RETI: Arrighi, Balleri, D Amore, D Amore, D Amore, Autorete
TIRRENIA: Giacobbe, Termine (85' Paduano), Luperini (71' Morgana), Betti, Prato, Giari (75' Cozzi), Balleri, Giambruni (91' Anichini), Pieroni, De Marchi, Arrighi. A disp.: Fadda, Frroku, Ngabeth. All.: Tortiello
SAN FREDIANO: Cateni, Scafuri, Tammaro (44' Guainai), Ferrante (71' Terracciano), Gemignani, Falchi, Fiori (46' Mancini), Spinelli, D'Amore (84' Scardigli), Marinai, Puliti. A disposizione: Nannipieri, Grassi, Girolami, Vannozzi, Ceschia.
All. Tocchini
RETI: 30', 60' e 69' D'Amore, 62' Balleri, 67' aut. Prato, 78' Arrighi.
NOTE: ammoniti: Puliti, Giambruni, Mancini. Recupero 4' e 5'.
Vittoria esterna di gran peso del San Frediano che espugna il campo del Tirrenia e si intasca l'intera posta in palio. Nel contesto di una partita giocata con intensità, forza e coralità negli scambi da parte degli ospiti, rimane ad ogni modo doveroso, quanto scontato, sottolineare meritatamente la prestazione di D'Amore, autore di una tripletta che ha deciso le sorti del match. Si scatena tutto nella ripresa, mentre nel primo tempo è stato sufficiente il colpo di testa di D'Amore al 30' per portare in vantaggio i suoi al riposo. Nei secondi quarantacinque minuti il numero 9 sale in cattedra prendendosi lo scettro di assoluto protagonista. Al 60' insacca il raddoppio con una punizione che supera Giacobbe poi - dopo il rimpallo che ha favorito la rete dell'1-2 di Balleri al 62', e l'autogol di Prato al 67' che ha dato slancio agli ospiti con il tris - firma con facilità il poker dagli sviluppi di un letale uno-contro-uno. A chiudere il sipario il gol di Arrighi, bravo a risolvere un rimpallo, al 78', per battere con freddezza Cateni. Due gol di distanza son troppi per tentare la rimonta negli ultimi dieci minuti. Così il 2-4 resta tale fino al triplice fischio finale che sancisce i tre punti ai ragazzi di Mister Tocchini. Il San Frediano, con questa vittoria, allunga il passo sullo stesso Tirrenia salendo a quota 22, lasciandosi indietro i padroni di casa a quattro lunghezze. Serviranno testa, gambe e cuore, al Tirrenia, per tornare subito in carreggiata e non perdere di vista l'obiettivo della salvezza.