- Allievi B Regionali
- Affrico
-
2 - 3
- Olimpia Firenze
AFFRICO: Gualandi, Baronti, Lippi, Chiari, Marescotti, Carretti (58' Becagli), Bini, Conti (62' Palli), Malenotti (82' Grandi), Menarini (67' Bilaj), Montaguti. A disp.: Pettenati, Sardelli, Pallante. All.: Gregorio Crocchini.
OLIMPIA FIRENZE: Salucci, Andrade Araujo, Zanieri (80' Farulli), Sacchi, Beragnoli, Mamma (66' Cerasuolo), Vecchi, Fedele, Alivernini, Saccardi, Metaj. A disp.: Merlini, Mehilli, Nardini, Zacchi, Cannarsi. All.: Samuele Menetti.
ARBITRO: Lo Russo sez. Valdarno.
RETI: 2' rig. e 11' Montaguti, 24' Mamma, 36' Metaj, 85' Alivernini.
Quando si dice che il calcio è magia. Ultima giornata di campionato, derby di Campo di Marte tra Affrico e Olimpia. I gialloneri sono primi in classifica a pari merito col Tau e devono vincere ad ogni costo. Dopo 11 minuti però l'Affrico è in vantaggio di due goal, poi arriva la rimonta nella seconda metà del primo tempo: due a due. All'inizio della ripresa i padroni di casa vanno vicini al vantaggio, poi decidono di chiudersi in difesa e resistono così fino all'ultimo dei cinque minuti di recupero, grazie soprattutto ad un miracoloso Gualandi. Arriva la notizia che il Tau ha vinto, i sogni di gloria dell'Olimpia sembrano ormai destinati a svanire nel nulla, ma qui arriva il bello di questo sport: la magia. Al 45' Alivernini in area stacca più in alto di tutti, il suo colpo di testa dà l'impressione di essere guidato dalla mano di una divinità, la Dea Eupalla forse, la dea che presiede alle vicende del calcio, e si insacca: tre a due, triplice fischio e via coi festeggiamenti. Sarà dunque spareggio tra Olimpia e Tau per decretare il vincitore del campionato. Al di là della sconfitta, resta positivo il campionato dei ragazzi di Crocchini che, maturati moltissimo nelle scorse stagioni, sono anche stati in testa alla classifica, prima di cedere il passo alle avversarie, complici anche le tante defezioni avute nella seconda parte della stagione.
Guardando i dati prima del derby, a chiunque sarebbe venuto da pensare che l'Olimpia avrebbe vinto facilmente. I gialloneri infatti hanno il secondo miglior attacco del campionato, l'Affrico invece ha segnato la bellezza di 24 reti in meno rispetto agli avversari. Anche lo stato di forma delle due compagini era nettamente diverso, poiché i padroni di casa non vincevano da quattro giornate, l'Olimpia non perdeva da nove partite. Resta il fatto che il derby è un torneo nel torneo, ogni gara di questo genere ha una storia a sé ha le sue caratteristiche. Nel derby si sviluppano situazioni di gioco sempre diverse, mai viste prima, dove non contano le statistiche e non esistono favoriti. Già al 2' infatti l'Affrico si porta in vantaggio grazie al penalty battuto imparabilmente da Montaguti. Al 9' il portiere di casa Gualandi in uscita ferma bene Saccardi lanciato in area di rigore. Due minuti dopo però l'Affrico allunga: sugli sviluppi di un corner l'estremo difensore giallo nero Salucci prova un'uscita troppo rischiosa, il pallone finisce sulla testa di Montaguti che a porta praticamente vuota segna la sua doppietta personale. Un colpo durissimo, una doccia gelida per l'Olimpia