migliarino conquista la quarta vittoria in altrettante partite, consolidando sempre più il primo posto in classifica. La compagine di Verdecchia afferma sempre più il proprio valore e i numeri lo dimostrano: la difesa è vero e proprio bunker (appena due gol subìti) e il reparto avanzato pieno di risorse (tredici reti). A poco è valsa la resistenza della Bellaria, un po' troppo contratta e poco incisiva soprattutto a centrocampo. Il 3-4-1-2 di Calvani non ha fruttato in particolar modo per l'incapacità dei ragazzi di contrastare la manovra del Migliarino a centrocampo e di scalare con i dovuti tempi durante la fase difensiva. Troppi sono stati gli spazi concessi agli avversari in fase di ripartenza, e il gol del vantaggio ospite ne è una dimostrazione lampante. Passiamo alla cronaca. La partita in sé si è giocata a ritmi molto bassi. Le squadre, fin troppo lunghe dall'inizio, faticano ad allargare il gioco e ingolfano lo sviluppo del gioco nelle vie centrali.La prima occasione da gol si registra al minuto 13, con Tonarelli che sugli sviluppi di un calcio d'angolo coglie l'incrocio dei pali da posizione angolatissima e Lucchesi che sulla seguente respinta manca la conclusione da posizione ottimale. È il Migliarino a fare la partita. Al 19' Ferrari accende il turbo e si conquista una punizione dal limite. Epifori s'incarica della battuta, il pallone passa sopra la barriera venendo respinta da Romano sul palo. Alla terza occasione - senza che i padroni di casa ne abbiano costruita una - il risultato si sblocca: contropiede a dir poco perfetto, Lucchesi supera con una finta Russo ed entra in area dalla destra, mette a sedere Romano sull'uscita e serve un assist al bacio per Epifori, che da due passi non può sbagliare. La reazione della Bellaria allo svantaggio è, parafrasando una famosissima canzone di Battisti, timida e per nulla audace. L'unico pericolo alla porta di Macchia è il colpo di testa di Calvani su angolo dalla destra di Macchi, ma la sfera finisce altissima sopra la traversa. La ripresa in generale non regala grandi emozioni. Nonostante la girandola dei cambi e un atteggiamento leggermente più dinamico, la Bellaria non riesce a trovare lo spunto giusto per affondare il colpo. Colpo che invece viene inferto dal Migliarino al 65': punizione da centrocampo, palla che finisce sui piedi di Caterino completamente solo nel cuore dell'area di rigore, girata e conclusione nell'angolino basso. Lo 0-2 decreta la fine virtuale del match, anche se il risultato rischia di arrotondarsi ancor di più nel finale, se solo il tiro rasoterra di Ferrari, al termine di una prorompente percussione dalla sinistra, non fosse finito sulla base del palo.
Calciatoripiù: Macchi (Bellaria Capp.): rende molto di più da interno di centrocampo che da pseudo-mezzala come nel primo tempo. Dà dinamismo ma purtroppo predica nel deserto, per la squadra è una giornata no. Ferrari : a centrocampo giganteggia. Dopo un avvio così e così, prende le redini della squadra, ridestandola dai momenti di letargo con le sue improvvise accelerazioni. Lucchesi: il tecnico lo sostituisce e lui non la prende bene. Per un quarto d'ora del primo tempo è imprendibile. Gran parte del merito dello 0-1 è tutto suo. Sodini (Migliarino): gli avversari sono così pericolosi, ma lui è comunque bravissimo a spegnere anche le minime scintille.
Gabriele Nieri
BELLARIA CAPP. (3-4-1-2): Romano; Bimbi, Calvani, Martino; Macchi (67' Lami), Baldini (46' El Madoun), Battini, Russo; Niang (46' Bocchicchio); Boddi (46' Essaouis), Casini (67' Fogli). A disp.: Pantani. All.: Aldo Lorenzin (indisponibile, in panchina Carlo Calvani).<br >MIGLIARINO (4-3-2-1): Macchia; Chericoni (73' Costanzo), Ghelarducci, Sodini, Filidei; Tonarelli, Ferrari, Barduglia (59' Pugliese); Lucchesi (56' Caterino), Tilocca (78' Vuono); Epifori (67' Pardi). A disp.: Lazzerini, Nazzarisi. All.: Simone Verdecchia.<br >
ARBITRO: Del Seppia di Pisa.<br >
RETI: 27' Epifori, 65' Caterino.<br >NOTE: falli subiti 14-17. Angoli 2-2. Ammoniti Calvani, Macchi. Reupero 0'+3'.
