- Allievi Regionali GIR.A - Elite
- Sporting Arno
-
3 - 2
- Scandicci
SPORTING ARNO: Morganti (80' Pittalà), Pistolesi, Saccenti, Angelaccio (78' De Nunzio), Ammannati, Di Bernardo (40' Giglio), Breschi (75' Lakbichy), Mazzanti (58' Diana), Brienza, Iaquinandi (61' Ridolfi), Grassi. A disp.: Bagni. All.: Gabriele Sarti
SCANDICCI: Cersosimo, Vitiello(75' Bianchi), Ahmetaj(40' Genova), Renieri, Belli, Freschi, Posarelli(52' Lombardi), Gurioli(80' Infantino), Maurello, Pelli, Gueye. A disp.: Valente, Pertici. All.: Andrea Pratesi.
ARBITRO: Pezzatini sez Valdarno.
RETI: 47' Maurello, 60' Brienza, 62' Diana, 73' Angelaccio, 77' Gueye.
Come la mitica Fenice, lo Sporting Arno cade, si rialza e riemerge dalle proprie ceneri, conquistando un successo di vitale importanza per la propria classifica nel sempre sentito derby contro lo Scandicci. È stata una partita dai due volti quella andata in scena a Badia a Settimo: Soporifera, spigolosa nel primo tempo; bella, avvincente e qualitativamente apprezzabile nella ripresa. I nerofucsia sono stati bravissimi a non farsi condizionare dallo svantaggio incassato e hanno ribaltato il punteggio con una reazione degna di una grande squadra,denotando inoltre ottima grinta e spirito di sacrificio, doti che adesso aspettano di essere confermate anche lontane dal terreno amico (e soprattutto negli scontri diretti, dai quali dipenderà la risalita in graduatoria). Si inceppa ancora invece lo Scandicci dopo la sconfitta di settimana scorsa in casa contro la Sestese. La squadra del grande ex di turno Pratesi non ha demeritato, ma si è dimostrata incapace di gestire il vantaggio acquisito, peccando forse anche un po' di leziosità ed è apparsa talvolta evanescente e poco cinica negli ultimi metri. Nel consueto 5-3-2 locale l'unica novità di formazione rispetto alle ultime uscite è rappresentata dall'inserimento di Breschi come vertice basso del centrocampo. Nel 4-3-3 ospite invece capitan Renieri retrocede in difesa per sopperire all'assenza di Davitti, mentre nel tridente offensivo Posarelli sostituisce l'altro indisponibile Di Cosimo, affiancando il duo Maurello-Gueye. Come citato in precedenza, la prima frazione offre pochi spunti degni di nota con le due squadre incapaci di creare grosse occasioni sia per l'imprecisione nell'ultimo passaggio sia per il continuo pressing esercitato da entrambe le compagini che spezzetta continuamente qualsiasi tentativo di manovra fluida. Si segnalano pertanto solo due tentativi alti di Gueye e un'incursione di Mazzanti sul finire di frazione, deviata in angolo al termine di una buona azione corale.