che si abbatte e fino al 24' non riesce a reagire. L'Affrico, dal canto suo, prova a gestire la partita con più tranquillità, senza pressare troppo. Serve una prodezza individuale per dare una scossa, ci pensa Mamma al 24' con un bolide dalla distanza che si insacca nell'angolino alla destra del portiere dell'Affrico. Passano poco meno di dieci minuti e l'Olimpia rasenta il pareggio con la girata volante di Vecchi, Gualandi dice no. Al 36' Mamma vorrebbe ripetersi, provando un altro tiro dalla distanza, questa volta però un difensore riesce a smorzare la conclusione, Metaj in area è il più lesto di tutti, raccoglie il pallone vacante e lo mette nel sacco. Si va dunque negli spogliatoi sul risultato di 2 a 2, ma con l'Olimpia in grande crescita. Tuttavia al 5' della ripresa l'Affrico torna alla carica, il solito Montaguti affida alla testa di Malenotti uno spiovente delizioso che il numero 9 locale non riesce a trasformare per questione di centimetri. Ancora Malenotti al 10' è davvero sfortunato, poiché la sua conclusione da distanza ravvicinata viene deviata da un difensore giallonero e sfiora solamente il palo. Al 12' il portiere dell'Affrico Gualandi si fa nuovamente applaudire, deviando miracolosamente in angolo un tiro di Vecchi che sembrava destinato ad insaccarsi all'incrocio. Sul corner susseguente Alivernini in scivolata tira praticamente a botta sicura, ma Gualandi è in gran forma e blocca sulla riga di porta. La manovra dell'Olimpia diventa avvolgente, ma l'assedio giallo nero è un battimuro che rimbalza sistematicamente sulla barriera dell'Affrico. Si arriva così al 33': sgroppata sulla destra del terzino Andrade Araujo, cross preciso per Alivernini che impatta di testa, Gualandi vola e para, facendosi male ad una spalla. Il dolorante numero 1 biancoceleste decide di continuare fino alla fine della partita, ormai è un accerchiamento dell'Olimpia. L'arbitro Lo Russo decreta cinque minuti di recupero. Scorrono i secondi, sugli spalti in pochi ci credono, ma nei volti dei ragazzi di mister Menetti si legge ancora tutta la grinta, la concentrazione, la voglia di portare a casa i tre punti, la responsabilità sulle spalle. Il signor Lo Russo ha il fischietto tra le labbra, è pronto a fischiare tre volte, dai piedi di Beragnoli parte un ultimo, disperato lancio lungo, in area Alivernini è solo, stacca più in alto di tutti e con una perfetta torsione piazza il pallone là dove Gualandi non può arrivare. Game, set and match Olimpia. Chapeau.
Calciatoripiù: per l'Olimpia Alivernini, Mamma e Metaj, per l'Affrico Gualandi e Montaguti.
Tommaso Fragassi
AFFRICO: Gualandi, Baronti, Lippi, Chiari, Marescotti, Carretti (58' Becagli), Bini, Conti (62' Palli), Malenotti (82' Grandi), Menarini (67' Bilaj), Montaguti. A disp.: Pettenati, Sardelli, Pallante. All.: Gregorio Crocchini.<br >OLIMPIA FIRENZE: Salucci, Andrade Araujo, Zanieri (80' Farulli), Sacchi, Beragnoli, Mamma (66' Cerasuolo), Vecchi, Fedele, Alivernini, Saccardi, Metaj. A disp.: Merlini, Mehilli, Nardini, Zacchi, Cannarsi. All.: Samuele Menetti.<br >
ARBITRO: Lo Russo sez. Valdarno.<br >
RETI: 2' rig. e 11' Montaguti, 24' Mamma, 36' Metaj, 85' Alivernini.
