RETI: Rosaia, Rosaia, Rosaia, Guelfi
FORTE DEI MARMI: Agolli, Donati, Simonini, Iacomini, Botrugno, Zappelli, Federigi, Carli, Rosaia, Pinna, Luchini. A disp.: Calò, Amato, Deda, Dell'Amico, Fiacchi, Galletti, Guidi, Sacchelli, Arrighi. All.: Luca Mosti.
ZAMBRA: Becherini, Galli, Silvestri, Taccini, Borsacchi, Dalle Luche, Virgili, Cocucci, Sivieri, Pucci, Guelfi. A disp.: Cocozza, Ciampi, Toti, Arcidiacono, Ghimenti, Calloni, Rizzo, Cini. All.: Federico Lombardi.
ARBITRO: Cravini di Livorno
RETI: 18' Guelfi, 20' rig., 47' rig., 93' Rosaia.
I giochi non sono ancora fatti, perlomeno per il croupier. Anche se una rimonta è francamente impensabile, il Forte dei Marmi si prende la soddisfazione di contribuire a ritardare l'assegnazione del titolo: il Tau resta infatti a +12, teoricamente recuperabili nelle quattro gare ancora a disposizione. Più delle utopie però ora conta il piazzamento finale, che avrà un proprio peso nel tabellone della coppa cui è arrivata la qualificazione matematica: per evitare il Capezzano nel primo turno occorrerà verosimilmente arrivare secondi, e dunque il duello con la Cattolica assume un sapore intensissimo. Ma non è stato banale aver ragione dello Zambra, in vantaggio per primo e piegato soltanto da una tripletta di Rosaia che sale a quota diciotto in classifica marcatori con due rigori (netto il primo, grigio il secondo) e una rete contestata quando ormai la gara stava per concludersi. Ma prima d'arrivare all'epilogo c'è da risalire all'inizio e raccontare l'ottimo approccio del Forte dei Marmi, vicino alla rete a freddo con Pinna e Rosaia, e il vantaggio dello Zambra: lo segna Guelfi che, favorito dallo scambio con Pucci, da destra trova lo specchio con un diagonale letto male da Agolli. Ma il vantaggio dura un paio di minuti, perché in mezzo alla propria area Taccini azzarda la scivolata su Pinna toccando però la caviglia anziché il pallone: giusto il rigore che gelido Rosaia converte in rete spiazzando Becherini. Sul'1-1 i ritmi restano altissimi: li alimenta lo Zambra con tre occasioni (pallonetto storto di Pucci servito in profondità da Calloni, che Lombardi deve mandar dentro a rilevare Dalle Luche infortunato; non pericolosi i tiri di Pucci e di Cocucci da fuori area) cui il Forte dei Marmi risponde con due, enormi: complice la macchia che ci appone Taccini, finisce secca sull'incrocio la scivolata di Pinna sul traversone di Donati da destra; e Becherini neutralizza il pallonetto tentato da Rosaia che nessun difensore aveva seguito fino al cuore dell'area. L'1-1 sembra accompagnare il primo tempo a esaurirsi quando Cravini rileva un tocco di mano di Virgili su un cross ravvicinato in mischia, lo considera punibile e fischia il secondo rigore per il Forte dei Marmi in venticinque minuti scarsi: niente può Becherini, il Forte dei Marmi passa avanti. Impossibile pensare che le due squadre possano mantenere ritmi così indiavolati anche nella ripresa: è inevitabile che l'intensità cali, anche se lo Zambra aumenta il proprio potenziale offensivo (alla fine Lombardi schiera insieme tre punte e un trequartista) che però non produce granché tranne un tiro di Taccini dal limite, alto, sugli sviluppi di un corner. Sull'altro fronte s'esalta Becherini che ritarda il tris avversario opponendosi al tiro di Sacchelli; e il destino sembra sussurrare qualcosa d'interessante all'orecchio dello Zambra quando manda la volée di Donati che s'era ben coordinato ai venti metri a scortecciare l'incrocio. Ma alla fine anche se contestato il 3-1 arriva: tra le mille proteste dello Zambra, Cravini (male, malissimo al di là dell'episodio e degli episodi) considera regolare il contrasto tra Becherini in uscita alta e Rosaia che spinge il pallone nella porta incustodita e convalida la rete che sigilla la vittoria del Forte dei Marmi. Ma lo Zambra deve comunque essere fiero della propria prestazione: a lungo ha giocato alla pari contro la seconda in classifica e s'è arreso solo alla sorte che stavolta vestiva la casacca con il nove.
Calciatoripiù : la tripletta di Rosaia decide la partita, sigillata dalla prestazione stratosferica di Botrugno e Donati (Forte dei Marmi) in difesa; solo le imbucate di Pucci , autore dell'assist del provvisorio 0-1, riescono a scardinarla nella prima parte di gara. E a proposito di difesa: ordine e personalità, Galli (Zambra) si conquista sul campo la stella di sceriffo.