La ripresa invece inizia subito in maniera elettrizzante. Dopo una conclusione di Pelli, parata da Morganti, e un debole colpo di testa di Angelaccio, al 47' arriva il vantaggio dello Scandicci, grazie alla pregevole azione di Maurello. L'attaccante ospite supera due difensori prima di trafiggere con il destro (che non è il suo piede preferito) Morganti. Il gol galvanizza gli ospiti che costruiscono un'altra pregevole manovra che porta al tiro Gueye; sulla conclusione del giocatore scandiccese è decisiva la respinta di un difensore. Lo Sporting, trascorso il momento più difficile, prende in mano le redini del gioco e con un grande cinismo a cavallo della metà di frazione ribalta il punteggio. Al 60' arriva il pareggio firmato da un colpo di testa ravvicinato del solito Brienza, dopo una mischia in area. Due minuti più tardi i nerofucsia attuano il sorpasso grazie alla deviazione del neo entrato Diana sugli sviluppi di un corner dalla sinistra di Saccenti. Lo Scandicci risponde immediatamente con una conclusione di poco a lato di Pelli e con una rovesciata, terminata alta, di Gueye. Ma ancora una volta è una palla inattiva a risultare letale per i biancoazzurri. Sull'ennesimo calcio d'angolo infatti Angelaccio salta più in alto di tutti trafiggendo per la terza volta un non perfetto Cersosimo. Lo Sporting, nel quale subentra un po' di stanchezza per la rimonta attuata, abbassa il baricentro e subisce la rete che riapre l'incontro, realizzazione firmata dal tap-in di Gueye. Il finale di gara è palpitante, degno di una trama di Dario Argento. Gli ultimi minuti dell'incontro infatti vedono lo Scandicci in costante proiezione offensiva alla ricerca del pareggio. All'81' è strepitoso Morganti, che nella circostanza si infortuna, ad abbrancare una deviazione ravvicinata di Gueye, ma è altrettanto miracoloso il neo entrato Pittalà che al sesto minuto di recupero disinnesca con un grande riflesso il colpo di testa del solito Gueye, conducendo fino al triplice fischio che libera la gioia dei nero fucsia per una vittoria che può servire da panacea.
Calciatoripiù: tra i locali immensa la prova di Brienza che lotta su ogni pallone, fa salire la squadra e segna la rete del pareggio, decisiva per la rimonta. Buono anche l'ingresso in campo di Diana che realizza la rete del vantaggio e citazione per entrambi i portieri Morganti e Pittalà, semplicemente perfetti. Nello Scandicci si segnalano le prestazioni di Gueye, costante minaccia offensiva, rapace in occasione del gol e disinnescato nel finale soltanto da ottime parate, e di Maurello, giocatore che, quando è stato servito ottimamente, come nella rete del vantaggio, ha dimostrato ottima tecnica individuale.
Duccio Mazzoni
SPORTING ARNO: Morganti (80' Pittalà), Pistolesi, Saccenti, Angelaccio (78' De Nunzio), Ammannati, Di Bernardo (40' Giglio), Breschi (75' Lakbichy), Mazzanti (58' Diana), Brienza, Iaquinandi (61' Ridolfi), Grassi. A disp.: Bagni. All.: Gabriele Sarti<br >SCANDICCI: Cersosimo, Vitiello(75' Bianchi), Ahmetaj(40' Genova), Renieri, Belli, Freschi, Posarelli(52' Lombardi), Gurioli(80' Infantino), Maurello, Pelli, Gueye. A disp.: Valente, Pertici. All.: Andrea Pratesi.<br >
ARBITRO: Pezzatini sez Valdarno.<br >
RETI: 47' Maurello, 60' Brienza, 62' Diana, 73' Angelaccio, 77' Gueye.