Quando si dice che il calcio è magia. Ultima giornata di campionato, derby di Campo di Marte tra Affrico e Olimpia. I gialloneri sono primi in classifica a pari merito col Tau e devono vincere ad ogni costo. Dopo 11 minuti però l'Affrico è in vantaggio di due goal, poi arriva la rimonta nella seconda metà del primo tempo: due a due. All'inizio della ripresa i padroni di casa vanno vicini al vantaggio, poi decidono di chiudersi in difesa e resistono così fino all'ultimo dei cinque minuti di recupero, grazie soprattutto ad un miracoloso Gualandi. Arriva la notizia che il Tau ha vinto, i sogni di gloria dell'Olimpia sembrano ormai destinati a svanire nel nulla, ma qui arriva il bello di questo sport: la magia. Al 45' Alivernini in area stacca più in alto di tutti, il suo colpo di testa dà l'impressione di essere guidato dalla mano di una divinità, la Dea Eupalla forse, la dea che presiede alle vicende del calcio, e si insacca: tre a due, triplice fischio e via coi festeggiamenti. Sarà dunque spareggio tra Olimpia e Tau per decretare il vincitore del campionato. Al di là della sconfitta, resta positivo il campionato dei ragazzi di Crocchini che, maturati moltissimo nelle scorse stagioni, sono anche stati in testa alla classifica, prima di cedere il passo alle avversarie, complici anche le tante defezioni avute nella seconda parte della stagione.<br >Guardando i dati prima del derby, a chiunque sarebbe venuto da pensare che l'Olimpia avrebbe vinto facilmente. I gialloneri infatti hanno il secondo miglior attacco del campionato, l'Affrico invece ha segnato la bellezza di 24 reti in meno rispetto agli avversari. Anche lo stato di forma delle due compagini era nettamente diverso, poiché i padroni di casa non vincevano da quattro giornate, l'Olimpia non perdeva da nove partite. Resta il fatto che il derby è un torneo nel torneo, ogni gara di questo genere ha una storia a sé ha le sue caratteristiche. Nel derby si sviluppano situazioni di gioco sempre diverse, mai viste prima, dove non contano le statistiche e non esistono favoriti. Già al 2' infatti l'Affrico si porta in vantaggio grazie al penalty battuto imparabilmente da Montaguti. Al 9' il portiere di casa Gualandi in uscita ferma bene Saccardi lanciato in area di rigore. Due minuti dopo però l'Affrico allunga: sugli sviluppi di un corner l'estremo difensore giallo nero Salucci prova un'uscita troppo rischiosa, il pallone finisce sulla testa di Montaguti che a porta praticamente vuota segna la sua doppietta personale. Un colpo durissimo, una doccia gelida per l'Olimpia che si abbatte e fino al 24' non riesce a reagire. L'Affrico, dal canto suo, prova a gestire la partita con più tranquillità, senza pressare troppo. Serve una prodezza individuale per dare una scossa, ci pensa Mamma al 24' con un bolide dalla distanza che si insacca nell'angolino alla destra del portiere dell'Affrico. Passano poco meno di dieci minuti e l'Olimpia rasenta il pareggio con la girata volante di Vecchi, Gualandi dice no. Al 36' Mamma vorrebbe ripetersi, provando un altro tiro dalla distanza, questa volta però un difensore riesce a smorzare la conclusione, Metaj in area è il più lesto di tutti, raccoglie il pallone vacante e lo mette nel sacco. Si va dunque negli spogliatoi sul risultato di 2 a 2, ma con l'Olimpia in grande crescita. Tuttavia al 5' della ripresa l'Affrico torna alla carica, il solito Montaguti affida alla testa di Malenotti uno spiovente delizioso che il numero 9 locale non riesce a trasformare per questione di centimetri. Ancora Malenotti al 10' è davvero sfortunato, poiché la sua conclusione da distanza ravvicinata viene deviata da un difensore giallonero e sfiora solamente il palo. Al 12' il portiere dell'Affrico Gualandi si fa nuovamente applaudire, deviando miracolosamente in angolo un tiro di Vecchi che sembrava destinato ad insaccarsi all'incrocio. Sul corner susseguente Alivernini in scivolata tira praticamente a botta sicura, ma Gualandi è in gran forma e blocca sulla riga di porta. La manovra dell'Olimpia diventa avvolgente, ma l'assedio giallo nero è un battimuro che rimbalza sistematicamente sulla barriera dell'Affrico. Si arriva così al 33': sgroppata sulla destra del terzino Andrade Araujo, cross preciso per Alivernini che impatta di testa, Gualandi vola e para, facendosi male ad una spalla. Il dolorante numero 1 biancoceleste decide di continuare fino alla fine della partita, ormai è un accerchiamento dell'Olimpia. L'arbitro Lo Russo decreta cinque minuti di recupero. Scorrono i secondi, sugli spalti in pochi ci credono, ma nei volti dei ragazzi di mister Menetti si legge ancora tutta la grinta, la concentrazione, la voglia di portare a casa i tre punti, la responsabilità sulle spalle. Il signor Lo Russo ha il fischietto tra le labbra, è pronto a fischiare tre volte, dai piedi di Beragnoli parte un ultimo, disperato lancio lungo, in area Alivernini è solo, stacca più in alto di tutti e con una perfetta torsione piazza il pallone là dove Gualandi non può arrivare. Game, set and match Olimpia. Chapeau.<br ><b>
Calciatoripiù: per l'Olimpia Alivernini, Mamma e Metaj, per l'Affrico Gualandi e Montaguti.</b>
Tommaso Fragassi