Trovarsi a dover affrontare un avversario come il Calenzano, a cui una simile categoria non può che risultare sulla carta stretta per molteplici ragioni, impone necessariamente, se non la perfezione, quantomeno di rasentarla onde evitare spiacevoli sorprese: per l'esperienza vantata anche in palcoscenici più prestigiosi dalla maggior parte dei suoi elementi -a cui peraltro è andata negli scorsi giorni ad aggiungersi finanche una pedina del calibro di Orsolini in retroguardia- nonché in virtù di una profondità della rosa su cui ben pochi altri undici de
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