Due gol che fanno volare. Il Migliarino conquista la quarta vittoria in altrettante partite, consolidando sempre più il primo posto in classifica. La compagine di Verdecchia afferma sempre più il proprio valore e i numeri lo dimostrano: la difesa è vero e proprio bunker (appena due gol subìti) e il reparto avanzato pieno di risorse (tredici reti). A poco è valsa la resistenza della Bellaria, un po' troppo contratta e poco incisiva soprattutto a centrocampo. Il 3-4-1-2 di Calvani non ha fruttato in particolar modo per l'incapacità dei ragazzi di contrastare la manovra del Migliarino a centrocampo e di scalare con i dovuti tempi durante la fase difensiva. Troppi sono stati gli spazi concessi agli avversari in fase di ripartenza, e il gol del vantaggio ospite ne è una dimostrazione lampante. Passiamo alla cronaca. La partita in sé si è giocata a ritmi molto bassi. Le squadre, fin troppo lunghe dall'inizio, faticano ad allargare il gioco e ingolfano lo sviluppo del gioco nelle vie centrali.La prima occasione da gol si registra al minuto 13, con Tonarelli che sugli sviluppi di un calcio d'angolo coglie l'incrocio dei pali da posizione angolatissima e Lucchesi che sulla seguente respinta manca la conclusione da posizione ottimale. È il Migliarino a fare la partita. Al 19' Ferrari accende il turbo e si conquista una punizione dal limite. Epifori s'incarica della battuta, il pallone passa sopra la barriera venendo respinta da Romano sul palo. Alla terza occasione - senza che i padroni di casa ne abbiano costruita una - il risultato si sblocca: contropiede a dir poco perfetto, Lucchesi supera con una finta Russo ed entra in area dalla destra, mette a sedere Romano sull'uscita e serve un assist al bacio per Epifori, che da due passi non può sbagliare. La reazione della Bellaria allo svantaggio è, parafrasando una famosissima canzone di Battisti, timida e per nulla audace. L'unico pericolo alla porta di Macchia è il colpo di testa di Calvani su angolo dalla destra di Macchi, ma la sfera finisce altissima sopra la traversa. La ripresa in generale non regala grandi emozioni. Nonostante la girandola dei cambi e un atteggiamento leggermente più dinamico, la Bellaria non riesce a trovare lo spunto giusto per affondare il colpo. Colpo che invece viene inferto dal Migliarino al 65': punizione da centrocampo, palla che finisce sui piedi di Caterino completamente solo nel cuore dell'area di rigore, girata e conclusione nell'angolino basso. Lo 0-2 decreta la fine virtuale del match, anche se il risultato rischia di arrotondarsi ancor di più nel finale, se solo il tiro rasoterra di Ferrari, al termine di una prorompente percussione dalla sinistra, non fosse finito sulla base del palo. <b>
Calciatoripiù: Macchi</b> (Bellaria Capp.): rende molto di più da interno di centrocampo che da pseudo-mezzala come nel primo tempo. Dà dinamismo ma purtroppo predica nel deserto, per la squadra è una giornata no. <b>Ferrari </b>: a centrocampo giganteggia. Dopo un avvio così e così, prende le redini della squadra, ridestandola dai momenti di letargo con le sue improvvise accelerazioni. <b>Lucchesi</b>: il tecnico lo sostituisce e lui non la prende bene. Per un quarto d'ora del primo tempo è imprendibile. Gran parte del merito dello 0-1 è tutto suo. <b>Sodini </b>(Migliarino): gli avversari sono così pericolosi, ma lui è comunque bravissimo a spegnere anche le minime scintille.
Gabriele Nieri