Come la mitica Fenice, lo Sporting Arno cade, si rialza e riemerge dalle proprie ceneri, conquistando un successo di vitale importanza per la propria classifica nel sempre sentito derby contro lo Scandicci. È stata una partita dai due volti quella andata in scena a Badia a Settimo: Soporifera, spigolosa nel primo tempo; bella, avvincente e qualitativamente apprezzabile nella ripresa. I nerofucsia sono stati bravissimi a non farsi condizionare dallo svantaggio incassato e hanno ribaltato il punteggio con una reazione degna di una grande squadra,denotando inoltre ottima grinta e spirito di sacrificio, doti che adesso aspettano di essere confermate anche lontane dal terreno amico (e soprattutto negli scontri diretti, dai quali dipenderà la risalita in graduatoria). Si inceppa ancora invece lo Scandicci dopo la sconfitta di settimana scorsa in casa contro la Sestese. La squadra del grande ex di turno Pratesi non ha demeritato, ma si è dimostrata incapace di gestire il vantaggio acquisito, peccando forse anche un po' di leziosità ed è apparsa talvolta evanescente e poco cinica negli ultimi metri. Nel consueto 5-3-2 locale l'unica novità di formazione rispetto alle ultime uscite è rappresentata dall'inserimento di Breschi come vertice basso del centrocampo. Nel 4-3-3 ospite invece capitan Renieri retrocede in difesa per sopperire all'assenza di Davitti, mentre nel tridente offensivo Posarelli sostituisce l'altro indisponibile Di Cosimo, affiancando il duo Maurello-Gueye. Come citato in precedenza, la prima frazione offre pochi spunti degni di nota con le due squadre incapaci di creare grosse occasioni sia per l'imprecisione nell'ultimo passaggio sia per il continuo pressing esercitato da entrambe le compagini che spezzetta continuamente qualsiasi tentativo di manovra fluida. Si segnalano pertanto solo due tentativi alti di Gueye e un'incursione di Mazzanti sul finire di frazione, deviata in angolo al termine di una buona azione corale. <br >La ripresa invece inizia subito in maniera elettrizzante. Dopo una conclusione di Pelli, parata da Morganti, e un debole colpo di testa di Angelaccio, al 47' arriva il vantaggio dello Scandicci, grazie alla pregevole azione di Maurello. L'attaccante ospite supera due difensori prima di trafiggere con il destro (che non è il suo piede preferito) Morganti. Il gol galvanizza gli ospiti che costruiscono un'altra pregevole manovra che porta al tiro Gueye; sulla conclusione del giocatore scandiccese è decisiva la respinta di un difensore. Lo Sporting, trascorso il momento più difficile, prende in mano le redini del gioco e con un grande cinismo a cavallo della metà di frazione ribalta il punteggio. Al 60' arriva il pareggio firmato da un colpo di testa ravvicinato del solito Brienza, dopo una mischia in area. Due minuti più tardi i nerofucsia attuano il sorpasso grazie alla deviazione del neo entrato Diana sugli sviluppi di un corner dalla sinistra di Saccenti. Lo Scandicci risponde immediatamente con una conclusione di poco a lato di Pelli e con una rovesciata, terminata alta, di Gueye. Ma ancora una volta è una palla inattiva a risultare letale per i biancoazzurri. Sull'ennesimo calcio d'angolo infatti Angelaccio salta più in alto di tutti trafiggendo per la terza volta un non perfetto Cersosimo. Lo Sporting, nel quale subentra un po' di stanchezza per la rimonta attuata, abbassa il baricentro e subisce la rete che riapre l'incontro, realizzazione firmata dal tap-in di Gueye. Il finale di gara è palpitante, degno di una trama di Dario Argento. Gli ultimi minuti dell'incontro infatti vedono lo Scandicci in costante proiezione offensiva alla ricerca del pareggio. All'81' è strepitoso Morganti, che nella circostanza si infortuna, ad abbrancare una deviazione ravvicinata di Gueye, ma è altrettanto miracoloso il neo entrato Pittalà che al sesto minuto di recupero disinnesca con un grande riflesso il colpo di testa del solito Gueye, conducendo fino al triplice fischio che libera la gioia dei nero fucsia per una vittoria che può servire da panacea. <br ><b><b>
Calciatoripiù</b></b>: tra i locali immensa la prova di <b>Brienza </b>che lotta su ogni pallone, fa salire la squadra e segna la rete del pareggio, decisiva per la rimonta. Buono anche l'ingresso in campo di <b>Diana </b>che realizza la rete del vantaggio e citazione per entrambi i portieri <b>Morganti </b>e <b>Pittalà</b>, semplicemente perfetti. Nello Scandicci si segnalano le prestazioni di <b>Gueye</b>, costante minaccia offensiva, rapace in occasione del gol e disinnescato nel finale soltanto da ottime parate, e di <b>Maurello</b>, giocatore che, quando è stato servito ottimamente, come nella rete del vantaggio, ha dimostrato ottima tecnica individuale.
Duccio Mazzoni