• Allievi Regionali GIR.A - Elite
  • Sporting Arno
  • 0 - 2
  • Centrolido National


SPORTING ARNO: Pittalà, Pistolesi, Breschi (34' Grassi), Angelaccio, Ammannati, Di Bernardo, Bagni, Mazzanti, Brienza, Iaquinandi, Saccenti (44' Guerrini). A disp.: Morganti. All.: Gabriele Sarti.
CENTROLIDO NATIONAL: Moretti, Rivieri (40' Lucchetti), Prosperi, Cai, Pardini Riccardo, Lopez (73' Bazzicchi), Nannetti, Pardini Silvio, Riscossa, Chioni, Marraccini (55' D'Onofrio). A disp: Tubak. All.: Maurizio Locorotondo.

ARBITRO: Cardini di Firenze

RETI: 69' e 76' Riscossa.



Nel fine settimana in cui l'Italia viene scossa dalla strage di Brindisi e dal terremoto di Ferrara, per i quali è stato osservato il solito simbolico minuto di silenzio, Sporting Arno e Centrolido chiudono il loro campionato con stati d'animo nettamente opposti. Alla laetitia (gioia, per dirla alla latina) degli ospiti, capaci di tornare al successo dopo diversi turni di astinenza e di congedarsi con una grande prestazione da questo girone d'elite, fa da contraltare infatti la tristitia dei rosanero, incapaci di chiudere con i tre punti la loro ultima apparizione a Badia. Parlando della contesa, ha vinto la maggior determinazione e il maggior cinismo dei livornesi, capaci di sfruttare le indecisioni locali e di volgere a loro favore l'inerzia della gara. Lo Sporting non ha giocato una cattiva partita ma ha gettato al vento troppe occasioni favorevoli davanti a Moretti, comunque in grande giornata. Nel 4-2-3-1 locale Brienza funge da punta centrale, supportato da Iaquinandi a sinistra, da Saccenti a destra e da Mazzanti al centro, mentre la coppia centrale di centrocampo è formata dal tandem Bagni-Angelaccio. Locorotondo invece presenta un 3-5-2 compatto, in cui le due ali Marraccini Nannetti hanno il duplice compito di attaccare e difendere e in cui il bravo Chioni inventa alle spalle del terminale offensivo Riscossa. L'avvio di gara offre subito un paio di interessanti occasioni per lo Sporting, ma Moretti è bravo a rispondere al mancino di Saccenti e al pallonetto di Brienza. I ritmi non sono alti, come necessariamente il contesto impone, tuttavia si assiste a un discreto numero di occasioni da gol. Se intorno alla mezz'ora i versiliesi provano a sorprendere Pittalà con due conclusioni di Chioni e Riscossa (entrambe però alte), nell'ultima decade di prima frazione lo Sporting sfiora il vantaggio prima con un destro a giro alla Del Piero di Brienza che centra l'incrocio dei pali, poi ancora con Saccenti che trova però attento Moretti. La parità di legni si ristabilisce al 39', quando la conclusione di Chioni, forse deviata leggermente, sbatte sul palo interno per poi ritornare in campo.
La ripresa presenta lo stesso contesto, in cui alcuni errori tecnici si mescolano a interessanti, in termini numerici, palle gol. L'avvio è di marca ospite: i ragazzi di Locorotondo si rendono pericolosi con Chioni e Riscossa, senza però impensierire un attento Pittalà, tuttavia progressivamente cresce il raggio di azione dello Sporting, che frutta almeno tre occasioni clamorose. Nella prima circostanza Brienza viene murato dal solito Moretti, nel secondo caso Guerrini calcia a porta vuota a lato dopo un assist del solito Brienza, mentre al terzo tentativo Iaquinandi trova ancora una volta l'estremo difensore ospite sulla sua strada. A circa dieci minuti dalla fine però la prima legge del calcio colpisce su Badia; sugli sviluppi di una punizione Pittalà esce ma non trattiene e Riscossa è bravo di testa a depositare il pallone nella porta sguarnita. Lo Sporting reagisce e il solito Bryan Brienza sfiora la rete con un pallonetto sventato sulla linea in bello stile da Prosperi. A quattro minuti dalla fine, gli ospiti non lasciano ma raddoppiano grazie a una classica azione di contropiede finalizzata dal mancino di Riscossa. Su questa realizzazione scorrono i titoli di un campionato in cui lo Sporting ha sì raggiunto il prestigioso obiettivo del mantenimento della categoria, ma dove ha allo stesso tempo dilapidato un enorme quantità di punti. Adesso per i ragazzi di Sarti finito il liceo si apre l'università del campionato Juniores o anche(vista la presenza di emissari di Porta Romana e Lamporecchio) il lavoro vero e proprio delle prime squadre. Per il Centrolido l'augurio è quello fatto la settimana scorsa per il Pontassieve, ovvero che questa retrocessione sia solo un arrivederci e non un addio definitivo al girone d'elite. Ripartendo dai ‘96 messi in mostra questa stagione la missione non è poi così proibitiva. Infine a nome del sottoscritto un grande ringraziamento alla società Sporting Arno per la disponibilità con la quale mi hanno permesso di svolgere il mio compito.

Calciatoripiù
: Nello Sporting ha retto la retroguardia Di Bernardo, non sono dispiaciute le verticalizzazioni di Bagni, ci ha provato senza successo Brienza. Nel Centrolido bene molto bene il portiere Moretti, citazione per la doppietta per Riscossa e palma di migliore in campo a Chioni.

