Juniores regionali Stella Rossa, intervista al capitano Tommaso Pro
Il fine settimana ha regalato svariati avvicendamenti in testa ai campionati regionali. Non hanno fatto eccezioni gli Juniores regionali e in particolare il girone C dove la Stella Rossa, vincendo il big match sul campo della Pro Livorno Sorgenti, ha effettuato il sorpasso in testa alla classifica. Un cammino fin qui eccezionale per la squadra di Mycky Condelli, neopromossa che sta sorprendendo tutti. Ne parliamo con il capitano Tommaso Pro:
Cominciamo dal grande successo contro la Pro Livorno Sorgenti: ci racconti che partita è stata e come avete fatto a vincerla?
È stata una partita molto combattuta sul piano fisico. Ci siamo portati subito in vantaggio, ma poco dopo la Pro Livorno ha pareggiato su rigore. Nel secondo tempo siamo tornati avanti meritatamente con un bellissimo gol su punizione. Fondamentale per la vittoria è stata un'intuizione tattica del mister, che ha cambiato modulo consentendoci di soffrire meno la netta superiorità fisica degli avversari, dominando la partita a centrocampo. Ha fatto la differenza anche la nostra preparazione atletica, che ci ha permesso di mantenere alto il ritmo anche nella seconda partite del match, quando c'era da difendere il vantaggio.
Da squadra neopromossa dai provinciali, vi aspettavate di ritrovarvi - pur con una partita in più rispetto alle vostre inseguitrici - in testa alla classifica dopo dieci giornate? Adesso credete alla possibilità di lottare per il titolo, oppure l'obiettivo resta sempre la salvezza?
L'obiettivo che ci eravamo prefissati ovviamente era la salvezza, quindi i risultati di questo avvio di stagione sono stati quantomeno inaspettati. La nostra missione resta quella di salvarci il prima possibile, ma non possiamo negare la realtà che ci vede in corsa per le prime posizioni. Noi cerchiamo di pensare partita per partita e ottenere il massimo da ogni gara, senza guardare troppo la classifica. A fine campionato poi tireremo le somme.
A proposito di promozione, fosti tra i protagonisti della cavalcata che l'anno scorso vi portò a vincere il girone A di Firenze. Che differenze hai trovato nel campionato regionale? Com'è cambiata la squadra rispetto alla scorsa stagione?
Sicuramente la principale differenza riguarda l'intensità del gioco, che nei regionali è ricco di duelli fisici e tecnici. In questa categoria per fare risultato è necessaria la massima attenzione ai dettagli, quelli che ti permettono di vincere le partite. Le squadre che sbagliano meno sono quelle che poi restano ai vertici della classifica. Per quanto riguarda la rosa, siamo ripartiti da un'ampia base di ragazzi che l'anno scorso hanno vinto il provinciale, ai quali si sono aggiunti dei calciatori nuovi che ci hanno dato freschezza ed esperienza in quanto avevano già giocato nei regionali. Il loro contributo tecnico e caratteriale è servito a creare un gruppo che al momento si sta dimostrando in grado di affrontare questo tipo di campionato.
Siete una squadra molto esperta, con alcuni 2006 come te e una netta prevalenza di 2007 a fronte di pochissimi 2008 visto che la Stella Rossa possiede anche la formazione Under 18. Credi che questo possa rappresentare un vantaggio a lungo termine?
La presenza di ragazzi più grandi sicuramente è un valore aggiunto, che ci aiuterà ad affrontare quei momenti di difficoltà che ogni squadra incontra durante l'arco della stagione. Non credo che siamo gli unici ad avere dei fuori quota, quindi questo discorso vale anche per altre squadre. I ragazzi del 2008 stanno facendo un buonissimo campionato Under 18 e alcuni di loro hanno già esordito negli Juniores, peraltro facendo la differenza. Porto l'esempio dei portieri, che ci stanno dando un grande aiuto nel sopperire all'infortunio del nostro portiere titolare.
Veniamo al tuo ruolo di capitano: che cosa significa per te indossare la fascia e come ti comporti nei confronti dei tuoi compagni, tanto dentro quanto fuori dal campo?
Il mio ruolo è molto importante, per me indossare la fascia è prima di tutto una responsabilità. Il capitano è quello che anche nei momenti peggiori deve stare sul pezzo, trainare il gruppo ed essere un punto di riferimento per tutti. Personalmente cerco sempre di tenere la squadra unita, trasmettere sicurezza e costanza anche nelle mie prestazioni, mettendo sempre il collettivo davanti al singolo. Sono sempre pronto ad ascoltare chi ha bisogno di parlare, mettendo al primo posto i rapporti tra i compagni che secondo me stanno alla base di un gruppo solido e vincente.
San Miniato Basso, Castelfiorentino e Mazzola saranno le vostre prossime tre avversarie: che partite ti aspetti? Il fatto che subito dopo ci sarà il turno di riposo può rappresentare un motivo di pressione in più?
Saranno tre sfide molto stimolanti, che definiranno il nostro futuro. Con dei buoni risultati potremmo riuscire a staccare le nostre concorrenti, affrontando la seconda parte di campionato con maggiore serenità. Mi aspetto tre partite difficili e impegnative sul piano fisico e mentale, contro squadre che avranno voglia di risalire la classifica. Strappare dei punti sarà difficile, ma faremo il massimo per riuscirci. Non credo che il turno di riposo rappresenti un motivo di pressione, anzi ci aiuterà a capire meglio la nostra posizione e preparare al massimo gli impegni successivi.
Giulio Dispensieri