Duccio Mazzoni SPORTING ARNO: Pittal&agrave;, Pistolesi, Breschi (34' Grassi), Angelaccio, Ammannati, Di Bernardo, Bagni, Mazzanti, Brienza, Iaquinandi, Saccenti (44' Guerrini). A disp.: Morganti. All.: Gabriele Sarti.<br >CENTROLIDO NATIONAL: Moretti, Rivieri (40' Lucchetti), Prosperi, Cai, Pardini Riccardo, Lopez (73' Bazzicchi), Nannetti, Pardini Silvio, Riscossa, Chioni, Marraccini (55' D'Onofrio). A disp: Tubak. All.: Maurizio Locorotondo.<br > ARBITRO: Cardini di Firenze<br > RETI: 69' e 76' Riscossa. Nel fine settimana in cui l'Italia viene scossa dalla strage di Brindisi e dal terremoto di Ferrara, per i quali &egrave; stato osservato il solito simbolico minuto di silenzio, Sporting Arno e Centrolido chiudono il loro campionato con stati d'animo nettamente opposti. Alla laetitia (gioia, per dirla alla latina) degli ospiti, capaci di tornare al successo dopo diversi turni di astinenza e di congedarsi con una grande prestazione da questo girone d'elite, fa da contraltare infatti la tristitia dei rosanero, incapaci di chiudere con i tre punti la loro ultima apparizione a Badia. Parlando della contesa, ha vinto la maggior determinazione e il maggior cinismo dei livornesi, capaci di sfruttare le indecisioni locali e di volgere a loro favore l'inerzia della gara. Lo Sporting non ha giocato una cattiva partita ma ha gettato al vento troppe occasioni favorevoli davanti a Moretti, comunque in grande giornata. Nel 4-2-3-1 locale Brienza funge da punta centrale, supportato da Iaquinandi a sinistra, da Saccenti a destra e da Mazzanti al centro, mentre la coppia centrale di centrocampo &egrave; formata dal tandem Bagni-Angelaccio. Locorotondo invece presenta un 3-5-2 compatto, in cui le due ali Marraccini Nannetti hanno il duplice compito di attaccare e difendere e in cui il bravo Chioni inventa alle spalle del terminale offensivo Riscossa. L'avvio di gara offre subito un paio di interessanti occasioni per lo Sporting, ma Moretti &egrave; bravo a rispondere al mancino di Saccenti e al pallonetto di Brienza. I ritmi non sono alti, come necessariamente il contesto impone, tuttavia si assiste a un discreto numero di occasioni da gol. Se intorno alla mezz'ora i versiliesi provano a sorprendere Pittal&agrave; con due conclusioni di Chioni e Riscossa (entrambe per&ograve; alte), nell'ultima decade di prima frazione lo Sporting sfiora il vantaggio prima con un destro a giro alla Del Piero di Brienza che centra l'incrocio dei pali, poi ancora con Saccenti che trova per&ograve; attento Moretti. La parit&agrave; di legni si ristabilisce al 39', quando la conclusione di Chioni, forse deviata leggermente, sbatte sul palo interno per poi ritornare in campo. <br >La ripresa presenta lo stesso contesto, in cui alcuni errori tecnici si mescolano a interessanti, in termini numerici, palle gol. L'avvio &egrave; di marca ospite: i ragazzi di Locorotondo si rendono pericolosi con Chioni e Riscossa, senza per&ograve; impensierire un attento Pittal&agrave;, tuttavia progressivamente cresce il raggio di azione dello Sporting, che frutta almeno tre occasioni clamorose. Nella prima circostanza Brienza viene murato dal solito Moretti, nel secondo caso Guerrini calcia a porta vuota a lato dopo un assist del solito Brienza, mentre al terzo tentativo Iaquinandi trova ancora una volta l'estremo difensore ospite sulla sua strada. A circa dieci minuti dalla fine per&ograve; la prima legge del calcio colpisce su Badia; sugli sviluppi di una punizione Pittal&agrave; esce ma non trattiene e Riscossa &egrave; bravo di testa a depositare il pallone nella porta sguarnita. Lo Sporting reagisce e il solito Bryan Brienza sfiora la rete con un pallonetto sventato sulla linea in bello stile da Prosperi. A quattro minuti dalla fine, gli ospiti non lasciano ma raddoppiano grazie a una classica azione di contropiede finalizzata dal mancino di Riscossa. Su questa realizzazione scorrono i titoli di un campionato in cui lo Sporting ha s&igrave; raggiunto il prestigioso obiettivo del mantenimento della categoria, ma dove ha allo stesso tempo dilapidato un enorme quantit&agrave; di punti. Adesso per i ragazzi di Sarti finito il liceo si apre l'universit&agrave; del campionato Juniores o anche(vista la presenza di emissari di Porta Romana e Lamporecchio) il lavoro vero e proprio delle prime squadre. Per il Centrolido l'augurio &egrave; quello fatto la settimana scorsa per il Pontassieve, ovvero che questa retrocessione sia solo un arrivederci e non un addio definitivo al girone d'elite. Ripartendo dai ‘96 messi in mostra questa stagione la missione non &egrave; poi cos&igrave; proibitiva. Infine a nome del sottoscritto un grande ringraziamento alla societ&agrave; Sporting Arno per la disponibilit&agrave; con la quale mi hanno permesso di svolgere il mio compito.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: Nello Sporting ha retto la retroguardia <b>Di Bernardo</b>, non sono dispiaciute le verticalizzazioni di Bagni, ci ha provato senza successo <b>Brienza</b>. Nel Centrolido bene molto bene il portiere <b>Moretti</b>, citazione per la doppietta per <b>Riscossa </b>e palma di migliore in campo a <b>Chioni</b>. Duccio Mazzoni




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